Utilizziamo i cookie strettamente necessari per il funzionamento del nostro sito.
Opzionalmente si possono abilitare i cookie usati da Google per offrire annunci pubblicitari personalizzati.
Per informazioni più dettagliate sui cookie che utilizziamo, e per cambiare in futuro la tua scelta, puoi consultare la nostra pagina Privacy
I cookie strettamente necessari abilitano le funzionalità principali del nostro sito web e
consentono statistiche anonime. È possibile
disabilitarli solo modificando le impostazioni del browser, ma ciò potrebbe influire sul corretto funzionamento
del sito stesso.
Imposta cookie di terze parti per ricevere una pubblicità
mirata ai tuoi interessi. Se questa impostazione è spenta, riceverai pubblicità generica.
Una certa Martina
o Francesca
non ricordo bene
mi invitò ad una festa di compleanno
il suo
La conobbi in biblioteca
Vedeva che scrivevo tantissimo
quindi credette che fossi molto
studioso e intelligente
chissà perché la gente pensa
che le due cose siano
strettamente collegate
Mah
Si avvicinò
durante la pausa macchinette
e iniziò a chiedermi cosa studiassi
a quale facoltà fossi iscritto
Io
veramente
stavo lavorando al mio primo romanzo
andavo in biblioteca solo perché
a casa mia c'era l'inferno
non glielo dissi
però
mi vergognavo
inventai una facoltà a caso
Lettere e filosofia
che fantasia
eh?
Dopo un paio di chiacchiere inutili
mi invitò al suo compleanno
nella zona bene di milano
Mi portai dietro Chiara
la mia migliore amica
anche se lei non è che fosse
proprio un tipo adatto a feste del genere
però senza di lei
non ci sarei mai andato
Più tardi ci avrebbe raggiunti Andrea
il suo ragazzo
nonché mio migliore amico
Non vi consiglio di essere
il migliore amico di una coppia
non sai mai a chi dar retta
quando litigano e vengono da te
per sfogare la propria collera
Il quartiere era di lusso
ma puzzava di piscio
quel tipico piscio da periferia
Suonai
-Chi è?
-Sono...
Stefano
Il tipo della biblioteca
-Aspetta
mi disse la voce che proveniva
dal citofono
-Hey Sarah
c'è un tipo che lavora in biblioteca
-Da quando lavori in una biblioteca?
mi domandò stupita Chiara
-Boh
ha fatto tutto lei...
-E comunque si chiama Sarah
non mi avevi mica detto
che si chiamava Marika?
-Lo sai che ho un problema
con i nomi femminili
le risposi io
-Ok
sali
mi disse la voce del citofono
-Comunque non lavoro in una biblioteca
le dissi
-Ok
Va bene
Sali
Ultimo piano
In ascensore incominciammo
a discutere
io e Chiara
-Cosa faccio io
mentre tu te la fai?
-Fai un po' di conoscenze
e poi non è detto che me la faccio...
-Ma se ti ha invitato al suo compleanno
e neanche ti conosce
-Magari adora ricevere regali
che ne sai?
-Sì
lo so io che regalo spera di ricevere
da te...
-Va beh
trovati uno con cui provarci anche tu
-Lo sai che sono insieme
al tuo miglior amico
vero?
-Ma capirà
vista la situazione!
La casa era immensa
C'era così tanta gente che per poco
non mi sentii male
Ho sempre avuto un'avversione
per la folla
Questo all'inizio
pensavo bastasse
per essere considerato
uno scrittore...
Invece no
devi scrivere anche libri
per esser considerato scrittore
Sarah
a quanto pare quello era il suo nome
mi venne incontro
mi abbracciò e mi baciò
come se ci conoscessimo da decenni
Le presentai Chiara
lei mi presentò un paio di amiche
e anche il suo ragazzo
ESATTO
il suo RAGAZZO
-Te l'ho detto che non era sicuro
che me la sarei fatta
sussurrai nell'orecchio
della mia amica
Dopo un'ora
che io e Chiara passammo ad escogitare
un piano per far fuori tutti i presenti
Sarah si avvicinò e mi disse di andare
in camera sua
di chiudermi lì ed aspettare
Mi diede la chiave
-Ma il tuo ragazzo?
Non è che volete fare una cosa a tre
eh?
-No
No
Scemo
Lui se ne andrà presto
Aspettami in camera mia
Così feci
Aspettai
Aspettai
ed aspettai
fin quando non sentii Sarah
che cercava di convincere
il proprio ragazzo a non buttar giù
la porta
Con la velocità di un ghepardo
mi andai ad infilare in un armadio a caso
Sarah aprì la porta
a quanto pare aveva un doppione
delle chiavi
-Hai visto
tesoro?
Chi pensavi di trovarci?
-Scusa se ho dubitato di te
amore
ma quel tizio
quello che si è presentato qui con quella
roncia
continuava a guardarti...
-E secondo te
IO
gli dico di andare a chiudersi
in camera mia?
-Allora perché l'hai chiusa?
-Perché è una festa
C'è tanta di quella gente
chissà come me la ridurrebbero...
Voglio che camera mia
resti chiusa
se permetti
-Non fa una grinza
disse lui
Lo pensai anche io
Tutto stava andando
per il verso giusto
quando d'improvviso
sentii una cimice muovere le ali
proprio nell'armadio in cui
ero nascosto
Mi spaventai
Feci rumore
Tanto rumore
Troppo
-Aspetta
aspetta
disse il ragazzo di lei
-Chi cazzo c'è nell'armadio?
Piccola stella, 16 April 2024
CUORE DI DONNA
Tempo di lettura: 30 secondi
Nell'officina del cuore ho percorso sentieri incerti e tortuosi, scalato picchi annevati di sangue, disceso valli assetate di tempeste d'amore. Ho visto grande bellezza in un lago di lacrime, [...]
La spettatrice, 18 April 2024
Guscio
Tempo di lettura: 30 secondi
Io, piccola noce, mi accoccolo e mi accartoccio nel mio guscio. Riposo in esso, avvolgente e protettivo. Vivo appesa a un vecchio albero, orgogliosamente in piedi da anni, forse secoli, in un giardino [...]
Lawrence Dryvalley, 15 April 2024
Fiaba
Tempo di lettura: 1 minuto
Secoli fa, nei recessi della Foresta Nera, fu evocato un aiuto demoniaco per osteggiare un’orda di famelici troll. Dämon li sterminò tutti, mettendo fine di fatto alla loro specie. Sopravvivono nel [...]
Rubrus, 11 April 2024
Il soverchio
Tempo di lettura: 30 secondi
Creava violini. Non li fabbricava perché – diceva – la forma era già dentro gli alberi e bastava tirarla fuori dal legno. Smussando, limando, lisciando, piallando. Togliendo il soverchio, come altri [...]
Tutti i racconti
Utente Anonimo
Per utilizzare questa funzione è necessario effettuare il login. Accedi oppure
registrati per avere la password
Dopo le ferie di Natale Patrizio aveva dato di matto. Era venuto in ufficio urlando che era un regalo del cavolo, che l’anonimo donante era un vigliacco e che la faccenda non sarebbe finita lì. Sulla vigliaccheria dell’ignoto benefattore potevamo anche essere d’accordo, ma la reazione di Patrizio [...]
Nel 1815 il fratello Carlo muore lasciando un figlio, anch’esso di nome Carlo. B. si affezionò talmente al ragazzo che approfittando della scarsa moralità della madre ne contese la tutela che la ottenne dopo una estenuante azione giudiziaria. Ma questo nipote non gli procurò che dispiacere e non [...]
Ciao piccolo mio, siamo tornati adesso dall’ospedale dove ci hanno detto che il sesso del nascituro è maschile. Tu non puoi saperlo che padre avrai e che madre, mentre noi già sappiamo molto di te. Sarai un maschietto, che al momento gode ottima salute e che, da come si muove, sembra voler uscire [...]
Tempo di lettura: 4 minuti
Rubrus:Prendendo solo un elemento, mi viene da pensare a quante guerre si sono combattute, [...]
Lo Scrittore:Rubrus = contento che sia stato motivo di dissertazione, come da una semplice [...]
Sara appoggiò dei fiori sopra una sedia e si sedette sul bordo del letto accanto ad Ada, la madre, accarezzandole la testa. Poi si rivolse a Sergei, l'infermiere ucraino, un uomo gentile, ma riservato. «A colazione ha mangiato?» gli chiese. L'operatore sanitario fece un cenno negativo col capo [...]
Tempo di lettura: 1 minuto
stapelia:Oggi sono particolarmente tagliente o è la mia, di sensibilità, [...]
Patapump:a me piace l inserimento dei girasoli che conoscendo un po Scili ha voluto [...]
Nel caso di B. la musica è il percorso della sua intera vita. Ogni attimo è la che si presenta vivo ogni qualvolta noi ci avviciniamo ad ascoltare quella meravigliosa sublime musica. Le sinfonie: che tutto esaltano, tutto circondano di dolcezza e amore. A questo aspirava B. alla dolcezza, all’amore [...]
Tempo di lettura: 4 minuti
Antonellina:Che bella Gennarino! La tua descrizione della figura di Beethoven è [...]
stapelia:Hai ritratto una figura non facile! Sul musicista si è detto e analizzato [...]
Come spesso ho avuto modo di scrivere o raccontare, sono erede di una famiglia che amava l'Arte: teatro, musica, ballo. pittura. I miei genitori avevano una grande passione per l'opera lirica. Puccini li entusiasmava ed accesero anche in me la grande passione per la lirica e l'amore per Puccini. [...]
Tempo di lettura: 4 minuti
stapelia:C'è una seconda parte? La aspetto, allora.
Patapump:può essere utile Gennarino che segni cosi parte 1di3 1di2 in [...]
“Tu quoque, quercus!” Lo pronuncio come uno scioglilingua, più volte, con un’enfasi insolita per me che raramente mi esprimo con toni solenni. Subito rifletto e smaschero il lapsus che nasconde il “tu quoque” riferito a un minuscolo esemplare di quercus che da due anni ha preso possesso di un [...]
Tempo di lettura: 1 minuto
Adribel:Eh, l'azione dell'uomo è deleteria per la Natura. I bonsai poi, [...]
stapelia:Grazie Adribel. Tutti devono esprimere la propria opinione. Non hai necessità [...]
Appariva a coloro che, la sera, si radunavano attorno al fuoco. Si annunciava con un bussare leggero alla porta e, semplicemente, chiedeva d’entrare. Raccontava storie di giganti e bambini abbandonati, di streghe e principi, di lumicini intravisti nel bosco tra le fronde smosse dal vento. Quando [...]
Tempo di lettura: 1 minuto
NomadLantern:Ho letteralmente adorato questo racconto. Senza esitazione, senza esagerazione [...]
Rubrus:Grazie, Solitamente però i miei racconti hanno un registro diverso.
UN TRAM CHIAMATO DESIDERIO Mollie O' Reilly era una giovane donna dai rigogliosi capelli biondi con qualche leggera sfumatura di rosso, erano solo leggermente ondulati e le conferivano un aspetto ribelle. In effetti Mollie era, non tanto ribelle, quanto coraggiosa e molto determinata. Mollie [...]
Tempo di lettura: 5 minuti
Zio Rubone:Ciao, Antonellina. Premetto che la storia mi è piaciuta, al netto delle [...]
Antonellina:Ciao Zio Rubone, conosco molto bene sia il film di Elia Kazan che l''opera [...]
Morte di un amico Il vero amico è una persona rara, è il tuo riflesso nello specchio. é sempre lì che ti guarda e risponde alle tue provocazioni con altre uguali, senza uscire, tuttavia, mai fuori dalle righe. Un amico è quello che, quando lo vai a prendere a casa per uscire, lo trovi sempre [...]
Tempo di lettura: 4 minuti
stapelia:Mi sono commossa questa volta ma, nel leggere, vedo la rassegnazione! Impotenza [...]
Patapump:caro Lorenzo qui hai toccato le corde giuste hai saputo raccontare [...]
«Sei ebrea?» Angela non rispose e rimase a fissare un punto indefinito del pavimento di quel rifugio, una piccola casa composta da una stanza scarsamente arredata. Uno strano silenzio regnò incontrastato per alcuni istanti poi spezzato dai bombardamenti sempre più vicini. Horst Kleine, capitano [...]
Tempo di lettura: 1 minuto
L’esilioDiRumba:Una bomba è esplosa nel racconto e una specie di bomba è il racconto [...]
Giuseppe Scilipoti:x Rubrus: vedo che sul tema "nazismo" sei molto ferrato. Non conoscevo [...]