“E la concorrenza?” chiese il solito ragazzo.

“La concorrenza dobbiamo batterla,” rispose secco Diego, poi sorrise. Se quel ragazzo la smetteva di fare domande, la riunione era finita.

Approfittando della risata generale, Diego si alzò velocemente, salutò e si chiuse nella tranquillità del suo ufficio.

Dopo una giornata passata tra una riunione e l’altra, aveva bisogno di stare solo qualche minuto. Sua moglie aveva organizzato una cena con degli amici, sarebbero rientrati tardi e l’indomani doveva arrivare presto in ufficio. Non avrebbe visto i suoi figli fino alla sera successiva e questo gli pesava più della fatica e della vita frenetica. Li vedeva crescere, cambiare e temeva di ritrovarsi in casa degli estranei, da un giorno all’altro. Perché forse anche Elena, sua moglie, con il tempo era diventata un’estranea, che trascorreva il suo tempo tra palestra, shopping e amici che lui non conosceva.

Eppure erano stati molto uniti una volta, avevano condiviso le stesse passioni, gli stessi ideali. Ideali? Forse proprio gli ideali erano venuti meno e forse succede a tutte le coppie. Forse era per questo che gli era piaciuto il ragazzo che alla riunione aveva continuato a fare domande. L’entusiasmo di quel ragazzo gli ricordava il suo di quando era giovane, la sua voglia di impegnarsi e di riuscire. La sua voglia di arrivare a quella poltrona, di sposare Elena, di avere una famiglia. E dopo? Beh, anche quel ragazzo, prima o poi, avrebbe scoperto cosa resta dopo.

Il suono di un messaggio sul telefono lo distolse dai suoi pensieri. Era Cristina, insisteva perché si vedessero quella sera. Per l’ennesima volta le rispose che non poteva mancare alla cena con sua moglie, le promise che si sarebbe liberato il giorno successivo a pranzo, anche se non sapeva come avrebbe fatto a liberarsi.

Sospirò mentre inviava il messaggio. Cristina era stata una luce improvvisa nella sua vita. La sua giovinezza, la sua allegria, la sua spensieratezza l’avevano fatto sentire di nuovo giovane, di nuovo vivo. Ma adesso Cristina era sempre meno allegra e sempre meno spensierata, con le sue pretese e i suoi musi stava diventando una versione un po’ più giovane di Elena. Anzi, forse adesso quella più allegra e spensierata era proprio Elena.

All’improvviso notò un altro indicatore che lampeggiava sul telefono. Era una notifica di Linkedin, qualcuno aveva visitato il suo profilo. Diede un’occhiata svogliata e poi lesse incredulo il nome sotto alla foto: Marianna Di Cuori. Per un attimo gli parve di essere ancora in spiaggia, il mare, le carte, Isabella. Quanti anni avevano? Quanto tempo era passato?

Marianna non era cambiata poi molto, solo era ancora più magra e forse più bionda. E sua sorella Isabella? Com’era Isabella adesso? Cos’aveva fatto in tutti quegli anni? E, soprattutto, come sarebbe stata la vita con lei se le cose fossero andate diversamente? Per un attimo ebbe la tentazione di chiedere la connessione a Marianna, ma poi si rese conto che lei per prima non gliel’aveva chiesta.

Meglio lasciare che i ricordi fossero solo ricordi, pensò mentre usciva dall’ufficio.

Tutti i racconti

0
0
5

Incontro alla fermata. Tram numero ventotto.

14 February 2025

Eppure lo aveva amato intensamente. Ele lo aveva allontanato dalla sua vita. Era riuscita a farlo davvero? Se lo chiedeva spesso. Rodolfo era stato il centro del suo universo solo fino a qualche anno prima. Ora si sentiva come svuotata, sfinita. Non ne poteva più della sua ossessione, del suo [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

0
0
6

GUARDARSI INTORNO

14 February 2025

Tutta la vita gli era servita per guardarsi intorno, per capire, per studiare. A 90 anni conosceva bene tutto ciò che lo circondava. Decise che poteva iniziare a guardarsi dentro, capire chi era e perché per tutta la vita si era guardato intorno. Per dieci anni continuativi meditò su se stesso, [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

0
0
8

Io odio il lunedì

14 February 2025

E’ martedì sera e lui entra dalla scala interna che dal garage porta in casa di Lela. Sale i gradini con slancio e si ripete che sarà l’ultimo martedì che le permetterà di decidere della loro relazione. Ma, da sei mesi, ogni sacrosanto martedì, sale quelle scale, entra dalla porta che si apre nel [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

3
5
24

Gli spettatori

Capitolo due della prosa ispirata da Tcon0 di Italo Calvino e “Un infinito numero” di Sebastiano Vassalli e canzone “Mi

13 February 2025

Intuisco l’importanza assoluta degli spettatori. lo scrivo perché ci tengo che questo attimo della vita sia documentato. Perché penso sia anche causa vostra e appartenga anche a voi. Attraverso le esperienze di vita e di scrittura, su Letture da Metropolitana, mi sono trovato per un attimo [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

  • Lawrence Dryvalley: Caro Rumba, il cimento è sempre apprezzabile e chi è il fortunato [...]

  • Lo Scrittore: eccoci! un altro compagno di viaggio verso una meta che potrebbe essere molto [...]

2
4
15

🖊 Lettera a Piergiorgio

13 February 2025

Te ne accorgi subito. In via Cesare Battisti, Piergiorgio, adotta una errata gestione delle spinte sottoglottiche. Il suo tono di voce lo senti dall’ altra parte del viale, ma non è un tono di voce autoritario, bensì quello di chi vuol far sentire la sua voce in questo mondo di zombie. “Che [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Lo Scrittore: ecco qualcosa di sincero, gentile, compenetrarsi in un' altra persona non [...]

  • Edmondo Lubeck: Grazie per la lettura ragazzi.

    I vostri interventi sono davvero importanti [...]

3
7
26

Racconti italiani - IH870

13 February 2025

Giovanni correva. La borsa gli sbatteva contro il fianco, pesante, ma vuota. Vuota perché non c’era stato tempo per il regalo, vuota perché tutto stava andando storto. Doveva tornare, doveva essere lì per il compleanno di Anna. Trentacinque anni sono importanti. Lei lo aspettava. Lo aspettava [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

3
1
19

Haiku

12 February 2025

scalzi per stanze - sulla mensola antica le ultime clivie Laura Lapietra ©

Tempo di lettura: 30 secondi

  • U1798: C’è qualcosa di sospeso, come se fossi invitato a trattenere un [...]

7
4
23

UN VENERDI’ POMERIGGIO, AL SUPERMERCATO ESSELUNGA DI CORSO SARDEGNA

12 February 2025

Un venerdì pomeriggio, al supermercato ESSELUNGA di Corso Sardegna, Antonio ha incontrato l’anima gemella. Per quanto se ne possa dire, si tratta di un fatto straordinario, che capita una volta nella vita sì e no ad una persona su un milione, e dunque la cosa lì per lì mi ha fatto un immenso [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

3
7
29

È questa l'ora dolce del vespero...

12 February 2025

Oggi non ho lacrime. L’amigdala si dev’essere inceppata, penso, le ghiandole lacrimali si saranno avvizzite, ipotizzo; e i canalicoli lacrimali sono secchi come ruscelli estivi, appuro passandomi una nocca sull’angolo di un occhio. Oggi non ho lacrime, solo una grande, profonda, assoluta rabbia [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Rubrus: Oppure.. vabbè, vai a leggere il mio racconto, se ti va, basta cliccare [...]

  • Lawrence Dryvalley: Letto e piaciuto. Invogliato dai commenti ho letto anche "L'Orlo" [...]

8
12
39

LIBERI

11 February 2025

Con le prime nuvole basse arrivava la prima pioggia. A volte quattro gocce, altre un acquazzone, in tutt’e due i casi sancivano la fine dell’estate e poco importava se fosse giugno o fine agosto, per me era così. Il vento si incanalava tra le strade sferzando tutti quelli che avevano lasciato il [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

7
5
35

La coscienza di un ciarlatano qualsiasi

11 February 2025

La verità è che non riesco a riposare pensando alla quantità di emozioni irrazionali, capacità intellettuali, e umori viscerali che ognuno si impegna a gestire per far funzionare ogni ruolo che investe nella propria vita. Modalità lavoratore dipendente, modalità studente, [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Lo Scrittore: cartomante, veggente, sensitivo, mago dell'occulto e ancora... quanti sono [...]

  • Lawrence Dryvalley: Rinnovo i complimenti fatti alla prima pubblicazione di questo testo. Hai cambiato [...]

5
9
25

Il dono di una notte perenne

il mare dei miei sensi

11 February 2025

A quello che si dice del mare in inverno non ho mai creduto. Anzi, lo preferisco così: la sabbia fredda che si fa pantofola sui miei piedi nudi, un soffice massaggio che attutisce e rallenta i passi; io che mi aggrappo al suono della risacca come fosse un corrimano capace di guidarmi e di tenermi [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

Torna su