Ho quarantadue anni, una famiglia, una casa, e un’anima stropicciata.. una vita piena, intensa, incasinata.. A volte mi piace giocare e provo a guardare la mia esistenza dal di fuori.. provo ad essere estranea a me stessa, ed osservare ciò che gira intorno.. la mia vita mi piace. 
Ne amo le sfumature, i contorni indefiniti, la luce, i suoni.. gli odori.
Guardo me stessa e penso: tutto questo l’ho costruito io.
.. E poi??? E poi, però, ci sono i momenti in cui ti sembra che non ce la fai.. i momenti in cui il suono della sveglia squarcia il silenzio della tua notte agitata e tu, rannicchiata sotto il piumone pensi alla giornata che incombe su di te minacciosa e pensi: “no, non ce la faccio..”.
Sono i momenti in cui tutto ti sembra insormontabile e tu non sai nemmeno più che cosa senti.. Solo una grande stanchezza.
Sono i momenti in cui diventi irrazionale e pazza, quelli in cui la gente non riesce più a capire chi sei, forse perché non lo sai neanche tu.
Sono i momenti in cui provi a distruggere tutto, come un enorme Lego, e non sai nemmeno perché.
Ma credetemi se vi dico che se, nonostante tutto a quarantadue anni io credo ancora a Babbo natale, un motivo c’è e ce l’ho chiaro..
Erano giorni di gioia pura e incontenibile, i natali a casa Meraviglia.. 
Ogni cosa intorno si ammantava di luce e di magia.. 
Ed io, bambina, quell’albero di Natale lo vedevo, e lo ricordo ancora, immenso..
Erano giorni in cui tutto il resto passava in secondo piano.. c’eravamo solo noi e il nostro amore infinito, le nostre risate, cuori che battevano all’unisono facendo un gran rumore.. erano i giorni in cui compravi paccottiglie inutili che nessuno avrebbe usato, ma non aveva importanza perché al di là dell’oggetto, ogni anno per noi tutti era regalarci ancora ed ancora un pezzetto di noi..
Era lo stare insieme, i giochi, le risate..
Era mia madre che faceva regali assurdi perché non aveva la pazienza di aspettare, ed acquistava manciate di oggetti a caso.. lei diceva che poi “li piazzava”.. 
Era la dolcezza negli sguardi dei miei fratelli.. quella voglia di essere li e da nessun’altra parte.
Era l’arrosto che cuoceva, sprigionando un delizioso profumo intorno.. 
Era mio padre che ci metteva un tempo infinito ad aprire ogni singolo pacchetto.. a volte non li apriva proprio.. Diceva che gli dispiaceva sciuparli.
Era mio fratello che non sapeva mai cosa regalare, e finiva sempre che il 24 mi prendeva e mi portava in giro per acquistare insieme i regali.. fino all’ultimo secondo, fino all’ultima saracinesca che si abbassava.
Tornavamo a casa infreddoliti e contenti.. sistemavamo gli ultimi coloratissimi pacchetti.. e poi c’era l’attesa.
Un’attesa carica di aspettativa e di gioia di vivere..
Erano i giochi intorno al tavolo e mia madre che tirava a caso, e che, nonostante questo, vinceva sempre.
Era lo sguardo di mio padre che nella sua vita non aveva mai desiderato nient’altro che questo.. le sue mani appoggiate sul tavolo, che anno dopo anno, si facevano sempre più vecchie.
Ed era un rumore nell’altra stanza e la felicità di sapere che lui, Babbo natale, era arrivato.
Il ricordo di quei giorni mi è rimasto inciso dentro.. e niente potrà mai cancellarlo. Frammenti che si incuneano nelle pieghe della mia malinconia.. Una magia che oggi rivedo, come in uno specchio fatato, negli occhi dei miei bambini.
E mentre percorro i corridoi bianchi di quest’ospedale, mi aggrappo saldamente, con tutta me stessa a quei ricordi.. e penso che per noi tutti questo resterà per sempre.. 
Questi erano e sempre saranno i miei natali, in casa Meraviglia.

Tutti i racconti

24
29
137

La madre di Sara

24 April 2024

Sara appoggiò dei fiori sopra una sedia e si sedette sul bordo del letto accanto ad Ada, la madre, accarezzandole la testa. Poi si rivolse a Sergei, l'infermiere ucraino, un uomo gentile, ma riservato. «A colazione ha mangiato?» gli chiese. L'operatore sanitario fece un cenno negativo col capo [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Giuseppe Scilipoti: x Roberta: l'ho letto e commentato poco fa. Ti ho lasciato una sincera [...]

  • Adribel: Un testo che rattrista ma che rispecchia la situazione di molte persone. Delicata [...]

1
1
6

Vi racconto Ludwig Van Beethoven seconda parte

Il Titano della musica

24 April 2024

Nel caso di B. la musica è il percorso della sua intera vita. Ogni attimo è la che si presenta vivo ogni qualvolta noi ci avviciniamo ad ascoltare quella meravigliosa sublime musica. Le sinfonie: che tutto esaltano, tutto circondano di dolcezza e amore. A questo aspirava B. alla dolcezza, all’amore [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Antonellina: Che bella Gennarino! La tua descrizione della figura di Beethoven è [...]

1
0
4

haiku

24 April 2024

quel picco bianco di mite maggio spicca - resta la neve Laura Lapietra ©

Tempo di lettura: 30 secondi

0
2
16

Vi racconto Ludwig Van Beethoven prima parte

Il Titano della musica

23 April 2024

Come spesso ho avuto modo di scrivere o raccontare, sono erede di una famiglia che amava l'Arte: teatro, musica, ballo. pittura. I miei genitori avevano una grande passione per l'opera lirica. Puccini li entusiasmava ed accesero anche in me la grande passione per la lirica e l'amore per Puccini. [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • stapelia: C'è una seconda parte? La aspetto, allora.

  • Patapump: può essere utile Gennarino che segni cosi
    parte 1di3
    1di2
    in [...]

1
5
21

Tu quoque

23 April 2024

“Tu quoque, quercus!” Lo pronuncio come uno scioglilingua, più volte, con un’enfasi insolita per me che raramente mi esprimo con toni solenni. Subito rifletto e smaschero il lapsus che nasconde il “tu quoque” riferito a un minuscolo esemplare di quercus che da due anni ha preso possesso di un [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Adribel: Eh, l'azione dell'uomo è deleteria per la Natura. I bonsai poi, [...]

  • stapelia: Grazie Adribel. Tutti devono esprimere la propria opinione. Non hai necessità [...]

2
7
21

Il narratore

22 April 2024

Appariva a coloro che, la sera, si radunavano attorno al fuoco. Si annunciava con un bussare leggero alla porta e, semplicemente, chiedeva d’entrare. Raccontava storie di giganti e bambini abbandonati, di streghe e principi, di lumicini intravisti nel bosco tra le fronde smosse dal vento. Quando [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • NomadLantern: Ho letteralmente adorato questo racconto. Senza esitazione, senza esagerazione [...]

  • Rubrus: Grazie, Solitamente però i miei racconti hanno un registro diverso.

1
8
29

Un Tram Chiamato Desiderio

22 April 2024

UN TRAM CHIAMATO DESIDERIO Mollie O' Reilly era una giovane donna dai rigogliosi capelli biondi con qualche leggera sfumatura di rosso, erano solo leggermente ondulati e le conferivano un aspetto ribelle. In effetti Mollie era, non tanto ribelle, quanto coraggiosa e molto determinata. Mollie [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Zio Rubone: Ciao, Antonellina. Premetto che la storia mi è piaciuta, al netto delle [...]

  • Antonellina: Ciao Zio Rubone, conosco molto bene sia il film di Elia Kazan che l''opera [...]

1
2
18

morte di un amico

22 April 2024

Morte di un amico Il vero amico è una persona rara, è il tuo riflesso nello specchio. é sempre lì che ti guarda e risponde alle tue provocazioni con altre uguali, senza uscire, tuttavia, mai fuori dalle righe. Un amico è quello che, quando lo vai a prendere a casa per uscire, lo trovi sempre [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • stapelia: Mi sono commossa questa volta ma, nel leggere, vedo la rassegnazione! Impotenza [...]

  • Patapump: caro Lorenzo
    qui hai toccato le corde giuste
    hai saputo raccontare [...]

31
42
196

L'ultimo ballo

21 April 2024

«Sei ebrea?» Angela non rispose e rimase a fissare un punto indefinito del pavimento di quel rifugio, una piccola casa composta da una stanza scarsamente arredata. Uno strano silenzio regnò incontrastato per alcuni istanti poi spezzato dai bombardamenti sempre più vicini. Horst Kleine, capitano [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

4
7
20

Lettera fantasiosa da chi è stato tuo e tiene a te

Seguito della mia precedente poesia “La farfalla e l’elefante”

21 April 2024

Lettera fantasiosa da chi è stato tuo e tiene a te Ci siamo trovati in una vita precedente siamo stati bene assieme. Così tanto bene che lei mi ha riconosciuto e vorrebbe ricongiungersi a me anche in questa vita così come nelle prossime fino al limite. Ma ogni vita dovrebbe [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • stapelia: La mia impressione è che sia molto personale e dedicata. La fantasia [...]

  • L’esilioDiRumba: Puramente fantasiosa, non credo nemmeno nella reincarnazione. Mi sono lasciato [...]

3
4
15

Sedoka - 3

21 April 2024

frangie di spume sul mare col grecale scontra quei faraglioni scalda la lana sotto grigiastre nubi le mani infreddolite Laura Lapietra ©

Tempo di lettura: 30 secondi

4
3
17

Altrove

21 April 2024

Il mondo non ha bisogno delle mie parole, io non ho bisogno delle parole del mondo, altrove è la realtà che non parla, selciato che si cammina scalzi, le finestre spalancate, i vetri rotti tra le rovine di una casa diruta, è bellezza che si spoglia del tetto, delle mura, degli orpelli, che non [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

  • stapelia: Ho letto e riletto il testo per capirlo nel profondo. Non ha importanza quello [...]

  • Rosnik: Diciamo sempre addio a qualcosa ogni giorno che passa, spero che la scrittura [...]

Torna su