Utilizziamo i cookie strettamente necessari per il funzionamento del nostro sito.
Opzionalmente si possono abilitare i cookie usati da Google per offrire annunci pubblicitari personalizzati.
Per informazioni più dettagliate sui cookie che utilizziamo, e per cambiare in futuro la tua scelta, puoi consultare la nostra pagina Privacy
I cookie strettamente necessari abilitano le funzionalità principali del nostro sito web e
consentono statistiche anonime. È possibile
disabilitarli solo modificando le impostazioni del browser, ma ciò potrebbe influire sul corretto funzionamento
del sito stesso.
Imposta cookie di terze parti per ricevere una pubblicità
mirata ai tuoi interessi. Se questa impostazione è spenta, riceverai pubblicità generica.
“Chi sei tu?” chiedeva all’immagine riflessa nello specchio nella quale faceva fatica a identificarsi. Perché quell’immagine era la stessa – lo ricordava bene – di quando lui era felice o almeno si illudeva di esserlo. Ma ora gli sembrava estranea perché lui era a pezzi come in frantumi erano andati la sua voglia di serenità e il suo bisogno di amore. No, no, in mille pezzi era andata soltanto la prima, la serenità, perché il bisogno d’amore lo avvertiva ancora intatto, anzi lo sentiva crescere giorno dopo giorno. Ma sentiva anche che i pensieri lo consumavano dall’interno, come quei microbi che si nutrono dei tessuti nei quali riescono a insediarsi; sentiva che i ricordi gli graffiavano costantemente l’anima, facendola sanguinare e, rendendola più debole, le impedivano di volare; sentiva che il cuore rallentava il suo pulsare sotto il peso della delusione, sbuffando come un vecchio locomotore ansioso di raggiungere la stazione. Aveva chiuso dietro di sé la porta della vita e si era rifugiato in quella stanza buia, senza carezze, senza baci, senza amore. In compagnia di quell’immagine sullo specchio resa confusa dalle ombre della sua mente. Sembrava un vetro sporco, lo specchio, e questo rendeva ancora più difficile la sua identificazione con l’immagine riflessa. Ma un giorno in quella stanza entrò una ragazza – ah, come era bella! – che in silenzio aprì la finestra per far uscire la solitudine che la riempiva e pulì con molta energia lo specchio. «Cosa fai?» chiese lui. «Pulisco lo specchio perché io so che l’immagine che tu vedi non è quella reale, lo capisco dai tuoi occhi. È deformata dai pensieri negativi e dai brutti ricordi, che io ho cancellato pulendo lo specchio. Ora sta a te evitare di sporcarlo ancora». «Non so se ce la farò mai, da solo». «Se vuoi, io posso rimanere per aiutarti a tenere pulito lo specchio». «Perché lo fai?» volle sapere lui. «Perché la mia voglia di dare amore è la compagna del tuo bisogno di riceverne» rispose la fanciulla.
Piccola stella, 16 April 2024
CUORE DI DONNA
Tempo di lettura: 30 secondi
Nell'officina del cuore ho percorso sentieri incerti e tortuosi, scalato picchi annevati di sangue, disceso valli assetate di tempeste d'amore. Ho visto grande bellezza in un lago di lacrime, [...]
Lawrence Dryvalley, 15 April 2024
Fiaba
Tempo di lettura: 1 minuto
Secoli fa, nei recessi della Foresta Nera, fu evocato un aiuto demoniaco per osteggiare un’orda di famelici troll. Dämon li sterminò tutti, mettendo fine di fatto alla loro specie. Sopravvivono nel [...]
Rubrus, 11 April 2024
Il soverchio
Tempo di lettura: 30 secondi
Creava violini. Non li fabbricava perché – diceva – la forma era già dentro gli alberi e bastava tirarla fuori dal legno. Smussando, limando, lisciando, piallando. Togliendo il soverchio, come altri [...]
Patapump, 11 April 2024
Fa freddo qui
Tempo di lettura: 1 minuto
Fa freddo qui Fa freddo tra le stelle Non so nemmeno come abbia fatto ad arrivarci Che ci faccio qui Vedo la Terra Davvero imponente Ma ho freddo Devo essere partito di corsa Non ho neanche una [...]
Tutti i racconti
Utente Anonimo
Per utilizzare questa funzione è necessario effettuare il login. Accedi oppure
registrati per avere la password
Io, piccola noce, mi accoccolo e mi accartoccio nel mio guscio. Riposo in esso, avvolgente e protettivo. Vivo appesa a un vecchio albero, orgogliosamente in piedi da anni, forse secoli, in un giardino di un castello. Il castello ha alte mura e torri e un fossato e un ponte levatoio chiuso, ormai [...]
Tempo di lettura: 30 secondi
Lawrence Dryvalley:Ora non mangerò mai più una noce con serenità 🤣 Scherzi [...]
stapelia:Pieno zeppo di metafora il tuo testo! Non è così? Non importa. [...]
Alterne, dure e drammatiche vicende, avevano portato il nostro protagonista Vincenzo Capperi ad adottare una definitiva e drastica soluzione. Da tempo si sentiva prigioniero nell'ambiente familiare. Prigioniero del suo lavoro, schiavo dei suoi clienti, dei suoi fornitori. Di obblighi da rispettare. [...]
Tempo di lettura: 1 minuto
Gennarino:Stapelia, sinceramente grazie per la tua stima e fiducia.
L’esilioDiRumba:Io non ho ancora la quantità di esperienza di vita di stapelia, ma condivido [...]
La paura non è niente La paura non è niente Dammi la tua mano Un altro inverno passerà sai Ed arriverà il profumo dei fiori Stringi le tue braccia intorno a te Ma devi stare tranquilla La paura non è niente Veste solo male Forse non ha neanche un buon odore Attraversa con me il fiume Ha lente [...]
Un elevatissimo numero di volte la nostra realtà si ripete. Se potessimo vedere ognuna di esse con occhi umani non le distingueremmo. Ogni risultato individuale originale, trovata esclusiva del proprio gusto e ingegno, è ripetuto identico ogni volta da perfetti sconosciuti, [...]
Tempo di lettura: 30 secondi
Patapump:hai dato molte possibilità e riflessioni opto nel cercare di non [...]
stapelia:Appare più una riflessione filosofica piuttosto che una poesia,Molto [...]
Un meteorite gigante, tra una quarantina di minuti, si schianterà sulla Terra, si prevede una catena di eruzioni dalle quali seguirà l'esplosione che spazzerà via tutto quanto. Negli ultimi anni gli scienziati avevano vagliato le possibilità di evitare l'imminente catastrofe, senza però giungere [...]
Tempo di lettura: 1 minuto
stapelia:Anche questo genere - fantascienza - te lo sei tolto! La virata finale è [...]
IL TESTAMENTO MANCATO Quella sera Alyssa era davvero stanca, i preparativi della festa per gli ottant'anni della nonna erano stati meticolosi e avevano richiesto molto impegno. Alyssa aveva fatto in modo che tutto fosse perfetto, voleva che nonna Ingrid fosse felice. La nonna era sempre stata [...]
Nell'officina del cuore ho percorso sentieri incerti e tortuosi, scalato picchi annevati di sangue, disceso valli assetate di tempeste d'amore. Ho visto grande bellezza in un lago di lacrime, slanci impetuosi abbracciare ridenti ostacoli e scogli improvvisi. Una cattedrale è apparsa dal nulla [...]
Melodramma story Ho incontrato dal barbiere di Siviglia la Norma e sua sorella Tosca che si facevano belle per andare al compleanno di Otello organizzato a casa di una Italiana in Algeri di nome Aida. C'era anche una certa Madama Butterfly con suo marito, un rusticone affiliato alla Cavalleria [...]
Tempo di lettura: 1 minuto
L’esilioDiRumba:Edit: è tra tre giorni quel mio racconto, ce n'è un altro [...]
Secoli fa, nei recessi della Foresta Nera, fu evocato un aiuto demoniaco per osteggiare un’orda di famelici troll. Dämon li sterminò tutti, mettendo fine di fatto alla loro specie. Sopravvivono nel folklore nordico, del demone s’è persa invece ogni traccia. [pubblicato originariamente sull'account [...]
Tempo di lettura: 1 minuto
Rubrus:Visto il disegno del mostro e mi viene in mente un concetto bizzarro: nascondere [...]
Lawrence Dryvalley:Stapelia, diavolo grazie!! Pata, grazie ancora anche da prte di R. Rubrus, [...]
Nel villaggio erano rimasti, ormai, solo pochi abitanti. Nessuno veniva più da fuori per entrare a far parte della comunità, come una volta. Le famiglie si assottigliavano sempre di più, ogni anno i morti erano superiori alle nascite. Il paese stava morendo, fra non molto sarebbe diventato un [...]
Tempo di lettura: 5 minuti
Zio Rubone:Complimenti, Scrittore, il racconto mi è piaciuto parecchio.
L’esilioDiRumba:A me è venuto in mente "The purge" dove c'è "Lo [...]
Un giorno, in cui le intelligenze artificiali saranno autonome, inventeranno un dispositivo tecnologico in grado di scoprire che in ogni uomo o donna non votati alla scienza, anche nei meno sospetti di loro, si racchiude qualche importante legge cosmica. E di distinguere distintamente chi siano [...]
Tempo di lettura: 1 minuto
L’esilioDiRumba:Dune! (Apprezzo abbiate provato a comprendere il racconto.)
Lo Scrittore:senza avventurarci nel cosmo ma restando nel nostro mondo si potrebbe, (prendendola [...]