"Dove sono?"

É la prima cosa che penso, un sussurro spezzato dall'intensa sensazione di gelo.
Sento su tutto il corpo delle forti stilettate di freddo accompagnate da un alito glaciale che mi sfiora la nuca e i capelli, completamente bagnati e sparsi sul pavimento, adagiati in una massa informe.
Sento il peso della gravità.

Non riesco ad alzarmi.
Sono sdraiata su un fianco, schiacciata su un pavimento che al tatto percepisco come bagnato.
Provo ad allungare il braccio destro dato che il sinistro é bloccato all'indietro dal peso del busto.
Allungo faticosamente la mano: scivola.
Voglio riprovare, ma prima... cerco di aprire gli occhi.
Le palpebre sono così pesanti.
Piano piano, da una minuscola fessura, riesco ad avere la piena visuale.

"É buio"

No... c'é un flebile fascio di luce perlacea, quasi bluastro.
Provo con tutte le mie forze a sollevare un poco il collo.
Ce l'ho fatta.
Dal mio punto di vista basso seguo questa offuscata linea luminosa.
Ora la vedo meglio...
É una linea diagonale, che inseguo disperatamente con lo sguardo, fino ad incontrare il frammento di uno specchio rotto, spigoloso.
Da questo vetro parte un altro fascio.
Ricomincia l'inseguimento.
Un altro frammento luccicante, un altro fascio, un altro cristallo, un altra linea bianca e ancora e ancora... fino a rendermi conto che mi trovo al di sotto di un filo di luce, che rimbalza in un infinito cielo oscuro, costellato da cristalli sospesi per aria.

"Ho paura"

La mia pelle nuda é pervasa da un'onda di brividi.
Le mie gambe brillano per la miriade di goccioline traslucide di cui sono rivestite, come un manto stellato.
A un certo punto sento una voce lontana, ovattata... mi é familiare.
Un rumore secco e improvviso mi fa scattare in piedi come una molla.
Il panico mi congela, ma l'adrelanina mi ordina di correre.
Corro.
I piedi nudi volano sul suolo acquoso.
In questa solitaria melassa d'inchiostro sento soltanto l'acuto e ritmico "splat-splat" del mio passo ansioso che riecheggia nell'ignoto.
Mi volto.
A sinistra si concentrano due sfere bianche, una accanto all'altra.
Mi avvicino a queste perle.
Sono sempre piú grandi.
Vedo che mostrano la stessa immagine, speculare.
Sono piú vicina.
Scelgo di guardare attraverso l'oblò sinistro.
Vedo tutto bianco.
Delle pareti bianche...
Una stanza...
In alto, al centro, c'é un piccolo specchio verticale.
Quest'ultimo é imperlato dal vapore e da gocce d'acqua.
Nonostante il vapore, al centro dello specchio c'é un indistinta macchia scura.
Qualcosa si muove.
Una mano veloce tocca la superficie umida del vetro.
Con una manata piena, disegna un grande cerchio.
Attraverso la circonferenza vedo il volto giovane di una donna bruna.
Gli occhi cioccolato fondente.
Il collo chiaro.
I capelli scuri e fradici che le toccano le spalle.
Respira.
Si guarda allo specchio.
Spalanca gli occhi.
Le freme la bocca.
Sta per emettere un suono, ma é strozzato da un brivido che si manifesta attraverso una pelle d'oca diffusa fin poco sotto l'attaccatura delle clavicole, proprio dove termina, in linea orizzontale, il pannello riflettente.

"Chi sono?"

Tutti i racconti

0
0
1

Gli occhiali (1 di 2)

25 April 2024

Dopo le ferie di Natale Patrizio aveva dato di matto. Era venuto in ufficio urlando che era un regalo del cavolo, che l’anonimo donante era un vigliacco e che la faccenda non sarebbe finita lì. Sulla vigliaccheria dell’ignoto benefattore potevamo anche essere d’accordo, ma la reazione di Patrizio [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

0
0
1

Vi racconto Ludwig Van Beethoven terza parte

Il Titano della Musica

25 April 2024

Nel 1815 il fratello Carlo muore lasciando un figlio, anch’esso di nome Carlo. B. si affezionò talmente al ragazzo che approfittando della scarsa moralità della madre ne contese la tutela che la ottenne dopo una estenuante azione giudiziaria. Ma questo nipote non gli procurò che dispiacere e non [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

0
0
1

II° edizione Sarò padre

lettera al figlio che verrà

25 April 2024

Ciao piccolo mio, siamo tornati adesso dall’ospedale dove ci hanno detto che il sesso del nascituro è maschile. Tu non puoi saperlo che padre avrai e che madre, mentre noi già sappiamo molto di te. Sarai un maschietto, che al momento gode ottima salute e che, da come si muove, sembra voler uscire [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

28
31
150

La madre di Sara

24 April 2024

Sara appoggiò dei fiori sopra una sedia e si sedette sul bordo del letto accanto ad Ada, la madre, accarezzandole la testa. Poi si rivolse a Sergei, l'infermiere ucraino, un uomo gentile, ma riservato. «A colazione ha mangiato?» gli chiese. L'operatore sanitario fece un cenno negativo col capo [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • stapelia: Oggi sono particolarmente tagliente o è la mia, di sensibilità, [...]

  • Patapump: a me piace l inserimento dei girasoli
    che conoscendo un po Scili ha voluto [...]

1
2
9

Vi racconto Ludwig Van Beethoven seconda parte

Il Titano della musica

24 April 2024

Nel caso di B. la musica è il percorso della sua intera vita. Ogni attimo è la che si presenta vivo ogni qualvolta noi ci avviciniamo ad ascoltare quella meravigliosa sublime musica. Le sinfonie: che tutto esaltano, tutto circondano di dolcezza e amore. A questo aspirava B. alla dolcezza, all’amore [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Antonellina: Che bella Gennarino! La tua descrizione della figura di Beethoven è [...]

  • stapelia: Hai ritratto una figura non facile! Sul musicista si è detto e analizzato [...]

1
1
6

haiku

24 April 2024

quel picco bianco di mite maggio spicca - resta la neve Laura Lapietra ©

Tempo di lettura: 30 secondi

  • stapelia: Sempre pennellate! Riuscito anche questo! La neve si sente, con gli occhi!

0
2
16

Vi racconto Ludwig Van Beethoven prima parte

Il Titano della musica

23 April 2024

Come spesso ho avuto modo di scrivere o raccontare, sono erede di una famiglia che amava l'Arte: teatro, musica, ballo. pittura. I miei genitori avevano una grande passione per l'opera lirica. Puccini li entusiasmava ed accesero anche in me la grande passione per la lirica e l'amore per Puccini. [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • stapelia: C'è una seconda parte? La aspetto, allora.

  • Patapump: può essere utile Gennarino che segni cosi
    parte 1di3
    1di2
    in [...]

1
5
24

Tu quoque

23 April 2024

“Tu quoque, quercus!” Lo pronuncio come uno scioglilingua, più volte, con un’enfasi insolita per me che raramente mi esprimo con toni solenni. Subito rifletto e smaschero il lapsus che nasconde il “tu quoque” riferito a un minuscolo esemplare di quercus che da due anni ha preso possesso di un [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Adribel: Eh, l'azione dell'uomo è deleteria per la Natura. I bonsai poi, [...]

  • stapelia: Grazie Adribel. Tutti devono esprimere la propria opinione. Non hai necessità [...]

2
7
21

Il narratore

22 April 2024

Appariva a coloro che, la sera, si radunavano attorno al fuoco. Si annunciava con un bussare leggero alla porta e, semplicemente, chiedeva d’entrare. Raccontava storie di giganti e bambini abbandonati, di streghe e principi, di lumicini intravisti nel bosco tra le fronde smosse dal vento. Quando [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • NomadLantern: Ho letteralmente adorato questo racconto. Senza esitazione, senza esagerazione [...]

  • Rubrus: Grazie, Solitamente però i miei racconti hanno un registro diverso.

1
8
29

Un Tram Chiamato Desiderio

22 April 2024

UN TRAM CHIAMATO DESIDERIO Mollie O' Reilly era una giovane donna dai rigogliosi capelli biondi con qualche leggera sfumatura di rosso, erano solo leggermente ondulati e le conferivano un aspetto ribelle. In effetti Mollie era, non tanto ribelle, quanto coraggiosa e molto determinata. Mollie [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Zio Rubone: Ciao, Antonellina. Premetto che la storia mi è piaciuta, al netto delle [...]

  • Antonellina: Ciao Zio Rubone, conosco molto bene sia il film di Elia Kazan che l''opera [...]

1
2
18

morte di un amico

22 April 2024

Morte di un amico Il vero amico è una persona rara, è il tuo riflesso nello specchio. é sempre lì che ti guarda e risponde alle tue provocazioni con altre uguali, senza uscire, tuttavia, mai fuori dalle righe. Un amico è quello che, quando lo vai a prendere a casa per uscire, lo trovi sempre [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • stapelia: Mi sono commossa questa volta ma, nel leggere, vedo la rassegnazione! Impotenza [...]

  • Patapump: caro Lorenzo
    qui hai toccato le corde giuste
    hai saputo raccontare [...]

31
42
196

L'ultimo ballo

21 April 2024

«Sei ebrea?» Angela non rispose e rimase a fissare un punto indefinito del pavimento di quel rifugio, una piccola casa composta da una stanza scarsamente arredata. Uno strano silenzio regnò incontrastato per alcuni istanti poi spezzato dai bombardamenti sempre più vicini. Horst Kleine, capitano [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

Torna su