La famiglia coniglietti viveva in un grosso bidone abbandonato, che era stato preparato dal capofamiglia per accogliere tutta la famiglia: i genitori e i quattro figli. Tutti i giorni il padre si allontanava per andare a lavorare e tornava il pomeriggio prima di sera, al suo rientro portava sempre qualcosa da mangiare per la famiglia. La madre si prendeva cura dei ragazzi e teneva pulita la loro dimora nel bidone. La domenica dopo aver fatto il bagno a tutti, la madre li vestiva con gli abiti della festa e andavano a fare una bella passeggiata sulle rive dello stagno dove potevano assistere alle evoluzioni di bellissimi cigni, che nuotavano maestosi nell’acqua fresca.  In queste mattinate mamma coniglio s’incontrava con la sorella, miss Clodette, una coniglietta che ancora non si era sposata e, tutte le domeniche, aspettava la sorella per passeggiare e chiacchierare insieme. I ragazzi si divertivano a dare da mangiare ai cigni, specie a quelli piccolini, che nuotavano sempre dietro le madri. Molto spesso Giglio si stufava di restare sempre da solo, i fratelli si allontanavano con gli amici loro e lui restava da solo, senza essere mai coinvolto nei loro giochi, allora si allontanava e andava in giro a esplorare. Un giorno gli capitò di mettere le zampette in un formicaio, le formiche disturbate cominciarono a salire sul suo pelo bianco. Erano tantissime, salivano e restavano attaccate ai peli e non riuscivano più a scendere, Giglio si accorse di loro, ma anche se aveva paura, voleva dimostrare di avere coraggio. Si mise a parlare con alcune di loro che erano arrivate vicino al suo musetto.

- Salve ragazze, come mai state salendo sulla mia schiena, s’intende io non ho paura, ma non è bello che stiate tutte sopra di me, perché non scendete.

- Bravo furbo, se sapessimo come fare, ti pare che resteremmo qua a perdere tempo, abbiamo da fare noi, - così parlò una formica appena un po’ più grande delle altre, sembrava essere una di quelle che comandava.

- Che cosa posso fare per aiutarvi, - disse Giglio gentilmente – volete che mi butti in acqua così potete scrollarvi di dosso.

- Allora sei proprio scemo, oltre che cattivo, vuoi farci morire tutte, non sai che potremmo annegare nell'acqua?

- No! Non sono matto, dicevo per farvi scendere, pensate a qualcosa, fra poco devo andare via e non posso portarvi tutte a casa mia, la mia mamma si metterà a strillare, io sarò messo in punizione e voi sareste lontano di casa vostra.

- Bravo, questa volta hai detto bene, - approvò il capo formica – allora  dobbiamo darci da fare, vogliamo provare con una scrollatina, sai come fanno i cani, però per prima cosa allontanati da dove ti trovi, le mie compagne quando escono dalla tana non devono trovarti altrimenti ti verranno sempre addosso. Andiamo più in là, e poi prova scrollarti come fanno i cani, cadremo per terra, ma tranquillo non ci faremo male, dai vieni andiamo a provare così ce ne possiamo tornare tutti a casa.

Si fermarono poco distante dal formicaio e Giglio prese a scuotersi, le formichine invece di tenersi aggrappate ai peli si lasciarono andare e caddero tutte per terra, nessuna si fece male, tutte si ripresero subito e mettendosi in fila indiana si diressero verso la loro tana. La formica che aveva parlato con lui quando gli passò vicino, gridò:

- Ciao coniglietto, grazie per averci liberato, però, mi raccomando la prossima volta quando cammini fai attenzione dove metti le zampe, il mondo è pieno di sorprese.

- Ciao formichina, - rispose Giglio – farò come dici, starà più attento, ora però devo scappare mia madre sarà in pensiero.

Così dicendo si mise a saltellare velocemente per ritornare sulla riva dello stagno dove, le sue sorelle erano ancora impegnate a chiacchierare, i fratelli si erano riavvicinati e stavano facendo merenda. La madre aveva conservato anche per lui una buona carota dolce e tenera. Finita la merenda, il padre decise che era ora di tornare a casa, la famiglia si mise in cammino e una volta arrivati a casa, il piccolo Giglio non ebbe la forza nemmeno di dire buonanotte, si addormentò subito stanco della giornata.  Devi fare così anche tu angelo mio. Mi voltai per controllare, ma la piccola Sofia già dormiva da un pezzo. Non aveva sentito l’ultima parte della storia. Ero sicuro, la prossima volta, avrebbe fatto storie, per ascoltarla daccapo tutta intera.  Uscii piano chiudendo la porta.

 

 


 

Tutti i racconti

0
0
3

Jean Vallette parte (1/2)

Da Rieux-Minervois a Parigi

28 November 2025

2 ottobre 1865 È ancora notte a Rieux-Minervois. Un vento gelido soffia, promettendo un cielo terso e una bella giornata d’autunno. «Lo gal canta, Joan-Baptista. Lo sénher Jòrdi t’espèra» [1]. «Óc, maman»[2], dice il ragazzo prendendo la sua valigia di cartone e scendendo per la rampa ripida [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

0
0
5

Tutte le mattine

28 November 2025

Tutte le mattine, più o meno alla stessa ora, li vedo. Lui è lì, sul marciapiede poco prima della fermata della corriera. Lei è al balcone, pigiama chiaro e una sigaretta tra le dita. Quando passo in auto li intravedo soltanto per qualche secondo, ma è sempre uguale: lui guarda verso l’alto, lei [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

4
5
23

Una giornata a Chiari 2/2

27 November 2025

Quando si voltò verso di me, Luca aveva addosso un’aria strana. Gli occhi gli brillavano di una luce nuova, come se quell’incontro improvviso avesse risvegliato qualcosa. “Questa è Micol, ci siamo conosciuti ai tempi dell’università”, annunciò. “Piacere”, dissi. Le parlai dei miei racconti e le [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • GustavLebo: grazie dei commenti

  • Dax: Carino, carico di nostagia... però Micol è vstata scortese alla [...]

16
14
103

Todos Hotel

Come il vetro

27 November 2025

Un pomeriggio, era domenica, alla mia porta in ospedale si affaccia uno dei tanti in camice bianco. Capelli cortissimi e grigi, naso importante, sguardo limpido. Sorride. Premurandosi di non essere invadente. Quasi senza voglia di piacere a tutti i costi. Misurato nei gesti infonde nell'aria una [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

4
7
32

Intervista con il Destino

26 November 2025

- Buonasera e grazie per aver accettato questo incontro. Innanzi tutto mi lasci dire che sono piacevolmente sorpreso di trovarmi di fronte a una donna. - Non capisco la sorpresa, è ancora vivo. Se il Destino fosse maschile l'umanità sarebbe scomparsa molto tempo fa. - Non fa una grinza. [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Certamente Domani: grazie scrittore. Sul fatto che vivere sia volontà di tutti si potrebbe [...]

  • Rubrus: A proposito di incidenti, giusto oggi ho ritirato il verbale dell'incidente [...]

3
11
29

Una giornata a Chiari 1/2

26 November 2025

“Allora vieni?”, mi chiese Luca qualche giorno prima. “Mah, non lo so… vedrò come sono messo sabato”, gli avevo risposto quando mi aveva telefonato. Il giorno prima mi aveva chiesto di andare con lui al Festival della Microeditoria di Chiari, in provincia di Brescia. Non sapevo se sarei andato, [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

7
10
40

Gino vs. l’Intelligenza Artificiale

La guerra lampo che durò 6 ore 53 minuti

Miu
25 November 2025

Oggi in TV hanno mostrato l’AI che parla. Interagisce, comunica, respira quasi. Il conduttore sorrideva come chi ha appena adottato un cucciolo robot. – È come avere un amico sempre presente. Per dimostrarlo, collegamento in diretta con un essere umano. Purtroppo l’essere umano era il signor Gino [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Miu: Dax:Ahah Dax, ormai è ufficiale: Skynet non verrà a distruggerci, [...]

  • Miu: La spettatrice: Ciao! Eh sì, in questa partita Gino ha vinto facile: [...]

2
2
22

La vita di Daniel

25 November 2025

La vita di Daniel. È così che fa. La mattina presto, esce dalla tenda e va in centro. Lì, trova un uomo che potrebbe comprargli del cibo. È educato, dice il suo nome, lo saluta con il saluto del post-covid e gli chiede con un sorriso, se possa comprargli del cibo nella mensa lì vicino. Dice, [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Paolo Ferazzoli PRFF: Testimonianza di dolore.
    Così definirei il tuo non scorrevole racconto.
    Apprezzo [...]

  • Dax: Commosso....l'uomo è cattivo di bade, ma a volte è peggio [...]

2
3
16

CENTRALE PARANOICA 8

ANNIE HORROR

24 November 2025

NELLA PUNTATA PRECEDENTE: Prosegue la carrellata di picchiatelli al Transcend Village, state aspettando le scene di sesso? Arrivano arrivano… Hi, qui è la centrale paranoica. Il Transcend Village è davvero un manicomio… eh beh, se non sei un picchiatello non finisci qui, ma anche la gestione [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

6
6
25

Racconto in breve il popolo napoletano

Un inno all'amore e alla tradizione

24 November 2025

Napoli, città che non è solo una semplice meta turistica, ma un autentico museo a cielo aperto, è il palcoscenico di una cultura vibrante e di un popolo singolare. Qui, tra i vicoli stretti e le piazze vivaci, si dispiega l'essenza del popolo napoletano, un'anima che pulsa con generosità, tradizione [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Dax: Bello. like

  • Smoki:
    La prima volta che sono stata a Napoli, sono rimasta frastornata [...]

9
8
44

Pixel

23 November 2025

Luglio. L’asfalto rovente sembra liquefarsi sotto il sole. Nessuno in giro. L’orizzonte svanisce, l’aria vibra, incandescente, quasi di fuoco. Camilla cammina nervosa tra le vie silenziose del centro, non vuole pensare, cerca di confondere il rumore dei suoi pensieri, con quello dei suoi passi [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Virginia Lupo: buongiorno signor Dario. Sono suor Virginia, ogni tanto bazzico qui per leggere [...]

  • Red roses: molto bello

6
6
26

Ascia Nera - La bussola

Dax
23 November 2025

La luce della notte creava ombre inquietanti e il vento freddo soffiava tagliente tra i picchi di pietra grigia. Trom avanzava lungo il sentiero montano, il passo pesante come piombo. La barba rossa, divisa in tre trecce, luccicava come il ghiaccio sotto la luna piena. L’ascia nera appesa allo [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Gennarino: Complimenti. Scitto molto bene. Un racconto che fa sognare ed entusiasma. Bravo!

  • Rubrus: Qualche tempo fa avevo chiesto quando avresti riportato la nuova avventura [...]

Torna su