La vide allontanarsi in controluce, piccola figurina esile infagottata dentro una mimetica troppo grande per lei. Stava cambiando opinione , non la considerava più solo una femmina chiacchierona dalla quale doveva prendere ordini. Si rendeva conto che era molto intelligente e sapeva prendere decisioni immediate con lucidità. La vide sbirciare attraverso il fogliame e uscire con cautela. Dopo pochi secondi la vide tornare <<Pare se ne siano andati, forse non si sono accorti che siamo qui. Non sono tranquilla, direi di aspettare stanotte perché potrebbero essersi appostati da qualche parte qui intorno,>>

<<Stanotte coi fari accesi sarà come chiamarli: Ehi siamo qui!>>

<<Che piagnucolone che sei. Fidati di me e vedrai che sorpresa stanotte>>

Il pomeriggio inoltrato e la luce del sole al tramonto era abbagliante. Mangiarono un panino e razionarono l'acqua. Nel dubbio meglio non sprecarla. Le borracce non erano grandissime e non sapevano quando avrebbero trovato altra acqua potabile. Oltre la strada il fiume scorreva vorticoso e l'acqua nera ribolliva fangosa, avvelenata. <<Da bambina facevo il bagno lì dentro e si poteva bere. Viene dalla centrale nucleare al di là del confine di stato. Vedrai stanotte che spettacolo>>

<<E' così dappertutto, solo veleno e inquinamento. Speriamo di portare a casa la pelle>>

<<Pessimista, devo far carriera in ospedale e non ho tempo per morire>>

Scese la notte e nel buio una luce verdastra traspariva dal fogliame della vite americana.

<<Proviamo ad uscire e che gli antenati veglino su di noi>> Isa si mise al posto di guida e con cautela uscì dalla galleria. Nessuno in vista. Svoltò a sinistra per tornare indietro lasciando Gios alquanto perplesso.

<<Perché torni indietro?>>

<<Perché stamattina abbiamo superato la strada che conduce alla torre, a un chilometro da qui. Non volevo farmi raggiungere sapendo che c'era un diversivo>>

<<Sei geniale>> disse ammirato.

Intanto costeggiavano il fiume che emanava una luce verdastra sulfurea e vapori venefici. Non servivano i fari c'era luce sufficiente per guidare al buio. Dopo un chilometro svoltò ancora a sinistra, allontanandosi dal fiume inquinato. La strada si inoltrava in una valle stretta, una gola ripida che pareva non finire mai. Isa accese i fari, sperando di essere fuori pericolo. Tra poco cominciava la salita lunga e tortuosa, la strada si inoltrava in una galleria di alberi, fitti, un bosco di castagni. Il sottobosco si stava sviluppando in maniera esagerata, incolto tra rovi e piante spinose provenienti da paesi lontani, in breve avevano avuto il sopravvento sulla flora locale e stavano invadendo anche la strada. A metà salita una frana causata da un bombardamento o dalle piogge incessanti, vere bombe d'acqua, bloccava il passaggio. Isa accese la torcia e si rese subito conto che quella era la fine della loro corsa. <<Dobbiamo proseguire a piedi e le borse sono troppo pesanti, direi di nasconderle e andiamo ad avvertire che se le vengano a prendere>>

<<Dietro quelle rocce c'è spazio sufficienza. Ma la macchina?

<<Chi vuoi che lo tocchi questo vecchio rudere. Piuttosto diamoci da fare. Sono le dieci, a mezzanotte potremmo arrivare da loro e magari mangiare qualcosa>>

<<Pensi sempre a mangiare?>>

<<Mi consola e mi conforta ruminare del cibo, da qui in poi non parlare più. Da queste parti c'è un'eco che basta un soffio e ti sente tutta la valle. Comunichiamo a gesti, mi raccomando.>>

<<Quanto c'è da camminare?>>

<<Circa un chilometro ma il peggio è superare la frana.>>

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Tutti i racconti

7
5
16

Gemellaggio 3/3

21 November 2025

«Mi fanno venire i brividi» disse Max «animali a sangue freddo». «Però...» intervenne Ambra preparandosi per andare a dormire. «Hanno ragione, lo so. Me la ricordo la teoria dell’estro nascosto. Ventesimo secolo, se ben ricordo. Solo che vederla applicare così... «Animali a sangue freddo. Mi fanno [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • ducapaso: Mi piace questo racconto proprio perché è lacunoso. Accettare [...]

  • Dax: bello....like

1
1
12

La bella sigaraia (3/4)

21 November 2025

Purtroppo, qualche giorno dopo mi accorsi di essermi sbagliato un’altra volta, leggendo sullo stesso odiato quotidiano: ORRORE SUL FIUME HUDSON! Il terribile assassinio della bella Mary Rogers sconvolge New York! New York, 25 luglio 1841 Una tranquilla e luminosa domenica d’estate si è tinta [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

3
1
20

Gemellaggio 2/3

20 November 2025

«Abbiamo un detto, sulla Terra: “Il medico pietoso fa la piaga purulenta”. E, dato che l’idea è vostra...». Srexis esitò, poi disse «Ecco… è come mangiate, tanto per cominciare». «Come?» Ambra era decisamente sorpresa. Avevano gustato il cibo locale senza troppa difficoltà. Certo, non avevano adoperato [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

2
2
15

La bella sigaraia (2/4)

20 November 2025

Da qualche tempo quell’uomo tornava spesso. Parlava poco, ma i suoi occhi dicevano più di qualunque parola. Non sapevo se temerlo o compatirlo. Avevo sentito dire che scriveva storie strane e che viveva quasi senza soldi. Pensavo a lui, a volte, la sera, quando spegnevo la candela e restavo ad [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

3
3
18

Gemellaggio 1/3

19 November 2025

Se un uomo avesse guardato il seno di Ambra in quel modo, Max gli avrebbe mollato un cazzotto. Probabilmente lo avrebbe fatto anche se si fosse trattato di una donna. Ma Shassta non era né donna né uomo. Non era neppure un essere umano. Ciò non di meno dovette percepire l’irritazione di Max perché [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Rubrus: E' il racconto cui accennavo quando ZR parlava dell'ovivorous montanae. [...]

  • Maria Merlo: Mi piace il taglio psicologico e la focalizzazione sulle problematiche interiori. [...]

2
6
24

La bella sigaraia (1/4)

19 November 2025

L’odore del tabacco mi resta addosso così tenacemente che, per quanto usi il sapone, non riesco a liberarmene. Ma devo convivere anche con altro, oltre a quell’odore che impregna ogni cosa del luogo in cui trascorro dieci ore al giorno della mia vita. Ogni mattina, entrando nell’emporio di Anderson [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

3
9
23

L'uovo 2/2

18 November 2025

Quando si svegliò, depose l’uovo nel giaciglio e andò a lavorare. Rientrato trovò l’uovo ridotto in tanti frammenti. Osservò che non vi erano tracce di liquido né sul giaciglio né sul pavimento. C’erano però alcune piume a terra che Luca seguì fino alla finestra aperta. Fuori, nel giardino, vide [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • thecarnival: veramente ti sei commosso Dax? ... guarda che mi hai fatto il più grande [...]

  • Dax: @thecarnival Mi sono immaginato Lyra, wuesta creatura fragile e l'ho associata [...]

3
7
36

Se la vita ti dà limoni... 2/2

18 November 2025

- Federico… Federico... FEDERICO FEDERZONI, SANTIDDIO. - La voce del collega un po' seccato richiama Federico sulla terra. - Eh? - Sbatte le palpebre e si volta verso la scrivania di fianco alla sua. - Ohi, Damiano… dimmi. - - Eh, “Damiano dimmi” un fico secco. - Gli tira un post-it appallottolato. [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Smoki: Sì, infatti, per me non è drammatica - e non era nell'intento, [...]

  • Dax: carino....like

3
6
23

L'uovo 1/2

17 November 2025

Luca pensò di stare ancora sognando. Un uovo era lì, perfetto, con un guscio bianco e lucido, appoggiato accanto a lui sul lenzuolo. Non aveva mai visto un uovo di quelle dimensioni: era alto almeno trenta centimetri. Subito si chiese come quell’uovo fosse finito nel suo letto, poi pensò a uno [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

4
6
44

Se la vita ti dà limoni... 1/2

17 November 2025

Margherita attraversa la piazzetta di corsa. Con lo zainetto che le sbatte sul fianco, entra al Plume con slancio da centometrista, facendo quasi sbattere la porta sul naso di un avventore in procinto di uscire. Gli improperi che lui bofonchia sono coperti dal rumore di accelerazione del bus da [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Maria Merlo: Molto carino, aspetto il seguito.

  • Smoki: Grazie!

    Il seguito arriva domani, speriamo mantenga le aspettative! ;)

6
8
63

In fregola

16 November 2025

Qua e là sulla facciata del condominio le luci accese per la cena. Una donna con un cane tra le auto parcheggiate. I lampioni accessi. Poche foglie sui platani. Semaforo verde e attraversiamo la strada. Davanti alla porta del monolocale i nostri corpi entrarono in fregola.

Tempo di lettura: 30 secondi

  • Walter Fest: A Simò, daje nun fà er timido esci allo scoperto, parla, dicce [...]

  • Lo Scrittore: ciak si gira... fermo immagine ..stop! buona la prima va bene così [...]

6
5
31

Emma e i libri che parlano

16 November 2025

Emma aveva imparato a non fare rumore. Non perché qualcuno glielo avesse chiesto, ma perché a volte le parole rimbalzano indietro. O peggio, cadono nel vuoto. Quando parlava, la madre la interrompeva a metà frase: – Più tardi, tesoro, adesso ho da fare. “Più tardi” voleva dire mai. Emma lo sapeva [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

Torna su