Era il 19 Marzo 2005 quando ti vidi la prima volta.

Entrai nel cortile e mi trovai davanti  tua mamma che mi guardava. Cominciò a girarmi intorno invertendo continuamente il giro; sembrava quasi volesse dirmi di amare e accudire qualsiasi di loro avessi portato via.

E continuava a fissarmi, quasi aspettasse una risposta da me.

Improvvisamente dentro una grossa cesta di vimini , cominciò a muoversi qualcosa, e uno dopo l’altro uscirono delle piccole palline di pelo bianche e nere.

Erano dei cuccioli tenerissimi e tutti bellissimi.

 

La padrona dei cuccioli mi chiese di scegliere quello che avrei portato via e sinceramente mi trovai un attimo in difficoltà: ce n’era uno tutto bianco, uno bianco a chiazze nere, uno più piccolo di tutti gli altri, e uno più grassino.

Pensavano a giocare allegramente con la mamma quando uno uscì dal gruppo barcollando, e scodinzolando si avvicinò ai miei piedi guardandomi dal basso verso l’alto con un’aria dolcissima e birichina nello stesso tempo.

Era tutto bianco, con una macchia nera all’attaccatura della coda, le orecchie nere e una mascherina nera agli occhi.

Giocava con i miei piedi: già l’amavo.

“ Prendo questo! “ dissi decisa.

“ Questa! “ mi rispose la donna. “ E’ una tenerissima signorina, non poteva scegliere meglio “.

“ Non sono io che ho scelto, mi ha scelto lei! “

Ti  presi in braccio e la tua linguina ruvida cominciò a leccarmi il naso e via via tutto il viso.

Ti amai da subito.

Arrivai a casa e mio figlio cominciò a piangere dalla felicità. Poi ti scelse il nome : “ Stella “.

Le prime notti non facevi che piagnucolare, mi sembrava di essere ritornata ai tempi di quando mio figlio, appena nato, non dormiva. Facevi la pipì un po’ dove capitava, mordicchiavi ciabatte e tappetini, ma mai una volta mi sono pentita di averti fatta entrare nella nostra vita.

Piano piano hai imparato tutte le regole principali di convivenza e ti sei abituata anche a stare sola nelle ore in cui noi eravamo a lavoro.

Al nostro rientro ci correvi incontro scodinzolando e saltandoci addosso, coprendoci a modo tuo di baci. Questo era il tuo modo per dimostrarci tutto il tuo immenso amore.

Eri diventata a tutti gli effetti un membro della nostra famiglia, ci seguivi ovunque, nelle nostre passeggiate, dai nostri amici e in vacanza.

Non osavo pensare ad una vita senza di te. Ogni volta che il pensiero affiorava alla mente, lo scacciavo subito, dicendo tra me e me che ora non dovevo pormi il problema;  c’era tempo, c’era tanto tempo ancora per amarti.

Poi quel tempo è arrivato. Il male è voluto entrare nel tuo corpicino.

Lo abbiamo tolto e tu sei rifiorita di nuovo. La nostra gioia era immensa nel vederti correre e scodinzolare ancora.

Ma la bestia ha bussato di nuovo alla tua porta ed è entrata ancora più brutta e forte di prima.

E’ allora che abbiamo deciso di non fare più niente. Di non straziare di nuovo quel tuo già martoriato corpicino.

Ti lasciamo vivere i tuoi ultimi mesi godendoci ogni tuo istante, donandoti amore e cure e tutto quello di cui avrai bisogno, anche se sappiamo che il tuo unico bisogno è ed è sempre stato la nostra presenza e il nostro amore.

Quando la bestia si farà ancora più stronza, non ti faremo soffrire ulteriormente, non ti preoccupare. E noi saremo lì accanto a te ad accarezzare il tuo morbido pelo fino a che il tuo musetto si addormenterà per sempre.

Troppo brevi i tuoi anni rispetto ai miei Stellina mia. Ma l’amore che mi hai donato sarà eterno e mi accompagnerà per il resto della mia vita.

 

 

 

 

 

 

Tutti i racconti

7
7
34

Resa dei conti

01 May 2025

« Rivestiti, dai, rivestiti e vattene in fretta ». Bagno, vestiti raccolti e indossati, scarico, rubinetto aperto e poi chiuso, oggetti raccolti. Si apre la porta ed esce una nuvola di vapore. Il condizionatore ronza furioso nel grande bagno senza finestra. Dalla strada arriva il rumore della [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

4
3
19

La maschera della virtù

01 May 2025

Nino era un bambino, con gli occhi grandi e curiosi come la luna piena. Ogni domenica, si recava all'oratorio con il suo amico Francesco, per giocare e ridere insieme. Ma il parroco, con la sua voce severa come un tuono, li costringeva a partecipare alla messa. Un giorno, mentre il prete parlava [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

5
8
30

Acqua

Dax
30 April 2025

Acqua, La vita è in Lei la terra la brama l'uomo la usa, la sottovaluta, è solo Lei; Ma quando furor di cielo Incontra l'arroganza dell'uomo preso di sé, Che la dimora sua trascura, allora schiuma, e forza Onde che nulla ferma, Rivi e torrenti, diventan giganti dai mille denti. Lacrime e perdita, [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

  • Dax: @,Dario Mazzolini.
    Grazie, poi controllo. Dici che l'iniziativa si [...]

  • Ondine: Attuale e limpida come l'acqua :)

5
6
23

Giuseppe

30 April 2025

Giuseppe chiuse la valigia, guardò il suo letto perfettamente rifatto, le mensole con i modellini di aereoplani che aveva collezionato con tanto impegno e il letto di suo fratello Mario. Quella stanza gli era sempre sembrata piccolissima per due persone, ma ora gli pareva bellissima. Si sedette [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

4
4
27

IL CANE DEL PROFESSOR JONES E UN CANE RANDAGIO

29 April 2025

Dexter era un collie di tre anni e viveva in una bella villa con giardino di proprietà del professor Jones. La casa del professore si trovava in periferia di un piccolo paese ed era sempre chiusa con un cancello con sbarre di ferro, dove da fuori si poteva guardare la bellezza del giardino ben [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Dax: Bello, in effetti due temi importanti medsi sullo dtesso tavolo. libertà [...]

  • Ondine: Ciao Luca. Mi e piaciuto tanto, piacevole da leggere e poi ... io amo le piccole [...]

3
12
40

Go to Mars

Storie colorate

29 April 2025

Bisogna ammetterlo che siamo troppo presi a guardare in giù che di rado guardiamo in su, naturalmente siamo troppo con i piedi a terra e poco con gli occhi verso le stelle, anche perché soprattutto nelle grandi città con l'inquinamento al top le stelle fanno flop e non possiamo vederle nella [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Walter Fest: ragazzi eccomi scusate il nuovo ritardo....Rubrus grazie tremila per essere [...]

  • Walter Fest: EDR. grazie tremila pure per te! In realta' nell'opera di rosso ce [...]

6
5
134

L'OBIETTIVO

un sogno irrazionale. O forse no?

28 April 2025

Fuori, il cielo iniziava a trasformare il giorno. Dentro, la Casa sembrava espandersi — a ogni passo — come se io camminassi in me stesso. Mi fermai. Davanti a me, uno specchio incastonato tra due colonne d’avorio. Non rifletteva. Nulla. Nemmeno me. A fianco, una penna continuava a scrivere. Non [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

3
13
25

STATHAM... JASON STATHAM

28 April 2025

Non so per quale motivo mi sentivo così, ma ciò che provavo era vero. Avevo realizzato che essere un duro era parte di me e non un coglione dal pugno facile. Io ero un duro davvero. Io ero Jason Statham. Al di là della finzione cinematografica che Hollywood mi aveva cucito addosso ero veramente [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

4
6
34

La rinascita di Angelica

27 April 2025

Era bellissima Angelica. Il suo corpo statuario, i suoi profondi occhi neri, un incanto. Era molto corteggiata. Non aveva ancora un legame stabile. Alla soglia dei trenta non si era mai innamorata veramente. Negli ultimi mesi al lavoro subiva la corte di un collega. Una sorta di seduzione che [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

13
8
72

Amante

frammento da una storia

27 April 2025

Questa volta non avevo chance . La convocazione era giunta con la solita telefonata. Ma questa volta il tono della voce ed un paio di imbarazzati silenzi, mi avevano fatto intuire ciò che mi aspettava. Sapevo sin dall'inizio che sarebbe arrivato il giorno in cui le cose mi avrebbero costretto [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • PRFF: brava Ondine.
    questo gioco meraviglioso che ci siamo scelti ci permette [...]

  • Dax: Storia carina,un po' monodomensionale. in effetti l'idea dell'Harem [...]

10
11
50

La preghiera

26 April 2025

La preghiera Non so, se ne sono capace Ed anche se verrò mai ascoltato In fondo, questa cosa non mi è mai appartenuta Lei era nascosta in una tasca Avvolta in un panno nero, stretta, stretta Come volerle impedire di esserne abbracciata Poi arrivano periodi della vita, dove invocare Dio, Buddha, [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

5
9
25

Razza superiore

26 April 2025

Ghnog si fermò all’ingresso della caverna, poi, quando i suoi occhi si abituarono al buio, fece qualche passo all’interno. Dagga teneva il corpo del piccolo tra le braccia, dondolandosi e intonando una nenia in quella sua lingua incomprensibile. Ghnog si avvicinò. Il neonato aveva la pelle scura [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

Torna su