Erano passate molte ore oramai da quando l’aveva trovato. Aveva girato per tutto il paese in cerca del proprietario, era entrata in diversi negozi, alcuni giá con le saracinesche mezze chiuse, ed aveva chiesto di chi fosse, se qualcuno per caso lo avesse smarrito. Ma niente. Nessuno lo aveva perso e nessuno lo stava cercando. Ora si trovava costretta a portarselo a casa. Lo avvolse delicatamente in un foulard e se lo mise in borsa.

 

Arrivata a casa lo mise dentro un cofanetto di velluto, voleva che stesse comodo e non si rompesse. Lo osservó a lungo. Era rosso e piccolo, nel silenzio del suo appartamento lo sentiva battere ancora piú forte, il cuore smarrito che aveva trovato per strada.

 

Passarono i giorni. Lui era sempre con lei. Facevano colazione una accanto all’altro, trascorrevano le giornate insieme in ufficio, lui avvolto nel cofanetto di velluto e custodito in borsa, e la sera guardavano insieme la televisione, seduti vicini sul divano. Durante la notte il battito del cuore rosso la cullava in un sonno ristoratore.

 

Quella mattina peró lei si sveglió con una strana sensazione. Lo aveva adagiato sul comodino ma al suo risveglio non c’era piú. Lo cercó disperata dappertutto ma niente, non lo trovava piú. Lo sentiva battere ma non lo vedeva. Lo cercó per tutta casa, guardó in ogni stanza e rovistó ovunque. Poi guardandosi allo specchio del bagno notó che aveva un cuore stampato sul lato sinistro del petto. 

Era lui !! Si, era lui !!!!!! E batteva forte dentro di lei perche i cuori perduti hanno bisogno che torni ad amare te stesso per poter tornare a casa.

 

 

 

 

 

 

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