Brano originale

Una giovane donna si trova sperduta nel quartiere parigino di Montmartre, intorno a lei una scura coltre di buio. La giovane cammina fra i vicoli costeggiando un lungo muro, ha paura, entra finalmente in una casa. Sale le scale, comincia a intravedere una luce, si trova nel mezzo di un bar frequentato da uomini ubriachi. Gli uomini si avventano su di lei: la vogliono rapinare, forse abusarne. La donna urla di terrore, i maniaci la legano, la buttano in un fiume, aspettano sulla riva di vederla divorata dai topi. La donna sprofonda nell’acqua, comincia a dondolare. Si sente soffocare. Una mano la scuote, si sveglia, finalmente la voce amica del dentista: «Tutto fatto signora. Mezza corona, prego!»

 

Inversione totale

“Prego, mezza corona. Signora, fatto tutto?”

La dentista è un’amica: la sua voce, finalmente! Si sveglia e le scuote la mano. Lei si sente soffocare e comincia a dondolare nell’acqua. Sprofonda, la donna, divorata dai topi. Sulla riva aspettano di vederla, buttata in un fiume; maniaci! Terrore, urla di donna. Abusi, rapine: su di lei si avventano gli uomini ubriachi, uomini che frequentano bar. Nel mezzo si trova la luce. Intravede dove cominciano le scale, le sale: una casa, finalmente! Entra, ha paura: il muro è lungo, costeggiando i vicoli cammina la giovane. Buio, coltre scura intorno a lei: è a Montmartre: quartiere parigino sperduto, dove si trova una donna giovane.

 

Favola distopica

C'era una volta una città di nome Mammatre che aveva guttato una tata grande nelle sue strade; era buio e lei non vedeva niente. Scilava piano piano lungo il muro e piantremava tutta di paura. In cima ad una scala lunga lunga vide una bagliuce lontana, ma finì dentro ad un postobrutto con degli assassini che la volevano prendere. Lei pianse e impietò, ma loro la legarono e la buttarono nel fiume, dove c’erano un megarione di topomostri con le zanne che la mangiavano sott’acqua.

Però Dentamico infila una mano nell’acqua, la prende e lei si sveglia. Lui dice “Ora è tutto a posto, tatagrande. Mi regali un soldino?”

 

Livore odontiatrico

Sudicia malnata! Si agita e sobbalza tutta, nel suo incubo da isterofessa; rischio di perforarle una radice, come minimo. Chissà cosa le passa in quella zuccaricca da aristoborgante. Brutta allucivacca. Tutti così: ricchi, viziati e psicodifettati, come minimo! Bel guadagno che ho fatto, in quanto a clientela, aprendo la bottega a Montmartre. A volte penso che avrei fatto meglio a restare con i rompiossa delle bettole, ad occuparmi delle marcitudini coronali e delle voragicarie.

Ti auguro di sognare quelli, tettesecche! Sogna che ti portano in uno di quei bar, in cima alle scale strette, dove ti ripassano per benino e poi ti buttano giù, nuda e legata, nel canalpiscio, in pasto ai topi! Come minimo.

Oh, come si contorce…

Su, forza, in piedi, pignascoscia: mi devi un credito, come minimo, per quella orofogna che ti ritrovi!

 

Luci a Montmartre

A quel tempo, il buio non mi avrebbe mai spaventata: ma forse è perché, in quegli anni, Montmartre non si sarebbe mai potuta definire veramente priva di luci. C'era sempre qualche insegna accesa, il chiarore delle finestre di un night club, la fluorescenza delle luci sui corpi nudi in qualche locale; la pelle abbronzata scintillava di ultravioletti, ovunque: fra i vicoli, lungo i muri interminabili, dentro le case. Ricordi? Sono sola, sperduta; il tuo richiamo mi trascina per le scale, dove i corpi danzavano nell'oscuro languore di un bar; eccone altri, lucidi e sudati, di uomini ubriachi, dove guizzavano fasci nervosi di muscoli; si avvicinano, fremono di desiderio, le loro mani ruvide sfregiano la serica eleganza del mio vestito. Le mie urla riempiono l'aria di vibrazioni ossessive, che si perdono nel ritmo tribale di una danza lubrica, raffinata e selvaggia; mentre lacci di cuoio pregiato mi stringono il corpo nudo, colgo l'immagine di un ventre sinuoso e scintillante, che sussulta sotto i colpi frenetici di una danza sfrenata: è solo un attimo, mi sfugge davanti mentre scivolo verso il fiume. L'acqua mi avvolge: desidero il suo abbraccio, ma la purezza gelida della corrente è infestata di luridi topi. Sento le zanne sudicie che mi lacerano la pelle e la insozzano di bava fetida: lo squallore e l'acqua stagnante mi serrano la gola, dondolo nello spasmo dell'agonia e scopro che il suo ritmo è quello di un estremo amplesso, un godimento finale che mi sprofonda nell'oblio.

La tua mano mi scuote, è sottile, curata; profuma di anestetico e crema agli elastameri. Ondeggia su di me il tuo viso misterioso e asimmetrico, i tuoi capelli dal taglio scolpito, lo sguardo ribelle e sfuggente. Socchiudi le labbra efebiche e sussurri con voce roca: "mezza corona e sono tuo".

 

Tutti i racconti

4
4
14

Guscio

18 April 2024

Io, piccola noce, mi accoccolo e mi accartoccio nel mio guscio. Riposo in esso, avvolgente e protettivo. Vivo appesa a un vecchio albero, orgogliosamente in piedi da anni, forse secoli, in un giardino di un castello. Il castello ha alte mura e torri e un fossato e un ponte levatoio chiuso, ormai [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

1
2
8

Haiku

18 April 2024

acheni al vento sfioriti verso il viaggio - flusso di vita Laura Lapietra ©

Tempo di lettura: 30 secondi

4
8
12

L'uomo nasce libero ma ovunque è in catene

La società annienta l'uomo.

18 April 2024

Alterne, dure e drammatiche vicende, avevano portato il nostro protagonista Vincenzo Capperi ad adottare una definitiva e drastica soluzione. Da tempo si sentiva prigioniero nell'ambiente familiare. Prigioniero del suo lavoro, schiavo dei suoi clienti, dei suoi fornitori. Di obblighi da rispettare. [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Gennarino: Stapelia, sinceramente grazie per la tua stima e fiducia.

  • L’esilioDiRumba: Io non ho ancora la quantità di esperienza di vita di stapelia, ma condivido [...]

5
7
24

La paura non è niente

17 April 2024

La paura non è niente La paura non è niente Dammi la tua mano Un altro inverno passerà sai Ed arriverà il profumo dei fiori Stringi le tue braccia intorno a te Ma devi stare tranquilla La paura non è niente Veste solo male Forse non ha neanche un buon odore Attraversa con me il fiume Ha lente [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

3
3
14

Rugiada motivazionale

Poesia concettuale ispirata da “T con 0” di Italo Calvino e “Un infinito numero” di Sebastiano Vassalli

17 April 2024

Un elevatissimo numero di volte la nostra realtà si ripete. Se potessimo vedere ognuna di esse con occhi umani non le distingueremmo. Ogni risultato individuale originale, trovata esclusiva del proprio gusto e ingegno, è ripetuto identico ogni volta da perfetti sconosciuti, [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

  • Patapump: hai dato molte possibilità e riflessioni
    opto nel cercare di non [...]

  • stapelia: Appare più una riflessione filosofica piuttosto che una poesia,Molto [...]

15
18
80

Il meteorite gigante

17 April 2024

Un meteorite gigante, tra una quarantina di minuti, si schianterà sulla Terra, si prevede una catena di eruzioni dalle quali seguirà l'esplosione che spazzerà via tutto quanto. Negli ultimi anni gli scienziati avevano vagliato le possibilità di evitare l'imminente catastrofe, senza però giungere [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

4
6
14

Il Testamento Mancato

17 April 2024

IL TESTAMENTO MANCATO Quella sera Alyssa era davvero stanca, i preparativi della festa per gli ottant'anni della nonna erano stati meticolosi e avevano richiesto molto impegno. Alyssa aveva fatto in modo che tutto fosse perfetto, voleva che nonna Ingrid fosse felice. La nonna era sempre stata [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

8
16
26

CUORE DI DONNA

Il mio, il tuo, il nostro

16 April 2024

Nell'officina del cuore ho percorso sentieri incerti e tortuosi, scalato picchi annevati di sangue, disceso valli assetate di tempeste d'amore. Ho visto grande bellezza in un lago di lacrime, slanci impetuosi abbracciare ridenti ostacoli e scogli improvvisi. Una cattedrale è apparsa dal nulla [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

5
9
16

Melodramma story

16 April 2024

Melodramma story Ho incontrato dal barbiere di Siviglia la Norma e sua sorella Tosca che si facevano belle per andare al compleanno di Otello organizzato a casa di una Italiana in Algeri di nome Aida. C'era anche una certa Madama Butterfly con suo marito, un rusticone affiliato alla Cavalleria [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

7
11
77

Fiaba

15 April 2024

Secoli fa, nei recessi della Foresta Nera, fu evocato un aiuto demoniaco per osteggiare un’orda di famelici troll. Dämon li sterminò tutti, mettendo fine di fatto alla loro specie. Sopravvivono nel folklore nordico, del demone s’è persa invece ogni traccia. [pubblicato originariamente sull'account [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Rubrus: Visto il disegno del mostro e mi viene in mente un concetto bizzarro: nascondere [...]

  • Lawrence Dryvalley: Stapelia, diavolo grazie!!
    Pata, grazie ancora anche da prte di R.
    Rubrus, [...]

5
7
33

Notte di ognissanti

nuova edizione

15 April 2024

Nel villaggio erano rimasti, ormai, solo pochi abitanti. Nessuno veniva più da fuori per entrare a far parte della comunità, come una volta. Le famiglie si assottigliavano sempre di più, ogni anno i morti erano superiori alle nascite. Il paese stava morendo, fra non molto sarebbe diventato un [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

3
12
37

Pepe

Le città invisibili 2.0

14 April 2024

Un giorno, in cui le intelligenze artificiali saranno autonome, inventeranno un dispositivo tecnologico in grado di scoprire che in ogni uomo o donna non votati alla scienza, anche nei meno sospetti di loro, si racchiude qualche importante legge cosmica. E di distinguere distintamente chi siano [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

Torna su