Nel momento dell'aurora il pittore arrivò sulla spiaggia. Il suo scopo era dipingere il momento migliore, quindi si era ben organizzato, con una macchina fotografica per provare l'effetto di ciò che vedeva una volta messo su carta, quindi aveva tutto il necessario per stampare in macchina.
Il momento era magico: non c'era nessuno in vista, i colori erano ovattati e le luci tenui, mentre il silenzio era rotto solo dal sussurro delle onde che si rompevano piccolissime sul bagnasciuga. Per un certo tratto l'acqua era profonda appena pochi centimetri sulla sabbia uniforme, cosicché si poteva passeggiare a piedi nudi nell'acqua fresca. Ma non era quello che il pittore cercava, quindi mise da parte i fogli e attese.
Nella mattinata, i colori divennero vivi, la spiaggia si popolò di bambini che giocavano felici e delle loro risate. La gioia vitale si trasmise tutto attorno, con il ritmo dei cavalloni e nel sapore di sale che la brezza portava sulle labbra, ma neppure questo era quello che il pittore voleva, quindi ripose le nuove stampe e aspettò ancora.
Quando il sole fu allo zenit, con la pressione dei suoi raggi, riusciva ad appiattire ogni cosa, le forme che si insinuavano nelle fessure delle palpebre, nei colori, tutti vicini alla luce abbacinante, nei pochi che si attardavano nella calura prima andare a pranzare. E non era certo questo che piaceva al pittore, quindi attese ancora.
Nel pomeriggio una nuova consapevolezza si era estesa sulla spiaggia: la sicurezza di chi era rimasto a fronteggiare il gran caldo, che adesso il sole premiava con una nuova dose di forza vitale, capace di penetrare a fondo tra le rughe della pelle riarsa dal salmastro. La sabbia non era più rovente e ci si poteva camminare con maggior sicurezza, i contorni delle cose erano appena sfumate per dare una perfetta morbidezza a ciò che l'occhio coglieva, il vento era caldo e la risacca aveva un ritmo deciso e metodico.
Erano sensazioni belle da assaporare ma il pittore cercava qualcosa di meglio e al tramonto fu premiato da un trionfo di colori caldi come se tutto fosse decorato da vividi e profumati fiori del mare. Il sole, dopo una giornata piena di emozioni regalate alla Terra, si congedava così dai suoi spettatori, come un fiammeggiante attore dalla sua platea.
Questa era l'immagine perfetta che il pittore anelava, quindi preparò in fretta il necessario per dipingere la sua opera ultima, un quadro di una passione e di una meraviglia assoluta, nel quale potersi fondere con il panorama senza volersene più separare.
La mattina, un bambino corse felice sulla spiaggia e, dove aveva visto un signore silenzioso ieri, adesso c'era un cavalletto e un foglio dipinto in terra. Lo raccolse e lo guardò attentamente: c'era dipinto il tramonto, la spiaggia, il mare, il cielo, il Sole, il cavalletto con pennelli e colori poi, in mezzo a tutto questo, quel signore.