Cristina spiazzata gli chiese: «Ci salutiamo così? Rimaniamo un altro po' a parlare, non ho sonno», «ma io si, dimmi quanto ti devo», «Niente, sono io che devo a te, nessuno mi aveva mai parlato così fino ad ora, grazie», «Grazie a te ma insisto: quanto avevamo pattuito? Ho parlato così tanto che mi sono dimenticato», Cristina non volle niente e alla fine fu costretta ad andarsene da Sasha, ma poco prima di uscire si fermò sulla soglia di casa, lo guardò e gli disse: «Mi piacerebbe parlare ancora con te» ma non ottenne risposta. Quella fu l'unica e ultima volta che vide Sasha, poi lui partì, era stato quello il suo desiderio, trascorrere l'ultima notte in buona compagnia.

 

Esterno notte − ore 02:00

Dopo quell'incontro Cristina perse la voglia di tornare a casa e di mettersi a letto pensando ad un altro solito giorno che l'aspettava l'indomani fatto di dolcefarniente-shopping-appuntamenti, attraversò la lunga notte piena di domande, di dubbi, di come un incontro le aveva scombussolato l'esistenza, si fermò ad un tratto sotto un portico per ripararsi dalla pioggia che stava violentemente battendo sui tetti delle case e dei palazzi come a scandire il tempo di una notte senza fine.

Si accese una sigaretta e mentre fumava le tornarono alla mente le parole di Sasha: «Quando si è abituati a stare soli è più facile immaginare che guardare la realtà» e si rese conto dopo tanti anni di quanto anche lei fosse tremendamente sola. Che cosa era stata la sua vita fino a pochi minuti prima di entrare in casa di Sasha? Aveva veramente lasciato il suo paese per rincorrere il suo sogno? Aveva veramente seguito le parole di sua madre quando le diceva di crederci sempre? Stava creando valore nella sua vita... o glielo stava togliendo? Ma soprattutto, chi era lei adesso? Che cosa le era passato per la testa quando quel giorno aveva preso quella decisione? Tutte domande a cui Cristina, mentre la sigaretta stava per finire e la pioggia continuava a cadere incessantemente, non seppe rispondere.

Quella notte Cristina non tornò a casa, in realtà non sappiamo cosa fece, dove andò, l'unica cosa che ci è data sapere è che arrivò a Ponte Vecchio, e guardandolo si accorse che non lo aveva mai visto così bello, così vuoto di gente e di turisti, a un tratto si voltò come richiamata da una presenza, e in lontananza vide sua madre, più bella che mai, che le porgeva la mano e sorridendole la invitava a seguirla. Poi buio.

 

Un vecchio saggio da qualche parte un giorno disse: «I giorni importanti nella vita di un uomo sono cinque o sei, il resto fa volume».

Tutti i racconti

0
0
2

GOLDEN COCOA

22 December 2025

Alex occupa la sua solita postazione accanto alla vetrata della Praline, la piccola pasticceria del paese dove vive e della quale è cliente abituale. Osserva distratto i passanti seguire col naso l'aroma di vaniglia che invoglia ad entrare. Oggi la neve spray ricopre quasi per intero la vetrata [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

0
0
4

La stanza numero 49 - 3/3

22 December 2025

Ripenso a quello che è accaduto sabato, appena poche ore fa, eppure già mi sembra lontanissimo, come se appartenesse a un’altra vita. Avevo chiesto a mia sorella Maria di prepararmi una piccola borsa per un breve viaggio. Era un gesto innocente, naturale, che non le diede alcun sospetto. Poi andai [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

2
3
24

La stanza numero 49 - 2/3

21 December 2025

Ricordo quando il 4 agosto del 1935 arrivai alla piccola stazione di Brancaleone. Il treno sbuffò via lasciandomi in mezzo a un caldo secco, meridionale, che pareva venire dalla terra stessa. Avevo con me due valigie—più libri che vestiti—e addosso la condanna a tre anni di confino. La mia colpa [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

2
3
23

Il campo da calcio

21 December 2025

Il giorno in cui tornai al piccolo campo da calcio, e sentii di nuovo il fruscio degli alberi mossi dal vento, mi tornò alla mente qualcosa che avevo dimenticato da anni. Era proprio quel campo: il campo sportivo del paese dove è nata mia madre, Moliterno, un paese arrampicato sulle montagne della [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Maria Merlo: Racconto di una dolcezza struggente, bravo.

  • CarloAnti: Grazie ma il suo spessore malinconico deriva da eventi autobiografici che conservo [...]

1
1
26

La stanza numero 49 - 1/3

20 December 2025

Salgo lentamente le scale dell’albergo. La mano scivola sul corrimano di legno, levigato da anni di passaggi: per un istante mi trasmette un calore piacevole. Mi hanno consegnato la chiave senza esitazioni, come se questa fosse una stanza qualunque, in un sabato d’agosto come tanti. Io invece so [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

1
1
27

COABITAZIONE - 2/2

Momenti di convivalità tra nonsense e umorismo

20 December 2025

Quel che sia, non la si sopravvaluti, la coabitazione, che è ben distante dalla convivenza. Coatti o signorili siano quelli che la praticano, la base di ogni coabitazione è la condivisione, coatta o meno. Ragioniamo sul dualismo, vi è un’innegabile differenza qualitativa: nella convivenza si condividono [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

1
1
34

COABITAZIONE - 1/2

Momenti di convivialità tra nonsense e umorismo

19 December 2025

Il coabitare, ossia il terriccio su cui fiorisce il nostro vivere insieme. La coabitazione è il coabc della società, è la base e l’altezza un po’ di tutto, in particolare di ogni strumento urbanistico. E’ impensabile infatti che la totalità degli individui associati usufruisca di un alloggio a [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

2
4
35

IL NUMERO UNO

19 December 2025

La lunga striscia d’asfalto che stavo percorrendo, aveva appena salutato l’area metropolitana con le sue guglie di cristallo e le sue torri a scandire ritmi e tempi del prepotente e recente sviluppo urbanistico della città. L’incombente presenza del cemento era, solo in parte, ingentilita dai numerosi [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

6
4
45

Road to H.P.L. 2/2

18 December 2025

Mi svegliai la mattina seguente in preda all’euforia per la scoperta che avevo fatto; ero così eccitato che quel giorno stesso decisi che avrei seguito, come una bibbia, tutto ciò che quel manoscritto di cento anni fa mi avrebbe rivelato. Incontrai a metà mattinata un mio caro amico che non vedevo [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

11
11
57

Palermo, 1929

La bottega dei giocattoli

18 December 2025

È quasi il tramonto e sulla Passeggiata delle Cattive si intravede un timido arcobaleno. Una bambina, forse di 10 anni, porta con sé un fagotto di pezza e trascina per mano il fratellino recalcitrante. Si dirigono verso la Kalsa. «Spera che il signor Impallomeni possa ripararla, altrimenti sono [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

6
7
39

Road to H.P.L. 1/2

17 December 2025

Cominciò tutto nel più classico e romanzesco dei modi, vale a dire il ritrovamento di un manoscritto. Mi trovavo all’interno di un negozio di libri d’antiquariato in piazza Vittorio Veneto a Montecatini Terme, a pochi passi da casa mia. Ero in cerca di un’edizione rara dello “Scannatoio” di Zola [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

5
5
34

Se fossi Cecco e non lo sono

17 December 2025

Ah, se fossi poeta! Direi che se la tua voce si potesse sniffare sentirei vaniglia dolce e leggera, rosa suadente, caffè caldo e forte e rum capace di ammaliare! Si potesse bere come Passito ne terrei un bicchiere per un pomeriggio intero, s'assaggiasse ne sarei goloso come torte di ottimo pasticcere. [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

  • Maria Merlo: Molto bella davvero. Like.

  • ducapaso: Paolo, Filiberto, Dax, Maria a voi un grande abbraccio di ringraziamento, temevo [...]

Torna su