Mi é sempre piaciuto stare a letto a pancia in giú. Sento sul dorso dei piedi il liscio e il fresco della biancheria, struscio i piedi sulle lenzuola e godo di questo contatto, ho le braccia sotto al cuscino, la testa girata verso destra, respiro il profumo di pulito che emana il mio letto. Dal corridoio sento il suono dei piatti e delle pentole, arriva dalla cucina in fondo al corridoio, oltre il soggiorno. Casa nostra non é grande e i rumori di casa ti dicono che ora é senza bisogno di guardare l’orologio. Sará mamma che riordina in cucina e forse chiude con maggiore insistenza un cassetto o l’anta della dispensa per farmi capire che é ora di alzarmi ed iniziare la giornata. La finestra della mia stanza dá su un grande cortile rettangolare su cui altri palazzi altrettanto grigi come il nostro si affacciano con le loro finestre aperte che sembrano tanti occhi che ti osservano. Il cortile é aperto da un lato, é proprio il lato opposto alla mia finestra, e da lí si vede in lontananza il capolinea delle corriere. Quando queste arrivano al capolinea i loro freni fischiano e sbuffano stanchi del traffico che incombe in questa cittá. Mi alzo, apro la porta della mia stanza e mi dirigo verso il corridoio. Vado in bagno, faccio pipí e nel sollevarmi incontro allo specchio la mia immagine riflessa. Questi capelli vanno sempre veramente dove vogliono loro, inutile lisciarli e fonarli e dare loro una piega, no, posseggono una vita propria e sembro sempre Medusa. Se sono bella non so, per i miei genitori senzaltro, per gli altri non lo so, non l’ho ancora capito. Mi sorrido una, due volte per darmi il buongiorno. Mi stropiccio gli occhi. Devo finire di preparare la valigia. Non vedo l’ora di partire per stare con i nonni in campagna. Un pò di tempo ancora ce l’ho prima di andare in stazione. Guardo l'orologio: sono le 9 di questo 2 agosto del 1980. 

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Cose che capitano solo a Natale

25 December 2025

Nel camino di una casa c’è qualcosa che lo intasa. Non può essere la neve, quella scesa era lieve. Non può essere il carbone, se bruciato va benone. Sto pensando che è Natale, sarà mica un animale? Non si sa che cosa sia, però il fumo non va via. Ci si sente una gran voce, ma non pare sia feroce. [...]

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25 December 2025

«Ecco qui» disse Procopia. «“Come trasformare un cervo volante in rospo”: andrà bene. Tanto poi so come cavarmela». Il principe-bacherozzo cercò invano di protestare, ma la principessa non ci fece caso: nessuno dà mai retta agli insetti, neppure ai Grilli Parlanti, figuriamoci poi alle blatte. [...]

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  • Lawrence Dryvalley: Zio, grazie alla sezione "in evidenza" recupero ora questa tua bella [...]

  • Fernando: https://open.spotify.com/episode/3fzfFJYZASQYZdRW930yva?si=isfl7fGOSWuNcg6325IM7w
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Una storia dal Polo Nord

24 December 2025

Era il 24 dicembre. In Lapponia, tutti gli gnomi erano indaffarati per finire gli ultimi doni mentre cantavano a squarciagola i canti di Natale. (Hai mai provato a cantare mentre fai un pacchetto? Guarda è una cosa difficilissima, eppure a loro riesce benissimo.) Intanto Babbo Natale, sprofondato [...]

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Procopia e il Cervo - 1/2

ovvero bisogna sempre leggere con attenzione

24 December 2025

C’era una volta, in un paese non troppo lontano, una bambina che si chiamava Procopia. Procopia viveva felice in un castello col tetto tutto d’oro zecchino insieme al padre, Re Paciocco, e alla madre, Regina Carina. Il Conte Stellario abitava giusto dirimpetto. Egli desiderava tantissimo per il [...]

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Maria o della Natività

23 December 2025

Milano non dormiva mai. I tram correvano sui binari, i Navigli brillavano di luci sospese e i grattacieli riflettevano il cielo notturno. Maria, stanca e affaticata, camminava accanto a Giuseppe che la sorreggeva, avvolta in un cappotto consumato. I suoi occhi nocciola, profondi e calmi, sembravano [...]

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  • An Old Luca: Bravo Dario
    e con l'occasione
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Il Valore del Donare: Le Radici di una Vita di Generosità

Genitori, insegnate ai vostri figli il valore della vita e del donare e non il valore di un cellulare.

23 December 2025

Da piccolo, vivendo a Chiaiano, un paese ricco di vegetazione, a pochi chilometri da Napoli, che per molti era sinonimo di salubrità, oggi deformato, umiliato, dalle varie costruzioni che ne hanno deturpato l'ambiente e dove gli abitanti non respirano più aria pura ma polvere di cemento. Negli [...]

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22 December 2025

Alex occupa la sua solita postazione accanto alla vetrata della Praline, la piccola pasticceria del paese dove vive e della quale è cliente abituale. Osserva distratto i passanti seguire col naso l'aroma di vaniglia che invoglia ad entrare. Oggi la neve spray ricopre quasi per intero la vetrata [...]

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21 December 2025

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Il giorno in cui tornai al piccolo campo da calcio, e sentii di nuovo il fruscio degli alberi mossi dal vento, mi tornò alla mente qualcosa che avevo dimenticato da anni. Era proprio quel campo: il campo sportivo del paese dove è nata mia madre, Moliterno, un paese arrampicato sulle montagne della [...]

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La stanza numero 49 - 1/3

20 December 2025

Salgo lentamente le scale dell’albergo. La mano scivola sul corrimano di legno, levigato da anni di passaggi: per un istante mi trasmette un calore piacevole. Mi hanno consegnato la chiave senza esitazioni, come se questa fosse una stanza qualunque, in un sabato d’agosto come tanti. Io invece so [...]

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COABITAZIONE - 2/2

Momenti di convivalità tra nonsense e umorismo

20 December 2025

Quel che sia, non la si sopravvaluti, la coabitazione, che è ben distante dalla convivenza. Coatti o signorili siano quelli che la praticano, la base di ogni coabitazione è la condivisione, coatta o meno. Ragioniamo sul dualismo, vi è un’innegabile differenza qualitativa: nella convivenza si condividono [...]

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  • Paolo Ferazzoli PRFF: I like
    la seconda ed ultima parte di questo racconto segna una netta discontinuità [...]

  • Davide Cibic: Ciao Paolo,
    ad accennare all’amore in genere non si sbaglia. Parlarne [...]

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