Era una ragazza come tante, lei. Un nome ordinario: Alice. Il nome di chi sogna. Di chi aspetta che la vita prenda la forma dei sogni sul serio.

Di chi aspetta l'unico grande amore per anni, e quando lo trova, sillumina di luce nuova.

Matteo: il solito uomo impegnato, che, a guardarlo, lo vedi già dai capelli quanto la sua vita sia incasinata, quanto il passato lo abbia segnato. Lui ormai non sogna più. Vive ogni giorno senza alcuna aspettativa, non fidandosi troppo, senza programmare niente per il futuro, se questo significa coinvolgere un'altra persona. Lavoro e divertimento. I sentimenti non sono contemplati in questa sua nuova vita.

 

La metro è il luogo più strano del mondo. Ti permette di riposare, ti stressa, ti confonde e ti diverte. Ti rende nervoso, ti combina l'incontro della tua vita. Ad Alice è successo.

- Attenta, lì è sporco. Rischi una gran bella macchia sulla tua giacca... 

Lo ha detto col sorrisetto di chi si accorge di tutto, anche di ciò che non lo riguarda. Il sorriso compiaciuto di chi si sta prendendo gioco di te, per la tua sbadataggine.

-Grazie, non me ne ero...

- Qui è libero, se vuoi.

-Sì, grazie.

Perchè gli uomini si sentono autorizzati a darti del tu, anche se non ci si conosce?

- Molto gentile da parte sua.

- TUA. Mi chiamo Matteo.

- Alice.

 

La metro è il luogo più strano del mondo. Ogni mattina quei 20 minuti ti permettono di riposare, ti stressano, ti confondono e ti divertono. Ti rendono nervoso, ti aiutano a dare un senso all'incontro della tua vita. Ti danno il tempo di innamorarti dello stronzo di turno, che poi tanto stronzo non è, se si è preoccupato della giacca di una sconosciuta.

 

Sono passati 7 mesi. Alice vive il suo sogno. Con Matteo... che è tornato ad amare.

 

Ma la metro rimane il luogo più strano del mondo.

E può capitare che quei 20 minuti non siano più tanto piacevoli, se non si è più in due, ma in tre. E la terza persona è Irene,  il passato di Matteo.

Rimarrò qui in città per un po'. Magari ci si vede...Magari no.

Alice non si sente mai all'altezza della situazione. Non si sente mai abbastanza. Non regge già il confronto col passato e rischia di mandare all'aria quell'amore tanto atteso, desiderato e sognato.

Sono giorni di silenzi, incomprensioni, paure non condivise - perchè a dirle ad alta voce, si rischia di sembrare paranoica -, impegni improvvisi...

 

La metro è il luogo più strano del mondo.

Perchè se da giorni non hai il tempo per stare con la persona che ami, quei 20 minuti te li regala lei.

- Sì o no? 

- ...Alice...fammi spiegare...

- Sì O NO?!-

-..Sì...

 

La metro è il luogo più strano del mondo.

Sei costretto a non urlare, a reprimere la rabbia e la delusione per quello stronzo di turno, che poi tanto stronzo non è, se si è preoccupato della giacca di una sconosciuta. E invece è stronzo, sì: ha ripreso in mano il suo passato, distruggendo il tuo presente. E il tuo futuro.

 

La metro è il luogo più strano del mondo.

Vedi nascere amori, li vedi morire.

È il posto dei sentimenti.

 

Tutti i racconti

5
5
17

Di stagista in stagista

Giu
02 December 2025

Giorno uno della mia presenza in azienda. Mi sistemarono in un angolo molto luminoso, proprio vicinissimo alla finestra per permettermi di avere la giusta luce quotidiana di cui avevo bisogno. Devo ammettere che mi piaceva molto la postazione che avevano scelto per me, avevo sentito dire che decisero [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

3
8
19

La Clorofilladinia

02 December 2025

“Vedrai,” mi hanno detto gli amici, “prima o poi incontrerai una Clorofilladinia. A chi va ad abitare vicino al Secchia può capitare.” Ed eccola qui. Sale da me, entra in questa stanza passando dalla finestra. Non l’ho sentita sulle scale, e così oggi la conosco per la prima volta. L’ho vista attraversare [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

7
7
28

Non leggerai il mio nome

01 December 2025

Non leggerai il mio nome Quel foglio rimarrà bianco e sfuggente Chiunque avesse voluto scriverlo, ne sarebbe rimasto deluso Avrebbe deciso qualcosa, che non avevo scelto Sarebbe andato per consegnarlo, quando ero ormai lontano Lontano da quel fumo che copriva il mondo, fino a soffocarlo Avevo mani [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

  • Dax: bello, malinconico. like

  • Riccardo: ma davvero grazie a tutti!
    lascio a voi come interpretarlo
    come è [...]

7
20
28

Soluzione radicale

01 December 2025

Il monolocale mi garba. Così pulito e ordinato, sembra la casa delle bambole. Beh, per quel che ne so io, perché lo giuro, non ne ho mai vista una. Che posso dire, ragazzi? Per ora me ne sto qui, sotto un buffo piumino rosa e un lenzuolo pieno di orsetti stampati. Insomma, mi sembra di vivere dentro [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Paola Araldi: complimenti Maria. Gran bel racconto: letto tutto d'un fiato ed apprezzato [...]

  • Maria Merlo: Grazie, Paola. Ho voluto fare questo esperimento: parlare con la voce di un [...]

3
3
28

Il libro magico (2/2)

Intrigo a casa Natale

30 November 2025

Gli elfi che erano di sentinella avevano sentito e visto Darkman introdursi furtivamente sul sentiero che portava a casa di Babbo. Avevano dato l’allarme e ora erano tutti nascosti nelle vicinanze della casa in attesa del nemico. Sapevano che il mago era forte e usando la magia poteva sconfiggerli, [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Rubrus: Un po' grinch e un po' Calimero, che si sbianca col mattarello invece [...]

  • Dax: "Con la violenza si aggiusta tutto"(cit. Legs Weawer)Like

3
10
63

Elisa e lo specchio

30 November 2025

Dopo il maithuna, seduto nudo sul letto, la osservavo rivestirsi davanti allo specchio rettangolare da parete a figura intera. Sulle spalle scendevano con leggerezza i capelli biondi ondulati. Le natiche a mandolino. Le gambe bianche lunghe. Le caviglie sottili. Spostai lo sguardo sullo specchio. [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

  • Sofia85: È sincretismo. Gabriele D'Annunzio ne rappresenta un precedente.

  • Dax: la donna che si riveste allonspecchio è un'immagine potente, ricca [...]

3
3
30

Il libro magico (1/2)

Intrigo a casa Natale

29 November 2025

Oltre il regno della neve e del gelo dove vive Babbo Natale con gli elfi e le sue amate renne, andando verso oriente e camminando per giorni e giorni, si arriva in una città chiamata Blacktown. Un posto altrettanto freddo, ma del tutto privo di luce, di alberi e di animali. In quelle terre c’è [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Virginia Lupo: buonasera. Una storia, una favola più adatta alle persone adulte. La [...]

  • Dax: Una favola "nera"...attendo la seconda parte Like

13
10
37

Jean Vallette parte (2/2)

Da Rieux-Minervois a Parigi

29 November 2025

È giorno fatto da un pezzo quando Jean e Jòrdi giungono in vista di Carcassonne. La doppia cinta di mura merlate e le torri che proteggono l’antica città hanno anche questa volta un grande effetto sul giovane. Jean ripercorre con gli occhi della mente i sei anni trascorsi al Petit Séminaire. Latino, [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

14
5
42

Jean Vallette parte (1/2)

Da Rieux-Minervois a Parigi

28 November 2025

2 ottobre 1865 È ancora notte a Rieux-Minervois. Un vento gelido soffia, promettendo un cielo terso e una bella giornata d’autunno. «Lo gal canta, Joan-Baptista. Lo sénher Jòrdi t’espèra» [1]. «Óc, maman»[2], dice il ragazzo prendendo la sua valigia di cartone e scendendo per la rampa ripida [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • La Gigia: In questo intrigante racconto c'è uno studio approfondito non solo [...]

  • Dax: Piaciuto. Attendo continuo.Like

7
9
39

Tutte le mattine

28 November 2025

Tutte le mattine, più o meno alla stessa ora, li vedo. Lui è lì, sul marciapiede poco prima della fermata della corriera. Lei è al balcone, pigiama chiaro e una sigaretta tra le dita. Quando passo in auto li intravedo soltanto per qualche secondo, ma è sempre uguale: lui guarda verso l’alto, lei [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

5
5
29

Una giornata a Chiari 2/2

27 November 2025

Quando si voltò verso di me, Luca aveva addosso un’aria strana. Gli occhi gli brillavano di una luce nuova, come se quell’incontro improvviso avesse risvegliato qualcosa. “Questa è Micol, ci siamo conosciuti ai tempi dell’università”, annunciò. “Piacere”, dissi. Le parlai dei miei racconti e le [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • GustavLebo: grazie dei commenti

  • Dax: Carino, carico di nostagia... però Micol è vstata scortese alla [...]

27
29
212

Todos Hotel

Come il vetro

27 November 2025

Un pomeriggio, era domenica, alla mia porta in ospedale si affaccia uno dei tanti in camice bianco. Capelli cortissimi e grigi, naso importante, sguardo limpido. Sorride. Premurandosi di non essere invadente. Quasi senza voglia di piacere a tutti i costi. Misurato nei gesti infonde nell'aria una [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

Torna su