Sto spazzando via le foglie cadute dal patio dell'hotel, tante, tante foglie, faggi senza pietà che da aprile a novembre non fanno altro che produrre e mollare, produrre e mollare, faggi incontinenti. Le foreste di faggi offrono nutrimento e riparo a saporiti funghi e, in quota, a resistenti arbusti carichi di mirtilli. Faggi generosi, fanno ombra e danno gioia all'udito con il costante scrocchiare delle loro foglie sotto ai piedi... Non vi adagiate troppo in questa immagine succosa, fresca e musicale. I faggi sono dei gran bastardi, con le loro scaglie di corteccia a puzzle e tutte quelle foglie che vanno a ricoprire ogni metro quadrato del terreno. E grondaie da pulire, strade da liberare e patii da spazzare! Hanno due facce, i faggi. Mi sento un po' faggio anch'io, che al posto delle foglie spargo semi di allegria e gioco, non poco sbruffona, per poi mandare strali fatali sul malcapitato interlocutore che ha osato dirmi "un po' d'umiltà, perbacco!". Perché dovrei essere umile quando son stata precisa? Mica sostengo di sapere tutto o di saper fare tutto. Se imparo qualcosa mi piace dirlo e farlo e renderne partecipi gli altri. Sto già caricando il primo strale quando l'altro deve mettere ancora il punto alla frase. In mia compagnia si sta come su un'isola paradisiaca, comodi comodi in una chaise longue immersa in dieci centimetri di mare cristallino, con un fresco soft drink in mano decorato con frutta dolcissima, e in un nanosecondo, per un motivo sacrosanto per me, che ho conflitti irrisolti, il drink vi viene strappato di mano, state turbinando nell'aria con la chaise longue che turbina a un metro da voi, aggrappati a un asciugamano che non vi sarà utile, poiché la dolce brezza oceanica che vi sollazzava fino al nanosecondo precedente, ora è un vento che urla ai duecento orari, il cielo è nero, come lo è il  mare sotto di voi, e non scamperete all'onda di tsunami alta settanta metri che vi schiaccerà sulla secca che vedete al posto del mare cristallino e che somiglia in modo spaventoso a un pavimento di cemento... Non servono punti esclamativi, sto scrivendo in totale rilassatezza; di faggi voltafaccia e di mostri bicefali, ma anche a tre teste o anche sette teste, tra i quali potreste mettermi a ragione. Non solo. Mi va di scrivere di questa trasformazione, sempre più evidente, di me, amabile e disponibile, brillante e scherzosa, triste o disperata a momenti, in un mostro che si bea sempre di più di esserlo. Questa è un'orgia narcisistica, ove lo specchio in cui guardo riflette un'immagine orribile che però si trova anche bella. Come posso rinunciare all'attrazione che provo per il mio lato oscuro? Mi fa sentire onnipotente, mi carica una rabbia pura e senza scrupoli, io posso perché Io sono Io. Se credessi in Dio, poniamo, dovrei chiedere perdono per questo scritto, questo atto impuro dove godo da matti! Ma sono in pieno delirio, pretenderei che Dio per primo ammettesse di credere in Me. L'anticamera della follia è questa? O è uno sforzo di sincerità e ricerca? Forse, scrivendo, cerco di salvarmi. Da me. Nel senso di salvarmi da sola; non è certo un qualunque Dio che potrebbe farlo al posto Mio. Sto sorridendo, mi compiaccio di quel che scrivo, mi voglio molto bene, in questo momento. Mi voglio bene. Sto davvero delirando.

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20 December 2025

Salgo lentamente le scale dell’albergo. La mano scivola sul corrimano di legno, levigato da anni di passaggi: per un istante mi trasmette un calore piacevole. Mi hanno consegnato la chiave senza esitazioni, come se questa fosse una stanza qualunque, in un sabato d’agosto come tanti. Io invece so [...]

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COABITAZIONE - 2/2

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20 December 2025

Quel che sia, non la si sopravvaluti, la coabitazione, che è ben distante dalla convivenza. Coatti o signorili siano quelli che la praticano, la base di ogni coabitazione è la condivisione, coatta o meno. Ragioniamo sul dualismo, vi è un’innegabile differenza qualitativa: nella convivenza si condividono [...]

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COABITAZIONE - 1/2

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19 December 2025

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IL NUMERO UNO

19 December 2025

La lunga striscia d’asfalto che stavo percorrendo, aveva appena salutato l’area metropolitana con le sue guglie di cristallo e le sue torri a scandire ritmi e tempi del prepotente e recente sviluppo urbanistico della città. L’incombente presenza del cemento era, solo in parte, ingentilita dai numerosi [...]

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Road to H.P.L. 2/2

18 December 2025

Mi svegliai la mattina seguente in preda all’euforia per la scoperta che avevo fatto; ero così eccitato che quel giorno stesso decisi che avrei seguito, come una bibbia, tutto ciò che quel manoscritto di cento anni fa mi avrebbe rivelato. Incontrai a metà mattinata un mio caro amico che non vedevo [...]

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Road to H.P.L. 1/2

17 December 2025

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16 December 2025

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HARD STONED BOY

15 December 2025

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15 December 2025

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