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Ci vuole coraggio a cambiare vita. Dopo che per tanti anni sei rimasto in un equilibrio faticosamente raggiunto, tralasciando situazioni e compiendo scelte, a volte, anche azzardate, ma scelte che ti hanno permesso di lievitare con la tua vita, arriva improvviso un evento che cambia totalmente le carte in tavola e ti fa rivedere quello che sei stato e che per tanti anni hai realizzato, mettendo in gioco tutti i tuoi sacrifici e le tue aspirazioni. Quello che un tempo ti sembrava scontato, ora è precario e subisci questo terremoto in silenzio cercando scappatoie, percorsi da intraprendere ma senza trovare via d'uscita. Ti rivolgi ai parenti, agli amici, ai conoscenti. Ma nessuno sembra in grado di aiutarti, ti lasciano nel l'indifferenza, si allontanano per non essere disturbati, mentre si contano i loro averi, sospettosi che qualcuno potrebbe derubarli. E ti ritrovi solo. Pensi che tu per gli altri avresti fatto qualcosa, avresti offerto il tuo aiuto, seppur minimo ma in grado di dare fiducia per trovare una soluzione. Ma sarà vero tutto ciò? Sicuro che tu avresti abbandonato l'ipocrisia che è comune condizione umana per dare il tuo aiuto a chi si trova in difficoltà? Te lo chiedi mentre le ore passano ed il count down inesorabilmente ti porterà a dare una risposta negativa a chi attende una risposta impellente che riguarda il tuo futuro. È quello che sembrava un sogno realizzabile si trasforma in un cumulo di polvere tanto che non hai più la forza e l'entusiasmo di andare a vedere il proseguo dei lavori. Vedi crollare le tue speranze perché non ci sono le condizioni adatte a portate avanti un progetto, che oramai sembra irrealizzabile, anzi lo è. Forse un giorno, forse in altro tempo, forse se un terno al lotto o un colpo di fortuna possono arrivare in extremis e caldeggiare la tua strada, che, a poco a poco, si allontana e rovinosamente ti ha fatto cadere in un precipizio senza fondo. Sei deluso di tutto, di chi speravi potesse aiutarti, di chi ti ha sempre sorriso ma nel momento del bisogno ha chiuso le sue labbra ed in silenzio si è dileguato. Sei distrutto. E non sarà facile risollevarsi dalla polvere. Ma a volte forse è necessario rimanerci imbrigliato per assistere e gustare il piacere della nostra risurrezione. Ci vuole coraggio a cambiare vita. Ritorni come un cagnolino che è rimasto ferito dai calci di uno sconosciuto e ti lecchi le ferite per cercare di rimarginarle. Ma ti accorgerai in seguito che anche se guariranno in superficie, rimarranno le cicatrici che ti faranno cambiare modo di vedere le cose e reagire in attesa della nostra rivoluzione personale. A mente serena rifletti che tutto è davvero scritto e che ogni ostacolo può rivelasi non un muro alla felicità ma un avvertimento per un futuro che non meriti. Altre strade si apriranno, altri traguardi si potranno realizzare se tu continui a camminare nella luce e a lasciarti guidare dal tuo spirito guida.
Piccola stella, 16 April 2024
CUORE DI DONNA
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Nell'officina del cuore ho percorso sentieri incerti e tortuosi, scalato picchi annevati di sangue, disceso valli assetate di tempeste d'amore. Ho visto grande bellezza in un lago di lacrime, [...]
La spettatrice, 18 April 2024
Guscio
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Io, piccola noce, mi accoccolo e mi accartoccio nel mio guscio. Riposo in esso, avvolgente e protettivo. Vivo appesa a un vecchio albero, orgogliosamente in piedi da anni, forse secoli, in un giardino [...]
Lawrence Dryvalley, 15 April 2024
Fiaba
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Secoli fa, nei recessi della Foresta Nera, fu evocato un aiuto demoniaco per osteggiare un’orda di famelici troll. Dämon li sterminò tutti, mettendo fine di fatto alla loro specie. Sopravvivono nel [...]
Rubrus, 11 April 2024
Il soverchio
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Creava violini. Non li fabbricava perché – diceva – la forma era già dentro gli alberi e bastava tirarla fuori dal legno. Smussando, limando, lisciando, piallando. Togliendo il soverchio, come altri [...]
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Utente Anonimo
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Dopo le ferie di Natale Patrizio aveva dato di matto. Era venuto in ufficio urlando che era un regalo del cavolo, che l’anonimo donante era un vigliacco e che la faccenda non sarebbe finita lì. Sulla vigliaccheria dell’ignoto benefattore potevamo anche essere d’accordo, ma la reazione di Patrizio [...]
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An Old Luca:Gli occhiali a raggi X... Quante ipotesi e fantasie sollecitate dalle pubblicità [...]
Nel 1815 il fratello Carlo muore lasciando un figlio, anch’esso di nome Carlo. B. si affezionò talmente al ragazzo che approfittando della scarsa moralità della madre ne contese la tutela che la ottenne dopo una estenuante azione giudiziaria. Ma questo nipote non gli procurò che dispiacere e non [...]
Ciao piccolo mio, siamo tornati adesso dall’ospedale dove ci hanno detto che il sesso del nascituro è maschile. Tu non puoi saperlo che padre avrai e che madre, mentre noi già sappiamo molto di te. Sarai un maschietto, che al momento gode ottima salute e che, da come si muove, sembra voler uscire [...]
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Rubrus:Prendendo solo un elemento, mi viene da pensare a quante guerre si sono combattute, [...]
Lo Scrittore:Rubrus = contento che sia stato motivo di dissertazione, come da una semplice [...]
Sara appoggiò dei fiori sopra una sedia e si sedette sul bordo del letto accanto ad Ada, la madre, accarezzandole la testa. Poi si rivolse a Sergei, l'infermiere ucraino, un uomo gentile, ma riservato. «A colazione ha mangiato?» gli chiese. L'operatore sanitario fece un cenno negativo col capo [...]
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stapelia:Oggi sono particolarmente tagliente o è la mia, di sensibilità, [...]
Patapump:a me piace l inserimento dei girasoli che conoscendo un po Scili ha voluto [...]
Nel caso di B. la musica è il percorso della sua intera vita. Ogni attimo è la che si presenta vivo ogni qualvolta noi ci avviciniamo ad ascoltare quella meravigliosa sublime musica. Le sinfonie: che tutto esaltano, tutto circondano di dolcezza e amore. A questo aspirava B. alla dolcezza, all’amore [...]
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Antonellina:Che bella Gennarino! La tua descrizione della figura di Beethoven è [...]
stapelia:Hai ritratto una figura non facile! Sul musicista si è detto e analizzato [...]
Come spesso ho avuto modo di scrivere o raccontare, sono erede di una famiglia che amava l'Arte: teatro, musica, ballo. pittura. I miei genitori avevano una grande passione per l'opera lirica. Puccini li entusiasmava ed accesero anche in me la grande passione per la lirica e l'amore per Puccini. [...]
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stapelia:C'è una seconda parte? La aspetto, allora.
Patapump:può essere utile Gennarino che segni cosi parte 1di3 1di2 in [...]
“Tu quoque, quercus!” Lo pronuncio come uno scioglilingua, più volte, con un’enfasi insolita per me che raramente mi esprimo con toni solenni. Subito rifletto e smaschero il lapsus che nasconde il “tu quoque” riferito a un minuscolo esemplare di quercus che da due anni ha preso possesso di un [...]
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Adribel:Eh, l'azione dell'uomo è deleteria per la Natura. I bonsai poi, [...]
stapelia:Grazie Adribel. Tutti devono esprimere la propria opinione. Non hai necessità [...]
Appariva a coloro che, la sera, si radunavano attorno al fuoco. Si annunciava con un bussare leggero alla porta e, semplicemente, chiedeva d’entrare. Raccontava storie di giganti e bambini abbandonati, di streghe e principi, di lumicini intravisti nel bosco tra le fronde smosse dal vento. Quando [...]
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NomadLantern:Ho letteralmente adorato questo racconto. Senza esitazione, senza esagerazione [...]
Rubrus:Grazie, Solitamente però i miei racconti hanno un registro diverso.
UN TRAM CHIAMATO DESIDERIO Mollie O' Reilly era una giovane donna dai rigogliosi capelli biondi con qualche leggera sfumatura di rosso, erano solo leggermente ondulati e le conferivano un aspetto ribelle. In effetti Mollie era, non tanto ribelle, quanto coraggiosa e molto determinata. Mollie [...]
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Zio Rubone:Ciao, Antonellina. Premetto che la storia mi è piaciuta, al netto delle [...]
Antonellina:Ciao Zio Rubone, conosco molto bene sia il film di Elia Kazan che l''opera [...]
Morte di un amico Il vero amico è una persona rara, è il tuo riflesso nello specchio. é sempre lì che ti guarda e risponde alle tue provocazioni con altre uguali, senza uscire, tuttavia, mai fuori dalle righe. Un amico è quello che, quando lo vai a prendere a casa per uscire, lo trovi sempre [...]
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stapelia:Mi sono commossa questa volta ma, nel leggere, vedo la rassegnazione! Impotenza [...]
Patapump:caro Lorenzo qui hai toccato le corde giuste hai saputo raccontare [...]
«Sei ebrea?» Angela non rispose e rimase a fissare un punto indefinito del pavimento di quel rifugio, una piccola casa composta da una stanza scarsamente arredata. Uno strano silenzio regnò incontrastato per alcuni istanti poi spezzato dai bombardamenti sempre più vicini. Horst Kleine, capitano [...]
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L’esilioDiRumba:Una bomba è esplosa nel racconto e una specie di bomba è il racconto [...]
Giuseppe Scilipoti:x Rubrus: vedo che sul tema "nazismo" sei molto ferrato. Non conoscevo [...]