In Irlanda, le fate esistono davvero ed io ne conobbi una.

Hanno capelli di rame e negli occhi il languido mare di Cork. A Dublino conobbi Martha ‘O Leary, faceva la cameriera in un pub dove cantava le poesie dei grandi poeti del passato e del presente, si accompagnava ad un pianoforte un po’ usurato che aveva suonato troppe note, come se troppe mani vi avessero suonato senza alcuna passione; nelle sue vene scorreva il fuoco di un antico ardore, la voce di mille poeti, scriveva versi anche lei come tutti quelli che non riescono a trattenere troppa voglia di vivere, ridere, amare... la sua voce era unica. Poi cancellava le sue parole con furiosa rabbia.

 

Un giorno lessi per caso uno di quei fogli sgualciti, pieni di parole sanguinanti. Lei dormiva nel letto, entrambe le mani giunte come se stesse pregando, intrappolato tra esse un fazzoletto, gli occhi arrossati come di chi ha passato tutta la notte stringendosi ad un vecchio dolore e calde lacrime da fermare.

 

Scoprii da quelle parole umide, che cercava il più grande amore della sua vita, portato via da un demone tiranno. Non so come spiegarvi, la forza di quelle parole dure, mescolate alla melodia gaelica, mi stringevano lo stomaco.

Non mi resi conto che si trovava dietro di me, e nuove lacrime si aggiunsero a quelle passate a lambire il suo volto.

«È bellissima» dissi mostrandole il foglio rattrappito, «dovresti scrivere tutto il tuo dolore, ti farebbe star meglio, così non affogheresti il tuo cuore col pianto…»

«Non puoi capire...» la voce le tremava, mi strappò il foglio dalle mani, prese i suoi vestiti e si chiuse in bagno.

Rimasi fermo qualche istante cercando di riflettere su quali parole usare per farla stare meglio. Andai a bussare alla porta del bagno: «Martha, ti posso aiutare…; lo cerchiamo insieme tuo padre…»

«No! non voglio, lasciami stare…, tu non puoi capire…» rispose dietro la porta, la sentii dare dei pugni contro il muro.

Decisi di lasciarle un po’ di tempo per calmarsi, così andai al pub, presi due birre e andai a fare una lunga camminata in cerca di risposte che non trovavo.

 

Era scomparsa. Al mio ritorno trovai l’appartamento vuoto, sulla scrivania una poesia; il foglio sgualcito tra le mie mani mi fece pensare alla guerra che aveva combattuto per giungere lì, dove era ora; umido, qualche parola sbiadita, su quella carta riconobbi il suo profumo, la poesia iniziava così: “Ho rubato un fiore…1”, e finiva con: “Grazie per tutto il tuo amore, silenzioso amante. Martha”.

 

Non l’ho più rivista, ho ancora il ricordo di quel pro-fumo e la sua poesia… Bruciai la poesia e le sue parole si stamparono nel mio cuore a fuoco vivo.

 

1 La poesia è stata pubblicata nella raccolta di poesie “Reportage” del 2011 di Santiago Montrés; oppure su You Tube... “Ho rubato un fiore...” 

Tutti i racconti

2
3
23

I due gemelli

11 December 2025

«Aprimi…» disse una voce roca dall’esterno. Quando, quella notte, aprii la porta, trovai mio fratello sorridente. «Ho portato una cosa...» Rovistò nella borsa e lasciò cadere una massa giallastra sul pavimento. Sapevo cos’era, ma glielo chiesi lo stesso. «Che cos’è?» «Non la riconosci? L’ho presa.» [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Rubrus: Il racconto gioca intorno al tema del doppio, ma è un falso doppio. [...]

  • Walter Fest: Per i miei gusti 5 minuti di lettura erano troppi, forse dovevi essere piu' [...]

10
14
55

La Caccia

11 December 2025

Terzo giorno. Le tracce sono chiare, la preda è vicina. Respiro il fresco del mattino spronando il cavallo nel guado. Eccolo, laggiù in riva al fiume, ignaro della mia presenza. Lo chiamo, si gira pistola in pugno ma io sono più veloce. Mia è la vendetta. NdA: una nota per contestualizzare [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

4
10
30

Debunker (4/4)

10 December 2025

Il botolo ringhiante voltò il muso verso la nuova apparizione. Questa alzò un braccio simile a un ramo d’albero e lo abbassò emettendo un lungo, bizzarro fischio. Il cane smise di ringhiare, si accucciò e prese a scodinzolare. Anche quelli nel folto tacquero. Non appena il fischio cessò, il botolo [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • An Old Luca: Lette tutte le quattro parti insieme (ci vuole un poco di pazienza... ma il [...]

  • An Old Luca: ...e un mare di insegnamenti , come sempre!

5
9
30

Bro, queste nonne sono fuori patch, giuro

Miu
10 December 2025

Nel parchetto comunale, ogni pomeriggio, va in scena un piccolo miracolo naturale: la convivenza di creature che, in un mondo sensato, non dovrebbero neanche incrociarsi. Seduto sulla panchina, Ercole, ottantasei anni, ex capotreno, occhio liquido e pazienza evaporata da tempo, osservava tutto [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • An Old Luca: Veramente uno dei lavori più benfatti che ho letto qui su LDM per i [...]

  • Smoki: AMO. TUTTO. SMODATAMENTE.
    Amo le storie di nonni e nipoti.
    Amo la differenza [...]

4
4
27

Debunker (3/4)

09 December 2025

L’altro si voltò (il poliziotto ebbe la fugace visione di un volto adolescenziale) e accelerò l’andatura. La folla, tuttavia, fece loro ala e Cogliati poté distinguere un giubbotto viola e due scarpe da ginnastica giallo acceso, come quelle di Topolino. Passamontagna si voltò di nuovo. Forse era [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Dax: azz.....Like

  • Rubrus: Temo sempre che le mie scene di azione non siano sufficientemente dinamiche. [...]

5
10
25

Il condominio 3/3

09 December 2025

L’amministratore picchiettò le dita sul tavolo. «Signor Coletti, dovrebbe cercare di comprendere che il quieto vivere dipende da tutti. Qui dentro ogni rumore ha un peso. Ogni gesto ha una conseguenza.» Vittorio sospirò, esasperato. «Vi ascolto parlare e mi sembra che stiate obbedendo a una… volontà [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • CarloAnti: Grazie Rubrus annoto il tuo suggerimento:) Purtroppo Dax al momento non ho [...]

  • Lawrence Dryvalley: il finale, secondo me, è illusoriamente positivo. le premesse portano [...]

4
3
23

Debunker (2/4)

08 December 2025

Il bar era caldo, anche se gestito da cinesi – e quelli, si sa, risparmiano su tutto, a cominciare dal riscaldamento. C’era persino l’alberello di plastica accanto all’immancabile gatto dorato che faceva “ciao, ciao” con la zampa. Cogliati pensò ai Natali della sua infanzia. Per trovare qualcuno [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

5
7
23

Il condominio 2/3

08 December 2025

Poi tornò al lavoro, ossessivo, lo straccio che scivolava sul pavimento con lena rinnovata. Quando Vittorio era già sulle scale diretto al suo appartamento, sentì ancora le parole del portinaio, come un’eco lontana: «Le norme… ma quelle non scritte, mi raccomando, solo quelle… sono tutto, qui dentro.» [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

5
7
23

Debunker (1/4)

07 December 2025

Babbo Natale era intirizzito e di malumore. O meglio, lo era il Cogliati, in piedi, vestito da Babbo Natale, all’angolo tra Piazza Grande e Via Vittorio Emanuele II. Per fortuna, però, non si vedeva. La barba finta nascondeva tutto. Peccato prudesse come se dentro ci fosse una nidiata di pulci. [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

4
5
32

Il condominio 1/3

07 December 2025

Il rito dell’inquilino del piano di sopra era sempre lo stesso: lo sciacquone del bagno a scandire il tempo, le pantofole trascinate sul pavimento. Ogni sera, alle ventitré precise, quel suono monotono rassicurava Vittorio: il mondo là fuori era caotico, ma sopra di lui qualcuno seguiva ancora [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

4
12
49

C'era una volta Jorn, la sua casa, i suoi amici, la favola continua...

E adesso una casa museo per continuare a sognare

06 December 2025

Amici lettori, oggi vi porterò in un luogo speciale, un luogo posto in alto su una collina dalla quale si vede il mare, un luogo affascinante con una storia, anzi con più storie, un luogo da favola e come una vera favola questo racconto breve lo inizierò così. C'era una volta un artista nordico, [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

8
11
50

La vera ricchezza

Il ricordo e la saggezza di mia madre.

06 December 2025

Mia madre si chiamava Anna. Era una donna di grande saggezza e ha sempre avuto un approccio specifico nei confronti del denaro. Per lei non era altro che uno strumento, un mezzo per raggiungere il benessere e mai un traguardo. Da lei sempre presente ho appreso tante cose, anche il significato [...]

Tempo di lettura: 8 minuti

Torna su