La signora Emma ha occhi grandi, sinceri e profondi.. cammina lenta, e ogni tanto si ferma per riposarsi un po’.

La signora Emma sembra portare dentro sè un mondo di colori e di forme mutevoli, che esplodono nel momento in cui i suoi occhi si posano su di te osservandoti a lungo.

La signora Emma deve aver vissuto, amato e lottato.

Si vede da tante piccole cose.. ..dal suo maneggiare gli oggetti con cura, come se toccasse sempre qualcosa di prezioso e delicato.. dal suo incedere affaticato, la schiena un po’ curva, i passi tremolanti.

 Ma soprattutto lo si percepisce dai suoi prolungati silenzi.

Sono silenzi intensi, gravidi di significati.. silenzi che raccontano più delle parole.

Si siede placida sulla panchina del parco, stringendo a se la sua piccola borsa strapiena.

Emma ha tante storie da raccontare.

E mentre racconta il suo sguardo si perde lontano, come se la narrazione sgorgasse direttamente da immagini che solo lei riesce a vedere..  

..le braccia grinzose appoggiate sulla gonna a quadri.

Le sue mani tremano un po’.

I suoi abiti un po’ sgualciti, profumano di buono.

E così, l’altra mattina, nel fugace momento del nostro incontro casuale in un parco, lei ha iniziato a raccontare..ed io sono rimasta lì ad ascoltarla, rapita dalla melodiosità della sua voce.. ed ora, se ci riuscirò, riporterò a voi ciò che mi ha detto.

Il suo raccontare è iniziato così, improvviso.. come per caso.. senza preamboli, e senza una ragione precisa.

 Come una pioggerella leggera in una giornata di sole.

<<Ci conosciamo quasi da una vita intera, io e lei..>>, ha cominciato.

<<Lei è stata sempre al mio fianco.. nelle mie giornate, tristi o felici..

..quando, bambina, mi sbucciavo le ginocchia dopo una caduta..

..quando correvo correvo correvo, ebbra di emozioni fuggevoli che scatenavano in me mille sensazioni..

..e quando quei momenti svanivano nel nulla, lasciandomi lì, come una scatola vuota>>.

A questo punto Emma ha fatto una lunga pausa.

Ha chiuso gli occhi ed è rimasta in silenzio.. 

In lontananza mi arrivavano attutiti i rumori della strada..  Ma in quel momento desideravo soltanto lasciarmi cullare da quel silenzio morbido e avvolgente.. il suo silenzio.

Siamo rimaste a lungo così, vicine, ad assaporare quel momento perfetto.

Poi improvvisamente, la signora Emma ha ripreso a parlare.

<< Lei era lì, quando ho lasciato passare treni che magari chissà dove mi avrebbero portato.. ed era lì anche quando su quei treni ci sono salita.

Seduta al mio fianco, fedele come solo un’amica  vera sa essere.. e mi lasciava lì, lo sguardo rapito da paesaggi che scorrevano veloci oltre il finestrino, immagini di mondi possibili che non si lasciavano afferrare, mai del tutto.

 Lei era lì.

Nei momenti delle scelte importanti..

Ed era ancora lì quando quelle scelte erano ormai state fatte.

 Ad obbligarmi giorno dopo giorno a rimettere sempre tutto in discussione, in quel continuo soliloquio fatto di domande domande domande a cui raramente, in realtà sapevo dare delle risposte>>.

<<Di questi piccoli grandi terremoti sono rimaste in me solo alcune macerie sparse, ma il più delle volte alla fine il vento le ha spazzate via, lasciando intatta solamente la struttura di ciò che per me era realmente importante.

 Ma non bastava, io continuavo a sentirmi inquieta. E  lei ha continuato sempre e comunque a pormi milioni di domande>> .

Emma interrompe nuovamente la sua narrazione. Dalla sua borsina tira fuori un fazzoletto sgualcito, ma poi rimane lì immobile, stringendolo tra le mani ossute, lo sguardo ancora perso nei suoi ricordi.

Ed io, che la osservavo con occhi pieni di curiosità,  seppur rapita dal suo raccontare,  a questo punto sentivo nascere in me la fretta di comprendere, conoscere, sapere. Decine di domande affioravano alle mie labbra, ma mi rendevo conto che non sarebbe stato giusto, e che dovevo pazientare, rispettare i suoi tempi.

 

 

 

Tutti i racconti

2
1
14

Una storia dal Polo Nord

24 December 2025

Era il 24 dicembre. In Lapponia, tutti gli gnomi erano indaffarati per finire gli ultimi doni mentre cantavano a squarciagola i canti di Natale. (Hai mai provato a cantare mentre fai un pacchetto? Guarda è una cosa difficilissima, eppure a loro riesce benissimo.) Intanto Babbo Natale, sprofondato [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Fernando: Feliz Navidad 💖

5
4
165

Procopia e il Cervo - 1/2

ovvero bisogna sempre leggere con attenzione

24 December 2025

C’era una volta, in un paese non troppo lontano, una bambina che si chiamava Procopia. Procopia viveva felice in un castello col tetto tutto d’oro zecchino insieme al padre, Re Paciocco, e alla madre, Regina Carina. Il Conte Stellario abitava giusto dirimpetto. Egli desiderava tantissimo per il [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

6
5
37

Maria o della Natività

23 December 2025

Milano non dormiva mai. I tram correvano sui binari, i Navigli brillavano di luci sospese e i grattacieli riflettevano il cielo notturno. Maria, stanca e affaticata, camminava accanto a Giuseppe che la sorreggeva, avvolta in un cappotto consumato. I suoi occhi nocciola, profondi e calmi, sembravano [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Ornella: Like, nel solco della tradizione della cultura e tradizioni italiane. Il ritratto [...]

  • An Old Luca: Bravo Dario
    e con l'occasione
    un augurio di feste serene per tutti [...]

6
3
23

Il Valore del Donare: Le Radici di una Vita di Generosità

Genitori, insegnate ai vostri figli il valore della vita e del donare e non il valore di un cellulare.

23 December 2025

Da piccolo, vivendo a Chiaiano, un paese ricco di vegetazione, a pochi chilometri da Napoli, che per molti era sinonimo di salubrità, oggi deformato, umiliato, dalle varie costruzioni che ne hanno deturpato l'ambiente e dove gli abitanti non respirano più aria pura ma polvere di cemento. Negli [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Gennarino: Gentile Paolo grazi di cuore, Un caro saluto dalla mia stupenda Napoli.
    Buone [...]

  • Maria Merlo: Tanta dolcezza e verità. Bravo!

8
12
61

GOLDEN COCOA

22 December 2025

Alex occupa la sua solita postazione accanto alla vetrata della Praline, la piccola pasticceria del paese dove vive e della quale è cliente abituale. Osserva distratto i passanti seguire col naso l'aroma di vaniglia che invoglia ad entrare. Oggi la neve spray ricopre quasi per intero la vetrata [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Walter Fest: Smoki mi piaci maggiormente perche' interagisci e offri spiegazioni dei [...]

  • Smoki: Grazie Andromeda!
    Se non c'è un tocco positivo, non mi sento [...]

2
5
30

La stanza numero 49 - 3/3

22 December 2025

Ripenso a quello che è accaduto sabato, appena poche ore fa, eppure già mi sembra lontanissimo, come se appartenesse a un’altra vita. Avevo chiesto a mia sorella Maria di prepararmi una piccola borsa per un breve viaggio. Era un gesto innocente, naturale, che non le diede alcun sospetto. Poi andai [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

3
4
33

La stanza numero 49 - 2/3

21 December 2025

Ricordo quando il 4 agosto del 1935 arrivai alla piccola stazione di Brancaleone. Il treno sbuffò via lasciandomi in mezzo a un caldo secco, meridionale, che pareva venire dalla terra stessa. Avevo con me due valigie—più libri che vestiti—e addosso la condanna a tre anni di confino. La mia colpa [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

2
3
33

Il campo da calcio

21 December 2025

Il giorno in cui tornai al piccolo campo da calcio, e sentii di nuovo il fruscio degli alberi mossi dal vento, mi tornò alla mente qualcosa che avevo dimenticato da anni. Era proprio quel campo: il campo sportivo del paese dove è nata mia madre, Moliterno, un paese arrampicato sulle montagne della [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Maria Merlo: Racconto di una dolcezza struggente, bravo.

  • CarloAnti: Grazie ma il suo spessore malinconico deriva da eventi autobiografici che conservo [...]

2
2
33

La stanza numero 49 - 1/3

20 December 2025

Salgo lentamente le scale dell’albergo. La mano scivola sul corrimano di legno, levigato da anni di passaggi: per un istante mi trasmette un calore piacevole. Mi hanno consegnato la chiave senza esitazioni, come se questa fosse una stanza qualunque, in un sabato d’agosto come tanti. Io invece so [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

2
2
37

COABITAZIONE - 2/2

Momenti di convivalità tra nonsense e umorismo

20 December 2025

Quel che sia, non la si sopravvaluti, la coabitazione, che è ben distante dalla convivenza. Coatti o signorili siano quelli che la praticano, la base di ogni coabitazione è la condivisione, coatta o meno. Ragioniamo sul dualismo, vi è un’innegabile differenza qualitativa: nella convivenza si condividono [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Paolo Ferazzoli PRFF: I like
    la seconda ed ultima parte di questo racconto segna una netta discontinuità [...]

  • Davide Cibic: Ciao Paolo,
    ad accennare all’amore in genere non si sbaglia. Parlarne [...]

2
4
43

COABITAZIONE - 1/2

Momenti di convivialità tra nonsense e umorismo

19 December 2025

Il coabitare, ossia il terriccio su cui fiorisce il nostro vivere insieme. La coabitazione è il coabc della società, è la base e l’altezza un po’ di tutto, in particolare di ogni strumento urbanistico. E’ impensabile infatti che la totalità degli individui associati usufruisca di un alloggio a [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Davide Cibic: Grazie per la lettura, Dax. Per il futuro prometto qualche snellimento, purché [...]

  • Dax: Tranquillo, non devi basarti sulla mia opinione.😂

3
6
42

IL NUMERO UNO

19 December 2025

La lunga striscia d’asfalto che stavo percorrendo, aveva appena salutato l’area metropolitana con le sue guglie di cristallo e le sue torri a scandire ritmi e tempi del prepotente e recente sviluppo urbanistico della città. L’incombente presenza del cemento era, solo in parte, ingentilita dai numerosi [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

Torna su