In un paese lontano, che si trovava dopo le montagne della Luna, c’era una valle nascosta dove gli esseri umani ancora non erano riusciti a entrare. Un luogo misterioso che aveva dato agli uomini motivo di creare molte leggende. Si narrava che in quella valle vivessero animali feroci, terribili da vedere e ancora più grandi degli elefanti che tutti conoscevano. Molte spedizioni di scienziati si erano avventurate attraverso la fitta foresta che proteggeva la valle, ma nessuno era riuscito a proseguire, erano tutte tornate in dietro e le loro facce bianche dalla paura aveva finito con lo scoraggiare altri tentativi. Erano anni ormai che nessuno ci pensava più, vivevano la loro vita normale nei paesi che circondavano la valle e la foresta e, nessuno pensava più a chi poteva vivere oltre quella cortina di alberi giganteschi. Di tanto in tanto quando soffiava il vento arrivavano da oltre la foresta degli strani suoni che facevano accapponare la pelle. Rimbombavano nell’aria come una tempesta di tuoni e di fulmini. Rumori che la gente del paese più vicino, accoglieva facendosi la croce. La paura di creature spaventose era sempre nei loro cuori e quando sentivano quegli strani suoni si rinchiudevano in casa a pregare.

La vita continuava così fra paure e tempi tranquilli fino a quando un giorno un ragazzino che stava giocando a pallone in uno spazio proprio al limite degli alberi, si allontanò per andare a prendere la palla rotolata verso l’interno del bosco. Si ritrovò all’improvviso circondato dalle piante, si  girò per ritrovare la strada, ma non vide altro che cespugli più alti di lui e alberi. Cercò di orientarsi, ma non ci fu niente da fare, si era perso, non aveva nessun punto di riferimento. Aveva ritrovato la palla, ma non sapeva cosa fare né dove andare. Si mise a camminare seguendo uuno stretto sentiero che si notava fra l’erba alta. Era chiaramente una pista seguita da animali, non avendo altre scelta si mise a seguire quella strada, di tanto in tanto doveva abbassarsi perché il passaggio si restringeva e lui, anche se era piccolo, non riusciva a passare. Dopo molto cammino il sentiero si perse nel nulla, il piccolo rimase per un attimo fermo per decidere cosa fare quando all’improvviso sentì provenire da dietro una specie di siepe alta e compatta degli strani rumori. Ascoltati da vicino erano meno terribili di quelli che aveva sentito altre volte a casa. Alcuni di quei rumori somigliavano a suoni di strumenti musicali, aveva individuato una tromba, un tamburo e qualcosa che gli sembrava un violino. <<Possibile>> si disse, <<in questo posto sperduto dove non ci sono umani sento della musica, devo essere preda di incubi>>.

Con cautela cercò di trovare un varco in quella barriera di piante, andò a sinistra seguendo il filare, non trovò nulla. Tornò indietro e percorse la stessa distanza verso destra,  non vide nessun buco, stava per arrendersi, quando vide uscire da sotto un cespuglio uno scoiattolo. Lui anche se era piccolo conosceva bene gli scoiattoli, spesso li inseguiva fino alle porte del paese. Si avvicinò piano per non spaventare l’animaletto, ma quello era già scappato, il ragazzo si abbassò per vedere se poteva trovare il buco per tentare di entrare. Lo vide, ma ovviamente era troppo piccolo per lui, allora si rialzò e andò in giro cercando qualcosa per poter allargare quel buco. Era deciso ad entrare, non aveva paura, se era uscito uno scoiattolo voleva dire che là dietro non ci potevano essere animali molto grossi e comunque a quel punto non voleva tornare indietro, era curioso di scoprire l’origine di quei suoni. Aveva trovato un ramo nodoso  fatto a forcina, con quello cominciò a scostare le foglie e i ramoscelli del cespuglio per aprirsi un varco, un  po’ alla volta riuscì a creare uno spazio sufficiente affinché lui potesse scivolare dentro. S’intrufolò e scorticandosi le ginocchia e lacerando i pantaloni riuscì ad entrare. Si ritrovò in uno spazio enorme, sembrava che tutta la foresta fosse scomparsa, c’era davanti a lui una lunga striscia di prato, verde e pieno di fiorellini colorati.

Tutti i racconti

2
4
13

Il tempo e il profumo

12 December 2025

Oggi c'è il sole. Marco guarda Miriam. Sono in un giardino seduti su una panchina. L'aria è fresca, piacevole come lo sono le mattine di primavera inoltrata. Il sole colpisce il loro viso. Sono fermi a guardarsi. Lui si avvicina al volto di lei, ne percepisce il leggero profumo che la avvolge. [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Rubrus: Sulle panchine, Peynet docet. Quanto al ricordo del profumo e in genere degli [...]

  • Dax: Triste ma capita spesso...si cambia e non ci si riconosce più. like

2
3
14

La creatura 1/2

12 December 2025

Lettera del 3 maggio 19.. Mia cara Maria, scrivo dopo giorni di insonnia e febbrile agitazione. Gli scavi presso il sito di Khor-Amun si sono rivelati ben più strani di quanto potessi immaginare. Ho rinvenuto strutture che non combaciano con alcuna civiltà conosciuta: angoli che non dovrebbero [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

3
4
28

I due gemelli

11 December 2025

«Aprimi…» disse una voce roca dall’esterno. Quando, quella notte, aprii la porta, trovai mio fratello sorridente. «Ho portato una cosa...» Rovistò nella borsa e lasciò cadere una massa giallastra sul pavimento. Sapevo cos’era, ma glielo chiesi lo stesso. «Che cos’è?» «Non la riconosci? L’ho presa.» [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Walter Fest: Per i miei gusti 5 minuti di lettura erano troppi, forse dovevi essere piu' [...]

  • Dax: bello, triste.Like

11
17
60

La Caccia

11 December 2025

Terzo giorno. Le tracce sono chiare, la preda è vicina. Respiro il fresco del mattino spronando il cavallo nel guado. Eccolo, laggiù in riva al fiume, ignaro della mia presenza. Lo chiamo, si gira pistola in pugno ma io sono più veloce. Mia è la vendetta. NdA: una nota per contestualizzare [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

4
13
33

Debunker (4/4)

10 December 2025

Il botolo ringhiante voltò il muso verso la nuova apparizione. Questa alzò un braccio simile a un ramo d’albero e lo abbassò emettendo un lungo, bizzarro fischio. Il cane smise di ringhiare, si accucciò e prese a scodinzolare. Anche quelli nel folto tacquero. Non appena il fischio cessò, il botolo [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Rubrus: A scanso di eqiuvoci: in questo testo, la IA non ci ha messo becco.

  • Aaron: Molto interessante Rubrus... Che ne dici di ricavarne un articolo per il nostro [...]

5
9
31

Bro, queste nonne sono fuori patch, giuro

Miu
10 December 2025

Nel parchetto comunale, ogni pomeriggio, va in scena un piccolo miracolo naturale: la convivenza di creature che, in un mondo sensato, non dovrebbero neanche incrociarsi. Seduto sulla panchina, Ercole, ottantasei anni, ex capotreno, occhio liquido e pazienza evaporata da tempo, osservava tutto [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • An Old Luca: Veramente uno dei lavori più benfatti che ho letto qui su LDM per i [...]

  • Smoki: AMO. TUTTO. SMODATAMENTE.
    Amo le storie di nonni e nipoti.
    Amo la differenza [...]

4
4
27

Debunker (3/4)

09 December 2025

L’altro si voltò (il poliziotto ebbe la fugace visione di un volto adolescenziale) e accelerò l’andatura. La folla, tuttavia, fece loro ala e Cogliati poté distinguere un giubbotto viola e due scarpe da ginnastica giallo acceso, come quelle di Topolino. Passamontagna si voltò di nuovo. Forse era [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Dax: azz.....Like

  • Rubrus: Temo sempre che le mie scene di azione non siano sufficientemente dinamiche. [...]

5
10
26

Il condominio 3/3

09 December 2025

L’amministratore picchiettò le dita sul tavolo. «Signor Coletti, dovrebbe cercare di comprendere che il quieto vivere dipende da tutti. Qui dentro ogni rumore ha un peso. Ogni gesto ha una conseguenza.» Vittorio sospirò, esasperato. «Vi ascolto parlare e mi sembra che stiate obbedendo a una… volontà [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • CarloAnti: Grazie Rubrus annoto il tuo suggerimento:) Purtroppo Dax al momento non ho [...]

  • Lawrence Dryvalley: il finale, secondo me, è illusoriamente positivo. le premesse portano [...]

4
3
23

Debunker (2/4)

08 December 2025

Il bar era caldo, anche se gestito da cinesi – e quelli, si sa, risparmiano su tutto, a cominciare dal riscaldamento. C’era persino l’alberello di plastica accanto all’immancabile gatto dorato che faceva “ciao, ciao” con la zampa. Cogliati pensò ai Natali della sua infanzia. Per trovare qualcuno [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

5
7
23

Il condominio 2/3

08 December 2025

Poi tornò al lavoro, ossessivo, lo straccio che scivolava sul pavimento con lena rinnovata. Quando Vittorio era già sulle scale diretto al suo appartamento, sentì ancora le parole del portinaio, come un’eco lontana: «Le norme… ma quelle non scritte, mi raccomando, solo quelle… sono tutto, qui dentro.» [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

5
7
23

Debunker (1/4)

07 December 2025

Babbo Natale era intirizzito e di malumore. O meglio, lo era il Cogliati, in piedi, vestito da Babbo Natale, all’angolo tra Piazza Grande e Via Vittorio Emanuele II. Per fortuna, però, non si vedeva. La barba finta nascondeva tutto. Peccato prudesse come se dentro ci fosse una nidiata di pulci. [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

4
5
32

Il condominio 1/3

07 December 2025

Il rito dell’inquilino del piano di sopra era sempre lo stesso: lo sciacquone del bagno a scandire il tempo, le pantofole trascinate sul pavimento. Ogni sera, alle ventitré precise, quel suono monotono rassicurava Vittorio: il mondo là fuori era caotico, ma sopra di lui qualcuno seguiva ancora [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

Torna su