“Ehi, ancora non hai caricato le valigie?” disse Miriana entrando nella grande cucina che occupava tutto il piano terra della villetta di Villa Ciambra.

“No, parto domani, spero. L’auto non parte, la devo fare controllare, spero si risolva in giornata” rispose Giacomo  alla domanda di Miriana.

“Questo mi dispiace, spero che il guasto non sia grave. Certo sarebbe stato bello se fossi rimasto fino a capodanno!”

Era scuro in volto, Giacomo, una certa tristezza pareva trasparire dalla sua espressione, era il più grande, il primo di tre figli, Miriana era la più piccola. Leo, l’altro fratello era mancato assieme alla madre in un brutto incidente con l’auto, alcuni anni prima. Miriana era rimasta col padre nella vecchia casa di famiglia, un po’ fuori Palermo. Era in età da marito, Miriana, bella, accogliente, virtuosa e laureata pure… però non aveva ancora trovato l’anima gemella. Il padre si rammaricava di ciò, avrebbe voluto… sistemarla!

Giacomo invece aveva avuto una vita un po’ burrascosa, era andato via, al nord, appena maggiorenne, sognava di diventare famoso suonando con la sua chitarra, e… sì,  aveva avuto un certo successo nei locali di Milano e dintorni, ma poi i suoi amici avevano seguito altre strade e lui si era sentito spaesato. Solo Luise, cantante folk di origine francese, l’aveva risollevato da un'incalzante depressione. Pure una figlia gli aveva dato, Valentina, coi capelli corvini e ricci come quelli del padre.

“Perché non ti fermi fino a Capodanno” continuò Miriana, “papà sarebbe contento, è così anziano ormai!”.

Giacomo avrebbe davvero voluto trascorrere il capodanno con i suoi, non voleva però deludere la sua Valentina che lo aspettava. 

Eh, Valentina, appena dodicenne aveva perduto la mamma, un brutto male. Valentina viveva adesso con la nonna materna, frequentava il liceo scientifico a Milano, aveva superato, in parte, il dispiacere, si era tuffata nello studio.

Dopo pochi minuti Giacomo si avviò verso la vicina officina, poco dopo Miriana lo vide tornare col ragazzo del carro attrezzi e in breve l’auto fu sollevata sul ponte meccanico per cercare dove fosse il danno.

Un tuffo al cuore ebbe Miriana, quel ragazzo era il figlio di Pietro, il proprietario dell’officina. Che bel ragazzo, tutto suo padre, sì…, per il quale il cuore di Miriana aveva battuto fortemente. 

Di lui Miriana era stata innamorata da ragazza, aveva conosciuto l’amore nella forma più dolce, più tenera. Il destino però non aveva voluto, o forse… Il suo amore, Pietro, era stato circuito da Mari, una ragazza sveglia, intraprendente, che era riuscita a rimanere incinta. Pietro non poté evitare il matrimonio riparatore.

Miriana aveva poi studiato,  aveva fatto praticantato come avvocato, lavorava adesso in uno studio notarile. Il suo cuore era caduto però in un letargo infinito!

“Meno male” disse Giacomo rientrando, “la macchina è a posto, parto tra poco”. 

L’anziano padre sentì una fitta, trattenne un lamento, si sentì rattristare. Mancavano tre giorni al capodanno, gli sarebbe piaciuto che Giacomo fosse rimasto.

“Fai buon viaggio”, disse al figlio stringendolo forte al petto, “porta questa a Valentina” disse porgendo una busta bianca. 

I saluti della partenza erano sempre strazianti, seppur velati dai sorrisi.

Era stato un bel Natale in Sicilia, a Palermo,  il tempo era stato particolarmente splendido, giornate tiepide e assolate avevano fatto pensare ad una eterna primavera. La campagna era già rigogliosa, pur essendo in inverno, molte gemme, sugli alberi si erano schiuse a teneri germogli. Il clima, il mare, la storia, l’arte,  il cibo, erano sempre un richiamo ammaliatore per tutti i siciliani che vivevano lontano dalla propria terra.

Giacomo raggiunse in breve il porto e si imbarcò, poi avrebbe raggiunto rapidamente Milano e la sua Valentina.

“Papà, dai, vieni che la minestra si raffredda” disse Miriana mentre finiva di apparecchiare, guardò il vecchio padre, notò la sua andatura china, la cena poi proseguì normalmente.

Nei giorni seguenti il cielo si ingrigì, e poi ancor di più. La vigilia di Capodanno una fitta pioggia cadde fin dalle prime luci dell’alba. 

“Papà, come ti senti con i dolori?”,

“eh figlia mia, quando c’è umidità i dolori si fanno sentire di più, mi prepari lo scaldino?”

“subito, papà” rispose Miriana che quel giorno,  nel suo cuore,  sentiva un leggero tremolio. 

“Ma Giacomo si è sentito oggi?” disse l’anziano padre, 

“non ancora” rispose Miriana, “vedrai che tra poco chiama!”.

Si riposò, dopo pranzo, come ogni giorno, si addormentò, sognò…

nonno, nonno, dove sei, sono arrivata…”.

Si svegliò di soprassalto, continuò a sentire “NONNO, NONNO”, si sentì cingere al collo, “papà, papà, sono tornato con Valentina!”

Fu un Capodanno bello, bellissimo!

Tutti i racconti

0
0
7

Chacha

08 September 2024

Il cuore. La testa. La vita. Il cuore: ballerò tutta la notte, ubriaco di gioia, i tuoi occhi saranno la mia luce, i tuoi fianchi i confini del cielo. La testa: sono stanco, dormirò. La vita: mi alzo per ballare con te ma incespico, la schiena dolente sincopa il mio chacha. Tu ti liberi dalla mia [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

0
1
9

La quiete

08 September 2024

Innaffiavo di buon'ora stamattina, molto presto, nel buio scarsamente illuminato dalla luna di un colore grigio con sfumature scure. Ho acceso la luce della serra per vederci meglio, l'ultima stanza della casa, al piano terra e con le vetrate sul giardino. L'ha voluta mia moglie, che non ha il [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Ornella: Un dolce rassicurante ripetersi quotidiano per rasserenare l'anima. Ti [...]

3
9
14

Che dè ll'ammore

Poesia in lingua napoletana

07 September 2024

Ci innamoriamo. Parliamo d'amore, o meglio di sesso, perché per tutti l'amore è il sesso. (cosa importante, ma è un coronamento dell'amore. L'amore è un qualcosa di più profondo. Il sesso passa ma l'amore resta.) Ma… che cos'è l'amore? Tento, con questa mia poesia, intitolata: “Che dè ll'ammore?…” [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

  • Patapump: l'amore ci fa vivere, hai ragione caro Gennaro!
    tutto il resto è [...]

  • Gennarino: Patapump: Grazie per il tuo commento. Un caro saluto da Napoli.

5
6
22

Il mercataro intelligente

07 September 2024

Avevo da poco terminato il servizio militare e, nell'attesa di trovare un altro impiego, due volte a settimana, per trenta euro giornaliere andavo a lavorare al mercato, in ambito abbigliamento, con mio cugino Mariano e con i miei zii. Non si trattava di un lavoro particolarmente faticoso, sennonché [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Rubrus: Chi da "esordiente totale" non ha fatto figuracce memorabili? Io, [...]

  • Patapump: premonitore, che non avresti fatto l'ambulante! 🤣
    ciao Giusè, [...]

2
4
39

Cannone

la recensione di un libro, di una storia, di gente, di vita, di quello che è il mondo

06 September 2024

Ci sono autori che scrivono testi da ridere, altri fantascientifici, altri biografici, introspettivi, cervellotici, bucolici, asfittici, di guerra, di pace, di storia, mamma mia nel mondo della scrittura non mancano argomenti e la recensione di questo libro è una storia di una storia, non chiedetemi [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

1
4
26

Venga il tuo regno

06 September 2024

Il mio primissimo contatto con i testimoni di Geova risale a più di vent'anni fa, vivevo ancora in Germania. Una ragazza dolcissima suonò il campanello. Fu simpatia a prima vista. Io all' epoca ero solo una cattolica a metà, delusa dalla chiesa per motivi che non appartengono in questa sede. Lei [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

3
6
33

6.05

05 September 2024

Ogni mattina prendo il treno delle 6.05. Sono anni oramai. Io e i miei compagni di viaggio. Di molti di essi non conoscono il nome. Con tanti scambio un muto cenno di saluto ogni giorno. Di loro conosco davvero molto poco. Ogni tanto accade che qualcuno non si veda più. E nel letto prima di [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

  • Rubrus: I mezzi pubblici sono un interssante luogo di osservazione, specie su tragitti [...]

  • Lawrence Dryvalley: Un microcosmo in poche ed efficaci righe. Bello. Ciao!

3
12
35

DESIDERIO DI VOLARE

05 September 2024

DESIDERIO DI VOLARE C'era una bambina dai riccioli vivaci, e si sa, ogni riccio è un capriccio. Era uno spirito libero, dotata di una fantasia sfrenata che le permetteva di creare e dipingere tutto ciò che le passava per la testa. Alzava gli occhi al cielo e tracciava forme tra le nuvole, costruiva [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

2
4
23

Rivoglio la mia Nazione

Una mia vecchia canzone di protesta.

04 September 2024

Nel sistemare il mio archivio, tra tante, innumerevoli carte, ho trovato il testo di "Rivoglio la mia Nazione" Un'altra mia ribellione contro i politici e l'ingresso spropositato degli stranieri in Italia. Mi sono sempre ribellato ed ho sempre combattuto, contro le ingiustizie. Il tema era stato [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

2
4
26

Magia

04 September 2024

Non era particolarmente bello. Più lo guardava cercando di non farsi notare e più si convinceva di questa sua idea. Eppure c'era qualcosa in lui che la attraeva, una calamita dalla quale non riusciva a staccarsi. Saranno stati gli occhi di un chiaro arrendevole che sembravano stupirsi di ogni [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Adribel: Breve, intenso e tenero.

  • U1654: Bravo, bellissimo racconto , condivido appieno che ci si puó innamorare [...]

3
2
13

Gogyohka 2

Poesia Giapponese

03 September 2024

Intenso aranciato cielo Specchio che lenisce nostalgie Astratto rotocalco sul mio mare Cullate nenie del cuore Cirri di trasogni d'anima incendia Laura Lapietra ©

Tempo di lettura: 30 secondi

4
6
26

Anima incompleta

03 September 2024

Anima incompleta ... e tra i muri silenziosi di un antico rudere sopra i roventi sassi a mezzogiorno mi ritrovo solo a tessere odissee tra ricordi affioranti a pelo d'acqua disincantato e sperso in un monocromo futuro nell'illusoria attesa di giorni in verticale Sono come sabbia fine dentro [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

  • Adribel: Per Piccola stella: meno male che prima scrivo e poi leggo gli altri commenti, [...]

  • Patapump: ottimo! 🙏

Torna su