Domani è il dieci giugno e son novanta.

Anzi lui avrebbe detto: ”I novanta sono finiti, ora sei nel novantunesimo….” .

Gli piaceva scherzare così, ma in fondo dell’età non gli importava niente.

 

Un sole brillante risplendeva sul mare e la giornata era calda, una delle prime veramente calde. In veranda però, stando all’ombra e con la lieve arietta che giocava con le piante, si stava veramente bene.

Sola, si inebriava con l’aroma dei rosmarini e, in lontananza, sentiva le onde cantare.

 

Novanta sono tantissimi ma non si fanno bilanci, si guarda sempre avanti e si vive fino all’ultimo secondo che ci viene donato.

Aveva imparato anche questo.

 

Quanti anni avevano passato vicini? Aveva oramai perso il conto.

E poi vicini come? Che cosa rappresentava la loro vicinanza?

Tanti anni e non erano stati capaci di dare una risposta a questa domanda.

Si ricordava perfettamente come era iniziata tutta la faccenda anche se era un inizio tutto da dimenticare.

Per caso si direbbe, per circostanze impreviste e poi, con una velocità inspiegabile, il legame era cresciuto, ogni giorno più forte, ogni giorno più profondo e sempre inspiegabile.

Quante cose fatte assieme, quanti obiettivi immaginati e raggiunti, quanta strada, un cammino a volte difficile ma tanto bello.

Si poteva pensare che volessero rinchiudersi in un mondo tutto loro, come in una “bolla”, protetti, isolati, ma da quei momenti, da quella “bolla”, uscivano rivitalizzati e pieni di fiducia nel futuro:

“I tuoi occhi, mi basta guardare i tuoi occhi e capisco che posso andare avanti, che c’è sempre la speranza, che si deve credere nelle cose buone, con la certezza che prima o poi si realizzeranno….”.

 

Chissà chi verrà a trovarmi domani? Forse mio fratello, forse la signora Assunta, ‘Assuntina’.

Quando passa qui davanti mi saluta sempre e mi ha detto un sacco di volte che per i novanta doveva mangiare la torta con me.

 

Lui non mancava mai, solo l’ultimo anno non riuscì a venire ma mi mandò un gran cesto di frutta e dei fiori.

Certo, per i fiori ci pensarono i nipoti su sue istruzioni, ma il biglietto era scritto da lui, non potevano esserci dubbi:

 

“Oggi è una festa per tutto quanto hai regalato al mondo fino adesso e per quanto potrai ancora regalare da domani. Auguri e un bacio”.

 

Son passati oramai quasi quindici anni.

 

Il sole, nel suo giro, le baciava le braccia candide dando risalto all’argento dei capelli.

 

Lentamente, prese il piccolo scrigno che Irina aveva posto sul tavolo e se lo appoggiò in grembo.

Le sue dita sottili lo aprirono e cominciarono a cercare con attenzione, fino ad estrarre un piccolo fiore di vetro.

Lo accarezzò con delicatezza, lo rigirò tra le dita e un raggio di sole, rimbalzando nel cristallo, illuminò i suoi occhi blu, rendendoli ancora più vivi e luminosi.

 

Pochi momenti.

 

Posò il fiore nella scatola, richiuse il coperchio e la mise nuovamente sul tavolo.

Si alzò e pian piano rientrò in casa, il pranzo era quasi pronto e doveva preparare la festa, domani son novanta………

 

Tutti i racconti

4
6
31

In una parola, rassegnati.

03 December 2025

In una parola, rassegnati. Da quando sei cresciuta, il tuo carattere non cambierà, nessuno può realmente cambiare e se non ci credi, non prendertela con me ma con i numeri. La statistica ci insegna che nessuno cambia, sai? E gli strizzacervelli sono i primi a saperlo: lo sai che per ottenere una [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Maria Merlo: Stile deciso e buona gestione del tema scelto. Bravo.

  • ducapaso: Elena, Paolo, Spettatrice, Dax, Maria, grazie a tutti voi, ho apprezzato ognuno [...]

3
4
17

Volevo essere William Shatner 1/2

03 December 2025

Ricordo ancora quando accadde la prima volta, e come quel personaggio, o meglio, tutta quella mentalità, entrò nella mia vita. Era un pomeriggio come tanti altri e non avevo voglia di fare i compiti. Fuori il cielo era grigio; non avevo voglia di uscire e accesi la TV. Erano le 18, evidentemente, [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Maria Merlo: Davvero originale e ben scritto. Bravo.

  • thecarnival: mea culpa;) ops errore temporale ... ora la memoria continua a farmi cilecca [...]

6
9
35

Di stagista in stagista

Giu
02 December 2025

Giorno uno della mia presenza in azienda. Mi sistemarono in un angolo molto luminoso, proprio vicinissimo alla finestra per permettermi di avere la giusta luce quotidiana di cui avevo bisogno. Devo ammettere che mi piaceva molto la postazione che avevano scelto per me, avevo sentito dire che decisero [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Rubrus: Secondo racconto che ha per oggetto un pianta. Tenero e gradevole, riesce a [...]

  • Davide Cibic: E’ ufficiale, le piante vivono! Spesso si dice che per il buon andamento [...]

3
12
29

La Clorofilladinia

02 December 2025

“Vedrai,” mi hanno detto gli amici, “prima o poi incontrerai una Clorofilladinia. A chi va ad abitare vicino al Secchia può capitare.” Ed eccola qui. Sale da me, entra in questa stanza passando dalla finestra. Non l’ho sentita sulle scale, e così oggi la conosco per la prima volta. L’ho vista attraversare [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Elena D.: Bel racconto, intenso e che incuriosisce molto parola dopo parola !

  • GiuliaCango: Grazie ancora

7
8
29

Non leggerai il mio nome

01 December 2025

Non leggerai il mio nome Quel foglio rimarrà bianco e sfuggente Chiunque avesse voluto scriverlo, ne sarebbe rimasto deluso Avrebbe deciso qualcosa, che non avevo scelto Sarebbe andato per consegnarlo, quando ero ormai lontano Lontano da quel fumo che copriva il mondo, fino a soffocarlo Avevo mani [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

9
24
33

Soluzione radicale

01 December 2025

Il monolocale mi garba. Così pulito e ordinato, sembra la casa delle bambole. Beh, per quel che ne so io, perché lo giuro, non ne ho mai vista una. Che posso dire, ragazzi? Per ora me ne sto qui, sotto un buffo piumino rosa e un lenzuolo pieno di orsetti stampati. Insomma, mi sembra di vivere dentro [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Smoki: Oh, nice! Un bel drama teso! Ho sperato che si soffocasse col formaggino, ma [...]

  • Maria Merlo: Grazie, Smoki, mi hai regalato un commento bellissimo.

3
3
28

Il libro magico (2/2)

Intrigo a casa Natale

30 November 2025

Gli elfi che erano di sentinella avevano sentito e visto Darkman introdursi furtivamente sul sentiero che portava a casa di Babbo. Avevano dato l’allarme e ora erano tutti nascosti nelle vicinanze della casa in attesa del nemico. Sapevano che il mago era forte e usando la magia poteva sconfiggerli, [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Rubrus: Un po' grinch e un po' Calimero, che si sbianca col mattarello invece [...]

  • Dax: "Con la violenza si aggiusta tutto"(cit. Legs Weawer)Like

3
11
66

Elisa e lo specchio

30 November 2025

Dopo il maithuna, seduto nudo sul letto, la osservavo rivestirsi davanti allo specchio rettangolare da parete a figura intera. Sulle spalle scendevano con leggerezza i capelli biondi ondulati. Le natiche a mandolino. Le gambe bianche lunghe. Le caviglie sottili. Spostai lo sguardo sullo specchio. [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

  • Dax: la donna che si riveste allonspecchio è un'immagine potente, ricca [...]

  • Elena D.: Parole che evocano istantanee nitide. Perdermi in racconti e storie rimane [...]

3
3
31

Il libro magico (1/2)

Intrigo a casa Natale

29 November 2025

Oltre il regno della neve e del gelo dove vive Babbo Natale con gli elfi e le sue amate renne, andando verso oriente e camminando per giorni e giorni, si arriva in una città chiamata Blacktown. Un posto altrettanto freddo, ma del tutto privo di luce, di alberi e di animali. In quelle terre c’è [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Virginia Lupo: buonasera. Una storia, una favola più adatta alle persone adulte. La [...]

  • Dax: Una favola "nera"...attendo la seconda parte Like

13
10
39

Jean Vallette parte (2/2)

Da Rieux-Minervois a Parigi

29 November 2025

È giorno fatto da un pezzo quando Jean e Jòrdi giungono in vista di Carcassonne. La doppia cinta di mura merlate e le torri che proteggono l’antica città hanno anche questa volta un grande effetto sul giovane. Jean ripercorre con gli occhi della mente i sei anni trascorsi al Petit Séminaire. Latino, [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

14
5
43

Jean Vallette parte (1/2)

Da Rieux-Minervois a Parigi

28 November 2025

2 ottobre 1865 È ancora notte a Rieux-Minervois. Un vento gelido soffia, promettendo un cielo terso e una bella giornata d’autunno. «Lo gal canta, Joan-Baptista. Lo sénher Jòrdi t’espèra» [1]. «Óc, maman»[2], dice il ragazzo prendendo la sua valigia di cartone e scendendo per la rampa ripida [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • La Gigia: In questo intrigante racconto c'è uno studio approfondito non solo [...]

  • Dax: Piaciuto. Attendo continuo.Like

7
9
42

Tutte le mattine

28 November 2025

Tutte le mattine, più o meno alla stessa ora, li vedo. Lui è lì, sul marciapiede poco prima della fermata della corriera. Lei è al balcone, pigiama chiaro e una sigaretta tra le dita. Quando passo in auto li intravedo soltanto per qualche secondo, ma è sempre uguale: lui guarda verso l’alto, lei [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

Torna su