Ero eccitato. Osservavo con mania compulsiva il quadrante dell’orologio in attesa del convoglio ferroviario al binario 2. Su quel treno c’eri tu: la mia amica. Di te conoscevo solo quanto traspariva dai racconti e dalle poesie che scrivevi. Poi, un giorno, un messaggio vocale umido di lacrime e disperazione, mi inondò di preoccupazione e non riuscii a non sorreggerti e confortarti. La tua relazione sentimentale si stava sgretolando o era già crollata da tempo e tu ti sentivi impotente. I tuoi tentativi di ricominciare, poiché le persone mutano, non trovavano riscontro alcuno nell’altro. Così ti proposi di venire da me. Ti avrei donato due giorni di serenità. Questo era il mio intento. Un piccolo cerotto, su una grande ferita.
Quando vidi un passeggero spaesato sul binario, capii che eri tu. Stavi armeggiando con il telefono. Io sorrisi e attesi. La mia suoneria attirò la tua attenzione. “Boys don't cry” non è usuale. Ci avvolgemmo in un abbraccio interminabile.
La camera singola del mio piccolo appartamento era a tua disposizione. Ti proposi una doccia rinfrescante.
Quando udii la tua voce che mi chiamava, capii. L’accappatoio. “Puoi usare il mio, se non ti disturba.”
“Dove mi porti stasera?”
“Sushi…ti va? Ho conosciuto Alice, una ragazza giapponese nata in Italia. I suoi sono i titolari del “Ceramica”, il migliore ristorante della città, anche perché l’unico. Prenoto?”
“Alice, eh? Sì, prenota.”
“No, no tra me e Alice… non c’è mai stato niente… o meglio… c’è stato un… legame.”
I tuoi occhi mi osservarono curiosi.
“Te lo dico… una sera mi ha legato… niente sesso. Solo corde e pelle nuda. Il sesso non è necessario. È un rituale di nodi e legami. Un’arte del ricamo con corda. Shibari o kinbaku. Quest’ultima è propriamente la legatura erotica. Shibari è nella sua accezione ampia del legare, invece. In ogni caso, è un intimo e fiducioso abbandono. Ho provato tranquillità, un senso di libera rilassatezza.”
La tua espressione ora era maliziosa.
“Ce l’hai la corda? Se il sesso non è necessario… proviamo?”
“Ma mica so fare! La corda si chiama asanawa.”
“Un tutorial lo troviamo!”
Le immagini scorrevano lente. Osservavamo con attenzione.
“Tu sei il Rigger. Io la tua Bunny. Non puoi legarmi sospesa, perciò sul pavimento.”
Ti inginocchiasti nuda, in mia attesa.
La corda scivolò intorno al tuo collo, i movimenti lentissimi, esasperati, si incrociarono sul petto, come una cravatta. Con timidezza avvolsi la corda a un seno, poi all’altro. I capezzoli erano tesi. I tuoi occhi erano chiusi. Il respiro soffice. La corda ritornò al collo, poi ai polsi incrociati dietro la schiena. La corda scese tra i glutei poi attraversò il sesso. Risalì in vita, compì due giri, poi di nuovo davanti e poi dietro. Giunse alle caviglie. Le immobilizzai. Ti sussurrai: “Non ho più corda…” Un lieve grugnito di disappunto. Rimasi a guardarti. Spirali e nodi scivolavano sul biancore delle tue curve morbide. Non mi era venuto male. Carponi mi avvicinai al tuo viso. Con gli occhi chiusi appoggiai le mie labbra alle tue. Un tocco veloce, rapido. Non un bacio. Una carezza. "Sei bellissima!"
Dalle tue ciglia scesero lacrime.
La ruvidezza sulla delicatezza. Lègami!
L’amicizia sull’amicizia. Legàmi.

Tutti i racconti

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Umarell

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Vista l'inerzia del Comune, un pensionato tappa una buca in strada. Altri dieci si lamentano perchè aspettavano di mettersi a vedere il cantiere.

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  • Sandro Amici: Poche righe ironiche ed attuali. Ultimo paragrafo che a mio avviso poteva essere [...]

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Pioggia

02 June 2023

Nel piccolo albergo sul lago erano gli unici clienti. Lui era contento di questo. Non aveva alcuna intenzione di scambiare banalità con estranei incontrati sulle scale. La loro stanza era all'ultimo piano e dava sul lago. C'era anche un piccolo parco con dei tavoli e delle sedie impilate e un dondolo [...]

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Cara mamma...

01 June 2023

Cara mamma, quando ti guardo resto immobile… Non riesco mai a rivelarti dei piccoli segreti che porto dentro di me... Tanto sono consapevole che non mi capirai… comincerai a farmi la solita ramanzina e così preferisco soffocarli così. È inutile tanto non faresti che dirmi che non accetti le mie [...]

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Breve storia quasi vera

01 June 2023

Le lastre, alzate verso il cielo e contro il sole evidenziavano una tripla frattura scomposta a tibia, perone e malleolo. Sarino sospirò: fosse stato in un ospedale italiano avrebbero operato, 3 mesi e la gamba sarebbe tornata come prima ma… non era in Italia. Il sole del Congo gli aveva cotto [...]

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  • Patapump: storia in buona parte vera lo avevo sospettato
    poi vero msf opera ovunque [...]

  • Betty: Walter dì a Mario che la gnocca sono io 😂😂😂
    Patapump eh, anche [...]

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Era lei

31 May 2023

Era lei All’angolo della 5* strada Quella che si sistemava sempre i capelli quando ti vedeva entrare Che aveva passo lento ed elegante Quella che ti domandava -Ancora zucchero nel caffè? - Che ti teneva da parte il plumcake, per fare in modo che lo trovassi sempre nel vassoio Nessun trucco al [...]

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  • Giuseppe Scilipoti: Una poesia che francamente mi ha fatto sognare ad occhi aperti, oltretutto [...]

  • Patapump: ciao carissimo e come sempre grazie delle tue piacevoli recensioni incursioni
    sognare [...]

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UN PIANETA DI PLASTICA

31 May 2023

Miliardi di ettari di suolo terrestre ricoperti di cemento e di asfalto soffocavano il pianeta impedendogli di respirare. Le foreste bruciavano, i deserti avanzavano divorando ogni cosa, e tutti i ghiacciai della Terra si scioglievano sotto il rovente calore di un’atmosfera satura di ogni gas e [...]

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Ti chiedo scusa...

30 May 2023

Ti chiedo scusa amore mio se non riesco ad accettare la tua mancanza… Ti chiedo scusa amore mio se mi aggrappo ai nostri ricordi e non vado oltre … Ti chiedo scusa amore mio se il mio cuore soffre per te… Ti chiedo scusa amore mio se il mio viso è triste… Ti chiedo scusa amore se ti amo follemente… [...]

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Il block notes

30 May 2023

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Trentatré anni

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  • Giuseppe Scilipoti: x Adribel: ti ringrazio, 😘😘😘sicuramente la mia espressività rigurda [...]

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La pioggia

28 May 2023

Picchietta sulle tegole dei vecchi tetti, si posa sui davanzali , scivola lungo piccoli sentieri… Bagna pareti, fiori, anche la mia piccola Kira …. Qualche uccellino si fa un bagnetto in un piccolo laghetto per dissettarsi Poi all'improvviso tutto tace e ritorna la normalità ….

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  • Giuseppe Scilipoti: Una prosa poetica breve ma "fitta" di immagini e di suggestioni. [...]

  • Adribel: Sembra proprio divederla, e di sentirla, questa pioggia. Brava!

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Il castello di cotone

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