Alle 6 della sera qualcosa cambia, sempre. È l’ora del bilancio della giornata, è l’ora in cui tutto si riassume e acquista senso compiuto. I volti della gente mostrano concentrazione, riflessione sulla giornata appena passata e aspettativa della serata che sta per cominciare. È stata una buona giornata? Ho raggiunto l’obiettivo che stamattina, appena sveglia, mi sono prefissa? Quella cosa è andata male, quell’altra è andata bene, mah… forse così e così.

Durante il percorso del rientro a casa la gente appare assorta nel pesare le parole dette e quelle non dette, la frase del collega non mi è piaciuta… è stata una giornata inutile, vana? O forse ho concluso più di quanto mi aspettassi? Alle 6 della sera è tardi per porre rimedio o per rendere tutto migliore o anche peggiore di ciò che è stato, ciò che è stato fatto è stato fatto e ciò che non è stato fatto non può più essere fatto. Il pensiero volge alla sera che ci aspetta, il solito tran tran familiare, le faccende da sbrigare, le cose da dire e quelle da tacere…o forse ci aspetta una serata particolare, diversa dal solito, una serata che da tanto aspettiamo, e allora il nostro cuore si apre al possibile, all’incerto, alla meraviglia, e la giornata trascorsa viene dimenticata. Presto verrà un altro giorno, con il suo carico di banalità e di imprevisti, chissà se qualcosa cambierà domani, se proprio domani avverrà ciò che si attende da anni.

Alle 6 della sera, sempre, mentre il cielo si colora di rosa ed arancione e la luce si abbassa lentamente come un sipario, la gente avverte il rimpianto del giorno trascorso e una timida speranza fa capolino tra le nuvole stanche.

Tutti i racconti

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Gli occhiali (1 di 2)

25 April 2024

Dopo le ferie di Natale Patrizio aveva dato di matto. Era venuto in ufficio urlando che era un regalo del cavolo, che l’anonimo donante era un vigliacco e che la faccenda non sarebbe finita lì. Sulla vigliaccheria dell’ignoto benefattore potevamo anche essere d’accordo, ma la reazione di Patrizio [...]

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Vi racconto Ludwig Van Beethoven terza parte

Il Titano della Musica

25 April 2024

Nel 1815 il fratello Carlo muore lasciando un figlio, anch’esso di nome Carlo. B. si affezionò talmente al ragazzo che approfittando della scarsa moralità della madre ne contese la tutela che la ottenne dopo una estenuante azione giudiziaria. Ma questo nipote non gli procurò che dispiacere e non [...]

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II° edizione Sarò padre

lettera al figlio che verrà

25 April 2024

Ciao piccolo mio, siamo tornati adesso dall’ospedale dove ci hanno detto che il sesso del nascituro è maschile. Tu non puoi saperlo che padre avrai e che madre, mentre noi già sappiamo molto di te. Sarai un maschietto, che al momento gode ottima salute e che, da come si muove, sembra voler uscire [...]

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La madre di Sara

24 April 2024

Sara appoggiò dei fiori sopra una sedia e si sedette sul bordo del letto accanto ad Ada, la madre, accarezzandole la testa. Poi si rivolse a Sergei, l'infermiere ucraino, un uomo gentile, ma riservato. «A colazione ha mangiato?» gli chiese. L'operatore sanitario fece un cenno negativo col capo [...]

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Vi racconto Ludwig Van Beethoven seconda parte

Il Titano della musica

24 April 2024

Nel caso di B. la musica è il percorso della sua intera vita. Ogni attimo è la che si presenta vivo ogni qualvolta noi ci avviciniamo ad ascoltare quella meravigliosa sublime musica. Le sinfonie: che tutto esaltano, tutto circondano di dolcezza e amore. A questo aspirava B. alla dolcezza, all’amore [...]

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haiku

24 April 2024

quel picco bianco di mite maggio spicca - resta la neve Laura Lapietra ©

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Vi racconto Ludwig Van Beethoven prima parte

Il Titano della musica

23 April 2024

Come spesso ho avuto modo di scrivere o raccontare, sono erede di una famiglia che amava l'Arte: teatro, musica, ballo. pittura. I miei genitori avevano una grande passione per l'opera lirica. Puccini li entusiasmava ed accesero anche in me la grande passione per la lirica e l'amore per Puccini. [...]

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    parte 1di3
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Tu quoque

23 April 2024

“Tu quoque, quercus!” Lo pronuncio come uno scioglilingua, più volte, con un’enfasi insolita per me che raramente mi esprimo con toni solenni. Subito rifletto e smaschero il lapsus che nasconde il “tu quoque” riferito a un minuscolo esemplare di quercus che da due anni ha preso possesso di un [...]

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Il narratore

22 April 2024

Appariva a coloro che, la sera, si radunavano attorno al fuoco. Si annunciava con un bussare leggero alla porta e, semplicemente, chiedeva d’entrare. Raccontava storie di giganti e bambini abbandonati, di streghe e principi, di lumicini intravisti nel bosco tra le fronde smosse dal vento. Quando [...]

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Morte di un amico Il vero amico è una persona rara, è il tuo riflesso nello specchio. é sempre lì che ti guarda e risponde alle tue provocazioni con altre uguali, senza uscire, tuttavia, mai fuori dalle righe. Un amico è quello che, quando lo vai a prendere a casa per uscire, lo trovi sempre [...]

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L'ultimo ballo

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«Sei ebrea?» Angela non rispose e rimase a fissare un punto indefinito del pavimento di quel rifugio, una piccola casa composta da una stanza scarsamente arredata. Uno strano silenzio regnò incontrastato per alcuni istanti poi spezzato dai bombardamenti sempre più vicini. Horst Kleine, capitano [...]

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