“Io riesco a vedere I colori delle anime”
disse Speranza con un sorriso di madre e la compostezza di una sorella.
“e le loro sofferenze.” Concluse la Fanciulla Blu.
“Mi ricordo quelle parole. Ero stata io a dirle per prima, quando avevo scelto di creare questo mondo onirico e immaginario. Avevo un futuro da viaggiatrice, da esploratrice. Salvatrice o illusionista? Chissà, in ogni caso sicuramente non avrei mai avuto una casa mia. Un posto dove fermarmi. Se ci penso ancora adesso, non riesco a fare a meno di cadere in preda all’ansia. Potevo vedere le loro peggiori paure, i loro grandi e piccoli peccatucci, rimpianti, perdite, sofferenze. Eppure insistevano a parlarmi di amore, pace e felicità. Valori affascinanti, senza dubbio, ma surreali per la mia personale opinione. Qualsiasi cosa credessero fosse l’amore, non poteva riguardarmi, era lui il solo artefice di tutto quel dolore. Lo credevo con tutta me stessa. Non che qualcuno o qualcosa fosse riuscito davvero a smentire questa mia teoria.

Mi ritengo una persona profondamente cinica e pessimista, anche volendo non lo potrei negare, ma sono una grande amante delle meraviglie del mondo. Mi succede spesso di innamorarmi profondamente di un paesaggio, il mondo è pieno di colori, emozioni, come le anime. Ormai da tempo mi ritengo incapace di amare, come se a forza di vedere I cupi colori  degli altri, temessi di macchiarmene anche io. Io che da sempre, ho solo voluto godere della semplicità delle cose, temo l’amore possa accecarmi e che come nel mio incubo, l’unico mondo a circondarmi sia un enorme, infinito, interminabile sfondo bianco. Bianco come il gelo, la pelle d’oca. Il bianco, la somma e l’assenza di colori. Probabilmente ciò che più mi spaventa è il cambiamento. Ho come il timore che finirei per perdere tutto quel che ho di più importante, sono riuscita ad ottenere fino ad adesso.”

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GOLDEN COCOA

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22 December 2025

Ripenso a quello che è accaduto sabato, appena poche ore fa, eppure già mi sembra lontanissimo, come se appartenesse a un’altra vita. Avevo chiesto a mia sorella Maria di prepararmi una piccola borsa per un breve viaggio. Era un gesto innocente, naturale, che non le diede alcun sospetto. Poi andai [...]

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La stanza numero 49 - 2/3

21 December 2025

Ricordo quando il 4 agosto del 1935 arrivai alla piccola stazione di Brancaleone. Il treno sbuffò via lasciandomi in mezzo a un caldo secco, meridionale, che pareva venire dalla terra stessa. Avevo con me due valigie—più libri che vestiti—e addosso la condanna a tre anni di confino. La mia colpa [...]

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Il campo da calcio

21 December 2025

Il giorno in cui tornai al piccolo campo da calcio, e sentii di nuovo il fruscio degli alberi mossi dal vento, mi tornò alla mente qualcosa che avevo dimenticato da anni. Era proprio quel campo: il campo sportivo del paese dove è nata mia madre, Moliterno, un paese arrampicato sulle montagne della [...]

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La stanza numero 49 - 1/3

20 December 2025

Salgo lentamente le scale dell’albergo. La mano scivola sul corrimano di legno, levigato da anni di passaggi: per un istante mi trasmette un calore piacevole. Mi hanno consegnato la chiave senza esitazioni, come se questa fosse una stanza qualunque, in un sabato d’agosto come tanti. Io invece so [...]

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COABITAZIONE - 2/2

Momenti di convivalità tra nonsense e umorismo

20 December 2025

Quel che sia, non la si sopravvaluti, la coabitazione, che è ben distante dalla convivenza. Coatti o signorili siano quelli che la praticano, la base di ogni coabitazione è la condivisione, coatta o meno. Ragioniamo sul dualismo, vi è un’innegabile differenza qualitativa: nella convivenza si condividono [...]

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19 December 2025

Il coabitare, ossia il terriccio su cui fiorisce il nostro vivere insieme. La coabitazione è il coabc della società, è la base e l’altezza un po’ di tutto, in particolare di ogni strumento urbanistico. E’ impensabile infatti che la totalità degli individui associati usufruisca di un alloggio a [...]

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IL NUMERO UNO

19 December 2025

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Palermo, 1929

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18 December 2025

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Cominciò tutto nel più classico e romanzesco dei modi, vale a dire il ritrovamento di un manoscritto. Mi trovavo all’interno di un negozio di libri d’antiquariato in piazza Vittorio Veneto a Montecatini Terme, a pochi passi da casa mia. Ero in cerca di un’edizione rara dello “Scannatoio” di Zola [...]

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Se fossi Cecco e non lo sono

17 December 2025

Ah, se fossi poeta! Direi che se la tua voce si potesse sniffare sentirei vaniglia dolce e leggera, rosa suadente, caffè caldo e forte e rum capace di ammaliare! Si potesse bere come Passito ne terrei un bicchiere per un pomeriggio intero, s'assaggiasse ne sarei goloso come torte di ottimo pasticcere. [...]

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  • Maria Merlo: Molto bella davvero. Like.

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