Come ogni mattina di buon’ora passeggio lungo la banchina della stazione  in attesa del solito treno per un’altra giornata di duro lavoro. Fa abbastanza freddo, un gelido vento di tramontana taglia le mia guance al pari di un’affilata lama di coltello, cerco riparo nella mia sciarpa biancazzurra. Mi fanno compagnia i soliti di tutti i giorni, il gruppetto di studenti con gli zaini ancora mezzo addormentati, il classico impiegato in giacca cravatta e cappotto, alcune signore che parlottano fra loro, una ragazza alle prese col suo smartphone. Guardo la ferrovia in lontananza e scorgo il treno avvicinarsi rapidamente. “Tra poco starò meglio”, dico tra me, pensando al sensibile aumento di temperatura che troverò all’interno di esso, anche se questo spesso e volentieri vuol dire anche un “profumo di ascelle killer”. Entro, stranamente il treno è poco affollato rispetto alla routine quotidiana,  trovo persino posto a sedere. Anche qui molte facce conosciute, pendolari come me da una vita, molte altre sono invece persone occasionali che probabilmente non si rivedranno più se non raramente. Tra questi mi balza agli occhi, ma soprattutto alle orecchie, un tipo sulla trentina, non molto alto, capelli lunghi, abiti sportivi, abbronzato, occhiali scuri nonostante la giornata uggiosa. Mastica una chewing gum a bocca aperta. E’ seduto di fronte a me sull’altro lato del vagone con le gambe  protese in avanti  ad intralciare il passaggio delle persone, come se il treno fosse di  sua proprietà e segno evidente che per lui l’educazione sia un mero optional. Sta parlando al telefono, la sua voce echeggia in tutto il vagone tanto da attirare l’attenzione di buona parte dei passeggeri, alla faccia della privacy. Con l’interlocutore rievoca un suo viaggio a Cuba fatto di recente, raccontando alquanto dettagliatamente le sue avventure sessuali col gentil sesso locale. Tanto dettagliate che tra i suoi vicini si respira un’aria di panico, una signora avanti con gli anni seduta proprio accanto a lui ha un colorito tanto rosso da far impallidire un peperone, mentre una giovane ragazza, per necessità o per vergogna, non distacca gli occhi dal suo iphone. Il tizio sta  tranquillamente e maleducatamente continuando la sua quasi “porno telefonata”, quando il suo telefonino, proprio quello da cui si sta pavoneggiando, emette uno squillo che si ripete dopo pochi secondi e poi ancora un terzo, classico di una chiamata in arrivo. Scenario da panico, la giovane ragazza alza di scatto gli occhi dal suo iphone come per cercare lo sguardo dei vicini,  i quali anche loro si sono allertati notando l’anomala situazione e, con un perfetto sincronismo volgono tutti lo sguardo verso il tizio, il quale con gesti arruffati cerca di silenziare il suo telefonino. Mastica nervosamente il suo chewing gum, si rende perfettamente conto di essere stato preso in “castagna” e cerca in tutti i modi di tenere gli occhi abbassati, ora per guardare il suo telefonino, ora facendo finta di  frugare nelle proprie tasche alla ricerca di qualcosa, fin quando l’angelo custode racchiuso in sé corre in suo soccorso facendo giungere il treno alla prima stazione, alla quale il tizio si precipita a scendere allontanandosi da una situazione divenuta per lui alquanto scomoda.

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La lettera che girò il mondo

16 September 2025

La lettera che girò il mondo Questa storia narra di un piccolo gruppo di bambini, che un bel giorno decisero di far volare in cielo tutte le lettere dell’Alfabeto Avevano sognato di mandarle a tutti i bambini del mondo, con la speranza che sarebbero tornate indietro con una semplice risposta [...]

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  • Ondine: Che bella! Una piccola storia di fantasia che porta con se un carico di significati. [...]

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📝 Poesia di fine estate

16 September 2025

Notte fonda. Come un respiro trattenuto troppo a lungo, un tuono squarcia il silenzio della città, liberando il cielo da un peso soffocante. Le prime gocce, timide e incerte, si fanno presto insistenti, trasformandosi in rovesci impetuosi che ridisegnano strade, tetti, alberi. Afa, sabbia, [...]

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Le farfalle

16 September 2025

Una mia compagna di classe credeva a diverse storie sulla magia, ma non quella magia dove le carte compaiono e scompaiono, o dove una persona viene tagliata a pezzettini e ricomposta; no, lei credeva alla fate per esempio, alla possibilità di sviluppare poteri magici di vario genere, e poi alle [...]

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Il treno 2/2

15 September 2025

Corse alla porta di comunicazione tra i vagoni, ma anche quello successivo era vuoto. Stava correndo a perdifiato per tutto il treno e stava arrivando alla locomotiva: non era possibile. Era fuori di sé e quasi fece cadere il capotreno. «Oh, mi scusi» disse. «Di nulla, signore» rispose il capotreno. [...]

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La bambina

15 September 2025

Ma cosa hanno tutti! Il capoufficio pretende termini entro sera le pratiche che mi ha appena assegnato. "Questo ufficio non è un ente pubblico dove il lavoro procede rallentato: nel privato, dovrebbe saperlo signorina, è necessario rispettare i tempi” sentenzia dall’alto del suo metro e novanta, [...]

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Megan 2/2

la ribelle di Scozia

15 September 2025

Finito di dare gli ordini scese dalla torre e si accinse a prepararsi. Il suo scudiero lo aiutò a indossare la sua armatura. I pochi raggi di sole che uscivano dalle nubi la facevano risplendere di una luce sinistra, tanto era lucida. Il ponte levatoio si abbassò e iniziò la sfilata dei cavalieri, [...]

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  • Ondine: Bello. Ma sono per il motto ( a grandi linee) "facciamo l'amore e [...]

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Il treno 1/2

14 September 2025

Marco Levratti, prima di salire sul treno, si diede una sistemata al nodo della cravatta e si ravviò i capelli. Aveva un appuntamento importante a Milano per un nuovo lavoro e ci teneva a presentarsi al meglio. Guardò l’orologio al polso e vide che erano le nove del mattino: perfetto, sarebbe arrivato [...]

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  • thecarnival: si quello e esattamente lo spirito centrato in pieno;))))

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Senza Ombrello

14 September 2025

Seduta accanto alla finestra, con la tenda leggermente scostata, guardava la gente camminare in fretta sotto la pioggia, gli ombrelli aperti. Facce tese, seccate, si vedeva che maledicevano le macchine parcheggiate male, alcune con le ruote sopra il marciapiede, muovendo le labbra nervosamente [...]

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Megan 1/2

La ribelle di Scozia

14 September 2025

I due schieramenti si erano attestati sulle proprie posizioni. Da una parte c'erano gli assalitori. Un esercito eterogeneo di ribelli scozzesi, che avevano preso possesso di una collina in formazione compatta. Erano armati di lunghe aste, spade, archi e frecce, molti avevano soltanto forconi e [...]

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  • Lo Scrittore: no! ovvio che non può essere la vedova dell'eroe, ma eventualmente [...]

  • Dax: Storia alternativa o rimodellata, ben scritta. like

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Comunque delicato

Poesia con riferimento a questo sito Letture da Metropolitana

13 September 2025

Vuoi solo leggermi. I tuoi sensi posare su di me, farli scorrere lungo le parole nel loro verso tradizionale. Per, torno a ribadire, distrarti con una lettura leggera. Questo è quello che cerchi. In fondo non hai tutti i torti, questo sito si chiama Letture da Metropolitana. Si pubblicano [...]

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IO

Senza trucco.

13 September 2025

Non è che siamo tutti delle marionette in un grande spettacolo comandato da giganti? Siamo noi, forse, i nanerottoli? E se noi fossimo i giganti dei folletti? Saremmo sicuramente la via di mezzo: né troppo grandi né troppo piccoli. E se tutti noi schiacciamo ogni giorno i più piccini? Mi preoccupo [...]

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Cartometraggio Di Solitudine

13 September 2025

Nella culla d’ombre, la solitudine s’adagia, tra veli di silenzio e sospiri che non trovano casa, come eco lontano su scogli di desiderio, levigati dal tempo e dalla sete di ciò che non fu. S’inarca l’anima in spire di vetro, fragile architettura di sogni spezzati, mentre [...]

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  • Walter Fest: Laura tu lo sai da sempre quello che simpaticamente e fraternamente ti contestai. [...]

  • Dax: Bella poesia.Quasi quasi posto una delle mie. like

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