“Accesso negato, inserire password”

“Inserire password?” rimane due secondi in silenzio scuote la testa e poi digita la sua password.

“Accesso negato”

“Ma porca troia” il criceto prova una seconda password.

“Accesso negato”

“Ma porca di quella troia, come accesso negato, fammi entrare in questo fottuto programma!”

per la terza volta digita una password, lo schermo diventa nero e appare 

“Eseguire scansione retina”

“Un momento, e che cazzo! ieri sera non ho mica bevuto che ho fatto tutte ste minchiate e non me le ricordo! boh va beh... “si avvicina alla telecamera installata vicino al monitor e spalanca l’occhio.

“Accesso negato, livello di sicurezza sei eseguire scansione retina secondo criceto”

Il criceto non si trattiene più scatta in piedi ed urla:

“Come secondo criceto, chi cazzo è il secondo criceto”

solo in quel momento si ricorda del criceto intravisto mentre sbraitava contro i suoi sottoposti. Si volta di scatto a cercarlo e poi gli punta il dito contro 

“Tuuuuuu, tu hai fatto tutto questo casino, tu chi cazzo sei? cosa ci fai qui... perché non evapori prima che sia io a farti fuori?” 

Il secondo criceto fa spallucce 

“È stata legittima difesa, tu mi hai chiuso in un buco nero, mi hai colato sopra il cemento armato e poi per andare sul sicuro hai chiuso tutto con una bella porta di titanio. Ho trovato il modo di uscire fuori, ma, a quanto pare, non è stato sufficiente” allarga le braccia e si guarda intorno “poi ho dovuto attirare la tua attenzione, e dopo vari e vani tentativi ci sono finalmente riuscito” 

“Sistema tutto e non ti sopprimo”

“No”

“Sistema tutto e ti darò una fine veloce e senza sofferenza”

“No”

“Allora sarà lenta e tra mille sofferenze. Ho detto... “

“Forse non hai capito, non me ne frega un cazzo di quello che hai detto, adesso apri le tue belle orecchiette pelose e mi stai a sentire, perché devo darti delle notizie, prima notizia abituati a quello che vedi, perché da oggi la tua casa, che poi è anche la mia casa, sarà questa. Seconda notizia, l’accesso al sesto livello di sicurezza è mio, solo mio e tu non lo avrai mai, terza notizia forse sarò io a non sopprimere te, quarta notizia, sono qui, ci rimarrò anche in futuro; quindi, o ti abitui a vivere con me o sarà guerra aperta.” si guarda intorno “Se sono stato in grado di fare tutto questo... “sghignazza “pensa cosa potrei fare a te”

“Neanche per il cazzo, sei un criceto morto, io adesso inizio a contare e al mio tre fai ritornare tutto come era prima”

“Sei sordo o sei stupido? Ti ho detto no!”

Il criceto più grosso allunga le zampe ed afferra il secondo criceto, che senza pensarci due volte lo morde all’altezza dell’avambraccio. I due iniziano a picchiarsi e non risparmiano calci, pugni, morsi. Mentre sono presi dalla loro zuffa il ced è invaso da un allarme sonoro ed un allarme luminoso color rosso sangue.

Gli ometti si guardano spaventati tra loro, provano ad accedere al sistema ma non riescono ad ottenere nulla, si riguardano ancora più spaventati. “O cavolo sta collassando tutto il sistema, sta collassando tutto, dobbiamo dividerli”

In una seconda stanza segreta del ced, quella destinata alle tre personificazioni dell’istinto di sopravvivenza arriva una specie di allarme antincendio, tre figure stravaccate su altrettante poltrone scattano in piedi “che cazzo succede! è arrivata la terza guerra mondiale?”

Uno dei tre guarda i monitor, “Cazzooooo!  è un problema interno... sta per collassare tutto, dovete intervenire ora perché, se collassa tutto siamo fottuti anche noi”

Dalla stanza segreta escono fuori due figure umane con le sembianze di John Travolta e Samuel L. Jackson rispettivamente nei panni di Vincent Vega e Jules Winnfield, personaggi di Pulp Fiction, armati di fucile a pompa caricati a sale, prendono la mira e sparano ai due criceti, le lore teste vanno a sbattere contro il muro, entrambi le scuotono, ma il colpo è stato troppo forte e svengono.

Jules “che cazzo succede qui “

Vincent fa spallucce “sti cazzi per il momento il problema è risolto, ed indica l’allarme luminoso che si è spento”

“Dici che si incazzeranno?”

“Sti cazzi di nuovo, noi abbiamo obbedito ad un ordine”

Jules “la tua filosofia del “sti cazzi” mi piace”

I fucili scarichi, caricati sulle spalle, rientrano nella stanza segreta “Allarme rientrato”

una terza figura li guarda “Li avete legati?”

Jules e Vincent si guardano, poi alzano le spalle.

“No”

“E allora siete delle teste di cazzo, quelli come si svegliano tornano a darsele di santa ragione, adesso tornate di là e li legate per benino”

I due criceti riprendono conoscenza, sono sempre all'interno del centro elaborazioni dati che poi altro non è che il cervello, con annessi e connessi, di un'umana diciamo adulta (almeno anagraficamente). 

Ovviamente i due vorrebbero riprendere la rissa dal punto in cui sono stati interrotti, a causa di una scarica a sale, la reazione è immediata ma altrettanto immediatamente si rendono conto di essere immobilizzati, da una rete al titanio che li ha bloccati contro la parete.

Il criceto grande, grosso ed incazzoso inizia ad urlare 

“non mi posso muovereeee... IOOOOO che qui avevo i superpoteriiiii... Che potevo tutto! Non mi posso muovereeee!”

Il secondo criceto, gira di poco la testa, guarda l’altro e sbuffa 

"Urlare non serve a molto, mi fai solo venire il mal di testa e considerando che condividiamo la stessa testa... Dovresti invece farti una domanda, se noi dividiamo i superpoteri..."

"Al tempo, NOI NON DIVIDIAMO NIENTE..."

"Ah... Vero, io ho il livello di sicurezza sei, tu no, quindi hai ragione, non dividiamo niente"

"sei una palla di pelo morta" 

"Tu non hai neanche la dignità di palla di pelo. Comunque, prima che tu mi interrompessi, come al solito, stavo dicendo che noi due abbiamo i superpoteri, ma siamo immobilizzati, è anche ovvio che, se fossimo stati noi, uno dei due sarebbe libero... Quindi chi è stato?"

 "Allora, lo hai fatto tu sto casino, quindi fa il cazzo del favore… muto, devi stare muto mentre io penso a come risolvere il problema. Il tuo tentativo di sviare i sospetti è alquanto infantile.  Livello di sicurezza sei un par di palle! Quelli prima non erano mai usciti fuori. Morto, morto, sei morto perché io riuscirò a tirarmi fuori da questa situazione, perché è ovvio che solo io riuscirò a liberarmi e troverò le prove della tua colpa e ti lascerò appeso qui come monito, così nessun’altro si azzarderà a fare una cosa del genere in futuro"

“O mi ammazzi o mi lasci appeso, deciditi. Comunque, invece di sparare minchiate pensiamo a come liberarci”

I due proseguono nella loro alterata discussione e non si accorgono della figura, seduta su una poltrona di pelle, appena sotto i loro piedi. Ai lati, nell'atteggiamento tipico delle guardie del corpo ci sono, Vincent e Jules, che all'apparenza sembrano disarmati. 

"Bentornati tra noi"

I due si ammutoliscono e girano in contemporanea le teste verso la voce. 

 

Tutti i racconti

2
4
14

L'ombrellone

11 July 2025

Ai primi di giugno i Bagni Margherita erano quasi deserti. Presi posto accanto al solo ombrellone aperto, sul cui tavolino la brezza faceva svolazzare la copertina di un libro, vicino a un paio di occhiali e una pipa. Rimasi lì tutto il giorno, stupito dal continuo mutare del cielo. Del mio vicino [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • TheObserver: Grazie per il benvenuto, amici di Lettere :-) Spero di essere all'altezza [...]

  • Rubrus: Si sa che per farsi apprezzare spesso si deve morire. Mi sono sempre chiesto [...]

1
2
9

Le Sorelle : il rimorso di Caterina 3/3

11 July 2025

Fu allora che entrarono. Dapprima Luigia, Maria e Giuseppina, poi Rosa, Teresa ed Elena. Caterina fu l’ultima. Tutte armate, con il viso teso e lo sguardo freddo. Impugnavano coltelli e pistole. Nessuna esitazione. Nessuna parola. Uno dopo l’altro, finirono i superstiti delle esplosioni con la [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

4
6
21

Quello strano mago di papà

10 July 2025

Il giorno in cui nacqui fu un giorno strano: un addio e un inizio si sfiorarono senza guardarsi negli occhi. Solo ventiquattro ore prima moriva mia nonna. Così, mentre mio padre la piangeva al funerale, io venivo al mondo. Quando finalmente arrivò in ospedale, dopo quella giornata irreale, trovò [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

1
2
18

Le Sorelle : Il rimorso di Caterina 2/3

10 July 2025

Lui non disse una parola. Si alzò lentamente dal letto e, senza guardarla, si avvicinò alla finestra. Rimase lì, in piedi, con le mani lungo i fianchi e lo sguardo perso oltre i vetri, dove il cielo grigio sembrava essersi fatto ancora più cupo. Poi cominciò a parlare, con voce bassa ma ferma. [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Dario Mazzolini: anche la seconda puntata, carissimo non delude. Giulio non ha tradito l'amore [...]

  • Walter Fest: Scusate info di gruppo: Se avete tempo date un'occhiata al nostro blog.

6
8
23

Dalla storica e monumentale Basilica di San Lorenzo Maggiore in Napoli

Vi racconto la devozione napoletana per Sant'Antonio ed il suo miracolo del 1623

09 July 2025

La figura di Sant'Antonio da Padova è venerata in modo straordinario dai napoletani. La sua influenza si avverte non solo nelle chiese e nei luoghi di culto, ma anche nei cuori delle persone che nel santo trovano una guida spirituale e un protettore in grado di intercedere per le loro necessità [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Paolo Ferazzoli PRFF: I like
    Grazie per la tua instancabile opera divulgatrice. Napoli ha un [...]

  • Gennarino: Paolo Ferazzoli PRFF: Grazie di cuore. Napoli ha un patrimonio cuturale immenso. [...]

2
3
27

Le Sorelle : il rimorso di Caterina 1/3

09 July 2025

Capitolo 4 – L'inganno Il sole stava calando, e il bosco si riempiva di ombre lunghe e sospiri di vento. Teresa e Giuseppina camminavano in silenzio, attente a ogni rumore, le armi pronte ma nascoste sotto i mantelli. La perlustrazione di quella zona era diventata una consuetudine, ma mai una [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Dax: azz, tosta Caterina. Chissà se Giulio è in grado di difendersi.Like

  • Oggetti Smarriti: Cari Dario e Dax, vediamo domani cosa succederà. Grazie per avermi letto [...]

5
3
29

L'album di fotografie

I ricordi di Anna

08 July 2025

Era sempre una gioia per Anna trascorrere del tempo con i suoi nipoti, Mario e Giulia. I gemelli portavano nomi italiani, anche se erano nati e cresciuti in Canada. La figlia di Anna, Silvia, aveva voluto, d’accordo col marito Mark, continuare la tradizione dei nomi italiani per ricordare le origini [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Dax: Un attimo di serenità in un mondo caotico..like

  • Lo Scrittore: Gli album di foto sono la testimonianza reale di vite vissute in altri tempi, [...]

4
10
38

Settant’anni in pochi metri

08 July 2025

Due piedini di cinque anni si srotolavano a rotta di collo giù per l’acciottolato inumidito dalla condensa della sera. Fermatisi, saltellavano impazienti sul posto: uno, due, tre volte quasi a voler dare il ritmo agli altri due che li seguivano. Questi ultimi, esausti, un po’ deformi, procedevano [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Lo Scrittore: noi che abbiamo piedi stanchi e consunti quante volte abbiamo dovuto rincorrere [...]

  • Libera: Hai ragione. è stato un mix di ricordi personali di bambina e di ricordi [...]

7
8
31

Quando girasti quell’angolo

07 July 2025

Quando girasti quell’angolo Quando girasti quell’angolo di strada, il mio cuore ebbe un tonfo Come cadere dentro il più profondo degli abissi Un dedalo di tunnel, dove ad ogni angolo, viravi veloce per non farti più trovare Un’ombra e la mia mano che non riusciva più a toccarti I miei occhi vedevano [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

20
18
102

Stop and restart

Ii0000___^^^@

07 July 2025

Di notte, giunto a quel vicolo, appendice di una strada elegante, tra il riverbero smorzato di neon affievoliti e una coppia di gatti impegnati in un rituale di corteggiamento, mi siedo in terra appoggiando la schiena al travertino di una banca, esausto per aver camminato per ore. Senza nessun [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

7
9
38

A volte ritornano?

Una storia vera.

06 July 2025

"Telefono da parte dell'Azienda Ospedaliera XXX. Sto cercando la Sig.ra YYY per avere conferma degli appuntamenti presso di noi fissati per visite mediche da eseguirsi nei giorni 17 e 24 giugno p.v.". "Temo di doverli annullare perchè la Sig.ra YYY era mia madre ed è deceduta il 24 gennaio u.s.". [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

  • Lo Scrittore: la battuta finale rende alla perfezione l'idea del perché le cose [...]

  • Rubrus: To all. La storia è vera. Ho fatto fatica a non rispondere "secondo [...]

6
10
40

Dietro troppe quinte

06 July 2025

“Come ha detto che si chiama? Carver? Per caso è americano?" “Eh? Sì… cioè, poca roba in realtà, sono solo…” “Capito, capito. Ok venga, da questa parte… non faccia caso agli altri, stanno provando i pezzi per lo spettacolo.” Lionel si fece largo tra le quinte, storcendo appena il naso per l'odore [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

Torna su