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Nessuno si è mai fermato a parlare di un tema attuale che affligge il nostro pianeta da un paio di anni: il senso di esistere delle siepi artificiali.
Sì, avete capito bene. Quei rotoli di plastica verde acceso che puzzano di petrolio. Vengono messe su balconi e cancelli per preservare la privacy. La PRIVACY. Perché il rischio, si sa, è tangibile: il passante che dà una sbirciatina mentre cucini, che guarda di che colore hai il salotto, guarda magari anche il tuo bambino mentre gioca in giardino, oppure potrebbe osservarvi mentre tu e il tuo lui/lei vi scambiate innocenti effusioni. Io personalmente, se non ci fosse la siepe finta neanche ci guarderei nelle case. Mentre cammino ho altri interessi, il cielo, gli alberi, qualche ragazza in tuta a spasso col cane, le auto che potrebbero investirmi. Tuttavia se vedo la siepe artificiale ho un senso irrefrenabile di infilare l’occhio fra una foglia finta e l’altra, per vedere che succede. Il ragionamento è chiaro, se l’hanno messa avranno qualcosa da nascondere! Ma poi rido e ragiono sulla stupidità umana. Penso alla domenica in cui la famiglia felice va al Brico e torna a casa con il rotolone verde di plastica e il marito si occupa prima di cena di sistemare la vitale barriera sul balcone, al fine di preservare la PRIVACY. Poi penso alla moglie che due mesi prima ha partorito e ha sbattuto la foto della bambina su FACEBOOK con la bargiggia ben in vista e il cordone ombelicale ancora attaccato. Poi penso a lui, che per il loro anniversario ha portato lei nel ristorante dove si sono conosciuti e ha postato una bellissima foto di un bacio con indirizzo e posizione (margine di errore 15 metri in genere). Il resto della serata hanno parlato poco, ma quanti likes quella foto! Poi ripenso ancora a lei il giorno in cui lui le ha chiesto di sposarla. Quando ha postato su FACEBOOK la foto dell’anello, promessa del loro intimo amore, cosicché tutti i suoi amici potessero vederlo. Poi ripenso alle siepi, quelle finte, quelle per la PRIVACY e piango.
Giuseppe Scilipoti, 21 October 2024
Insieme fino alla fine
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Due innamorati. Un paracadute. Nessun sopravvissuto.
Zio Rubone, 18 October 2024
La bottega dei giocattoli
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Sapientemente Lisa cuciva la bambola di stoffa imbottita di morbido kapok. Giovanni col bulino intagliava vagoni, presto il trenino correrà i binari sbuffando. Guardano i fratellini dietro [...]
Amelia, 08 October 2024
Settembre
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Il silenzio avvolgente di un qualsiasi sabato pomeriggio di un qualsiasi giorno di Settembre. Un silenzio caldo e accogliente. Di quelli con il cielo azzurro, di un azzurro limpido. Tutto sta lentamente [...]
Giuseppe Scilipoti, 06 October 2024
L'aprimitili
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Quando ero un adolescente, prevalentemente nei mesi estivi dacché libero dagli impegni scolastici, da lunedì a sabato mi prodigavo come commesso magazziniere in un negozio di articoli casalinghi. [...]
Tutti i racconti
Utente Anonimo
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Giuseppe Durante la mia carriera lavorativa ho avuto la fortuna di conoscere circa duemila persone. Con alcuni sono diventato amico. Uno di questi era Oreste il titolare del più grande negozio di elettrodomestici di Cremona e provincia. Il sabato pomeriggio mi piaceva aiutare e lì conobbi Giuseppe, [...]
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Walter Fest:Bravo Dario, scrivi con una linearita' che ti fai leggere, complimenti. Riguardo [...]
Walter Fest:Io sono molto esigente e ti giro la citazione di Mario er benzinaro...." [...]
Era lì in quel corridoio un po’ scuro, certo non un bel posto per un appuntamento ma lei sembrava tranquilla, mi guardava con quei due occhi furbetti pronti ad illuminarsi, silenziosa e attenta. Non sapeva quanto l’avevo seguita in segreto, quanti timidi tentativi avevo fatto per tornare con lei. [...]
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Walter Fest:Benvenuto tra di noi, complimenti, ciao alla prossima.
Parte 6: Il sacrificio finale La notte successiva, mentre M. raccoglieva freneticamente le sue cose, convinto di poter fuggire dal villaggio, un rumore improvviso alla porta lo fece sobbalzare. Le figure incappucciate che aveva intravisto attorno alla chiesa irrompevano nella sua stanza, muovendosi [...]
Perché, o credi o non credi, ma nel dubbio tu devi tenere aperta questa ipotesi, no? E allora ho aggiunto, come per parlare con questa povera giovane sventurata, guarda: se tu vuoi restare qui a casa mia… qui dove sei… io ne sono felice, è come se tu fossi mia figlia. Se vuoi invece avere una sepoltura [...]
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Piccola stella:Complimenti. Vivi e morti facciamo parte dello stesso tessuto nel grembo della [...]
Rubrus:Letto. Mi sono ricordato di un racconto che scrissi diversi anni fa, ma non [...]
Parte 4: La maledizione M. ascoltava, un brivido di disagio serpeggiante lungo la schiena. Quella che un tempo poteva sembrare una semplice leggenda di follia si era trasformata in un incubo palpabile. F. parlava di figure spettrali e ombre inquietanti che si radunavano nella chiesa di notte, tessendo [...]
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Zio Rubone:Ecco, più che il già citato Wyndham, mi ricorda Lovecraft. Megio [...]
Oggetti Smarriti:Grazie Piccola Stella e Zio Rubone per il vostro apprezzamento, per quanto [...]
Vibrazioni profonde bassissime avanzano si rigenerano in crescendo sempre più alte. I polmoni si espandono in alto indietro in tutte le membra. Si odono sibili fischi urli lancinanti di animali feriti a morte. Sentimenti, legami, affetti si scuotono come fronde sotto vento impetuoso l'uragano [...]
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Piccola stella:Mi trovo d'accordo con Zio Rubone. Brava. PIÙ che un pianto mi è [...]
Pochi giorni or sono, ho preso la metro collinare per recarmi ai Colli Aminei, presso la celebre villa Domi, per incontrare un amico intento a preparare una serata evento in detta villa. Ma quando la metro si è fermata alla stazione di Chiaiano ho sentito una tale nostalgia del luogo che mi ha [...]
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Oggetti Smarriti:Caro Gennarino, il tuo racconto è un omaggio sincero e appassionato [...]
Gennarino:Oggetti Smarriti: Gentilissimo, innanzitutto grazie per il tuo commento e per [...]
Era una splendida giornata di sole, e decisi di accettare l'invito di un mio amico che viveva isolato in campagna, abile scultore. Una volta parcheggiata l'auto nel cortile della casa di Glauco, una ex fattoria parzialmente ristrutturata, sentii la sua voce roca, era un accanito fumatore di sigari. [...]
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Dario Mazzolini:a domani per il finale. Bravo perché mi è piaciuto.
Piccola stella:Mi piacciono questi racconti alla soglia di due mondi paralleli che a volte [...]
Affittò una stanza nell'unico B&B del villaggio, una struttura vecchia e malandata, con finestre piccole e muri di legno anneriti dal tempo. La proprietaria, una donna anziana dagli occhi penetranti, lo accolse con un sorriso enigmatico. “È qui per i lavori di scavo, vero?” chiese senza aspettare [...]
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Oggetti Smarriti:Esatto Rubrus, il romanzo da cui è tratto il film di cui ho parlato [...]
Oggetti Smarriti:Ho visto anche il remake del film ma come dici tu giustamente era da dimenticare.
Laura Marra: l’artista che ride e dipinge d’immenso Amici lettori eccomi di nuovo a parlarvi di arte al buio, senza trucco e senza inganno, le opere ci sono ma non si vedono e allora fidatevi di me e statemi a sentir, abbiamo con noi Laura Marra artista Genovese. Era da poco iniziato un nuovo [...]
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Piccola stella:Sei bravo Walter a raccontare gli artisti e le loro opere d'arte
Walter Fest:Savina ti ringrazio del complimento, sta diventando quasi una missione, trasmettere [...]