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Come sarebbe bello il mondo se in una notte potesse assumere i colori della vita ed abbandonare le tenebre che danno solo tristezza ed incutono paura, anche a chi ha la luce accesa dentro al proprio cuore! Eppure il mondo continua ad alternare lo splendore del giorno al buio della notte. È un ritmo ciclico che è inarrestabile come conseguenza di un giro rotatorio completo di questa terra che sembra imponente e sproporzionata ma che non è altro che un frammento cosmico calcato dalla meraviglia della creazione. Allora ci siamo inventati la luce artificiale per dare colore alla notte, per illuderci di essere nel chiarore nonostante la tenebra. Ci siamo inventati questa luce che ci ha permesso di vivere la notte, di scoprirne la bellezza nascosta dal buio. E abbiamo pensato di aver sconfitto la natura ed il ritmo naturale dell'alternarsi giorno e notte. Abbiamo illuminato le strade, abbiamo inondato di luce le nostre case. Ma non abbiamo sconfitto la nostra stanchezza ed il bisogno umano di riposo. Abbiamo avuto paura di chiudere gli occhi e di riprecipitare nel buio della notte. E con l'insonne notte abbiamo perso la nostra capacità di sognare, di lasciarci carezzare dal desiderio della loro realizzazione. Abbiamo perso la bellezza della costruzione onirica di un mondo che avremmo voluto esistesse ma che è soltanto nei desideri e nelle nostre fantasie. Ma si sà, l'uomo può perdere una battaglia ma non è difficile che vinca la guerra. Ed allora abbiamo cominciato a sognare ad occhi aperti. Oh, che bello! I nostri occhi spalancati per paura del buio sono diventati spelonche dell'anima che vaga nella speranza di pensare un mondo di rosa, dove prevalgano i veri valori della vita ed i sentimenti sono la speranza di un futuro senza ipocrisie e dolori. Abbiamo pensato di volare, di superare la barriera della luce artificiale, sì, di perderci nelle regioni del cielo, oltre l'abbaglio continuo e artificiale. E volando, volando come soffi pittorici di Chagall abbiamo rivisto il buio. Per un momento siamo rimasti sbalorditi ed abbiamo pensato che potesse esserci ancora la notte nera e profonda oltre la sfera di cristallo della luce continua ed insistente. Ma volando, volando, abbiamo incontrato di nuovo le stelle che avevamo dimenticato e la luna pallida ma misteriosamente romantica. Abbiamo riscoperto il riposo dopo la contemplazione ed il silenzio, il silenzio che è comunicazione sublime. E così abbiamo spento le nostre sensazioni artificiali per riscoprirci naturalmente limitati ma felici di veder proiettati i nostri sogni sullo schermo buio del cielo. Siamo diventati buio dopo la luce per riscoprire ogni giorno la bellezza del risveglio nella luce, aspettando la notte e la sua magia che avevamo perso, confusi e desiderosi di essere sempre nella luce per vedere ciò che non riusciamo a vedere, proiettandoci oltre l'infinito per scrutare fra le stelle e le nostre esperienze quotidiane di tenebra e di alba che avanza e a poco a Paolo cresce nella speranza della luce.
Piccola stella, 16 April 2024
CUORE DI DONNA
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Nell'officina del cuore ho percorso sentieri incerti e tortuosi, scalato picchi annevati di sangue, disceso valli assetate di tempeste d'amore. Ho visto grande bellezza in un lago di lacrime, [...]
La spettatrice, 18 April 2024
Guscio
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Io, piccola noce, mi accoccolo e mi accartoccio nel mio guscio. Riposo in esso, avvolgente e protettivo. Vivo appesa a un vecchio albero, orgogliosamente in piedi da anni, forse secoli, in un giardino [...]
Lawrence Dryvalley, 15 April 2024
Fiaba
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Secoli fa, nei recessi della Foresta Nera, fu evocato un aiuto demoniaco per osteggiare un’orda di famelici troll. Dämon li sterminò tutti, mettendo fine di fatto alla loro specie. Sopravvivono nel [...]
Rubrus, 11 April 2024
Il soverchio
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Creava violini. Non li fabbricava perché – diceva – la forma era già dentro gli alberi e bastava tirarla fuori dal legno. Smussando, limando, lisciando, piallando. Togliendo il soverchio, come altri [...]
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Utente Anonimo
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Sara appoggiò dei fiori sopra una sedia e si sedette sul bordo del letto accanto ad Ada, la madre, accarezzandole la testa. Poi si rivolse a Sergei, l'infermiere ucraino, un uomo gentile, ma riservato. «A colazione ha mangiato?» gli chiese. L'operatore sanitario fece un cenno negativo col capo [...]
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Giuseppe Scilipoti:x Roberta: l'ho letto e commentato poco fa. Ti ho lasciato una sincera [...]
Adribel:Un testo che rattrista ma che rispecchia la situazione di molte persone. Delicata [...]
Nel caso di B. la musica è il percorso della sua intera vita. Ogni attimo è la che si presenta vivo ogni qualvolta noi ci avviciniamo ad ascoltare quella meravigliosa sublime musica. Le sinfonie: che tutto esaltano, tutto circondano di dolcezza e amore. A questo aspirava B. alla dolcezza, all’amore [...]
Come spesso ho avuto modo di scrivere o raccontare, sono erede di una famiglia che amava l'Arte: teatro, musica, ballo. pittura. I miei genitori avevano una grande passione per l'opera lirica. Puccini li entusiasmava ed accesero anche in me la grande passione per la lirica e l'amore per Puccini. [...]
Tempo di lettura: 4 minuti
stapelia:C'è una seconda parte? La aspetto, allora.
Patapump:può essere utile Gennarino che segni cosi parte 1di3 1di2 in [...]
“Tu quoque, quercus!” Lo pronuncio come uno scioglilingua, più volte, con un’enfasi insolita per me che raramente mi esprimo con toni solenni. Subito rifletto e smaschero il lapsus che nasconde il “tu quoque” riferito a un minuscolo esemplare di quercus che da due anni ha preso possesso di un [...]
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stapelia:Rubrus. Grazie di passaggio e commento. Ti ho incuriosito? Poi appassito, il [...]
Adribel:Eh, l'azione dell'uomo è deleteria per la Natura. I bonsai poi, [...]
Appariva a coloro che, la sera, si radunavano attorno al fuoco. Si annunciava con un bussare leggero alla porta e, semplicemente, chiedeva d’entrare. Raccontava storie di giganti e bambini abbandonati, di streghe e principi, di lumicini intravisti nel bosco tra le fronde smosse dal vento. Quando [...]
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NomadLantern:Ho letteralmente adorato questo racconto. Senza esitazione, senza esagerazione [...]
Rubrus:Grazie, Solitamente però i miei racconti hanno un registro diverso.
UN TRAM CHIAMATO DESIDERIO Mollie O' Reilly era una giovane donna dai rigogliosi capelli biondi con qualche leggera sfumatura di rosso, erano solo leggermente ondulati e le conferivano un aspetto ribelle. In effetti Mollie era, non tanto ribelle, quanto coraggiosa e molto determinata. Mollie [...]
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Rubrus:Personalmente, non trovo che il termine "droghe" sia fuori contesto: [...]
Antonellina:Ciao Rubrus, il racconto mi è venuto così. La mia prosa non [...]
Morte di un amico Il vero amico è una persona rara, è il tuo riflesso nello specchio. é sempre lì che ti guarda e risponde alle tue provocazioni con altre uguali, senza uscire, tuttavia, mai fuori dalle righe. Un amico è quello che, quando lo vai a prendere a casa per uscire, lo trovi sempre [...]
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stapelia:Mi sono commossa questa volta ma, nel leggere, vedo la rassegnazione! Impotenza [...]
Patapump:caro Lorenzo qui hai toccato le corde giuste hai saputo raccontare [...]
«Sei ebrea?» Angela non rispose e rimase a fissare un punto indefinito del pavimento di quel rifugio, una piccola casa composta da una stanza scarsamente arredata. Uno strano silenzio regnò incontrastato per alcuni istanti poi spezzato dai bombardamenti sempre più vicini. Horst Kleine, capitano [...]
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L’esilioDiRumba:Una bomba è esplosa nel racconto e una specie di bomba è il racconto [...]
Giuseppe Scilipoti:x Rubrus: vedo che sul tema "nazismo" sei molto ferrato. Non conoscevo [...]
Lettera fantasiosa da chi è stato tuo e tiene a te Ci siamo trovati in una vita precedente siamo stati bene assieme. Così tanto bene che lei mi ha riconosciuto e vorrebbe ricongiungersi a me anche in questa vita così come nelle prossime fino al limite. Ma ogni vita dovrebbe [...]
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stapelia:La mia impressione è che sia molto personale e dedicata. La fantasia [...]
L’esilioDiRumba:Puramente fantasiosa, non credo nemmeno nella reincarnazione. Mi sono lasciato [...]
Il mondo non ha bisogno delle mie parole, io non ho bisogno delle parole del mondo, altrove è la realtà che non parla, selciato che si cammina scalzi, le finestre spalancate, i vetri rotti tra le rovine di una casa diruta, è bellezza che si spoglia del tetto, delle mura, degli orpelli, che non [...]
Tempo di lettura: 30 secondi
stapelia:Ho letto e riletto il testo per capirlo nel profondo. Non ha importanza quello [...]
Rosnik:Diciamo sempre addio a qualcosa ogni giorno che passa, spero che la scrittura [...]