<<Che significa? Potrà solamente uccidermi per avermi, se ne accorgerà!>>

Si mette dietro di me, sento qualcosa di duro spingere sulle natiche, è eccitato il porco! Devo rimanere calma, aspetto che provi a togliermi i jeans, non sarà facile per lui, sono strettissimi, appena ci prova lo prendo a calci sulle palle, dopo difficilmente riuscirà a violentarmi con l’uccello moscio.

Vuole divertirsi il coglione, sento il suo fiato freddo sul mio collo, mi fa schifo, provo a muovermi, ma capisco che lo sto eccitando, segue i movimenti del mio corpo con il suo. M’immobilizzo. Le sue labbra sono sul mio collo.

Perché non l’ho sentito arrivare! Stupida che sono!

Ahi! Mi ha morso sul collo, sta succhiando, stranamente mi eccita, sento che sto lentamente diventando sua, l’ultima sensazione che mi pervade è una specie di orgasmo.

 

Capitolo 3 – L’immagine allo specchio

«Quella zoccola è ancora qui?»

Mi sveglio, un urlo e delle voci lontane, gente che litiga.

Mi sembra di avere tutte le ossa rotte.

Ricordo!

Il maniaco… mi ha vampirizzata? Sembra assurdo nel duemila, ma corrisponderebbe alle storie che mi diceva papà… però i posseduti sono schiavi senza volontà, io invece posso pensare, posso reagire, se ora arrivasse qualcuno potrei ribellarmi… già, ma poi? Chissà quanti sono, stavolta non si limiterebbero a schiavizzarmi, sarebbe la fine!

Non devo far capire che non sono posseduta, devo restare calma ed aspettare il momento giusto.

Sono nuda… capisco, ma sì, scopiamoci la nuova, è dei nostri! Maledetti!

Ovviamente oltre i vestiti anche il cellulare è sparito. Chissà se riescono a localizzarlo, dovrebbe essere facile! Mi alzo e vado alla finestra, apro.

È notte, vedo tutta la valle, è un piano alto, da qui non se ne parla di scappare. Meglio che richiuda, se entrano capirebbero subito che qualcosa non va.

Forse ho capito, è un'ipotesi strana, ma in mancanza di meglio… io ho la pressione alta ed uso molto aglio in cucina, forse sono diventata immune!

Cercando di spostare il meno possibile guardo dentro tutti gli armadi, un interno con specchio mi fa capire tutto. Non posso vedermi!

Cavolo, sono un vampiro schiavo, tutti i doveri e nessun diritto, se anche riuscissi a liberarmi non potrei uscire alla luce!

I miei vestiti, buttati in un angolo! Cerco il mio cellulare!

È semi scarico, faccio il numero di mamma.

«Mamma!»

«Irina, sono le due di notte, a quest’ora?»

«Dei vampiri mi hanno rapita e vampirizzata, sono rinchiusa…»

«Ma un semplice “sto scopando con il mio ragazzo” come tutte le persone normali non sarebbe meglio?»

«Non ho un ragazzo, lo sai, ti prego, credimi, il cellulare si sta scaricando, devi farlo localizzare, non sono lontana, è nel castello rudere! Di notte torna sano!! È pieno di vampiri!!!»

«Non ti credo io e pensi che i poliziotti credano a me?»

«Fai qualcosa o non mi vedrai più… o forse sì, ma da morta!»

Attacco per non consumare energia, spero che mamma faccia quel che le ho detto e non si riaddormenti!

Dei passi che si avvicinano, mi rimetto a letto!

 

Capitolo 4  – La fontana della vergine

Sono fuggito dalle sfuriate di mia moglie, ma vorrei cambiare vita… cioè non-morte, ma non so cosa fare.

Bussano alla porta, Ludmilla entrerebbe direttamente, Svetlana non esiste più, quindi siamo in cento, ma solo in tre con un cervello che ragiona.

«Entra Constantin!»

«Bravo boss, lei indovina sempre!»

Mi correggo, due.

«La ragazza dovrebbe svegliarsi a breve, viene a suggellare lo Jus Primae Giornis?»

«Andiamo».

Mi alzo, è cinque piani più sù.

«Preferisco svolazzare».

«Ai suoi ordini boss».

«Vedi troppi telefilm americani, capisco che è una noia vitale passare il tempo, ma guarda anche qualcos’altro!»

«Ok!»

Rinuncio!

Entriamo nella stanza degli ospiti in trasformazione, la guardo, è molto bella, sembra viva, sento il suo sangue pulsare, forse è troppo presto, la tocco, esploro il suo corpo, un bel seno tosto, gambe lisce e vellutate che mi spingono a risalire verso la sorgente di vita.

Ha ancora delle sensazioni della vita passata, sento della linfa sgorgare sulle mie dita, non ero più abituato da secoli, mi abbasso per assaporare quel miele direttamente dalla sorgente, inarca il corpo verso di me, ha dei leggeri rantolii, mordo l’interno, i suoi fluidi si mescolano nella mia bocca, una sensazione mai provata.

Smette di muoversi, ho esagerato un po’ troppo, meglio che si riprenda.  

«Avevi ragione, è molto bella, ma oggi sono stanco, domani sarò rinvigorito e potrò darle il giusto battesimo. Mi raccomando, è vergine, non toccarla o ti elimino».

«Ok boss!»

Lo farò in ogni caso!

 

Capitolo 5  – Sinfonia d’Autunno

È mezzogiorno, uno stormo di elicotteri atterra nel piazzale del castello, ne escono degli uomini armati solamente di paletti.

Vedono rovine dinanzi a loro, ma ora hanno una nuova sicurezza, sfondano la porta d’entrata, unica in piedi tra tanta distruzione.

L’ipotesi era giusta, i vampiri ora usano immagini virtuali durante il giorno, ma l’interno è tutto pulito e perfetto.

Si dirigono con sicurezza verso le cantine, in una stanza solo due bare, nell’altra un centinaio.

«Usate gli specchi, per sicurezza veicoleremo il sole all’interno».

Aprono le prime due bare, gli esseri all’interno iniziano ad urlare e si polverizzano, così succede anche nelle altre bare.

«Bene, i paletti non sono serviti, vado di sopra, cerco Irina».

Corre sulle scale aprendo tutte le porte, all’ultimo piano finalmente…

«Irina, amore!»

Cerca un lenzuolo per coprirla prima che arrivino gli altri.

«Presto dottore, l’antidoto!»

L’uomo prende da un astuccio una siringa ed inizia ad iniettare alla ragazza un liquido verdognolo.

«Ha aperto gli occhi! Amore, mi riconosci?»

Lei apre gli occhi, un misto di paura, stupore, amore, riconoscenza glieli illumina: «Papà, sei tu?? Sei vivo??»

 

Capitolo 6  – Verso la gioia

Prosegue la disinfestazione del castello, mentre padre e figlia assaporano un tè mano nella mano

«Inizi subito a darmi una valida spiegazione o ti vampirizzo?»

«Mi dispiace tesoro, non puoi più farlo, ti ho iniettato l’antidoto, estratto dal mio sangue modificato».

«Cioè?»

«Avevo paura dei vampiri, quindi fin da bambino mangiavo aglio a tonnellate, togliendo l’anima al suo interno, poi imparai a distillarlo ed ad aggiungerci un po’ di Aloe ed altre erbe, feci un decotto miracoloso che insegnai anche a tua madre, per questo sei viva».

«Perché sparisti?»

«Mi trovarono un gruppo di ricercatori che tentava di sterminare i vampiri, però dovetti sparire, altrimenti la trappola sarebbe saltata».

«Pensavo fossi morto».

«No tesoro, ti sono sempre stato vicino… o quasi, ti ho persa di vista l’altro giorno, per fortuna ho localizzato il tuo cellulare».

«Non è stata mamma ad avvertire?»

«No, lei non ti ha creduto, ha approfittato del risveglio per ricominciare a scopare».

«Lo sapevo!»

«Non prendertela con lei, in fondo era una storia inverosimile».

«Hai ragione».

«Torniamo a casa tesoro, devo recuperare tanti anni d’amore».

Tutti i racconti

0
0
4

Senza Titolo

Yongyohshi (Poesia Giapponese)

25 May 2025

Il calore sotto la neve nelle tue braccia, accende il fuoco d'amore nel gelo sotto i pini bianchi. Laura Lapietra ©

Tempo di lettura: 30 secondi

0
0
5

Che bello essere mamma

25 May 2025

Sono seduta nella sala d‘attesa del pediatra. Nella nostra stanza ci sono mamme che aspettano con i loro figli che arrivi il loro turno. Nella stanza attigua altre mamme, più giovani, aspettano con i neonati. Alcuni frignano, altri dormono beati. Le ho guardate una per una e sono rimasta affascinata [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

5
6
25

Rotte

Da una leggenda marinara

24 May 2025

Alla fine, quello tra l'uomo e il vecchio marinaio era diventato un appuntamento. L'uomo lo incontrava al termine della passeggiata sul lungomare, che percorreva sempre da est verso ovest, al tramonto. Il marinaio sedeva su una bitta, volto per metà verso il mare e per metà verso il relitto di [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Ondine: Potrei soffermi su molti punti che mi sono entrati dentro, ma lascio entrare [...]

  • Rubrus: To all. Grazie. Nella versione originale il protagonista era un capitano e [...]

3
5
22

Le vecchie estati

24 May 2025

La luce che attraversava i vetri del bar, creava uno strano effetto ottico; c’erano due uomini con i pantaloni bianchi e due donne con lo stesso barboncino nero, ma dopo il quinto prosecco, Laura non era più sicura. - Mi ascolti? - Ma certo Alice è magnifico. Stavo guardando i pescherecci che [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Rubrus: Curiosamente, oggi due racconti di ambiente marinaro. In questo , si osservano [...]

  • Ondine: Rubrus: ho pensato la stessa cosa. Le nostre malincone marine...
    Mina: [...]

7
9
31

A voi studio

23 May 2025

“… e adesso siamo arrivati al servizio di punta, abbiamo il nostro inviato dalla piazza cittadina. Siamo in attesa dell'evento dell'anno, vedo un sacco di gente già presente e altra che arriva. Louis, tu sei già lì dall'inizio, com'è la situazione?” (silenzio) “Ecco, forse c'è qualche problema [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Paolo Ferazzoli PRFF: I like.
    Ahahahah.
    Bravo, bravo!
    bravo davvero e non superficiale....
    ci [...]

  • Riccardo: mi sè sembrato quel povero giornalista, che era inviato anni fa, sotto [...]

2
3
18

Nessuna Uscita

23 May 2025

Era una tranquilla sera di sabato. L’aria era tiepida, e le luci giallastre dei lampioni disegnavano ombre lunghe e tremolanti sull’asfalto del parcheggio. Giulia e Martina erano appena uscite da un piccolo bar di periferia, ridendo e commentando la serata passata con gli amici. «Aspetta...» mormorò [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Ondine: Sì, gli specchi inquietano e restituisco quello che preferiremmo non [...]

  • Dax: inquietante....Letto d'un fiato.😎

4
4
25

L'attesa

22 May 2025

Era così freddo nel lungo corridoio deserto. Quando l’avevano chiamata, Lucia non aveva avuto il tempo di dirlo a nessuno e adesso preferiva aspettare la fine dell’operazione. Era inutile allarmare parenti e amici … Era stato così improvviso, così inaspettato. La giornata era iniziata come al solito: [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Mina Morense: Ciao Ceci Vale! È la prima volta che ho il piacere di leggere un tuo [...]

  • Ceci Vale: grazie dei complimenti. Purtroppo questo racconto ha molto di autobiografico, [...]

5
5
31

La zattera della Medusa

22 May 2025

Nel giugno del 1816, la fregata francese Méduse, già gioiello della marina napoleonica, partì insieme con altre tre navi alla volta del Senegal. Il comandante, Hugues Duroy de Chaumareys era stato nominato capitano della fregata nonostante la scarsissima esperienza di navigazione: in tempo di Restaurazione [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

5
10
34

Il regalo

Dax
21 May 2025

Henry batté le palpebre e ammirò il revolver calibro 45 , una Colt Peacemaker. La canna cromata contrastava con la tovaglia a quadrettoni rossi e il tavolo da cucina in legno. Si passò più volte le mani sui jeans neri, i polpastrelli ruvidi grattavano la stoffa dei pantaloni. Il sudore lasciò una [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Dulcamara: C'e tutto quello che deve esserci in un racconto da due minuti. Bravo!

  • Miri Miri: è bellissimo. ci hai portati per mano da una parte e poi - boom - hai [...]

7
8
31

Bellezza

Vas
21 May 2025

Resistere per cinque giorni in maniera impeccabile e poi al primo incontro con la realtà cedere inevitabilmente. Eppure i pensieri e le sensazioni non erano diverse dal solito, il livello di difficoltà mi pare fosse lo stesso. Resistere poi è quello che mi sono sentito di fare , poi da cosa e [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

4
5
23

Da le Metamorfosi di Ovidio vi racconto La Storia di Piramo e Tisbe.

Storia d'Amore copiata da Shakespeare per il suo Romeo e Giulietta

20 May 2025

Nel cuore delle antiche leggende, tra i versi poetici di Ovidio, si snoda la commovente storia di Piramo e Tisbe, una favola che ha ispirato nei secoli anche il grande Shakespeare per il suo capolavoro "Romeo e Giulietta". Ma chi sono questi due amanti destinati a un tragico destino? E perché la [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Teo Bo: Grazie Gennarino. Una bella lezione che ho davvero gradito.

  • Adribel: Non conoscevo questa storia, grazie Gennarino.

5
7
22

Russa e patè

20 May 2025

La nonna per il suo compleanno aveva preparato le rosette alla marmellata e le mandorle tostate. Aveva pregato lo zio Fé di tornare a casa con qualche bottiglia di gassosa, una cedrata che a lei piaceva tanto e della spuma nera che piaceva a tutti. Ma lo zio Fé, che poi di nome faceva Ferdinando, [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Ecate: Un pezzo da teatro :-) mi ha messo pure appetito!

  • Adribel: Piacevole lettura, scorrevole e con in bel ritmo

Torna su