Quando si doveva commercializzare un nuovo farmaco, la mia azienda usava fare una mega riunione per la  presentazione di tale farmaco, e spesso veniva organizzata all’estero.

Un anno fu la  volta di un farmaco antidepressivo ad essere commercializzato, l’Edronax per il trattamento acuto della depressione e depressione maggiore. La convention fu deciso dai vertici aziendali di farla ad  Atene  in  Grecia. Tutto sommato fu un viaggio di piacere perché oltre ai  lavori  della riunione ci fu la possibilità di fare i “turisti”, visitammo il Partenone, l’Acropoli, lo stadio dove si svolsero le prime Olimpiadi e ci fu anche la possibilità di fare shopping  nel quartiere  più  antico  e caratteristico della città: la Plaka, luogo caro ai turisti, un’isola pedonale ricca  di negozi, ristoranti, antichi ed eleganti edifici.

Le sere erano sempre  impegnate dalle cene sociali, una vera rottura di palle, con la scusa dei piatti tipici si stava sempre con le mandibole in movimento e, a fine serata, dopo aver spostato i tavoli dal centro del salone, si presentavano delle bellissime ballerine greche che ballavano il sirtaki in maniera splendida.

L’unica serata libera ce la spassammo in un locale per soli uomini situato a pochi metri dall’hotel. Eravamo sei o sette colleghi e appena entrammo ci indirizzarono ad un tavolo proprio vicino alla  pedana dove si esibivano le spogliarelliste. C’era  ancora  poca  gente, non era tanto tardi e la pedana  era vuota.

Aprimmo la carta delle bevande e la mettemmo al centro del tavolo e cominciammo a leggerla. Le idee furono subito chiare, ci rendemmo conto che nella parte destra della carta c’era la lista dei vini, champagne e superalcolici con prezzi proibitivi, mentre nella pagina di sinistra le bibite e i cocktails molto più economici.     

<<Ragazzi – disse Corrado – naturalmente quando verranno al nostro tavolo le ragazze, e già vedo che si stanno preparando, si offrirà loro la pagina di sinistra, chiaro? Poi un’altra cosa, tergiversiamo un pochino prima di offrire qualcosa, altrimenti ci spennano a poco a poco.>>

Tutti d’accordo. Alcuni minuti dopo eravamo circondati da quattro o cinque ragazze che si sedettero di fianco a noi e, con risolini di circostanza stampati in serie, ci invitarono a dialogare con loro.

Erano tutte dell’est, veramente belle. Immediatamente prese la parola il più “furbo”, Andrea detto “moviola” e disse a tutti noi:   

<<Ragazzi, che ne direste se offrissimo qualcosa da bere a queste meravigliose  fanciulle?>>  Non fece in tempo a finire la domanda che Corrado con la sua calma gli rispose: <<E tu che ne diresti di farti i cazzi tuoi, visto che non hai capito un cazzo di quello che abbiamo detto poc’anzi?>>

A  quella risposta chi cominciò a ridere e chi guardò Andrea con occhi fulminanti, come  per  dirgli: allora sei scemo! Andrea veniva soprannominato amichevolmente dal gruppo “moviola” per il suo modo di fare calmo, tranquillo, lento. Alcuni di noi lo chiamavano anche “supposta” per la somiglianza della sua testa, calva e un poco appuntita, al suddetto farmaco.

Cominciarono ad arrivare le ragazze sulla pedana, una alla volta, vestite solo di “filo interdentale” e iniziarono le loro performance, ballando, sdraiandosi in terra, arrotolandosi come serpenti attorno ad una pertica al centro della pedana, ammiccando ai presenti che le guardavano (alcuni) con occhi libidinosi e la bava alla bocca. Moviola si era posizionato al bordo della pedana, non batteva neanche le ciglia per non perdersi nemmeno una scena ed era talmente vicino che se le avesse battute avrebbe fatto il solletico sui glutei delle ragazze.

Ogni ragazza si esibiva per circa dieci minuti, terminati i quali ne subentrava un’altra e così via. Venne il turno di una ragazza che era al tavolo con noi e si diresse dopo qualche minuto (il tempo di spogliarsi completamente, anche del filo interdentale) ad un angolo della pedana dove era posizionato un box doccia. Cominciò ad insaponarsi con  movimenti ambigui e a quella scena il nostro collega Moviola (sempre lui!) si spostò con la sedia mettendosi proprio davanti al box suscitando commenti ironici da parte di alcuni di noi. 

<<A  moviò, mettete er costume e entra nella doccia pure te, che la vedi mejo!>> esclamò un non meglio identificato collega. Mentre eravamo tutti assorti ad osservare queste ragazze si alzò Sergio e, rivolto al gruppo, disse: <<Ragazzi, vi saluto, sono stanco e annoiato, ritorno in albergo, ci vediamo domani mattina>>.

<<Ma come, già te ne vai, proprio sul  più  bello?>> fu la risposta. 

<<Preferisco andare a dormire, tanto queste sono tutte uguali>>.

A quelle parole sbottò Ivano gridandogli: <<Ma che sei scemo? Pensavi di vederne qualcuna che ce l’avesse orizzontale? Ma vaffanculo a dormì!>>

Sergio, un po’ risentito per la risposta di Ivano, prese la via dell’uscita e si eclissò oltre la porta.

L’indomani mattina all’aeroporto per tornare in Italia era ancora  indispettito per come era stato trattato la sera precedente.

Tutti i racconti

4
5
30

La lettera che girò il mondo

16 September 2025

La lettera che girò il mondo Questa storia narra di un piccolo gruppo di bambini, che un bel giorno decisero di far volare in cielo tutte le lettere dell’Alfabeto Avevano sognato di mandarle a tutti i bambini del mondo, con la speranza che sarebbero tornate indietro con una semplice risposta [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

3
3
27

📝 Poesia di fine estate

16 September 2025

Notte fonda. Come un respiro trattenuto troppo a lungo, un tuono squarcia il silenzio della città, liberando il cielo da un peso soffocante. Le prime gocce, timide e incerte, si fanno presto insistenti, trasformandosi in rovesci impetuosi che ridisegnano strade, tetti, alberi. Afa, sabbia, [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

  • Dax: L'estate sta finendo, un anno se ne va, sto diventando vecchio, e la nostalgia [...]

  • Paper♂️perAbitudine: Apprezzo la capacità di sintesi, quasi un peccato questo componimento [...]

4
6
28

Le farfalle

16 September 2025

Una mia compagna di classe credeva a diverse storie sulla magia, ma non quella magia dove le carte compaiono e scompaiono, o dove una persona viene tagliata a pezzettini e ricomposta; no, lei credeva alla fate per esempio, alla possibilità di sviluppare poteri magici di vario genere, e poi alle [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Dax: Una storia carina...mi dispiace per le farfalle....😢Like

  • Ondine: Mai abbandonare i sogni. :)

6
18
39

Il treno 2/2

15 September 2025

Corse alla porta di comunicazione tra i vagoni, ma anche quello successivo era vuoto. Stava correndo a perdifiato per tutto il treno e stava arrivando alla locomotiva: non era possibile. Era fuori di sé e quasi fece cadere il capotreno. «Oh, mi scusi» disse. «Di nulla, signore» rispose il capotreno. [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

5
6
27

La bambina

15 September 2025

Ma cosa hanno tutti! Il capoufficio pretende termini entro sera le pratiche che mi ha appena assegnato. "Questo ufficio non è un ente pubblico dove il lavoro procede rallentato: nel privato, dovrebbe saperlo signorina, è necessario rispettare i tempi” sentenzia dall’alto del suo metro e novanta, [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Giampaolo: Grazie a tutti dei commenti lusinghieri, spero di continuare a collaborare [...]

  • Surya6: Mi è piaciuto molto, mi ha ricordato Estranei di Taichi Yamada, letto [...]

3
5
23

Megan 2/2

la ribelle di Scozia

15 September 2025

Finito di dare gli ordini scese dalla torre e si accinse a prepararsi. Il suo scudiero lo aiutò a indossare la sua armatura. I pochi raggi di sole che uscivano dalle nubi la facevano risplendere di una luce sinistra, tanto era lucida. Il ponte levatoio si abbassò e iniziò la sfilata dei cavalieri, [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Ondine: Bello. Ma sono per il motto ( a grandi linee) "facciamo l'amore e [...]

  • Lo Scrittore: Rubrus: conosco bene la storia di Budicca, quella è realtà storica, [...]

6
10
39

Il treno 1/2

14 September 2025

Marco Levratti, prima di salire sul treno, si diede una sistemata al nodo della cravatta e si ravviò i capelli. Aveva un appuntamento importante a Milano per un nuovo lavoro e ci teneva a presentarsi al meglio. Guardò l’orologio al polso e vide che erano le nove del mattino: perfetto, sarebbe arrivato [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Dax: Un inizio degno del telefilm "Ai confini della realtà".Like

  • thecarnival: si quello e esattamente lo spirito centrato in pieno;))))

4
5
27

Senza Ombrello

14 September 2025

Seduta accanto alla finestra, con la tenda leggermente scostata, guardava la gente camminare in fretta sotto la pioggia, gli ombrelli aperti. Facce tese, seccate, si vedeva che maledicevano le macchine parcheggiate male, alcune con le ruote sopra il marciapiede, muovendo le labbra nervosamente [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

5
5
16

Megan 1/2

La ribelle di Scozia

14 September 2025

I due schieramenti si erano attestati sulle proprie posizioni. Da una parte c'erano gli assalitori. Un esercito eterogeneo di ribelli scozzesi, che avevano preso possesso di una collina in formazione compatta. Erano armati di lunghe aste, spade, archi e frecce, molti avevano soltanto forconi e [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Lo Scrittore: no! ovvio che non può essere la vedova dell'eroe, ma eventualmente [...]

  • Dax: Storia alternativa o rimodellata, ben scritta. like

5
7
37

Comunque delicato

Poesia con riferimento a questo sito Letture da Metropolitana

13 September 2025

Vuoi solo leggermi. I tuoi sensi posare su di me, farli scorrere lungo le parole nel loro verso tradizionale. Per, torno a ribadire, distrarti con una lettura leggera. Questo è quello che cerchi. In fondo non hai tutti i torti, questo sito si chiama Letture da Metropolitana. Si pubblicano [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

2
6
28

IO

Senza trucco.

13 September 2025

Non è che siamo tutti delle marionette in un grande spettacolo comandato da giganti? Siamo noi, forse, i nanerottoli? E se noi fossimo i giganti dei folletti? Saremmo sicuramente la via di mezzo: né troppo grandi né troppo piccoli. E se tutti noi schiacciamo ogni giorno i più piccini? Mi preoccupo [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

3
4
25

Cartometraggio Di Solitudine

13 September 2025

Nella culla d’ombre, la solitudine s’adagia, tra veli di silenzio e sospiri che non trovano casa, come eco lontano su scogli di desiderio, levigati dal tempo e dalla sete di ciò che non fu. S’inarca l’anima in spire di vetro, fragile architettura di sogni spezzati, mentre [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Walter Fest: Laura tu lo sai da sempre quello che simpaticamente e fraternamente ti contestai. [...]

  • Dax: Bella poesia.Quasi quasi posto una delle mie. like

Torna su