Amici lettori di letturedametropolitana, eccomi di nuovo con una nuova sperimentazione, non più basata su forma grammaticale e formalità demenziale, o meglio  mi correggo, la demenzialità non può mancare perchè in questo mondo astratto non ci rimane, quanto meno di ridere e così, oggi vi sottopongo, oggi vi coinvolgo in questa mia nuova sperimentazione, in questo momento non tengo il classico foglio di carta bianca e neanche la penna in mano, sono alla tastiera, non guardo lo schermo, non ho un canovaccio, nè un idea di quello che scriverò, andrò a caso, improvviserò, scrivo quello che sento e oggi voglio farlo giallo, beh, siamo in Estate e il giallo ci stà bene, anche se non sono uno specialista è proprio questo il bello, chi sà che uscirà fuori, signore e signori si alza il sipario, qui non si scherza, si improvvisa, forse scioccherò i puristi, i fanatici della letteratura ma come vi ho detto è una sperimentazione, se volete, dico proprio a voi,  non leggete, magari andate alla fine e troverete insieme al ladro, la risoluzione del caso, tutto iniziò con i furti costanti, matematici, scientifici, una serie di scassinamenti alle macchinette distributrici delle sigarette, in città c'era qualcuno che le rubava, che sia una banda di fumatori?Una ghenga di rubbagalline? E già ma che razza di ladri erano costoro? Ormai la gente ha preso coscienza, le sigarette non vanno più di moda, tutti hanno capito che nei film la sigaretta in mano ai protagonisti è finzione e poi al posto della cicca tutti hanno in mano un telefonino, ma li vedete mai in macchina?Quando c'è una macchina ferma con il verde che è scattato, ci potete giurare c'è qualcuno distratto con il telefonino in mano, ma per la miseria, tutte queste sigarette rubate a che scopo?Insomma in città i furti alle macchinette imperversavano, sparivano le sigarette ma non gli incassi, strana stà cosa, una volta si pensò pure che si era capito tutto, perchè davanti al negozio venne trovato sul marciapiede un morto e gli investigatori pensavano di avere una traccia e invece no, il morto era morto per cavoli suoi, gli trovarono in tasca la schedina vincente del sei milionario e gli venne un colpo, che peccato, ma torniamo a bomba, la polizia barcollava nel buio, i tabbacai erano disperati, dopo ripetuti furti, avevano organizzato, tutti insieme, delle ronde anti furto, giravano per la città in perlustrazione ma nisba dei ladroni un casso e che casso, gli addetti ai lavori non sapevano più che inventarsi, aspettate che chiudo la finestra, c'è uno che urla e dice le parolacce, fatto, ok, quì il mistero è fitto, state pensando che la mia immaginazione si è bloccata? Per dirla alla toscana, siete grulli, le mie dita sulla tastiera vanno da sole, minchia, stà sperimentazione funziona, anzi sapete che vi dico? Chiuso il giallo, proverò un altra volta, approfitto per salutare Scilipoti che in questo momento stà in vacanza in compagnia, sono felice, il ragazzo si merita di stare bene, allora dicevamo che c'erano dei reiterati furti si sigarette ma nessuno ci stava capendo una mazza, neanche voi, vero? Ma certo allora che giallo sarebbe? Che poi mica è detto che ci debbano essere dei morti, degli assassinati, stè cose le lascio a voi puristi della tematica, io sperimento la scrittura folle e tra le righe, state accorti, c'è comunque un messaggio, ancora non lo conosco ma prima della fine vi svelerò. Oh, dimenticavo, se vi state chiedendo perchè le telecanere di sorveglianza non avevano beccato i mariuoli è solo perchè gli stessi mica erano micchi, davanti alle lenti avevano messo delle belle fette di provolone spesso e prima di effettuare la suddetta operazione, i rubatori di sigarette erano mascherati con le maschere dei politici più in auge, oh, sì è una tecnica già visto nei film, io l'ho sempre detto che il cinema ha già, da sempre detto tutto.Molto bene, anzi molto male, rettifico bene i ladri, male per i tabbacai, neanche le assicurazioni volevano più assicurarli per furto.Un giorno arrivò una telefonata anonima "pronto tabbacaio della fava, se volete che cessino i furti, dietro il bancone mettete del personale femminile in topples e aspettate le prossime istruzioni"...a questo punto anche voi amici lettori, dovete aspettare, qui termina la prima parte, vi aspetto alla prossima fra qualche giorno, mi raccomando non cambiate canale, aurevoir. P.S. siete rimasti delusi?Ma no, tranquilli, mi chiamo Ernesto e torno presto.

 

Tutti i racconti

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Non eri tu.

02 May 2025

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02 May 2025

Non ho piu una faccia. Ho una maschera. Quei 4 amici che mi leggono penseranno che tutti indossiamo una maschera per apparire come gli altri ci vogliono. Ma la mia non è una maschera metaforica è reale, in carne e ossa. Tutto è cominciato cinque mesi fa quando ricevetti una telefonata da una mia [...]

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Resa dei conti

01 May 2025

« Rivestiti, dai, rivestiti e vattene in fretta ». Bagno, vestiti raccolti e indossati, scarico, rubinetto aperto e poi chiuso, oggetti raccolti. Si apre la porta ed esce una nuvola di vapore. Il condizionatore ronza furioso nel grande bagno senza finestra. Dalla strada arriva il rumore della [...]

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La maschera della virtù

01 May 2025

Nino era un bambino, con gli occhi grandi e curiosi come la luna piena. Ogni domenica, si recava all'oratorio con il suo amico Francesco, per giocare e ridere insieme. Ma il parroco, con la sua voce severa come un tuono, li costringeva a partecipare alla messa. Un giorno, mentre il prete parlava [...]

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Acqua

Dax
30 April 2025

Acqua, La vita è in Lei la terra la brama l'uomo la usa, la sottovaluta, è solo Lei; Ma quando furor di cielo Incontra l'arroganza dell'uomo preso di sé, Che la dimora sua trascura, allora schiuma, e forza Onde che nulla ferma, Rivi e torrenti, diventan giganti dai mille denti. Lacrime e perdita, [...]

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Giuseppe

30 April 2025

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Dexter era un collie di tre anni e viveva in una bella villa con giardino di proprietà del professor Jones. La casa del professore si trovava in periferia di un piccolo paese ed era sempre chiusa con un cancello con sbarre di ferro, dove da fuori si poteva guardare la bellezza del giardino ben [...]

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Go to Mars

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Non so per quale motivo mi sentivo così, ma ciò che provavo era vero. Avevo realizzato che essere un duro era parte di me e non un coglione dal pugno facile. Io ero un duro davvero. Io ero Jason Statham. Al di là della finzione cinematografica che Hollywood mi aveva cucito addosso ero veramente [...]

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27 April 2025

Questa volta non avevo chance . La convocazione era giunta con la solita telefonata. Ma questa volta il tono della voce ed un paio di imbarazzati silenzi, mi avevano fatto intuire ciò che mi aspettava. Sapevo sin dall'inizio che sarebbe arrivato il giorno in cui le cose mi avrebbero costretto [...]

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