Ottawa, metropoli canadese sdraiata ai lati del fiume Ottawa.
Odawa è il nome che le hanno dato i nativi americani. Algonchini. Significa mercanti.
Kichisippi è il nome che avevano dato al fiume. Grande fiume. Erano evidentemente essenziali questi Algonchini.
Ottawa.
Oggi.
Michael è seduto sul bus 770. Destinazione Parliament Hill. Stringe con la sinistra una custodia rigida per chitarra.
Capelli lunghi, giaccone, camicia, jeans, sneakers. Quelle sono importanti perché fra non molto dovrà correre. E correre veloce.
Chi lo guarda pensa ad un altro di quegli artisti di strada.
Quelli che si piazzano vicino ad pub, aprono la custodia nella quale ci sono una decina di CD autoprodotti e delle monete, perché moneta attira moneta. Di quelli che imbracciano una chitarra ed iniziano a cantare Bob Dylan.
Michael è calmo, Michael è attento, Michael è soddisfatto di quello che sta per fare. Michael è folle. Lucidamente folle.
Scende senza fretta dal bus 770 e si dirige verso il Parlamento.
Apre con calma la custodia e invece di imbracciare una chitarra imbraccia un fucile mitragliatore.
Corri Michael corri. Si incita così.
“E questo chi cazzo è?” pensa Nathan. Nathan Cirillo. Il nonno era partito dalla Calabria per il Canada subito dopo la guerra per cercare, come si diceva allora, fortuna.
Non ha nemmeno il tempo di capire. Una raffica lo uccide.
E diventa troppo buio. Troppo buio per vedere.
Michael corre e corre e corre.
Spara a tutto quello che si muove.
E quelli che si muovono si buttano a terra o si nascondo dietro ad una colonna.
Lui corre con le sue sneakers ai piedi.  Michael inciampa. In un tappeto.
 “Cazzo di tappeto!”, pensa.
E’ Kevin Vickers ad ucciderlo con un solo colpo della sua semi-automatica.
“L’ho abbattuto” dirà telegrafico, neanche fosse un indiano algonchino, al primo ministro canadese.
Michael a terra ha ancora qualche momento di vita.
Si dice che quando uno sta per morire riveda tutta la sua vita. Come in un film girato a velocità folle.
Michael invece rivede al rallentatore il pranzo con sua madre della domenica precedente.
“Ti presenti qui dopo cinque anni che non fai sapere più niente di te?”
“Dai mamma, molla il colpo. Buono questo arrosto…”
Quando se ne va la madre rimane sulla porta. A braccia conserte. Muta.
Lui la bacia su una guancia e scende di corsa le scale. Fuori accende una sigaretta.
Questo rivede Michael. Sempre più lentamente. Sempre più sfuocato. E adesso vede dei raggi azzurri che partono dai suoi occhi e vanno…
I lampeggianti delle ambulanze e delle auto della polizia continuano a girare senza che le sirene suonino.
Come a teatro quando si accendono le luci alla fine dello spettacolo.
L’avventura è finita signori! Potete tornare alle vostre case.
Arriva con passi svelti. Sa già vicino a quale pub mettersi.
Apre la custodia rigida della chitarra. Dentro ci sono alcuni CD autoprodotti e delle monetine.
Imbraccia la chitarra e comincia a cantare:
“Knock, Knock, Knockin’ on heaven’s door”

Tutti i racconti

2
2
10

Gli occhiali (1 di 2)

25 April 2024

Dopo le ferie di Natale Patrizio aveva dato di matto. Era venuto in ufficio urlando che era un regalo del cavolo, che l’anonimo donante era un vigliacco e che la faccenda non sarebbe finita lì. Sulla vigliaccheria dell’ignoto benefattore potevamo anche essere d’accordo, ma la reazione di Patrizio [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

1
0
8

Vi racconto Ludwig Van Beethoven terza parte

Il Titano della Musica

25 April 2024

Nel 1815 il fratello Carlo muore lasciando un figlio, anch’esso di nome Carlo. B. si affezionò talmente al ragazzo che approfittando della scarsa moralità della madre ne contese la tutela che la ottenne dopo una estenuante azione giudiziaria. Ma questo nipote non gli procurò che dispiacere e non [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

1
2
12

II° edizione Sarò padre

lettera al figlio che verrà

25 April 2024

Ciao piccolo mio, siamo tornati adesso dall’ospedale dove ci hanno detto che il sesso del nascituro è maschile. Tu non puoi saperlo che padre avrai e che madre, mentre noi già sappiamo molto di te. Sarai un maschietto, che al momento gode ottima salute e che, da come si muove, sembra voler uscire [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Rubrus: Prendendo solo un elemento, mi viene da pensare a quante guerre si sono combattute, [...]

  • Lo Scrittore: Rubrus = contento che sia stato motivo di dissertazione, come da una semplice [...]

28
31
152

La madre di Sara

24 April 2024

Sara appoggiò dei fiori sopra una sedia e si sedette sul bordo del letto accanto ad Ada, la madre, accarezzandole la testa. Poi si rivolse a Sergei, l'infermiere ucraino, un uomo gentile, ma riservato. «A colazione ha mangiato?» gli chiese. L'operatore sanitario fece un cenno negativo col capo [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • stapelia: Oggi sono particolarmente tagliente o è la mia, di sensibilità, [...]

  • Patapump: a me piace l inserimento dei girasoli
    che conoscendo un po Scili ha voluto [...]

1
2
9

Vi racconto Ludwig Van Beethoven seconda parte

Il Titano della musica

24 April 2024

Nel caso di B. la musica è il percorso della sua intera vita. Ogni attimo è la che si presenta vivo ogni qualvolta noi ci avviciniamo ad ascoltare quella meravigliosa sublime musica. Le sinfonie: che tutto esaltano, tutto circondano di dolcezza e amore. A questo aspirava B. alla dolcezza, all’amore [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Antonellina: Che bella Gennarino! La tua descrizione della figura di Beethoven è [...]

  • stapelia: Hai ritratto una figura non facile! Sul musicista si è detto e analizzato [...]

1
1
7

haiku

24 April 2024

quel picco bianco di mite maggio spicca - resta la neve Laura Lapietra ©

Tempo di lettura: 30 secondi

  • stapelia: Sempre pennellate! Riuscito anche questo! La neve si sente, con gli occhi!

0
2
16

Vi racconto Ludwig Van Beethoven prima parte

Il Titano della musica

23 April 2024

Come spesso ho avuto modo di scrivere o raccontare, sono erede di una famiglia che amava l'Arte: teatro, musica, ballo. pittura. I miei genitori avevano una grande passione per l'opera lirica. Puccini li entusiasmava ed accesero anche in me la grande passione per la lirica e l'amore per Puccini. [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • stapelia: C'è una seconda parte? La aspetto, allora.

  • Patapump: può essere utile Gennarino che segni cosi
    parte 1di3
    1di2
    in [...]

1
5
24

Tu quoque

23 April 2024

“Tu quoque, quercus!” Lo pronuncio come uno scioglilingua, più volte, con un’enfasi insolita per me che raramente mi esprimo con toni solenni. Subito rifletto e smaschero il lapsus che nasconde il “tu quoque” riferito a un minuscolo esemplare di quercus che da due anni ha preso possesso di un [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Adribel: Eh, l'azione dell'uomo è deleteria per la Natura. I bonsai poi, [...]

  • stapelia: Grazie Adribel. Tutti devono esprimere la propria opinione. Non hai necessità [...]

2
7
21

Il narratore

22 April 2024

Appariva a coloro che, la sera, si radunavano attorno al fuoco. Si annunciava con un bussare leggero alla porta e, semplicemente, chiedeva d’entrare. Raccontava storie di giganti e bambini abbandonati, di streghe e principi, di lumicini intravisti nel bosco tra le fronde smosse dal vento. Quando [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • NomadLantern: Ho letteralmente adorato questo racconto. Senza esitazione, senza esagerazione [...]

  • Rubrus: Grazie, Solitamente però i miei racconti hanno un registro diverso.

1
8
31

Un Tram Chiamato Desiderio

22 April 2024

UN TRAM CHIAMATO DESIDERIO Mollie O' Reilly era una giovane donna dai rigogliosi capelli biondi con qualche leggera sfumatura di rosso, erano solo leggermente ondulati e le conferivano un aspetto ribelle. In effetti Mollie era, non tanto ribelle, quanto coraggiosa e molto determinata. Mollie [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Zio Rubone: Ciao, Antonellina. Premetto che la storia mi è piaciuta, al netto delle [...]

  • Antonellina: Ciao Zio Rubone, conosco molto bene sia il film di Elia Kazan che l''opera [...]

1
2
18

morte di un amico

22 April 2024

Morte di un amico Il vero amico è una persona rara, è il tuo riflesso nello specchio. é sempre lì che ti guarda e risponde alle tue provocazioni con altre uguali, senza uscire, tuttavia, mai fuori dalle righe. Un amico è quello che, quando lo vai a prendere a casa per uscire, lo trovi sempre [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • stapelia: Mi sono commossa questa volta ma, nel leggere, vedo la rassegnazione! Impotenza [...]

  • Patapump: caro Lorenzo
    qui hai toccato le corde giuste
    hai saputo raccontare [...]

31
42
196

L'ultimo ballo

21 April 2024

«Sei ebrea?» Angela non rispose e rimase a fissare un punto indefinito del pavimento di quel rifugio, una piccola casa composta da una stanza scarsamente arredata. Uno strano silenzio regnò incontrastato per alcuni istanti poi spezzato dai bombardamenti sempre più vicini. Horst Kleine, capitano [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

Torna su