Caro Paolo,

in questo periodo mi torni in mente spesso. La tua immagine mi compare reale come se mi fossi davanti.

Voglio fissare i miei ricordi con parole che non posso dirti, in questa lettera che non so dove spedirti.

Ti ricordi? Noi, due amici, due fratelli. C’eravamo conosciuti presso il Corriere della Sera dove, studenti senza quattrini e con molto tempo libero, avevamo avuto un contratto di tre mesi nell’ufficio abbonamenti. Ci trovavamo bene in quello stanzone al primo piano di via Statuto con grandi vetrate sulla strada. Quattro scrivanie, io ai settimanali, tu ai quotidiani.

Ricordi? Ogni mattina il quotidiano sulla scrivania. I colleghi che, forse perché non si sentivano in competizione con noi, erano molto simpatici. Alla fine del mese finalmente qualche soldo. Ricordi la pausa caffè alla macchinetta in fondo al corridoio? Subito prima sulla destra, la stanza dell’amministrazione e Gloria alla sua scrivania. Ci vedeva passare e ci raggiungeva. Di qualunque cosa stessimo parlando, diventava subito l’interlocutrice per entrambi. Facevamo a gara nel rispondere alle sue osservazioni e tenevamo in serbo per lei le battute migliori, spiando la sua reazione. Beh, ora posso ammetterlo, tu eri più brillante.

Quando eravamo soli, tu ed io, si parlava continuamente. Difficilmente c’era un momento di pausa. Un’opinione su ogni cosa e d’accordo su tutto. Ti ricordi? Non parlavamo mai di Gloria. Quando per necessità, lei assente, dovevamo accennarne, lo facevamo pronunciando il suo nome in fretta e sottovoce. Come per pudore. Sapevamo entrambi cosa provava l’altro per lei. Aspettavamo tranquilli, senza antagonismo, che lei scegliesse. In fondo andava bene anche così. Stavamo bene tutti insieme. Era divertente, ma il tempo passava veloce e stava per scadere il nostro contratto.

Ti ricordi Paolo? Mancavano due giorni a lasciare il Corriere e parlavamo di quel film assolutamente da vedere. Ad un tratto Gloria si era rivolta a me leggermente imbarazzata e mi aveva detto: “Mi piacerebbe vederlo con te per poi parlarne”. Poi, verso di te: “Scusami” ti aveva sussurrato.

Aveva scelto.

Gli avevo preso la mano mentre mi si stampava in faccia un sorriso ebete che non riuscivo proprio a togliere. La tua reazione era stata all’altezza. Avevi mimato di cadere trafitto da una coltellata al cuore. Avevamo riso. Poi Gloria, che doveva tornare a Roma per qualche giorno in famiglia, ci aveva salutato facendoci giurare che avremmo continuato a vederci tutti e tre.

Il giorno dopo in ufficio, eri un altro Paolo. Quasi non mi avevi salutato. Te ne stavi immusonito per conto tuo. Più passavano le ore e più diventavi insofferente ai miei tentativi d’approccio. In me cresceva la rabbia. “Eh no Paolo! A situazione rovesciata io non avrei reagito così! Sei uno stronzo! “ Avevo voglia di prenderti per il bavero e scuoterti. Mi aveva fermato l’infinita tristezza che ti scorgevo sul viso. Finita la giornata come il solito avevamo preso il metro. Silenziosi. A un certo punto, guardandomi negli occhi:

“Ieri mia sorella ha tentato di suicidarsi. I miei genitori sono distrutti. Io non riesco a pensare ad altro. Ho paura a tornare a casa perché non so cosa troverò” avevi detto tutto in un fiato.

Poi avevi approfittato della fermata per infilarti nella folla che scendeva. Ero rimasto stordito. Incapace di avvertire più ciò che mi circondava.

Caro Paolo, caro amico che mi hai insegnato, tuo malgrado, che la vita è sempre molto oltre il proprio ombelico. Dove sei finito? Ti voglio bene.

Piero

 

 

 

Tutti i racconti

8
11
34

Karma 1/4

17 September 2025

Ogni riferimento a persone e fatti è puramente casuale Capitolo I Giovanni Arturo Agostino Edoardo duca di Quintavalle Una delle ville di famiglia sorgeva lontano dalla città in un luogo inaccessibile, tra querce secolari e siepi arruffate e disordinate che nemmeno il giardiniere osava sistemare [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

4
8
31

Il pedone romano

17 September 2025

Il pedone romano c'ha 'na vita ricca de avventure, ma pure de sacrifici. Avventure perché ogni volta che deve attraversà la strada deve cercà de rimanè vivo il minimo indispensabile almeno pe arrivà al lavoro. Sacrifici perché pe trovà una striscia su cui attraversà o aspettando il momento giusto [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

5
5
21

Vi racconto il mio incontro con la macchina da scrivere musicale

Un altro ricordo della mia infanzia

17 September 2025

Nel vasto mondo delle invenzioni, solo poche di esse riescono a catturare l’immaginazione collettiva come a me capitò con la macchina da scrivere musicale. Seppur non ampiamente conosciuta, questa straordinaria invenzione ha segnato un’epoca in cui la musica e la scrittura potevano fondersi in [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Lawrence Dryvalley: Sembra una favola, per la tua bravura a raccontare storie con un cuore. Sempre [...]

  • Rubrus: Non conoscevo affatto questa macchina e ti ringrazio per avermela fatta conoscere. [...]

6
9
40

La lettera che girò il mondo

16 September 2025

La lettera che girò il mondo Questa storia narra di un piccolo gruppo di bambini, che un bel giorno decisero di far volare in cielo tutte le lettere dell’Alfabeto Avevano sognato di mandarle a tutti i bambini del mondo, con la speranza che sarebbero tornate indietro con una semplice risposta [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

5
5
42

📝 Poesia di fine estate

16 September 2025

Notte fonda. Come un respiro trattenuto troppo a lungo, un tuono squarcia il silenzio della città, liberando il cielo da un peso soffocante. Le prime gocce, timide e incerte, si fanno presto insistenti, trasformandosi in rovesci impetuosi che ridisegnano strade, tetti, alberi. Afa, sabbia, [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

5
7
31

Le farfalle

16 September 2025

Una mia compagna di classe credeva a diverse storie sulla magia, ma non quella magia dove le carte compaiono e scompaiono, o dove una persona viene tagliata a pezzettini e ricomposta; no, lei credeva alla fate per esempio, alla possibilità di sviluppare poteri magici di vario genere, e poi alle [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

6
18
40

Il treno 2/2

15 September 2025

Corse alla porta di comunicazione tra i vagoni, ma anche quello successivo era vuoto. Stava correndo a perdifiato per tutto il treno e stava arrivando alla locomotiva: non era possibile. Era fuori di sé e quasi fece cadere il capotreno. «Oh, mi scusi» disse. «Di nulla, signore» rispose il capotreno. [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

5
6
27

La bambina

15 September 2025

Ma cosa hanno tutti! Il capoufficio pretende termini entro sera le pratiche che mi ha appena assegnato. "Questo ufficio non è un ente pubblico dove il lavoro procede rallentato: nel privato, dovrebbe saperlo signorina, è necessario rispettare i tempi” sentenzia dall’alto del suo metro e novanta, [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Giampaolo: Grazie a tutti dei commenti lusinghieri, spero di continuare a collaborare [...]

  • Surya6: Mi è piaciuto molto, mi ha ricordato Estranei di Taichi Yamada, letto [...]

3
5
24

Megan 2/2

la ribelle di Scozia

15 September 2025

Finito di dare gli ordini scese dalla torre e si accinse a prepararsi. Il suo scudiero lo aiutò a indossare la sua armatura. I pochi raggi di sole che uscivano dalle nubi la facevano risplendere di una luce sinistra, tanto era lucida. Il ponte levatoio si abbassò e iniziò la sfilata dei cavalieri, [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Ondine: Bello. Ma sono per il motto ( a grandi linee) "facciamo l'amore e [...]

  • Lo Scrittore: Rubrus: conosco bene la storia di Budicca, quella è realtà storica, [...]

6
10
41

Il treno 1/2

14 September 2025

Marco Levratti, prima di salire sul treno, si diede una sistemata al nodo della cravatta e si ravviò i capelli. Aveva un appuntamento importante a Milano per un nuovo lavoro e ci teneva a presentarsi al meglio. Guardò l’orologio al polso e vide che erano le nove del mattino: perfetto, sarebbe arrivato [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Dax: Un inizio degno del telefilm "Ai confini della realtà".Like

  • thecarnival: si quello e esattamente lo spirito centrato in pieno;))))

4
5
27

Senza Ombrello

14 September 2025

Seduta accanto alla finestra, con la tenda leggermente scostata, guardava la gente camminare in fretta sotto la pioggia, gli ombrelli aperti. Facce tese, seccate, si vedeva che maledicevano le macchine parcheggiate male, alcune con le ruote sopra il marciapiede, muovendo le labbra nervosamente [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

5
5
16

Megan 1/2

La ribelle di Scozia

14 September 2025

I due schieramenti si erano attestati sulle proprie posizioni. Da una parte c'erano gli assalitori. Un esercito eterogeneo di ribelli scozzesi, che avevano preso possesso di una collina in formazione compatta. Erano armati di lunghe aste, spade, archi e frecce, molti avevano soltanto forconi e [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Lo Scrittore: no! ovvio che non può essere la vedova dell'eroe, ma eventualmente [...]

  • Dax: Storia alternativa o rimodellata, ben scritta. like

Torna su