IL GIORNO DELLE MADRI

 

 

 

 

Oggi è un giorno grigio e tetro. Nuvole scure riempiono di fremiti l’aria e le foglie degli alberi. E’ maggio e dovrebbe esserci il sole, invece, è un giorno freddo con il vento di bora che, avvolge nel suo abbraccio gelido, gli angoli dei palazzi, le cime dei campanili, penetra nei capelli, nei vestiti fino a gelare il cuore. Un giorno triste, umido di pianto per i ricordi che riaffiorano nella mente, ricordi che non si possono abbandonare o cancellare dalla memoria.

Una ricorrenza che, per molti anni, avevo cercato di dimenticare, perché mi procurava dolore, rimpianti e un pentimento tardivo per non aver potuto chiedere perdono a lei.

Doveva essere qui con me a preparare la torta di fragole e invece, sono trascorsi ormai molti anni dal suo funerale. Ricordo che anche allora pioveva, la stessa giornata, cupa e malinconica.

L’aria, però, quel giorno era più mite, quasi dolce, come il sorriso di lei distesa in quell’involucro foderato di raso bianco che l’avrebbe conservata per sempre lontano dai miei occhi. Guardavo quel corpo minuto, delicato e fragile che aveva custodito dentro di se la mia vita, proteggendola dal mondo. Aveva dedicato a me ogni momento della sua esistenza, fino alla fine. Non mi ha fatto mancare mai il suo sorriso, a volte stanco, a volte allegro e luminoso. Nella sua eternità, mi lasciò con un sorriso sereno, quasi a volermi rassicurare, ”tranquillo figlio mio dove andrò starò bene, tu vivi la tua vita, io ti guarderò e sarò fiera di te se ti comporterai come ti ho insegnato.”

Ricordo il suo muoversi a scatti come un’ape indaffarata, le sue mani leggere, piccole farfalle sempre in movimento, si fermavano solo, quando veniva ad accarezzarmi, indugiavano sul mio viso, nei capelli, sentivo il suo amore spandersi in tutto il corpo avvolgendomi in una sensazione di benessere che mi faceva star bene, mi sentivo protetto, ma confesso che, nell’età adulta, mi sentivo a disagio, quando lei ripeteva gli stessi gesti di quando ero piccolo.

Era piccola mia madre, ma aveva una forza interiore e una volontà che metteva soggezione, non mi ha mai sgridato, bastava una sua occhiata severa per mettere fine ad ogni discussione.

Mi rendo conto di cosa ho perso, oh madre! dejos de mì, le occasioni perdute nel non esprimere il mio amore per lei. Ho dato ascolto al mio ego interiore che m'impediva di dimostrare la tenerezza che provavo nel vedere quello scricciolo di donna alle prese con una vita non sempre benigna nei suoi confronti. Non ricordo d'averla mai vista abbattuta, ad ogni caduta lei sorrideva. Si rialzava con nuova energia, infondeva in me una forza d’animo che altrimenti non avrei mai avuto da solo, anche mio padre traeva sostegno dalla presenza silenziosa di quella piccola donna dal cuore grande, era lei che conduceva la famiglia per mano. Oggi se ho conseguito i traguardi che mi ero prefissato di raggiungere lo devo a lei e alla sua capacità di tirar fuori il meglio del carattere che, ognuno di noi ha nascosto da qualche parte dentro di se. Nessuno ha saputo capire le sue poche parole, i suoi silenzi, mentre ti guardava dritto negli occhi fino a quando non li abbassavi o eri capace di reggere il confronto a testa alta. Non voleva umiliarmi, ma costringermi ad assumere un comportamento degno di un uomo. Diceva sempre: " la volontà di una persona è capace di ogni impresa."

Oggi è la giornata dedicata alle mamme, per me è solo quella della malinconia, del ricordo, delle lenzuola odorose di lavanda, del profumo del pane caldo che riempiva la casa del suo dolce aroma. Sono lontani i giorni dei canti di primavera, della sua voce argentina d'allodola. Il tempo non ha colmato il vuoto che sento ancora dentro di me, è una ferita che non si rimarginerà mai. Lentamente esco dal cimitero, mentre dal cielo cade una pioggerella che rende lucidi i marmi e nasconde le mie lacrime.

 

Tutti i racconti

0
0
5

Il paese dei piccoli 1/2

27 December 2025

C’era una volta un mondo in cui il tempo scorreva al contrario. Non era il passato a farsi più lontano, né il futuro a venire incontro: erano le persone a rimpicciolire, anno dopo anno, recuperando a ritroso ogni stadio della loro crescita. Così, chi aveva accumulato saggezza ed esperienza non [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

0
0
5

E tu, tu mi pensi mai?

27 December 2025

Ti ho pensato, sai? Ti ho pensato così spesso che a volte mi sembravi vero, mi sembravi intero, in carne ed ossa. Mi sembravi in piedi di fronte a me, col tuo odore e il tuo fiato dentro al mio. Mi sembravi vivo, si. Eri vivo. Eri così vivo che ad un certo punto ti ho stretto forte, ti ho abbracciato. [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

3
2
25

L'Oltre

26 December 2025

D’amore e d’odio, sublimati e coscienti, vive la mia sfera. Luce e ombra si contendono il pensiero fatto materia. Ho perso la crisalide per superare ogni tempo e visitare ogni spazio. Non mi cruccio se gli dei mancano all'appuntamento. Procedo col mio bagaglio senza aspettare il treno. Corro spedito, [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

  • Paolo Ferazzoli PRFF: I like.
    Cogito ergo sum

  • VittorinaPerbo: La lotta tra bene e male di ascendenza romantica trova una sua pur difficile [...]

2
1
22

La Statistica

26 December 2025

Che Adelmo avesse qualche rotella fuori posto lo pensavano in tanti, ma dopo ciò che accadde non ci furono più dubbi. Quando andava in centro gli capitava di incontrare quei gruppetti di persone che “giocano” alle tre campanelle, nota truffa studiata ai danni dei turisti. Lui passava delle mezz'ore [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • VittorinaPerbo: Bel racconto che parte con tutta la serietà di un esperimento di un [...]

5
4
30

Cose che capitano solo a Natale

25 December 2025

Nel camino di una casa c’è qualcosa che lo intasa. Non può essere la neve, quella scesa era lieve. Non può essere il carbone, se bruciato va benone. Sto pensando che è Natale, sarà mica un animale? Non si sa che cosa sia, però il fumo non va via. Ci si sente una gran voce, ma non pare sia feroce. [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

11
10
181

Procopia e il Cervo - 2/2

ovvero bisogna sempre leggere con attenzione

25 December 2025

«Ecco qui» disse Procopia. «“Come trasformare un cervo volante in rospo”: andrà bene. Tanto poi so come cavarmela». Il principe-bacherozzo cercò invano di protestare, ma la principessa non ci fece caso: nessuno dà mai retta agli insetti, neppure ai Grilli Parlanti, figuriamoci poi alle blatte. [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Maria Merlo: Letto e riletto volentieri. Una favola degna di Gianni Rodari. Simpatica, dolce, [...]

  • Dax: Moolto carino.Like allo smeraldo 😊

8
6
40

Una storia dal Polo Nord

24 December 2025

Era il 24 dicembre. In Lapponia, tutti gli gnomi erano indaffarati per finire gli ultimi doni mentre cantavano a squarciagola i canti di Natale. (Hai mai provato a cantare mentre fai un pacchetto? Guarda è una cosa difficilissima, eppure a loro riesce benissimo.) Intanto Babbo Natale, sprofondato [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

11
7
181

Procopia e il Cervo - 1/2

ovvero bisogna sempre leggere con attenzione

24 December 2025

C’era una volta, in un paese non troppo lontano, una bambina che si chiamava Procopia. Procopia viveva felice in un castello col tetto tutto d’oro zecchino insieme al padre, Re Paciocco, e alla madre, Regina Carina. Il Conte Stellario abitava giusto dirimpetto. Egli desiderava tantissimo per il [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Dax: Bello Bello.Like

  • GianlucaEgo: Bello l inizio di questa fiaba con l aiutante che è una figura della [...]

7
6
49

Maria o della Natività

23 December 2025

Milano non dormiva mai. I tram correvano sui binari, i Navigli brillavano di luci sospese e i grattacieli riflettevano il cielo notturno. Maria, stanca e affaticata, camminava accanto a Giuseppe che la sorreggeva, avvolta in un cappotto consumato. I suoi occhi nocciola, profondi e calmi, sembravano [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • An Old Luca: Bravo Dario
    e con l'occasione
    un augurio di feste serene per tutti [...]

  • Davide Cibic: Scritto bene, è un racconto che ha un ritmo e un incedere inesorabili. [...]

6
3
26

Il Valore del Donare: Le Radici di una Vita di Generosità

Genitori, insegnate ai vostri figli il valore della vita e del donare e non il valore di un cellulare.

23 December 2025

Da piccolo, vivendo a Chiaiano, un paese ricco di vegetazione, a pochi chilometri da Napoli, che per molti era sinonimo di salubrità, oggi deformato, umiliato, dalle varie costruzioni che ne hanno deturpato l'ambiente e dove gli abitanti non respirano più aria pura ma polvere di cemento. Negli [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Gennarino: Gentile Paolo grazi di cuore, Un caro saluto dalla mia stupenda Napoli.
    Buone [...]

  • Maria Merlo: Tanta dolcezza e verità. Bravo!

9
13
73

GOLDEN COCOA

22 December 2025

Alex occupa la sua solita postazione accanto alla vetrata della Praline, la piccola pasticceria del paese dove vive e della quale è cliente abituale. Osserva distratto i passanti seguire col naso l'aroma di vaniglia che invoglia ad entrare. Oggi la neve spray ricopre quasi per intero la vetrata [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Smoki: Grazie Andromeda!
    Se non c'è un tocco positivo, non mi sento [...]

  • Dax: carino. ci vuole un po' di fedeve magia.Like

3
6
36

La stanza numero 49 - 3/3

22 December 2025

Ripenso a quello che è accaduto sabato, appena poche ore fa, eppure già mi sembra lontanissimo, come se appartenesse a un’altra vita. Avevo chiesto a mia sorella Maria di prepararmi una piccola borsa per un breve viaggio. Era un gesto innocente, naturale, che non le diede alcun sospetto. Poi andai [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

Torna su