Mentre usciamo dal tribunale finalmente mi sorridi e dopo tanto tempo, in questa giornata fredda, quasi mi sembra di ritrovarti. E’ un sorriso leggermente imbarazzato, per un attimo mi riporta ai nostri primi incontri, il sorriso sbucava da un cono al parco Sempione e per me il mondo si illuminava.
Ti ho amato con tutta me stessa, con l’intensità e l’incoscienza dei vent’anni, al punto di lasciare tutto pur di seguirti in questa città che non conoscevo, che non mi apparteneva e di cui ora non posso più fare a meno.
E’ strano stare seduti in questo bar, uno di fronte all’altra, a chiacchierare con calma, con gli aperitivi e le patatine sul tavolo. Chi l’avrebbe detto, dopo tutti gli insulti e i litigi di questi anni? Mi chiedi persino di mia madre, sai che ha fatto un altro intervento, te l’hanno detto le figlie. A questo punto ci sorridiamo ancora, le figlie sono state il nostro unico punto di unione in questi anni, nonostante tutto.
Il bambino che aspetti da lei è un maschio, sono state sempre loro a dirmelo. Mi hanno descritto anche la vostra casa in via Sardegna, molto bella, particolare: lei è architetto.
A volte mi chiedo se ripensi mai al nostro primo appartamento in piazzale Siena, a quella nostra prima estate, con le finestre spalancate e le notti trascorse a fare l’amore e a parlare. Alla mattina, dalla finestra, ti guardavo mentre ti affrettavi per strada, con aria assonnata, e mi sentivo in colpa per non averti lasciato dormire.
Avevi grandi progetti, credevo di farne parte.
Ti ho detto che ero incinta il giorno in cui avevi deciso di aprire uno studio per conto tuo. Ti ho detto che erano due gemelle il giorno dopo che avevi firmato il contratto. E’ stato allora che ho iniziato ad uscire dai tuoi progetti?
Quasi vorrei chiedertelo, mentre guardo la tua mano che porta il bicchiere alle labbra. Conosco a memoria le tue mani, il tuo corpo, perché per quindici anni sei stato mio marito. Forse è normale che mi faccia uno strano effetto pensare che stai per avere un figlio da lei. Un figlio voluto e cercato, ora che il tuo studio è avviato e hai una posizione solida.
Lei è arrivata una mattina di aprile, era la nostra vicina nella casa di piazza Wagner, aveva raso al suolo l’appartamento accanto al nostro per ricrearlo a propria immagine e somiglianza. Lei sorrideva, noi la odiavamo per il frastuono che avevamo dovuto sopportare. Una mattina di ottobre, dalla finestra, ti ho visto uscire in fretta dal portone, con aria assonnata. Ma quella mattina non uscivi da casa nostra.
Guardi ancora l’orologio, ora devi andare. Mi dai un bacio sulla guancia, mi raccomandi di chiamarti. Da oggi non sono più tua moglie, non sei più mio marito. Dovrei provare sollievo per la fine dei litigi, per l’accordo che abbiamo finalmente raggiunto, invece provo una gran nostalgia per quei due ragazzi che mangiavano il gelato al parco Sempione.

Tutti i racconti

1
1
12

La stanza numero 49 - 2/3

21 December 2025

Ricordo quando il 4 agosto del 1935 arrivai alla piccola stazione di Brancaleone. Il treno sbuffò via lasciandomi in mezzo a un caldo secco, meridionale, che pareva venire dalla terra stessa. Avevo con me due valigie—più libri che vestiti—e addosso la condanna a tre anni di confino. La mia colpa [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

1
1
11

Il campo da calcio

21 December 2025

Il giorno in cui tornai al piccolo campo da calcio, e sentii di nuovo il fruscio degli alberi mossi dal vento, mi tornò alla mente qualcosa che avevo dimenticato da anni. Era proprio quel campo: il campo sportivo del paese dove è nata mia madre, Moliterno, un paese arrampicato sulle montagne della [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

1
1
22

La stanza numero 49 - 1/3

20 December 2025

Salgo lentamente le scale dell’albergo. La mano scivola sul corrimano di legno, levigato da anni di passaggi: per un istante mi trasmette un calore piacevole. Mi hanno consegnato la chiave senza esitazioni, come se questa fosse una stanza qualunque, in un sabato d’agosto come tanti. Io invece so [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

1
1
24

COABITAZIONE - 2/2

Momenti di convivalità tra nonsense e umorismo

20 December 2025

Quel che sia, non la si sopravvaluti, la coabitazione, che è ben distante dalla convivenza. Coatti o signorili siano quelli che la praticano, la base di ogni coabitazione è la condivisione, coatta o meno. Ragioniamo sul dualismo, vi è un’innegabile differenza qualitativa: nella convivenza si condividono [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

1
1
31

COABITAZIONE - 1/2

Momenti di convivialità tra nonsense e umorismo

19 December 2025

Il coabitare, ossia il terriccio su cui fiorisce il nostro vivere insieme. La coabitazione è il coabc della società, è la base e l’altezza un po’ di tutto, in particolare di ogni strumento urbanistico. E’ impensabile infatti che la totalità degli individui associati usufruisca di un alloggio a [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

1
4
32

IL NUMERO UNO

19 December 2025

La lunga striscia d’asfalto che stavo percorrendo, aveva appena salutato l’area metropolitana con le sue guglie di cristallo e le sue torri a scandire ritmi e tempi del prepotente e recente sviluppo urbanistico della città. L’incombente presenza del cemento era, solo in parte, ingentilita dai numerosi [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

5
4
42

Road to H.P.L. 2/2

18 December 2025

Mi svegliai la mattina seguente in preda all’euforia per la scoperta che avevo fatto; ero così eccitato che quel giorno stesso decisi che avrei seguito, come una bibbia, tutto ciò che quel manoscritto di cento anni fa mi avrebbe rivelato. Incontrai a metà mattinata un mio caro amico che non vedevo [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

11
11
55

Palermo, 1929

La bottega dei giocattoli

18 December 2025

È quasi il tramonto e sulla Passeggiata delle Cattive si intravede un timido arcobaleno. Una bambina, forse di 10 anni, porta con sé un fagotto di pezza e trascina per mano il fratellino recalcitrante. Si dirigono verso la Kalsa. «Spera che il signor Impallomeni possa ripararla, altrimenti sono [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

5
7
38

Road to H.P.L. 1/2

17 December 2025

Cominciò tutto nel più classico e romanzesco dei modi, vale a dire il ritrovamento di un manoscritto. Mi trovavo all’interno di un negozio di libri d’antiquariato in piazza Vittorio Veneto a Montecatini Terme, a pochi passi da casa mia. Ero in cerca di un’edizione rara dello “Scannatoio” di Zola [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

5
5
31

Se fossi Cecco e non lo sono

17 December 2025

Ah, se fossi poeta! Direi che se la tua voce si potesse sniffare sentirei vaniglia dolce e leggera, rosa suadente, caffè caldo e forte e rum capace di ammaliare! Si potesse bere come Passito ne terrei un bicchiere per un pomeriggio intero, s'assaggiasse ne sarei goloso come torte di ottimo pasticcere. [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

  • Maria Merlo: Molto bella davvero. Like.

  • ducapaso: Paolo, Filiberto, Dax, Maria a voi un grande abbraccio di ringraziamento, temevo [...]

6
8
65

Il mistero dei gelati molli

16 December 2025

Da quando è in pensione Ernesto ha scoperto che le giornate sono lunghe, ma le sere lo sono di più. Per questo ha inventato un rito, una piccola cerimonia personale che nessuno gli può contestare: alle nove in punto si mangia un gelato. Alle nove esatte, non un minuto prima, non un minuto dopo. [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

3
9
58

Una certa dignità

La gabbia del Signor Cesare

16 December 2025

Come tutte le mattine, alle sei in punto, Salvatore il custode del palazzo nobiliare Paparo nel centro storico di Napoli, si dedicò alle pulizie del cortile e dello spazio davanti al portone. Un paio di colpi di scopa e poi buttò tutto per strada, un budello dove il sole faticava ad arrivare e [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Rubrus: Sono situazioni relativamente comuni, specie nelle grandi città, in [...]

  • Dax: Racconto carino...mi spiace per Cesare. like

Torna su