“Strano che abbiano pensato proprio al nostro asilo per girare la scena di un film.” fece la giovane maestra ravvivandosi la folta chioma quasi crespa mentre camminava lungo il corridoio. Guardandola, Lionel non poté fare a meno di pensare a una zuppiera d'insalata riccia.

“Beh, non sono io a scegliere le location, ma posso dirle che il regista è rimasto colpito dalla modernità del posto. O almeno così mi ha detto.”

“Ci fa molto piacere che lo pensi.” disse lei con un sorriso a settantanove denti. “Tra l'altro il nostro è un asilo molto rinomato, sono sicura che vedendolo in un film la gente si sentirà più invogliata ad affidarci i loro pupi.”

Tralasciando il fatto che usava la parola pupi, a Lionel quella donna non sembrava troppo gradevole. Ma del resto non capitava quasi mai che una persona gli piacesse di primo acchito. “Beh, se lo dice lei… comunque ero qui solo per parlare con lei della questione e…”

In quel momento, da una vicina aula uscirono contemporaneamente due cose: prima una ridda di schiamazzi di età non superiore ai quattro anni, poi due portantini dell'ambulanza che trasportavano una barella sulla quale c'erano i resti di quello che fino a poco prima doveva essere stato un uomo più o meno vestito da clown. Infermieri e infermo passarono con la massima nonchalance accanto a loro, mentre l'uomo sulla barella appariva pieno di scritte fatte con pennarelli e pure lievemente gemebondo. Lionel non disse nulla, ma indicò il poveraccio alla maestra, la quale scosse appena la testa sconsolata.

“Povero Arturo. Sa, oggi era la giornata del clown e abbiamo chiamato quello più economico… al giorno d'oggi tutto costa così tanto… solo che i bambini non hanno apprezzato molto. In effetti non era proprio granché…”

“Ma scusi, che gli hanno fatto?”

“Oh, l'hanno gonfiato, credo. Pensi che due settimane fa è successa la stessa cosa con Peppa Pig. Era venuto uno mascherato, i bambini non ci hanno creduto e si sono inferociti. E non le dico quando abbiamo chiamato Pikachu.”

Adesso non usava più la parola pupi. “L'hanno gonfiato?”

“Eh sì, sa com'è, oggi i bambini vanno lasciati sfogare, non bisogna mai reprimerli. Altrimenti poi crescono complessati, frustrati…”

Lionel rimase a osservare lo sfortunato clown che veniva portato via fino a che, quando si trattò di portarlo giù per le scale, uno dei due barellieri si fermò ad accendersi una sigaretta e mollò la barella, la quale franò miseramente fino in fondo alla rampa, povero Arturo compreso. Il barelliere in questione bestemmiò ed entrambi sparirono svogliatamente a recuperare il tutto giù dalla scala.

“Ad ogni modo”, continuò la maestra imperturbabile, “mi sa dire se dovranno apparire anche i bambini? No perché nel caso ci sarà da firmare qualche liberatoria e…”

“No.” si affrettò a dire Lionel. “Niente bambini. Ci saranno solo le comparse.”

“Ah bene, bene, allora venga pure nel mio ufficio che mettiamo a posto gli accordi.”

Lionel la seguì lungo il corridoio, accompagnato dagli schiamazzi che ancora si sentivano provenire dall'aula nella quale il povero Arturo aveva incontrato il suo triste destino per mano di una gang di quattrenni. Col cavolo che utilizziamo i vostri pupi, come li chiamate voi - pensò - mica vogliamo noie legali da parte di qualche nostro attore giusto perché si è ritrovato brutalizzato da un paio di infanti assetati di sangue…

Tutti i racconti

2
2
9

Gemellaggio 3/3

21 November 2025

«Mi fanno venire i brividi» disse Max «animali a sangue freddo». «Però...» intervenne Ambra preparandosi per andare a dormire. «Hanno ragione, lo so. Me la ricordo la teoria dell’estro nascosto. Ventesimo secolo, se ben ricordo. Solo che vederla applicare così... «Animali a sangue freddo. Mi fanno [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Paolo Ferazzoli PRFF: I like.
    Bello!
    Piacevole da leggere, con una svolta finale che lascia [...]

  • Rubrus: Siamo qui perchè - secondo la teoria Alvarez - Kelly, tuttora la più [...]

1
1
9

La bella sigaraia (3/4)

21 November 2025

Purtroppo, qualche giorno dopo mi accorsi di essermi sbagliato un’altra volta, leggendo sullo stesso odiato quotidiano: ORRORE SUL FIUME HUDSON! Il terribile assassinio della bella Mary Rogers sconvolge New York! New York, 25 luglio 1841 Una tranquilla e luminosa domenica d’estate si è tinta [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

3
1
17

Gemellaggio 2/3

20 November 2025

«Abbiamo un detto, sulla Terra: “Il medico pietoso fa la piaga purulenta”. E, dato che l’idea è vostra...». Srexis esitò, poi disse «Ecco… è come mangiate, tanto per cominciare». «Come?» Ambra era decisamente sorpresa. Avevano gustato il cibo locale senza troppa difficoltà. Certo, non avevano adoperato [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

2
2
14

La bella sigaraia (2/4)

20 November 2025

Da qualche tempo quell’uomo tornava spesso. Parlava poco, ma i suoi occhi dicevano più di qualunque parola. Non sapevo se temerlo o compatirlo. Avevo sentito dire che scriveva storie strane e che viveva quasi senza soldi. Pensavo a lui, a volte, la sera, quando spegnevo la candela e restavo ad [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

2
3
17

Gemellaggio 1/3

19 November 2025

Se un uomo avesse guardato il seno di Ambra in quel modo, Max gli avrebbe mollato un cazzotto. Probabilmente lo avrebbe fatto anche se si fosse trattato di una donna. Ma Shassta non era né donna né uomo. Non era neppure un essere umano. Ciò non di meno dovette percepire l’irritazione di Max perché [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Rubrus: E' il racconto cui accennavo quando ZR parlava dell'ovivorous montanae. [...]

  • Maria Merlo: Mi piace il taglio psicologico e la focalizzazione sulle problematiche interiori. [...]

2
6
24

La bella sigaraia (1/4)

19 November 2025

L’odore del tabacco mi resta addosso così tenacemente che, per quanto usi il sapone, non riesco a liberarmene. Ma devo convivere anche con altro, oltre a quell’odore che impregna ogni cosa del luogo in cui trascorro dieci ore al giorno della mia vita. Ogni mattina, entrando nell’emporio di Anderson [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

3
8
23

L'uovo 2/2

18 November 2025

Quando si svegliò, depose l’uovo nel giaciglio e andò a lavorare. Rientrato trovò l’uovo ridotto in tanti frammenti. Osservò che non vi erano tracce di liquido né sul giaciglio né sul pavimento. C’erano però alcune piume a terra che Luca seguì fino alla finestra aperta. Fuori, nel giardino, vide [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Dax: Bello, delicato e mi sono commosso. Non dovevaxmorite Lyra....😢.Like

  • thecarnival: veramente ti sei commosso Dax? ... guarda che mi hai fatto il più grande [...]

3
7
36

Se la vita ti dà limoni... 2/2

18 November 2025

- Federico… Federico... FEDERICO FEDERZONI, SANTIDDIO. - La voce del collega un po' seccato richiama Federico sulla terra. - Eh? - Sbatte le palpebre e si volta verso la scrivania di fianco alla sua. - Ohi, Damiano… dimmi. - - Eh, “Damiano dimmi” un fico secco. - Gli tira un post-it appallottolato. [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Smoki: Sì, infatti, per me non è drammatica - e non era nell'intento, [...]

  • Dax: carino....like

3
6
23

L'uovo 1/2

17 November 2025

Luca pensò di stare ancora sognando. Un uovo era lì, perfetto, con un guscio bianco e lucido, appoggiato accanto a lui sul lenzuolo. Non aveva mai visto un uovo di quelle dimensioni: era alto almeno trenta centimetri. Subito si chiese come quell’uovo fosse finito nel suo letto, poi pensò a uno [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

4
6
44

Se la vita ti dà limoni... 1/2

17 November 2025

Margherita attraversa la piazzetta di corsa. Con lo zainetto che le sbatte sul fianco, entra al Plume con slancio da centometrista, facendo quasi sbattere la porta sul naso di un avventore in procinto di uscire. Gli improperi che lui bofonchia sono coperti dal rumore di accelerazione del bus da [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Maria Merlo: Molto carino, aspetto il seguito.

  • Smoki: Grazie!

    Il seguito arriva domani, speriamo mantenga le aspettative! ;)

6
8
63

In fregola

16 November 2025

Qua e là sulla facciata del condominio le luci accese per la cena. Una donna con un cane tra le auto parcheggiate. I lampioni accessi. Poche foglie sui platani. Semaforo verde e attraversiamo la strada. Davanti alla porta del monolocale i nostri corpi entrarono in fregola.

Tempo di lettura: 30 secondi

  • Walter Fest: A Simò, daje nun fà er timido esci allo scoperto, parla, dicce [...]

  • Lo Scrittore: ciak si gira... fermo immagine ..stop! buona la prima va bene così [...]

6
5
31

Emma e i libri che parlano

16 November 2025

Emma aveva imparato a non fare rumore. Non perché qualcuno glielo avesse chiesto, ma perché a volte le parole rimbalzano indietro. O peggio, cadono nel vuoto. Quando parlava, la madre la interrompeva a metà frase: – Più tardi, tesoro, adesso ho da fare. “Più tardi” voleva dire mai. Emma lo sapeva [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

Torna su