Al mare si sa la salsedine lascia delle chiazze polverose sulle pelle. Prima regola della stagione allora è bagnarsi anche d’acqua dolce per evitare pruriti e inconvenienti vari, un mare a metà.
Al largo una barca lascia la sua impronta sulle onde che fragorose si infrangono sugli scogli.
Priscilla dice che per quest’anno le piacerebbe andare al kilowatt festival per la nostra signora psichedelia sarebbe da tirare le cuoia e non pensare più al futuro.
La mia impronta sull’asciugamano mi spinge a rannicchiarmi all’ombra in un quadro della stranezza. Come i quadri di mio nonno dove le donne spuntano dalle strade con le ceste di panni.
Sulla conca e la baia invece i bambini sgusciano dai canotti all’ombra delle loro famiglie e sghignazzano felici, dopo le cinque avranno gradoni da saltare a piè pari, le palle da prendere calci. Anche questa è una mezza estate.
Pensavo te ne andassi dalla città, mi dice Claudio, ma io sai pensavo che avrei cominciato ad andare in moto, con l’estate ci sta bene. Invece non vado in moto e non parto, due buone ragioni per cui la mia è un’estate a metà.
Non sono tanto libera d’estate perché mi pagano poco, dice Carla, mi tiro i capelli all’indietro e mi sento meno libera di prima, per solidarietà, per compagnia.
Allora ci vediamo di sera, in un sobborgo della città, teorizziamo un giorno d’estate perchè sia una bella estate, una piena estate col caffè freddo e le pieghette alle gonne corte. Peccato non sappia tracciare la luce di questi giorni su un lenzuolo, dove si inserisce la mia impronta, una luce che si abbandoni al vento e all’estate. Le mie sono lenzuola mortificate, due giorni in ammollo per cancellare una macchia di vino che ho bevuto solo perché è estate.
Questa siesta assolata mi ricorda che in estate mi diverto come i bambini e divento stereotipata anche io, con gli occhiali da sole e gli infradito e mi appoggio a questo giornale leggero che svolazza ogni tanto e questo bignè alle 5 del mattino.
La mia mezza estate sulla strada del ritorno senza frasi da ricordare, né un accento aggiunto. Mezza estate per chi non ha soldi né un amore col quale litigare per le vacanze. Mezza estate e la luna a metà tutto in giorno per asciugare al vento d’estate la mia distilleria di cartone.
Emiliana Chiarolanza