I centenari cipressi ai lati del prato verde sono la prima cosa che vede l’incorporea figura che, entrando al Cimitero Acattolico, si dirige verso l’unica persona presente, il nuovo arrivato. Con uno sguardo capisce che hanno qualcosa in comune, sono ectoplasmi, come lo è anche il gatto che lo segue da quando è entrato; il felino è bello, completamente nero, rassicurato ricomincia a leccarsi il pelo della coda.

Le cicale ripetono continuamente: «Cazzo, che caldo, cazzo che caldo», mentre il sole di Luglio non perdona. Il nuovo arrivato non ha caldo, non avrebbe neanche freddo, non può sentire nulla. L’uomo vicino al gatto gli chiede improvvisamente: «Sor maé, come mai è sortito fori dalle parti sua?»

«Ma che me conosci?»

«Logico, so’ fisionomista, c’era ‘na foto su un libro de notizie sui misteri de Roma. Quando eravate vivo bazzicavate tra via der Governo Vecchio e piazza Navona, giusto?»

«C’hai raggione, comunque chiameme Pasquino, senza tante formalità»

«È un onore sor maè… vabbé, Pasquino, ma voi dove siete seppellito?»

«In mezzo alla cicoria, Pio V m’ha impiccato ner 1566 e gettato ner Tevere de notte, pe’ nun fallo vedé a nisuno, me so’ fermato proprio a Lungotevere de Parione e lì ce so rimasto a stagnà finché li pesci m’hanno rimesso nel ciclo vitale»

«Già, ma come ve chiamate? Nun l’ho mai saputo»

«Niccolò Franco, però dopo de me ce ne so’ stati tantissimi de Pasquini»

«Me lo immagino, avete preso per il culo tutti li papi e li cardinali pe’ quasi 400 anni»

«Lo so, c’ero anch’io, armeno come spirito»

«Insomma, aripeto, che state a ffà così lontano dalle parti vostre?»

«Ho sentito che c’avete un nuovo arrivo, così me so’ deciso de famme ‘na passeggiata pe’ salutallo»

«Recente? Chi intendete? Er siciliano?»

«Sì, Camilleri, ‘o scrittore»

«Sta a chiacchierà cor sardo, Gramsci, quello comunista»

«Daje, ha ricominciato subito»

«Infatti parleno sempre de politica, du’ palle! Io me so’ rotto li cojoni dopo solo un par d’ore, mo’ c’hanno tutta l’eternità pe’ veninne a capo»

Il gatto va a farsi coccolare dal nuovo arrivato, che lo accarezza mentre continua a chiedere

«Ma tu chi sei? Qui è tutta gente abbastanza famosa, se nun sbajo»

«Io so’ un poraccio che bestemmiava contro Dio e la mala sorte, due guardie bigotte mi cercarono l’anima a forza di botte»

«Questa la so’, l’ha scritta quer genovese gajardo»

«Da ‘ste parti va forte, parla de nojartri»

«Sì, Spoon River, n’artro cimitero, ne ho sentito parlare»

«Comunque nun è vero, stavo a cazzarà, ero un poeta, mi chiamavo Dario Bellezza, sono morto di AIDS e sto’ qui dar 1996»

«Colpa delle trasfusioni?»

«No, ero frocio e felice, ma a quei tempi nun se poteva confessà tanto facilmente»

«Me dispiace…»

Un velo di tristezza si alza tra loro, Pasquino si sente imbarazzato, all’epoca sua, artro che confessà! Pe’ ‘na cosa der genere se moriva, t’ammazzavano gli sbirri se quarcuno lo faceva anche solo sospettare, pure er popolino nun te vedeva de buon occhio.

«Annamo, v’accompagno dar siculo»

Il gatto li segue. «Guardate la, c’è la tomba sua, di Romeo, questo gatto era benvoluto da chiunque entrasse qui, vero cucciolo?»

S’inchina per accarezzarlo, poi continua: «Accanto a Romeo c’è la sepoltura di Gramsci immortalata dai versi di Pier Paolo Pasolini: “Uno straccetto rosso, come quello / arrotolato al collo ai partigiani / e, presso l'urna, sul terreno cereo, / diversamente rossi, due gerani. / Lì tu stai, bandito e con dura eleganza / non cattolica, elencato tra estranei / morti: Le ceneri di Gramsci”»

«Bello, però adesso presenteme a Camilleri, me farebbe piacere conoscelo»

«Venite, la tomba è subito dopo, però loro stanno più avanti, passano il tempo infinito chiacchierando»

Si dirigono in un punto ripulito da poco.

«Stanno a discute, che v’avevo detto?»

«Chi so’ quelli ai lati che ascoltano?»

«Miriam Mafai, Amelia Rosselli e Antonio Labriola, capisce? In cinque hanno aperto subito ‘na cellula marxista»

«Vabbé, loro erano ancora quelli seri, adesso ormai so’ rimasti pochi»

«Lì sotto l’artr’albero ci sono Arnoldo Foà, l’attore, l’avete mai sentito? Quello bravissimo, con il regista Gualtiero Jacopetti e l’altro attore inglese che però ha sempre vissuto in Italia, Edmund Purdom»

«Tutta gente molto interessante»

«Poi ce so’ li stranieri, però stanno un po’ appartati, se rimanete vi faccio conoscere pure loro»

Si dirigono verso il gruppetto che chiacchiera, Dario si schiarisce la voce per darsi un tono

«A sor Maè, je posso presentà Pasquino, la voce de Roma»

«È un onore conoscerla… conoscerti, ci diamo del tu?»

«Come volete, io sono abituato col voi, ma fate come vi viene meglio»

«Purtroppo mi verrebbe meglio nella mia lingua, ma qui abbiamo deciso che quando parliamo bisogna capirci per bene, si discute del futuro, mica minchiate, non ci possono essere fraintendimenti»

«Ma siete morti, che ve ne frega del futuro? Nun ve riguarda più»

«L’abitudine, anche Antonio preferisce l’italico idioma per scambiarci idee, te lo presento insieme ai miei nuovi compagni»

«Compagni nel senso politico?»

«Ovviamente»

L’abitudine li fa stringere mani incorporee, dopo i primi tentativi a vuoto iniziano ad appassionarsi a queste dimostrazioni d’amicizia con scambio di aria, Pasquino si unisce nei discorsi, poi capisce che nun ce capisce ‘na mazza e si allontana insieme al suo Personal Virgilio.

«Che posto meraviglioso, che pace…»

«…eterna…»

«Vabbé, comunque una pace vera, posso rimanere per un periodo qui da voi? Ar centro è tutto un casino, nun me piace più»

«Ma nun bisognerebbe rimanè nei paraggi della tomba?»

«Ma chi te l’ha detta ‘sta stronzata? Io nun c’ho un punto preciso, m’hanno magnato li pesci, così sto’ ‘ndo capita»

«Ce devo provà a fallo pure io, c’ho sempre avuto paura di allontanarmi da qui»

«Che pensi che ce sia quarcosa del tipo “non andare verso la luce”, so’ tutte cazzate»

«Bono a sapesse, sor maè, da domani se famo quarche passeggiata qui intorno e poi sempre più lontano…»

«… verso l’infinito ed oltre, nun esagerà Darié!»

«Vabbé, poi vedemo»

Si dirigono verso l’esterno, la Piramide Cestia si erge in tutta la sua bellezza, mentre Romeo si allontana tranquillamente indisturbato, nessuno delle persone all’esterno può vederlo, solo due bambini cercano di liberarsi dalla stretta materna  per carezzarlo.

«Azzurra, Tobias, dai camminate, non c’è nulla da vedere qui, c’è solo un cimitero de gente strana!»

Tutti i racconti

3
5
21

Una giornata a Chiari 2/2

27 November 2025

Quando si voltò verso di me, Luca aveva addosso un’aria strana. Gli occhi gli brillavano di una luce nuova, come se quell’incontro improvviso avesse risvegliato qualcosa. “Questa è Micol, ci siamo conosciuti ai tempi dell’università”, annunciò. “Piacere”, dissi. Le parlai dei miei racconti e le [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • GustavLebo: grazie dei commenti

  • Dax: Carino, carico di nostagia... però Micol è vstata scortese alla [...]

14
14
95

Todos Hotel

Come il vetro

27 November 2025

Un pomeriggio, era domenica, alla mia porta in ospedale si affaccia uno dei tanti in camice bianco. Capelli cortissimi e grigi, naso importante, sguardo limpido. Sorride. Premurandosi di non essere invadente. Quasi senza voglia di piacere a tutti i costi. Misurato nei gesti infonde nell'aria una [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

4
7
32

Intervista con il Destino

26 November 2025

- Buonasera e grazie per aver accettato questo incontro. Innanzi tutto mi lasci dire che sono piacevolmente sorpreso di trovarmi di fronte a una donna. - Non capisco la sorpresa, è ancora vivo. Se il Destino fosse maschile l'umanità sarebbe scomparsa molto tempo fa. - Non fa una grinza. [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Certamente Domani: grazie scrittore. Sul fatto che vivere sia volontà di tutti si potrebbe [...]

  • Rubrus: A proposito di incidenti, giusto oggi ho ritirato il verbale dell'incidente [...]

3
11
29

Una giornata a Chiari 1/2

26 November 2025

“Allora vieni?”, mi chiese Luca qualche giorno prima. “Mah, non lo so… vedrò come sono messo sabato”, gli avevo risposto quando mi aveva telefonato. Il giorno prima mi aveva chiesto di andare con lui al Festival della Microeditoria di Chiari, in provincia di Brescia. Non sapevo se sarei andato, [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

7
10
40

Gino vs. l’Intelligenza Artificiale

La guerra lampo che durò 6 ore 53 minuti

Miu
25 November 2025

Oggi in TV hanno mostrato l’AI che parla. Interagisce, comunica, respira quasi. Il conduttore sorrideva come chi ha appena adottato un cucciolo robot. – È come avere un amico sempre presente. Per dimostrarlo, collegamento in diretta con un essere umano. Purtroppo l’essere umano era il signor Gino [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Miu: Dax:Ahah Dax, ormai è ufficiale: Skynet non verrà a distruggerci, [...]

  • Miu: La spettatrice: Ciao! Eh sì, in questa partita Gino ha vinto facile: [...]

2
2
22

La vita di Daniel

25 November 2025

La vita di Daniel. È così che fa. La mattina presto, esce dalla tenda e va in centro. Lì, trova un uomo che potrebbe comprargli del cibo. È educato, dice il suo nome, lo saluta con il saluto del post-covid e gli chiede con un sorriso, se possa comprargli del cibo nella mensa lì vicino. Dice, [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Paolo Ferazzoli PRFF: Testimonianza di dolore.
    Così definirei il tuo non scorrevole racconto.
    Apprezzo [...]

  • Dax: Commosso....l'uomo è cattivo di bade, ma a volte è peggio [...]

2
3
16

CENTRALE PARANOICA 8

ANNIE HORROR

24 November 2025

NELLA PUNTATA PRECEDENTE: Prosegue la carrellata di picchiatelli al Transcend Village, state aspettando le scene di sesso? Arrivano arrivano… Hi, qui è la centrale paranoica. Il Transcend Village è davvero un manicomio… eh beh, se non sei un picchiatello non finisci qui, ma anche la gestione [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

6
6
25

Racconto in breve il popolo napoletano

Un inno all'amore e alla tradizione

24 November 2025

Napoli, città che non è solo una semplice meta turistica, ma un autentico museo a cielo aperto, è il palcoscenico di una cultura vibrante e di un popolo singolare. Qui, tra i vicoli stretti e le piazze vivaci, si dispiega l'essenza del popolo napoletano, un'anima che pulsa con generosità, tradizione [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Dax: Bello. like

  • Smoki:
    La prima volta che sono stata a Napoli, sono rimasta frastornata [...]

6
8
39

Pixel

23 November 2025

Luglio. L’asfalto rovente sembra liquefarsi sotto il sole. Nessuno in giro. L’orizzonte svanisce, l’aria vibra, incandescente, quasi di fuoco. Camilla cammina nervosa tra le vie silenziose del centro, non vuole pensare, cerca di confondere il rumore dei suoi pensieri, con quello dei suoi passi [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Virginia Lupo: buongiorno signor Dario. Sono suor Virginia, ogni tanto bazzico qui per leggere [...]

  • Red roses: molto bello

6
6
26

Ascia Nera - La bussola

Dax
23 November 2025

La luce della notte creava ombre inquietanti e il vento freddo soffiava tagliente tra i picchi di pietra grigia. Trom avanzava lungo il sentiero montano, il passo pesante come piombo. La barba rossa, divisa in tre trecce, luccicava come il ghiaccio sotto la luna piena. L’ascia nera appesa allo [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Gennarino: Complimenti. Scitto molto bene. Un racconto che fa sognare ed entusiasma. Bravo!

  • Rubrus: Qualche tempo fa avevo chiesto quando avresti riportato la nuova avventura [...]

0
4
23

L'Alba dopo il turno di notte

Storie colorate ad arte tra pittura e scrittura perché sappiatelo finché c'è arte c'è speranza

22 November 2025

Amici lettori ancora una storia a colori, ancora una storia in tandem, ancora una storia per stupirvi, la vita è troppo sbiadita non trovate? Vi sentite scombinati e confusi? Vi sentite frustrati e senza prospettive? Io e il mio amico Adriano l'artista proviamo a darvi una scossa, seguiteci e vi [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Maria Merlo: Simpatico e scoppiettante, artista nell'anima.

  • Walter Fest: Buongiorno a tutti, buon fine settimana, buona lettura da parte mia e da parte [...]

0
10
21

La bella sigaraia (4/4)

22 November 2025

Il corpo ritrovato… sì, affermano sia quello di Mary. Ma su quali basi? Sulla sola coincidenza del tempo, nient’altro. La mente razionale non può accettare una tale coincidenza, il fortuito è bandito per definizione dal ragionamento logico-deduttivo. Analizziamo. La ragazza scompare, e in un intervallo [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

Torna su