L’altra sera dopo cena mi ha telefonato il mio amico Giacomo Leopardi. Sì Giacomo, il sommo poeta di Recanati. In realtà l’avevo sentito qualche mese fa, rileggendo la poesia “La quiete dopo la tempesta”, ma mi ha fatto piacere la sua inattesa e gradita telefonata, devo ammettere che ha una bellissima voce.

Mi ha confessato che sta pensando di ritornare nel mondo e per questo motivo vuole informarsi sui cambiamenti che nel tempo sono intervenuti nella vita reale. Lo sapete, lui è un po’ strano, è una persona troppo sensibile e riservata, non è che prende e torna così d'un tratto!

Innanzitutto è indeciso se soggiornare a Roma o a Napoli. Di tornare nella dimora natale di Recanati non se ne parla proprio, ci abitano i suoi discendenti che neanche conosce, e poi ogni giorno è meta di visite guidate, di turisti che entrano nella sua casa, nella sua  biblioteca composta da  20.000 volumi, nella galleria dove sono esposte collezioni d’arte, nel giardino dove ha composto “Le mie rimembranze”… no, troppi ricordi tristi… vorrebbe rientrare in una città.

- A Roma non mi sono trovato un granché bene, stavo a Palazzo Mattei dove ho soggiornato tra il 1822 e il 1823, se non ricordo male… ma in Via Caetani, è rimasto tutto uguale?” –, ha esordito al telefono.

- Più o meno sì -, ho risposto, - anche se all’altezza del civico 35 , accanto all’effigie della  Madonnella della Tenerezza, troverai una targa che ricorda il ritrovamento del corpo di un grande politico italiano sequestrato e ucciso nel 1978, ma è una storia lunga… e oramai non se ne ricorda più nessuno… chi è stato? Erano come briganti della tua epoca… infatti si chiamavano "brigate rosse”, ma lasciamo stare…

Comunque Palazzo Mattei-Antici è stato acquistato nel 1938 dallo Stato ed oggi è sede di alcune istituzioni culturali, quindi non puoi andarci a soggiornare, oltretutto non ci sono più eredi degli Antici, i tuoi parenti da parte di mamma -

- In effetti Roma –, ha detto Giacomo, - non mi è piaciuta, troppo grande, disordinata, l’ambiente culturale e letterario appariva piuttosto mediocre, le grandiose rovine del Foro mi suscitavano sgomento per la loro bellezza ma soprattutto per l’incuria e l’abbandono. Solo la visita alla tomba del Tasso preso il Gianicolo mi ha veramente rapito ed estasiato… mi piacerebbe tornarci oggi -

- Caro Giacomo –, ho incalzato io, – la situazione dopo 200 anni non è poi così cambiata a Roma, il disordine regna sovrano, ma la sua bellezza eterna è rimasta ancora intatta, se vuoi proprio tornare, ti consiglio un’altra città… -

- Allora che ne dici di Napoli? -,  ha domandato, – ci ho vissuto negli ultimi 4 anni della mia vita e sono stato sepolto anche lì, al cimitero Parco Virgiliano di Mergellina. Sono stato bene a Napoli, clima salubre, gente allegra , lì ho scritto “La Ginestra” -

- Ma dai Giacomo –, ho risposto, – lo sai che non è proprio così... intanto non si sa bene se veramente sei sepolto a Mergellina… i tuoi resti non sono stati trovati. Del resto quel sedicente Antonio Ranieri ha speculato sulla vostra amicizia, sul vostro soggiorno a Napoli e anche sulla tua sepoltura, ma è destino che la morte dei grandi uomini resti per sempre un mistero! -, ho aggiunto.

- Se proprio lo vuoi sapere ti confermo che anche Napoli è rimasta la stessa, certo non c’è più il colera come ai tuoi tempi, oggi c'è un altro pericoloso virus, però le condizioni sanitarie sono di gran lunga migliorate, il mare e il Vesuvio sono sempre uno splendore, ma forse anche oggi ti chiamerebbero “ranavuottolo”, e cioè ranocchio, come allora quando ti vedevano seduto al Caffè Due Sicilie –, ho ribattuto, – e poi ti toccavano la gobba perché portava fortuna! No no, alla fine anche il clima di Napoli non ha giovato alla tua salute, anzi l’ha peggiorata… -

- Ma allora dove potrò andare? Io sono un nobiluomo di campagna… certo non potrei tornare per vivere nelle metropoli di oggi, ad esempio a Milano, con la nebbia e l’umidità... farebbe troppo male alla mia salute… -, ha risposto lui

- Senti Giacomo -, ho detto decisa, - lo sai che sei uno dei mie migliori amici, è dalle scuole elementari che ti ho conosciuto e seguito non ti ho abbandonato mai, non ho letto solo le tue poesie ma anche le opere letterarie e filosofiche come le “Operette Morali” e lo “Zibaldone”, lo sai che ti considero un Grande ma, se posso darti un consiglio, resta dove sei, non tornare nella realtà. Troveresti un mondo incomprensibile per te… gli antichi testi su cui studiavi nella tua biblioteca non interessano più nessuno, il latino e il greco ora si studiano solo nel liceo “classico”, vengono spesso dimenticati o considerate lingue morte e inutili, oggi  passiamo tutto il tempo a leggere e scrivere su certi aggeggi elettronici (ma non sai cosa significa elettronico, poi ti spiego…) e a bere aperitivi al bar, figurati se ricordano ancora le tue opere… tutti in città  corrono e  lavorano, il “sabato del villaggio” non c’è più, casomai c’è il sabato delle discoteche e dello sballo… sì, è un’umanità infelice e insoddisfatta, come eri tu che nella sofferenza e nel dolore hai trovato la più felice espressione artistica, invece oggi preferiamo viaggiare, fare fitness (poi ti spiego cos’è…) e guardare annoiati la tv (basta, non posso spiegarti tutto, alla fine sono passati 200 anni!). In fondo oggi sei ricordato per il tuo “pessimismo”, di solito è la domanda che gli esaminatori pongono ragazzi agli esami di maturità, liquidando in due parole banali (il pessimismo leopardiano) tutta la tua sapienza e filosofia di vita e di opere… Rimani dove sei, e cioè nel cuore dei pochi e dei tanti che ti hanno amato e che ancora ti amano, come me. I tuoi versi risuonano sempre nella nostra anima e, stai tranquillo, risponderanno sempre come un‘eco infinito, dolce e struggente che lenirà le nostre meschinità e il nostro complicato e troppo reale percorso quotidiano. Rimani dove sei, Giacomo, rimarrai eterno e non ti dimenticheremo mai –, così ho concluso la telefonata.

Tutti i racconti

2
2
5

Sorriso Di Luna

16 June 2025

Si schiarisce il cielo della notte dopo la tempesta d'estate che si arrende ai raggi di luna, abbandonati sul tuo attraente sorriso di luna crescente, somiglia alla nostra passione, prima come fresco torrente d'impeto, poi estasi del riflesso della pace che mostri con orgoglio scintillante, [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

8
4
34

Obsession

16 June 2025

"Mo' passando per via Toledo, appena dopo il magazzino di don Tiberio Sgambati.” "Quando?” "Non mi ricordo. Sa, era in uno di quei giorni afosi di agosto in cui chi non era andato al mare rimaneva segregato in casa al riparo di serrande sbarrate alla luce della canicola. Fu allora che incrociai [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • U1796: Un racconto che tiene col fiato sospeso dall’inizio alla fine, guidandoci [...]

  • Dax: Bello il finale...quasi quasi mi fa pena lo stalker, quasi quanto mi fa rabbia. [...]

5
6
23

La luce e l'oscurità

15 June 2025

La luce e l'oscurità Ci sono mani che pregano e mani tese in avanti per non sbattere Ci sono occhi che ammirano una nascita e occhi chiusi per un addio Ci sono piedi che attraversano nuvole e piedi che scottano Ci sono pensieri che danno libertà ed altri che rinchiudono per sempre Ci sono vite [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

  • Dax: La poesia arriva diretta...like

  • Oggetti Smarriti: Una poesia sentita, limpida e sincera, che riesce a comunicare un messaggio [...]

7
6
27

Stazione

15 June 2025

Cammini con passo incerto questa mia vita, in bilico su un binario morto. Passeggiare annoiato di un viaggiatore sbadigliante che attende in una stazione vuota, qualcosa che non sa. Mi hai giurato amore, perfetto come una circonferenza, incantevole illusione, consunta da brevi lacune di felicità. [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

  • Dax: La fine fi un amore, vissuto con malinconia, senza rancore ma ringraziando [...]

  • Oggetti Smarriti: Stazione” è una poesia intensa e malinconica, con immagini originali [...]

5
9
33

La finestra verde

14 June 2025

“Mamma, mamma, corri, c’è qualcuno che mi spia dalla finestra!” La giovane donna salì di corsa la lunga scalinata. Fu aggredita da un’improvvisa tachicardia che l’accompagnò per tutto il tragitto fino alla camera del figlio. È vero, i bambini sono molto creativi e fantasiosi, ma il suo grido d’aiuto [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

5
9
30

Ascia Nera

Dax
14 June 2025

Trom posò il guanto corazzato sulla porta di legno della taverna. Le lanterne ardevano già, e il tramonto aveva lasciato dietro di sé un alone rosato su nuvole color latte. Quando i cardini gemettero, l’odore di fumo e maiale arrosto lo accolse come un vecchio amico. Varcò la soglia. Si fermò. [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Dax: Scure nera è carino, magari di può modificare il titolo....

  • Lo Scrittore: ben scritto, descrizione perfetta e divagazione sul tema Nani - Gimli della [...]

5
3
20

Baobab

13 June 2025

Baobab Ballonzolando beatamente come un babbuino sopra un baobab nell'isola di Bora Bora, durante la festa della befana, mi balenò per la testa che a Bologna c'era la sagra del bombolone e del budino alla banana con bacche di betulla. Così invitai la badante bielorussa di mia nonna Brenda che [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

7
12
22

Lei e Pasquale

13 June 2025

Aveva litigato con Serena. Donato lo ascoltava in silenzio, seduto allo stesso tavolo del dopolavoro. "… Dopo dieci anni di matrimonio Martina ancora si comporta come una bambina. Non mi rivolge la parola. Se faccio io il primo passo mi ignora, esce di casa senza dire dove va, salta il pasto e..." [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Ondine: Scorrevole, divertente e ben scritto.

  • Lo Scrittore: prima del web gli appuntamenti al buio era di tutt'altro tipo. c'era [...]

8
16
64

Forme e colori a Boccadasse

Storie colorate

12 June 2025

L'Italia è un paese fantastico, un paese unico, un paese che se qualcuno avesse voluto inventarlo mai avrebbe potuto farlo così bello e perciò amici lettori eccoci di fronte a una visione spettacolare, vengo a parlarvi di una storia che ha come protagonista un sassofonista di Boccadasse, antico [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

5
7
70

INSONNIA

12 June 2025

Buonasera Notte, mi farai dormire? Buonasera a Te, che mi vieni a cercare, a me ora ti volgi chè ti porti alle stelle? Che miele, sei antica! ma dimmi: stanotte mi farai riposare? Sai bene chi è prima causa di sé, nemmeno rispondo… ti svelo però che dentro tu trovi chi rallentare la sua imprimitura, [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Domenico Caricasulo: Mimmo ok, grazie a tutti per i like, per questa volta e l'altra... La realtà [...]

  • Riccardo: shakespeariano pensiero...piu in profondità
    amletico nelle numerevoli [...]

7
10
34

Lanterna...

Da leggere dopo il racconto "Seconda stella a destra"

11 June 2025

Ho freddo… Qui, fuori, è tutto buio. Sopra, lontano lontano, si intravedono minacciose nuvole nere che viaggiano spostate dal vento e innumerevoli puntini luminosi, che sembrano irraggiungibili. Siamo in dieci, tutte sorelle e tutte ancora trattenute al suolo da una cordicella. Alberto aveva [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

5
12
31

La curva dell'imprevisto (3/3)

Un imprevisto non avvisa. Entra in scena, e riscrive tutto

11 June 2025

Tremava, ma sapeva esattamente perché era lì. James, intanto, stava parlando sottovoce con il suo manager. Poi si voltò verso la sala. I suoi occhi incrociarono quelli di Amanda. E si fermò, sgranando gli occhi. Amanda sentì un brivido lungo la schiena. Lui la stava guardando. E le stava sorridendo. [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Ondine: Intanto benvenuta. Ho letto tutti e tre le parti, si legge con piacere, forse [...]

  • Lawrence Dryvalley: Lette tutte le parti. Ok, il romance non è nelle mie corde (anche se [...]

Torna su