La stanza è grande tre metri per tre. Sono seduto al centro, sopra una sedia di metallo. Niente finestre. Una porta chiusa. I miei piedi poggiano sul pavimento sporco e freddo. Le mie mani. Non sento più le mie mani. Non so perché. Anzi sì che lo so! So che ho freddo e sonno. I brividi raggiungono le mie membra intorpidite come un plotone di formiche assassine.

Alzo il capo. Una lampadina si accende ad intermittenza. Veloci intervalli regolari. Volteggia. Disegna cerchi sopra la mia testa. Una mosca gli sbatte contro. Una volta, due, cento, mille. Ancora. E ancora. Odio quella mosca. Un rubinetto perde. La goccia cade su di una pentola. Quel rumore finirà per sfondarmi i timpani.

Provo a muovere le gambe ma non posso. Cerco di fare lo stesso con le braccia. Identico risultato. Ciondolo la testa in avanti e indietro. Almeno questo mi è consentito. Ogni singolo osso del mio corpo è indolenzito. Cerco di guardarmi i piedi ma non riesco. Vorrei davvero guardarli. Saranno alcuni giorni che non li vedo. Da quando non ho più le unghie. Tutte sparite. Una dopo l’altra. Bye bye, care mie.

Mi sfioro il labbro superiore con la lingua. Sa di sangue. È gonfio come una noce, però più liscio. Che darei per un sorso di tequila. Intanto qui sto andanto avanti a pane ed acqua. La dieta perfetta. Ricordo che Manuel cucinava molto bene. Le sue tortillas agrodolci erano le migliori di tutta Santiago.

Il testicolo destro mi prude. Pagherei un milione di pesetas per una sana grattata. L’altro non lo sento più. Gli elettrodi. Devono essere stati gli elettrodi. Finiranno per arrostirmeli. La cosa che mi distrugge di più di quelle microscariche è l’attesa. Poi, una volta che la levetta si abbassa tutto finisce.

Oggi forse toccherà ai denti. Te li tolgono con una tenaglia uno ad uno, partendo dagli incisivi. Dicono che sia una cosa tremenda. Roba da svenirci, da rinnegare il tuo dio, tua moglie, la tua fede. La causa. Ma poi ti abitui pure a quello. Pedro c’è rimasto. Aveva una soglia del dolore molto bassa. Il suo cuore non ha retto. Succederà lo stesso a me? Non credo. Non sono mai stato un tipo fortunato.

Tutto per dei nomi. Nomi e cognomi. Date. Punti di riferimento. Modalità d’intervento. Delatore, spione, traditore. Vogliono che tradisca i miei compagni. Che faccia i nomi di persone di comodo. Persone scomode. Credono che prima o poi mollerò la presa. Pensano di potermi piegare. S’illudono che aprirò bocca e che sbrodolerò tutti i dati che aspettano. Non importa se falsi. Vogliono i nomi dei loro nemici. I miei amici. Come potrei farlo? Il dolore? Sì, può essere un ottimo deterrente. Ma ho già superato le fasi calde.

Non so se sopravviverò alla seduta col dentista. Ma poco importa. Io non mi piegherò. Potranno spezzarmi. Fare di me coriandoli di carne e sangue, ma non mi piegherò. Lo so io e lo sanno loro. Perciò prima o poi la finiranno e mi pianteranno un bel proiettile nel cervello.

Quegli stronzi non hanno neanche il coraggio di guardarti negli occhi quando ti uccidono. L’ho sentito dire. Vanno avanti settimane. Poi, quando vedono che i loro sforzi sono vani, aspettano qualche giorno, giusto per farti rilassare, per farti credere che sia tutto finito e poi ti arrivano da dietro, in silenzio, e ti sparano alla testa. Animali.

Anzi no! Gli animali non sanno cosa sia la crudeltà. Tutti tranne il gatto! Forse solo il gatto lo sa! Forse il gatto che gioca con il topo non perché ha fame, ma solo per il gusto di uccidere. Per l’ebrezza che gli dà spegnere una vita. Sento dei passi. Vengono verso di me. La porta si apre. Ecco i gatti di Santiago... venite avanti bastardi! La notte non durerà in eterno.

Tutti i racconti

1
23
45

Il paese dei piccoli 2/2

28 December 2025

Il cambiamento avvenne in modo quasi impercettibile, come tutte le rivoluzioni profonde. Arrivò il compleanno di Orlan. Secondo la Legge della Statura, il giovane avrebbe dovuto iniziare a rimpicciolire a partire da quella data: un millimetro alla volta, quasi impercettibile, ma abbastanza per [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • AliDiNotte: Ovviamente parlo da lettore e non ho certo io la chiave indiscussa del racconto, [...]

  • Paolo Ferazzoli PRFF: Nelson Mandela oppure Gandhi oppure Martin Luther King non sono mai esistiti?
    Giusto [...]

1
3
22

Nuovi Orizzonti - La consegna

Dax
28 December 2025

Max era affondato sulla poltroncina della cabina di pilotaggio, lo sguardo perso nel vuoto interstellare. La sigaretta elettronica sbuffava vapore viola che gli velava il volto. Doveva trovare un modo per salvare la creatura nella cassa… e sé stesso dalla Space Force. Non era affar suo, eppure [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

2
5
36

Il paese dei piccoli 1/2

27 December 2025

C’era una volta un mondo in cui il tempo scorreva al contrario. Non era il passato a farsi più lontano, né il futuro a venire incontro: erano le persone a rimpicciolire, anno dopo anno, recuperando a ritroso ogni stadio della loro crescita. Così, chi aveva accumulato saggezza ed esperienza non [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Maria Merlo: Una prima parte davvero accattivante. Brava.

  • GiuliaCango: GRazie di cuore a tutti e a tutte per i commenti... mi piacerebbe fosse letta [...]

2
1
121

E tu, tu mi pensi mai?

27 December 2025

Ti ho pensato, sai? Ti ho pensato così spesso che a volte mi sembravi vero, mi sembravi intero, in carne ed ossa. Mi sembravi in piedi di fronte a me, col tuo odore e il tuo fiato dentro al mio. Mi sembravi vivo, si. Eri vivo. Eri così vivo che ad un certo punto ti ho stretto forte, ti ho abbracciato. [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

4
3
31

L'Oltre

26 December 2025

D’amore e d’odio, sublimati e coscienti, vive la mia sfera. Luce e ombra si contendono il pensiero fatto materia. Ho perso la crisalide per superare ogni tempo e visitare ogni spazio. Non mi cruccio se gli dei mancano all'appuntamento. Procedo col mio bagaglio senza aspettare il treno. Corro spedito, [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

  • VittorinaPerbo: La lotta tra bene e male di ascendenza romantica trova una sua pur difficile [...]

  • Dax: bella.Like

2
2
31

La Statistica

26 December 2025

Che Adelmo avesse qualche rotella fuori posto lo pensavano in tanti, ma dopo ciò che accadde non ci furono più dubbi. Quando andava in centro gli capitava di incontrare quei gruppetti di persone che “giocano” alle tre campanelle, nota truffa studiata ai danni dei turisti. Lui passava delle mezz'ore [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • VittorinaPerbo: Bel racconto che parte con tutta la serietà di un esperimento di un [...]

  • Rubrus: Mi ricordo un episodio, cui non ho assistito direttamente, ma riferito da persona [...]

5
4
36

Cose che capitano solo a Natale

25 December 2025

Nel camino di una casa c’è qualcosa che lo intasa. Non può essere la neve, quella scesa era lieve. Non può essere il carbone, se bruciato va benone. Sto pensando che è Natale, sarà mica un animale? Non si sa che cosa sia, però il fumo non va via. Ci si sente una gran voce, ma non pare sia feroce. [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

11
10
184

Procopia e il Cervo - 2/2

ovvero bisogna sempre leggere con attenzione

25 December 2025

«Ecco qui» disse Procopia. «“Come trasformare un cervo volante in rospo”: andrà bene. Tanto poi so come cavarmela». Il principe-bacherozzo cercò invano di protestare, ma la principessa non ci fece caso: nessuno dà mai retta agli insetti, neppure ai Grilli Parlanti, figuriamoci poi alle blatte. [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Maria Merlo: Letto e riletto volentieri. Una favola degna di Gianni Rodari. Simpatica, dolce, [...]

  • Dax: Moolto carino.Like allo smeraldo 😊

8
6
44

Una storia dal Polo Nord

24 December 2025

Era il 24 dicembre. In Lapponia, tutti gli gnomi erano indaffarati per finire gli ultimi doni mentre cantavano a squarciagola i canti di Natale. (Hai mai provato a cantare mentre fai un pacchetto? Guarda è una cosa difficilissima, eppure a loro riesce benissimo.) Intanto Babbo Natale, sprofondato [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

11
7
184

Procopia e il Cervo - 1/2

ovvero bisogna sempre leggere con attenzione

24 December 2025

C’era una volta, in un paese non troppo lontano, una bambina che si chiamava Procopia. Procopia viveva felice in un castello col tetto tutto d’oro zecchino insieme al padre, Re Paciocco, e alla madre, Regina Carina. Il Conte Stellario abitava giusto dirimpetto. Egli desiderava tantissimo per il [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Dax: Bello Bello.Like

  • GianlucaEgo: Bello l inizio di questa fiaba con l aiutante che è una figura della [...]

7
6
50

Maria o della Natività

23 December 2025

Milano non dormiva mai. I tram correvano sui binari, i Navigli brillavano di luci sospese e i grattacieli riflettevano il cielo notturno. Maria, stanca e affaticata, camminava accanto a Giuseppe che la sorreggeva, avvolta in un cappotto consumato. I suoi occhi nocciola, profondi e calmi, sembravano [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • An Old Luca: Bravo Dario
    e con l'occasione
    un augurio di feste serene per tutti [...]

  • Davide Cibic: Scritto bene, è un racconto che ha un ritmo e un incedere inesorabili. [...]

6
3
27

Il Valore del Donare: Le Radici di una Vita di Generosità

Genitori, insegnate ai vostri figli il valore della vita e del donare e non il valore di un cellulare.

23 December 2025

Da piccolo, vivendo a Chiaiano, un paese ricco di vegetazione, a pochi chilometri da Napoli, che per molti era sinonimo di salubrità, oggi deformato, umiliato, dalle varie costruzioni che ne hanno deturpato l'ambiente e dove gli abitanti non respirano più aria pura ma polvere di cemento. Negli [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Gennarino: Gentile Paolo grazi di cuore, Un caro saluto dalla mia stupenda Napoli.
    Buone [...]

  • Maria Merlo: Tanta dolcezza e verità. Bravo!

Torna su