"Ciao Elaine,

 

ti chiederai il perché di questa e-mail, mentre so che hai appena acceso il tuo portatile e stai leggendo la posta. In effetti, potrei telefonarti, come faccio tutti i giorni nella pausa per il pranzo.  Stranamente, a voce non riuscirei a trasmettere, non oggi. Stamattina sono uscito prestissimo, eri ancora nel dormiveglia. Ti ho detto: “Io vado, non stare ad alzarti”. E tu: “Non ci penso nemmeno…”. Mi piaci quando fai “la dura”, forse perché so che invece ti sei alzata qualche minuto dopo, e per prima cosa sei andata a leggere il post-it che ti lascio appiccicato al frigo tutte le mattine, il nostro saluto di ogni giorno. Questa volta non lo hai trovato. Bello scherzo, vero? Ahahah! Ti spiego il perché: volevo condividere con te questo momento, esattamente questo, mentre sono qui ora.

 

E così, eccomi nel mio nuovo ufficio, nella mia nuova azienda, nel mio primo giorno del nuovo lavoro.

Qui non c’è ancora nessuno, sono solo, è presto. Il custode del piano mi ha guardato in malo modo quando sono entrato, poi gli ho mostrato il mio tesserino nuovo di zecca, e lui mi ha sorriso:

“Ah, lei è il nuovo dirigente! Mi avevano avvisato. Benvenuto! Le mostro dov’è il suo ufficio? O preferisce che le faccia vedere dove sono i distributori del caffè?”

“Grazie, non si incomodi, so già tutto.”

“Bene, allora buon lavoro, Mister… mi scusi… non ricordo il nome…”

“Skrypczac. Phil Skrypczac. E’ un cognome polacco, difficile da pronunciare e da ricordare. Lo abbrevi con Skryp, le verrà più facile”. Mi ha fatto un sorriso a 64 denti, credo di essergli risultato simpatico.

 

Ma ti rendi conto? Il custode notturno era stato avvisato del mio arrivo, quindi i miei nuovi capi sapevano che stamattina sarei arrivato prestissimo. Mmmh…

 

Comunque, eccomi qui. Ho preso un caffè con panna alla macchinetta, e poi ho percorso il corridoio moquettato che porta fino al mio ufficio. Ufficio d’angolo, sei metri per sei, vista panoramica, poltrone in pelle, scrivania in palissandro, piante e quadri. Quanto tempo, quanto lavoro, quanto studio e applicazione, quanti sacrifici per arrivare fino a qui. Con te sempre a fianco, a dare la spinta nei momenti difficili, a farmi ragionare quando sarei stato troppo impulsivo nelle mie scelte. Sei qui con me, ora.

 

Tra poco cominceranno ad arrivare gli impiegati, le segretarie, si accenderanno i fax, le fotocopiatrici, inizieranno a squillare i telefoni, il brusio del lavoro a getto continuo. Ma adesso ci siamo solo io e te, a guardare la città da questa vetrata.

 

Non vedo l’ora di iniziare, e nello stesso tempo non vedo l’ora di tornare a casa stasera per raccontarti tutto.

 

E’ un momento magico, voglio imprimermi mentalmente questo luogo, quest’ora e questa data, non si sa mai un domani…

 

World Trade Center, Torre Sud, 79° piano, corridoio est, MaxTrade Inc., ufficio di Philip Skrypczac, ore 7:46, 11 settembre 2001.

 

Con amore,

 

tuo Phil"

 

 

 

Tutti i racconti

0
0
1

Carta straccia

14 December 2025

Guidavo quella Cadillac diroccata, che sbuffava fumo grigio. Avevo lasciato Billy, mi inquietava parecchio. Stava al quindicesimo piano con il suo strano gatto siamese, quello con una splendida eterocromia iridea. Aveva cambiato la serratura di casa almeno tre volte, ma qualcuno era riuscito a [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

0
0
1

Pensieri sulle persone

Intrusione nella mia testa in un venerdì sera

14 December 2025

Da piccola m'immaginavo come la protagonista di un film, nel quale tutto e tutti mi ruotavano intorno. Fantasticavo nel vederli seduti al cinema che guardavano la mia vita di tutti i giorni sul grande schermo, ridendo e commentando ciò che dicevo e facevo. Poi, crescendo, l'ego si ridimensiona [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

2
4
35

La creatura 2/2

13 December 2025

Un giorno Maria stava esaminando uno di quei reperti ed era completamente sola, immersa nella meditazione su quei segni incisi. Quando, a un tratto, sentì dei suoni: una musica disarmoniosa, del tutto fuori da ogni schema armonico. Poi vide che qualcosa si era mosso nella parete — o era la parete [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

2
4
20

Mio nonno

13 December 2025

Ognuno di noi vive o vivrà la propria morte, io vivo ogni giorno la morte degli altri. Sai nonno, il primo morto che ho visto eri tu, avevo sedici anni, ti ricordi? Ti avevano sistemato in una bara-frigo nella tua stanza al piano terreno dove impagliavi le sedie, era il tuo laboratorio. In quella [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Smoki:
    Questo nonno con gli occhi chiari e le mani magiche mi ricorda un po' [...]

  • GustavLebo: Grazie a tutti. Smoki ti ha steso forse perche è tutto vero.

3
4
28

Il tempo e il profumo

12 December 2025

Oggi c'è il sole. Marco guarda Miriam. Sono in un giardino seduti su una panchina. L'aria è fresca, piacevole come lo sono le mattine di primavera inoltrata. Il sole colpisce il loro viso. Sono fermi a guardarsi. Lui si avvicina al volto di lei, ne percepisce il leggero profumo che la avvolge. [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Rubrus: Sulle panchine, Peynet docet. Quanto al ricordo del profumo e in genere degli [...]

  • Dax: Triste ma capita spesso...si cambia e non ci si riconosce più. like

4
6
32

La creatura 1/2

12 December 2025

Lettera del 3 maggio 19.. Mia cara Maria, scrivo dopo giorni di insonnia e febbrile agitazione. Gli scavi presso il sito di Khor-Amun si sono rivelati ben più strani di quanto potessi immaginare. Ho rinvenuto strutture che non combaciano con alcuna civiltà conosciuta: angoli che non dovrebbero [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Smoki: Ecco. Ora mi tocca coscrivere gli amici per giocare ad Arkham Horror o alle [...]

  • AliDiNotte: Grazie a tutti per i commenti. Smoki è proprio l'effetto che voglio [...]

3
4
35

I due gemelli

11 December 2025

«Aprimi…» disse una voce roca dall’esterno. Quando, quella notte, aprii la porta, trovai mio fratello sorridente. «Ho portato una cosa...» Rovistò nella borsa e lasciò cadere una massa giallastra sul pavimento. Sapevo cos’era, ma glielo chiesi lo stesso. «Che cos’è?» «Non la riconosci? L’ho presa.» [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Walter Fest: Per i miei gusti 5 minuti di lettura erano troppi, forse dovevi essere piu' [...]

  • Dax: bello, triste.Like

12
17
71

La Caccia

11 December 2025

Terzo giorno. Le tracce sono chiare, la preda è vicina. Respiro il fresco del mattino spronando il cavallo nel guado. Eccolo, laggiù in riva al fiume, ignaro della mia presenza. Lo chiamo, si gira pistola in pugno ma io sono più veloce. Mia è la vendetta. NdA: una nota per contestualizzare [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

4
13
35

Debunker (4/4)

10 December 2025

Il botolo ringhiante voltò il muso verso la nuova apparizione. Questa alzò un braccio simile a un ramo d’albero e lo abbassò emettendo un lungo, bizzarro fischio. Il cane smise di ringhiare, si accucciò e prese a scodinzolare. Anche quelli nel folto tacquero. Non appena il fischio cessò, il botolo [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Rubrus: A scanso di eqiuvoci: in questo testo, la IA non ci ha messo becco.

  • Aaron: Molto interessante Rubrus... Che ne dici di ricavarne un articolo per il nostro [...]

6
9
33

Bro, queste nonne sono fuori patch, giuro

Miu
10 December 2025

Nel parchetto comunale, ogni pomeriggio, va in scena un piccolo miracolo naturale: la convivenza di creature che, in un mondo sensato, non dovrebbero neanche incrociarsi. Seduto sulla panchina, Ercole, ottantasei anni, ex capotreno, occhio liquido e pazienza evaporata da tempo, osservava tutto [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • An Old Luca: Veramente uno dei lavori più benfatti che ho letto qui su LDM per i [...]

  • Smoki: AMO. TUTTO. SMODATAMENTE.
    Amo le storie di nonni e nipoti.
    Amo la differenza [...]

4
4
27

Debunker (3/4)

09 December 2025

L’altro si voltò (il poliziotto ebbe la fugace visione di un volto adolescenziale) e accelerò l’andatura. La folla, tuttavia, fece loro ala e Cogliati poté distinguere un giubbotto viola e due scarpe da ginnastica giallo acceso, come quelle di Topolino. Passamontagna si voltò di nuovo. Forse era [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Dax: azz.....Like

  • Rubrus: Temo sempre che le mie scene di azione non siano sufficientemente dinamiche. [...]

5
10
26

Il condominio 3/3

09 December 2025

L’amministratore picchiettò le dita sul tavolo. «Signor Coletti, dovrebbe cercare di comprendere che il quieto vivere dipende da tutti. Qui dentro ogni rumore ha un peso. Ogni gesto ha una conseguenza.» Vittorio sospirò, esasperato. «Vi ascolto parlare e mi sembra che stiate obbedendo a una… volontà [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • CarloAnti: Grazie Rubrus annoto il tuo suggerimento:) Purtroppo Dax al momento non ho [...]

  • Lawrence Dryvalley: il finale, secondo me, è illusoriamente positivo. le premesse portano [...]

Torna su