Ragazze bionde fuori da alcuni palazzi fumavano Lucky Strike e con fare disinvolto mostravano le lunghe gambe, alcuni avventori di locali che venivano fatti  precipitare fuori usando l’arte del volo estremo, New York era tutto quello.

Il nostro posto magico era un altro però.

Sull’East River correva una strada pedonale che fiancheggiava il fiume. Lungo essa, ben disposte, panchine di legno che ospitavano anziani signori, lampioni con steli neri e vari covi di roselline selvatiche di un rosa pallido. Il parapetto di pietra di fronte invece delimitava la terraferma dal mare.

Su di esso ci arrampicavamo e ciondoloni con le gambe nel vuoto, fissavamo la città nella riva opposta con i suoi palazzi, i taxi gialli che trasportavano clienti e la gente formicolante.

Ci separava solo il mare.

La sensazione provata da piccolo si riaffacciava preponderante, ogni volta mi ci recavo.

Il vento, che in quella zona soffiava spesso con insistenza, creava sull’acqua effetti di movimento davvero particolari. La forma era mutevole e la sua consistenza variava in base alla pressione e direzione esercitata. Noi ragazzi, da quello spettacolo naturale eravamo rapiti a tal punto che si stava tutti zitti zitti in un silenzio sospeso nel tempo.

 

Non eravamo ancora giunti ad un diverso punto di vista. Il tempo avrebbe cambiato le cose. Ma non lo sapevamo.

Divenimmo grandi noi tre.

Le nostre strade si erano separate subito dopo aver frequentato l’High School.

Io intrapresi l’Università di legge, Laurie, da sempre innamorata degli animali, volle fare veterinaria, Jacobs nel suo essere creativo si era formato in una scuola d’arte moderna e insegnava.

I nostri incontri erano divenuti sempre meno frequenti.

Esattamente non so cosa era avvenuto, ma la magia che si era creata fin da piccoli si era interrotta.

La ricerca di ognuno di noi della crescita, soprattutto professionale, aveva ottenebrato le nostre menti e i nostri ricordi.

Soprattutto io. Divenni un ottimo avvocato del Foro, vinsi numerevoli cause penali, anche favorendo i miei assistiti che non meritavano l’assoluzione. Ma la parola d’ordine era vincere e arrivare in cima.

Ero talmente preso da me stesso che la parola amore significava impedimento.

Mi chiamarono la mattina alle 06.00.

Mio fratello mi disse: "papà ci ha lasciati".

Andai nella vecchia casa. 27’ road, number 1567. New York City.

Papà aveva vissuto lì tutta la vita con mia madre. Mestamente, senza colpi di testa, svegliandosi presto la mattina e alzando la serranda del suo umile negozio di fruttivendolo. Richiudendolo la sera dopo non solo aver venduto la sua mercanzia, ma essere stato a contatto con un mondo fatto di cose semplici, un bambino che voleva in regalo una mela o le signore sibilline che facevano pettegolezzi.

Quel mondo fatto di piccole cose ma intriso d’amore .

Mi aveva lasciato un vecchio soldatino di piombo che nemmeno sapevo più di avere.

Lo riposi in tasca.

Dopo il funerale salutai tutti. Mia madre chiese di fermarmi ma le dissi che dovevo compiere prima una cosa. Telefonai a Laurie e Jacobs.

 

 

L’incontro avvenne su quel vialetto dell’East River.

Senza dirci nulla scavalcammo il muretto, con le gambe penzoloni e ci mettemmo a osservare il vento che soffia sull’acqua, tenendoci per mano. Quello fu un momento cosi intenso che il mio cuore pur sofferente fu pronto a battere forte ancora.

Riposi il soldatino affianco a me.

Il tempo della nostra vita è come questo vento forte, incontrollato, che cambia le sue forme. Ma di una cosa sono certo. L’amore e l’amicizia, quelle no. Quelle rimangono immutate nelle loro forma.

Tutti i racconti

3
6
116

Boris

31 December 2025

La solitudine in quella buia cantina, abbellita per così dire dalla sporcizia tipica di un luogo trascurato, sarebbe stata insopportabile se non fosse stato per la presenza di quei simpatici amici. Essi erano: tre topi, a cui diedi il nome di Hubert, Marjory e Jeremy, un carismatico scarafaggio [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

6
5
39

La maga Malvina

Una maga strampalata che cura i malanni dei bambini insieme ai suoi fedeli amici Giulia la gatta e Carletto il folletto.

31 December 2025

In un luogo assai lontano c'era una volta, moltissimo tempo fa, un villaggio su una collina un po' bislacca, ma assai carina con un imponente castello, decisamente strano e un po' mattarello. Il maniero, infatti, era solito cambiare colore a seconda del proprio umore... Ieri rosso, oggi verde [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

8
11
48

Il gatto e il topo 2/2

30 December 2025

In un altro sogno ero nel giardino della villa e Luca era lì, ancora una volta. Il suo sguardo mi diceva di stare attenta. Vedevo poi Marco comportarsi come se stesse pianificando qualcosa di terribile. Luca lo bloccava per proteggermi, era più reale di qualsiasi cosa intorno a me. Al risveglio [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Lawrence Dryvalley: Benvenuta! Onestamente anch'io alla fine della prima parte non avevo capito [...]

  • La Gigia: @Lawrence credo fosse proprio intenzione dell'autore non essere troppo [...]

6
4
39

Il lampo di Natale

30 December 2025

Erano giorni che fervevano i preparativi. Tutti o quasi, sembrava fossero alle prese con acquisti spasmodici come se non ci fosse un domani. Strade affollate, bancarelle prese d'assalto per non perdersi l'occasione migliore, buste stracolme di alimenti e chissà quanti di questi sarebbero finiti [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Rubrus: Non c'entra se non in parte, ma mi è venuto in mente un film in [...]

  • Dax: Scritto bene... purtroppo gli "invisibili" esistono e il protagonista [...]

6
4
54

Il gatto e il topo 1/2

29 December 2025

“Il mio desiderio più grande è vedere un topo che mangia vivo un gatto. Prima, però, dovrebbe anche giocarci abbastanza a lungo.” Da “Il gatto e il topo”, Elias Canetti, 1973 Non avrei mai immaginato che la mia vita potesse cambiare così in fretta. Fino a pochi mesi fa vivevo in un piccolo [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

6
6
65

Manuale di Zoologia Urbana

Sopravvivere tra Broensis e Ironicus

Miu
29 December 2025

PROLOGO Prima di leggere questo estratto del mio Manuale di Zoologia Urbana serve una piccola prefazione. I nomi latineggianti non sono lì per darmi un tono, ma per catalogare due tipi umani molto reali che mi capita spesso di osservare. L’Homo Broensis, per esempio, è il giovane moderno che vive [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

7
60
177

Il paese dei piccoli 2/2

28 December 2025

Il cambiamento avvenne in modo quasi impercettibile, come tutte le rivoluzioni profonde. Arrivò il compleanno di Orlan. Secondo la Legge della Statura, il giovane avrebbe dovuto iniziare a rimpicciolire a partire da quella data: un millimetro alla volta, quasi impercettibile, ma abbastanza per [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Rubrus: WF l'unico istinto bellicoso che mi suscita la TV è quando vedo [...]

  • zeroassoluto: Ragazzi... quanto scrivete!
    Starvi dietro, diventa veramente impegnativo!
    È [...]

4
10
57

Nuovi Orizzonti - La consegna

Dax
28 December 2025

Max era affondato sulla poltroncina della cabina di pilotaggio, lo sguardo perso nel vuoto interstellare. La sigaretta elettronica sbuffava vapore viola che gli velava il volto. Doveva trovare un modo per salvare la creatura nella cassa… e sé stesso dalla Space Force. Non era affar suo, eppure [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Lawrence Dryvalley: Mi accodo ai complimenti e ai fan di "nuovi Orizzonti"... We want [...]

  • Dax: @MarcoFanta.Grazie, errori di battitura sfuggiti. "trasalì" [...]

4
6
54

Il paese dei piccoli 1/2

27 December 2025

C’era una volta un mondo in cui il tempo scorreva al contrario. Non era il passato a farsi più lontano, né il futuro a venire incontro: erano le persone a rimpicciolire, anno dopo anno, recuperando a ritroso ogni stadio della loro crescita. Così, chi aveva accumulato saggezza ed esperienza non [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • GiuliaCango: GRazie di cuore a tutti e a tutte per i commenti... mi piacerebbe fosse letta [...]

  • zeroassoluto: Non sono un bambino, ma, come tutti, lo sono stato in un tempo lontano...
    Come [...]

4
2
227

E tu, tu mi pensi mai?

27 December 2025

Ti ho pensato, sai? Ti ho pensato così spesso che a volte mi sembravi vero, mi sembravi intero, in carne ed ossa. Mi sembravi in piedi di fronte a me, col tuo odore e il tuo fiato dentro al mio. Mi sembravi vivo, si. Eri vivo. Eri così vivo che ad un certo punto ti ho stretto forte, ti ho abbracciato. [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

5
5
41

L'Oltre

26 December 2025

D’amore e d’odio, sublimati e coscienti, vive la mia sfera. Luce e ombra si contendono il pensiero fatto materia. Ho perso la crisalide per superare ogni tempo e visitare ogni spazio. Non mi cruccio se gli dei mancano all'appuntamento. Procedo col mio bagaglio senza aspettare il treno. Corro spedito, [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

2
2
36

La Statistica

26 December 2025

Che Adelmo avesse qualche rotella fuori posto lo pensavano in tanti, ma dopo ciò che accadde non ci furono più dubbi. Quando andava in centro gli capitava di incontrare quei gruppetti di persone che “giocano” alle tre campanelle, nota truffa studiata ai danni dei turisti. Lui passava delle mezz'ore [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • VittorinaPerbo: Bel racconto che parte con tutta la serietà di un esperimento di un [...]

  • Rubrus: Mi ricordo un episodio, cui non ho assistito direttamente, ma riferito da persona [...]

Torna su