Mimmo gioca ancora perché vive nel suo mondo. Ha tredici anni. Batte le mani ed è sempre felice. Non ha cognizione della realtà perché vive nella sua poesia. Gli piace viaggiare e con suo padre corre felice per i campi. Corre e parla. Parla. Da ogni luogo. Così Mimmo migliora perché c'è qualcuno che lo assiste, è suo amico. Mimmo esprime ogni giorno il suo diritto ad essere felice. Così com'è. Mimmo è pittore. E nel colore esprime le sue emozioni che sono le stesse emozioni di un ragazzo di trent'anni, un po' bambino, che parla con il suo fanciullino. Mimmo è poeta e declama le sue poesie che sono sempre divertenti. Ha inventato una poesia che fa ridere e se la poesia è emozione il poeta è l'emozione fatta umanità. Un ragazzo canta, batte le mani e che non riesce a comunicare se non con il computer e con il colore. Scrive le sue emozioni. Colora il suo mondo colorato. Non sa cos'è l'autismo. E con le mani colorate  si abbraccia a tutti.

Mille e mille sono le famiglie che  offrono l'amore quotidiano  ai loro figli che vivono nel mondo del silenzio o della gioia, dell'amore e della speranza. Un sogno che si chiama Mimmo ed è la gioia della sua classe, nella sua famiglia, della nostra vita. E Mimmo dice sempre che i bambini delle fate sono sempre felici. Gli autistici sono i più "fighi" di tutti.
Mimmo vive in una famiglia attenta e sempre presente. Spesso pensa a quei suoi amici che vivono in un collegio perché i loro genitori non sono mai esistiti in quanto li hanno abbandonati o non li hanno mai riconosciuti. E loro sono sempre violenti e scappano, corrono chissà da chi, chissà da cosa. Lui batte le mani come se applaudisse sempre alla vita e sa che questa esistenza é preziosa sempre ed è un diritto inderogabile anche quando si vive in una realtà diversa e fantastica come Alice nel paese delle meraviglie.

Mimmo dipinge e scrive poesie. E ha dedicato dei versi al suo professore: "Voglio sorridere sempre e questo lo faccio da quando sono nato perché il sorriso è un cuore aperto da donare a chi mi capisce e mi vuole bene come il mio professore di poesia".

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Quel che sia, non la si sopravvaluti, la coabitazione, che è ben distante dalla convivenza. Coatti o signorili siano quelli che la praticano, la base di ogni coabitazione è la condivisione, coatta o meno. Ragioniamo sul dualismo, vi è un’innegabile differenza qualitativa: nella convivenza si condividono [...]

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19 December 2025

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IL NUMERO UNO

19 December 2025

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18 December 2025

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Cominciò tutto nel più classico e romanzesco dei modi, vale a dire il ritrovamento di un manoscritto. Mi trovavo all’interno di un negozio di libri d’antiquariato in piazza Vittorio Veneto a Montecatini Terme, a pochi passi da casa mia. Ero in cerca di un’edizione rara dello “Scannatoio” di Zola [...]

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