Ci siamo sempre immaginati che essere una principessa vuol dire vivere nella felicità, avere tutto ciò che si desidera, essere appagati della propria vita e del proprio potere. Ma a vedere gli occhi di Dacia, viene di chiedersi: cosa vuol dire essere felice? Avere occhi sorridenti come in una maschera delle convenzioni, essere ligi al conformismo o essere innovativa ed al tempo stesso ossequiosa del proprio amore e delle proprie scelte? Dacia è lì, ferma nel suo trono, mentre il suo principe si è dimenticata di lei. I figli, i figli sono l'unica prova di quel concedersi totalmente alla esternazione dei propri sentimenti. Una scelta reciproca di amore... Ma forse,  chiusa nel suo dolore,  seduta in quel trono,  come quello di una regina del futuro, i pensieri volgono al dubbio, alla incertezza. Ma il mio è stato un vero amore, un vero matrimonio, dove Dio ha inviato la sua benedizione o è stato un atto notarile dove le parti contraggono un contratto per la ragione di stato, per l'immagine della corona ? Abbandonata da tutti, da quel marito che non è mai stato marito, ecco una fiamma si accende, il cuore comincia a battere, a ribattere. Un uomo, che sembra gentile,  offre una rosa a quella principessa triste, offre il proprio cuore. No, non è possibile, quella principessa non può avere altro amore se non la sua solitudine. Ed ecco che, inseguita dallo scandalo,  trova la morte disgraziata. Meglio ricordarla così com'era, che fra le braccia di chi ha un'altra cultura, di chi crede in un altro Dio, di chi non ha il diritto di contaminare la purezza. E di Dacia rimane un volo di colombe,  che sembrano coronare il cielo ad ogni primavera, quasi a creare quel sorriso,  che la caratterizzava e che si spense nella delusione di chi pensava di aver trovato la felicità ma è rimasta sfregiata dai rovi della vita.

 

Tutti i racconti

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Gli occhiali (1 di 2)

25 April 2024

Dopo le ferie di Natale Patrizio aveva dato di matto. Era venuto in ufficio urlando che era un regalo del cavolo, che l’anonimo donante era un vigliacco e che la faccenda non sarebbe finita lì. Sulla vigliaccheria dell’ignoto benefattore potevamo anche essere d’accordo, ma la reazione di Patrizio [...]

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Vi racconto Ludwig Van Beethoven terza parte

Il Titano della Musica

25 April 2024

Nel 1815 il fratello Carlo muore lasciando un figlio, anch’esso di nome Carlo. B. si affezionò talmente al ragazzo che approfittando della scarsa moralità della madre ne contese la tutela che la ottenne dopo una estenuante azione giudiziaria. Ma questo nipote non gli procurò che dispiacere e non [...]

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II° edizione Sarò padre

lettera al figlio che verrà

25 April 2024

Ciao piccolo mio, siamo tornati adesso dall’ospedale dove ci hanno detto che il sesso del nascituro è maschile. Tu non puoi saperlo che padre avrai e che madre, mentre noi già sappiamo molto di te. Sarai un maschietto, che al momento gode ottima salute e che, da come si muove, sembra voler uscire [...]

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  • Lo Scrittore: Rubrus = contento che sia stato motivo di dissertazione, come da una semplice [...]

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La madre di Sara

24 April 2024

Sara appoggiò dei fiori sopra una sedia e si sedette sul bordo del letto accanto ad Ada, la madre, accarezzandole la testa. Poi si rivolse a Sergei, l'infermiere ucraino, un uomo gentile, ma riservato. «A colazione ha mangiato?» gli chiese. L'operatore sanitario fece un cenno negativo col capo [...]

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  • stapelia: Oggi sono particolarmente tagliente o è la mia, di sensibilità, [...]

  • Patapump: a me piace l inserimento dei girasoli
    che conoscendo un po Scili ha voluto [...]

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Vi racconto Ludwig Van Beethoven seconda parte

Il Titano della musica

24 April 2024

Nel caso di B. la musica è il percorso della sua intera vita. Ogni attimo è la che si presenta vivo ogni qualvolta noi ci avviciniamo ad ascoltare quella meravigliosa sublime musica. Le sinfonie: che tutto esaltano, tutto circondano di dolcezza e amore. A questo aspirava B. alla dolcezza, all’amore [...]

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haiku

24 April 2024

quel picco bianco di mite maggio spicca - resta la neve Laura Lapietra ©

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Vi racconto Ludwig Van Beethoven prima parte

Il Titano della musica

23 April 2024

Come spesso ho avuto modo di scrivere o raccontare, sono erede di una famiglia che amava l'Arte: teatro, musica, ballo. pittura. I miei genitori avevano una grande passione per l'opera lirica. Puccini li entusiasmava ed accesero anche in me la grande passione per la lirica e l'amore per Puccini. [...]

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  • Patapump: può essere utile Gennarino che segni cosi
    parte 1di3
    1di2
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Tu quoque

23 April 2024

“Tu quoque, quercus!” Lo pronuncio come uno scioglilingua, più volte, con un’enfasi insolita per me che raramente mi esprimo con toni solenni. Subito rifletto e smaschero il lapsus che nasconde il “tu quoque” riferito a un minuscolo esemplare di quercus che da due anni ha preso possesso di un [...]

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  • Adribel: Eh, l'azione dell'uomo è deleteria per la Natura. I bonsai poi, [...]

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Il narratore

22 April 2024

Appariva a coloro che, la sera, si radunavano attorno al fuoco. Si annunciava con un bussare leggero alla porta e, semplicemente, chiedeva d’entrare. Raccontava storie di giganti e bambini abbandonati, di streghe e principi, di lumicini intravisti nel bosco tra le fronde smosse dal vento. Quando [...]

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Un Tram Chiamato Desiderio

22 April 2024

UN TRAM CHIAMATO DESIDERIO Mollie O' Reilly era una giovane donna dai rigogliosi capelli biondi con qualche leggera sfumatura di rosso, erano solo leggermente ondulati e le conferivano un aspetto ribelle. In effetti Mollie era, non tanto ribelle, quanto coraggiosa e molto determinata. Mollie [...]

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morte di un amico

22 April 2024

Morte di un amico Il vero amico è una persona rara, è il tuo riflesso nello specchio. é sempre lì che ti guarda e risponde alle tue provocazioni con altre uguali, senza uscire, tuttavia, mai fuori dalle righe. Un amico è quello che, quando lo vai a prendere a casa per uscire, lo trovi sempre [...]

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    qui hai toccato le corde giuste
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L'ultimo ballo

21 April 2024

«Sei ebrea?» Angela non rispose e rimase a fissare un punto indefinito del pavimento di quel rifugio, una piccola casa composta da una stanza scarsamente arredata. Uno strano silenzio regnò incontrastato per alcuni istanti poi spezzato dai bombardamenti sempre più vicini. Horst Kleine, capitano [...]

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