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Quando Moahmed fu spaventato dal boato era ancora nella sua stanza, un piccolo locale con il letto, un tavolo, delle sedie ed una libreria piena di libri, che aveva preso in prestito alla biblioteca francescana e stava per prepararsi la cartella con i quaderni, dal momento che l'indomani sarebbe dovuto andare alla scuola del paese ed affrontare un'interrogazione sulla grammatica della frase. Il boato proveniva dal centro dell'abitato ed era sembrato così vicino che le lanterne appese sulla trave della stanza avevano cominciato a dondolare freneticamente come campane della chiesa. Tutti uscirono per strada ma non si vide altro che polvere, polvere su polvere, un'immensa nuvola di polvere che rendeva l'aria irrespirabile, come dopo un violento bombardamento. Ci vuole coraggio a vivere in tali condizioni. Eppure viveva bene. Aveva i suoi sogni e cercava di realizzarli. Studiava per poi un giorno avere un bel lavoro, una bella moglie e tanti figli. Ma quel boato lo aveva disorientato quel giorno. Si venne a sapere nelle ore a seguire, che un attentatore si era fatto esplodere dentro un autobus e che erano morte tante persone. Si chiedeva continuamente perché fosse stato provocato tutto questo. Ma la cosa più tragica fu quando venne a sapere che l'attentatore non era un soldato ma una bambina che con una cintura esplosiva era entrata sull'autobus per farsi esplodere assieme a quelle persone. Che strazio! Disprezzare così la vita altrui e credere che sacrificare la propria vita per un ideale accecante fosse un premio per l'aldilà. Ma allora cosa sarebbe servito studiare se bastava uccidere gli altri per poter ottenere la gloria? E che cosa se ne sarebbe fatto della gloria, ottenuta uccidendo in nome di una divinità assetata di sangue, che non può richiedere questo ai suoi discepoli per premiarli con un paradiso. E quelli che erano considerati nemici da abbattere, non avevano il diritto di andare nel paradiso del loro Dio ? O forse esistono tanti paradisi quanto gli uomini pensano possano esistere, uno diverso dall'altro, uno del Dio che vuole che si uccide ed uno del Dio che non vuole sacrifici ma osserva quanto amore le proprie creature riescono a disseminare nel mondo, egli, che è amore e misericordia? Tutto questo disorientava Mohamed che pensavate la vita fosse un dono e che bisognava custodirla, amarla per se e nel rispetto di quella degli altri, che tutti ci potessimo chiamare fratelli per cercare di costruire una comune casa d'amore. E le parole non dovevano servire per comunicare con gli altri? Non dovevano essere lo strumento di un dialogo che tanti vogliono intrattenere ed altri distruggono, ipnotizzando i propri soldati per far credere loro che un giorno la guerra sarà vinta e che il loro credo trionferà sugli altri? A vedere tutti quei cadaveri coperti a un lenzuolo, Mohamed perse le proprie forze e si dissolse in un pianto universale. Alcuni dicevano che questo era il risultato di un bombardamento in altra terra dove avevano perso la vita tante donne e bambini. Ed allora questo scenario era il risultato di una vendetta? Ma quanto la vendetta può portare a creare un mondo migliore? Dove la vendetta può soddisfare i bisogni della pace? Bisognerebbe diffondere bombe d'amore e non d'odio in nome di una giustizia vera, dove le Shoah non siano obiettivo di un gruppo sociale prepotente ed assassino ma realtà da cancellare nel cuore degli uomini, penso fa se. Eppure continuano a registrarsi sempre più avvenimenti di morte. In Bosnia, in Ruanda negli anni novanta, in Siria, in Palestina, ad Israele .... Basta, signori dell'odio, deponete le armi e scambiatevi la pace! Costruite un mondo, dove nessuno possa morire di fame e di odio, cancellate la zizzania che è nel vostro cuore. E percorrete insieme l'arcobaleno che porta ad un Dio che sorride appagato non sui campi di concentramento dell'odio ma sulle praterie della fratellanza e dell'amore. Allora ancor più motivato andò a casa e riprese a studiare . Era convinto che la cultura può sconfiggere ogni forma d'odio e che presto sarebbe stato realizzato un mondo d'amore dalle nuove generazioni a venire.
Piccola stella, 16 April 2024
CUORE DI DONNA
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Nell'officina del cuore ho percorso sentieri incerti e tortuosi, scalato picchi annevati di sangue, disceso valli assetate di tempeste d'amore. Ho visto grande bellezza in un lago di lacrime, [...]
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Patapump, 11 April 2024
Fa freddo qui
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Tutti i racconti
Utente Anonimo
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Tizia è una casalinga. Madre di tre figli piccoli. Sposata con un operaio. Quando ha del tempo libero dalle sue mansioni e dal doversi curare dei figli, si diletta nella sua passione preferita: la lettura. Un giorno, navigando su internet, scopre il sito “Letture da Metropolitana”. Essendo una [...]
Un calcio al pallone poi di testa la prendo Provo un tacchetto faccio una finta chiedo un passaggio tutto sommato non sono malaccio stanno al gioco i ragazzini e con la fantasia godo e mi inebrio ah! Se i potenti avessero questi poteri nella memoria nascosti. N'carcio ar pallone poi la [...]
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Walter Fest:Messaggio per tutti coloro che entreranno nei commenti....oltre Piccola Stella [...]
Mi viene voglia di fare due passi all’aperto. Quando, arrivato al parco di un paesino confinante al mio, incontro un amico con un pallone da calcio. Due tennisti di passaggio ci interpellano su un possibile due contro due al tavolo da ping-pong. - Non questa volta - rispondiamo - al massimo giochiamo [...]
Psyco [Mamma] Ho finito di rassettare in cucina e sono stanca. Mia figlia ha detto che c’è un bel film in TV. Mannaggia che mal di schiena! Sono proprio invecchiata. Ma ora mi seggo sulla mia poltrona preferita. Davanti a me, sul tavolo basso, c’è il televisore, proprio sotto la finestra. Di [...]
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L’esilioDiRumba:Io non ho ancora la quantità di esperienza di vita di stapelia, ma condivido [...]
La paura non è niente La paura non è niente Dammi la tua mano Un altro inverno passerà sai Ed arriverà il profumo dei fiori Stringi le tue braccia intorno a te Ma devi stare tranquilla La paura non è niente Veste solo male Forse non ha neanche un buon odore Attraversa con me il fiume Ha lente [...]
Un elevatissimo numero di volte la nostra realtà si ripete. Se potessimo vedere ognuna di esse con occhi umani non le distingueremmo. Ogni risultato individuale originale, trovata esclusiva del proprio gusto e ingegno, è ripetuto identico ogni volta da perfetti sconosciuti, [...]
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Patapump:hai dato molte possibilità e riflessioni opto nel cercare di non [...]
stapelia:Appare più una riflessione filosofica piuttosto che una poesia,Molto [...]