All'arrivo in questo alberghetto sgangherato, mi affidano la camera 18 al primo piano, la penultima in fondo al corridoio. E ogni sera puntualmente gli occhi del signor Moscone, stretto nella sua camicia inamidata e quasi soffocato dal papillon a pois, mi strizzano un segno D’intesa, quasi a volersi prendere una confidenza acquisita ma non offerta. A volte mi dimentico del mio lavoro, sì, di questo lavoro più antico del mondo, ma che trova sempre nuovi clienti di tutte le età e sono sicura che fino a quando ci sarà l’essere umano in questa terra sarà sempre lo stesso. A completare il quadro di questo piano, oltre alle camere sempre chiuse da cui fuoriescono rumori inimmaginabili, c’è Sandar, la senegalese, con le sue poppe al vento trattenute solo da una camicetta di velo trasparente, che lascia intravedere anche il suo grande cuore. Altro che distrazione! I clienti entrano già sconvolti e tutto quello che vorrebbero fare a Sandar lo fanno poi con me. Provengo da Addis Abeba ma mi chiamano la Tripolina e sono fuggita da una condizione che mi voleva morta di fame e costretta ad essere succube di un marito padrone, che mi avrebbe riempita di figli e costretta a recludermi in casa per adempiere al mio dovere di moglie e madre e ad ingrassarmi tra una poppata e l’altra dei suoi figli e alle notti di sesso con lui. No, non ce l’avrei mai fatta a privarmi della mia libertà. Mi sono sempre reputata un uccellino libero, un gabbiano che spicca il suo volo ed insegue le nuvole nell’azzurro. Questo lavoro, lo so, è sporco ma c’è la soddisfazione che cambi ogni sera. Il cliente va e viene e non ha pretese. Il cliente non ti opprime ventiquattro ore su ventiquattro, non ti rende schiava;ma sei tu a schiavizzare loro quando li vedi quasi ogni sera e sganciano i loro soldi per aver il mio corpo, per carezzare la mia pelle di velluto, per odorare me e la mia eccitazione. Ora sono io a decidere per la mia vita ed il mio piacere. Non come quella volta quando uno stronzo, che mi sembrava un poeta, che scriveva cartigli, che poi ho scoperto copiati da un libro sulle frasi d’amore più belle, mi portò fuori città con la scusa delle stelle e della luna, del paesaggio panoramico e dopo aver avanzato avance, mi ha violentato, quel porco, quel bastardo. E così scoprì la violenza, la violenza brutale che non è altro che annichilimento del più debole, del più poeta, del più sognatore.

La fila per venire a letto con me diventa sempre più numerosa. Sono a prenotazione. Chi arriva prima, va con Tripolina. Ed ecco che a tutte le ore il signor Moscone prende appuntamenti, offre altra merce ma i clienti sono esigenti. “ O con Tripolina, o non vengo!” E certo che per alcuni ci vuole troppo tempo a venire, specialmente gli anzianotti, che risolvono il tutto in pochi minuti ma prima che raggiungono il piacere ce ne vuole. Sembrano bastoncini inamidati. A volte qualcuno prende qualche pillola per ritrovare la propria giovinezza, per altri non c’è niente da fare. Per il 99% dei miei clienti solo la virtù e la attenta professionalità della sottoscritta può far nascere un fiore nel bastone secco. E tutto si risolve con una miriade di regali da parte del cliente soddisfatto e contento, che si prenota per la stessa settimana. “Se lo sapesse mia moglie”dice il cliente attempato” altro che soddisfazione! Vedrei i sorci verdi!”E dire che nella mia patria mi volevano tra pane da cuocere, bambini da accudire. È virtù questa che non si può sprecare. “È la vita che lo richiede” commenta Moscone, pizzicando il sedere di Santal che lo lascia fare. È lui il padrone dell’albero ad ore.

Oltre al signor Moscone, il proprierario dell'albergo a ore, che mi fa schifo ma mi fa lavorare presso il suo hotel, ho notato Nicola il taciturno. Come può uno essere così silenzioso, imbranato, un bamboccio ma così intelligente. Io ho visto tanti uomini ma amo Nicola, lo studente di ingegneria. Amo Nicola. Sì, lo amo e quando deciderò di finire con questa vita lui sarà il mio uomo, il mio bambino, il mio padrone, la mia vita. Esistono tanti tipi di uomini ma a me piace lo studente innocente imbranato e genuino. A me piace Nicola, il portiere di notte. Forse è il desiderio di rimanere sempre giovane, anche se sono che gli anni passano. Lo specchio me lo conferma ogni giorno. Ma credo nell’amore. Non sono solo una donna del piacere. Il mio corpo mi appartiene e lo do a chi mi pare. Non ho ancora legami. Ma quando deciderò di troncare con questa vita sarò la donna più fedele del mondo. Lo giuro a Nicola.

 

 

Tutti i racconti

3
10
22

Una vita felice

26 August 2025

Sì, questo aveva: una vita felice. Conquistata giorno dopo giorno, affrontando problemi grandi e piccoli che si presentavano lungo il cammino. Certo, in alcuni momenti si era sentito scoraggiato — soprattutto quando certe questioni sembravano non voler finire mai, e alcune avevano avuto epiloghi [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

7
15
44

L'Urlo

26 August 2025

Sai ragazzo, una volta in questa foresta sentire l’Urlo voleva dire due cose: o eri una canaglia e ti assaliva la paura o eri nei guai e confidavi in un aiuto prezioso. Per decenni l’Urlo ha vegliato su queste terre. Oggi non più, ma la leggenda vive ancora. *** NdA: ho scritto questo microracconto [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Rubrus: Visionata e apprezzata la coperita "tarzanesca". La nota ci vuole [...]

  • Lawrence Dryvalley: Grazie Rubrus! Ben conscio che il fumetto popolare non è più [...]

3
3
23

Apologia del calzino spaiato - 2/2

Esercizi di nonsense

25 August 2025

Ma si può aver paura del proprio calzino? E del proprio partner? Non c’è dubbio che il calzino, se spaiato, cagioni ansia, quasi noi percepissimo il suo risentimento: starsene desolato ai piedi del letto, gli unici piedi che lui non ama, o trascinato da animali domestici verso i canti più stonati [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Ondine: D'altra parte ce lo hai segnalato nei tag: umorismo, gioco di parole, non [...]

  • Lawrence Dryvalley: Lette le due parti... mi sento spaiato! 😁 Ciao!

7
10
35

Il caffè

25 August 2025

Quella del caffè comunque è decisamente una mia mania, o un vizio, ecco. Un rito che scandisce il trascorrere della giornata, tiene a bada l’impulso pressoché onnipresente di mangiare e aiuta a sentirmi parte di una comunità che cerco in tutti i modi di immaginarmi. Comunità di cui voglio e non [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Lawrence Dryvalley: Benvenuta! E il caffé... benbevuto! Rito che abbiamo tutti nel DNA italico, [...]

  • CURZIO LUCANO: Mi ci ritrovo in quel continuo oscillare tra desiderio di far parte e bisogno [...]

3
2
32

Apologia del calzino spaiato - 1/2

Esercizi di nonsense

24 August 2025

Spaiato, è così che mi sento spesso e tutto sommato volentieri. Non me ne vergogno insomma, eppure il termine non ha accezione positiva, e chissà perché mai? Tutti noi, o quasi, si è spaiati, seppur accompagnati, nel senso che non si può considerare il proprio partner alla stregua di una scarpa [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

6
9
26

Nido di fringuelli

24 August 2025

Me l’aveva detto, quel vecchio, che da quella parte non ci dovevo andare. Ma, secondo voi, una come me, che vuole sempre l’ultima parola, può seguire il consiglio di un vecchio pazzo? Perché sì, pazzo mi era parso. Con quella barba così lunga che due fringuelli avevano persino deciso di farci un [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Lo Scrittore: allora! prima di tutto benvenuta in questa gabbia di.... uomini con barba lunga [...]

  • Lawrence Dryvalley: Benvenuta! Ci leggo la morale che è meglio passeggiare in città! [...]

10
11
38

Maledetto TripAdvisor

23 August 2025

C’era una volta... in una casa lontana lontana, una principessa non più giovanissima, ma ancora ben tenuta. Viveva una vita spensierata, godendo di tutte le sue fortune. Talvolta, osservava con un misto di stupore e fastidio i comuni mortali, che si affannavano per i loro tormenti. Li giudicava [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

7
7
80

Acqua di cocco

23 August 2025

Quando sono entrata in quel bar quella sera tutto mi sembrava poco chiaro. Le luci erano soffuse e mi attirava terribilmente quel profumo di fiori da campo. È strano, non credi? Un bar che ha un odore di fiori da campo, era cosi strano: eppure sembrava così. Mi accomodai al tavolino in fondo, in [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

9
7
37

Sabbia

Profezia del vento

22 August 2025

Dalle colline di quel monte, che solo i suoi antenati ne conoscevano il nome, fatto di rocce sgretolate, sassi appuntiti , scendeva il ragazzo. Non era un vero e proprio sentiero, ma tra spine e rovi riusciva a trovarne il varco. Sotto di lui solo una enorme distesa rossa, e rami di ulivo arsi [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Adribel: Complimenti per questa voce divina che hai saputo evocare.

  • zeroassoluto: Una voce che pochissimi ascoltano.
    Mi ricorda il grande fotografo Salgato [...]

8
9
37

Un epitaffio per il povero Arturo

22 August 2025

“Strano che abbiano pensato proprio al nostro asilo per girare la scena di un film.” fece la giovane maestra ravvivandosi la folta chioma quasi crespa mentre camminava lungo il corridoio. Guardandola, Lionel non poté fare a meno di pensare a una zuppiera d'insalata riccia. “Beh, non sono io a scegliere [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • zeroassoluto: L'unione fa la forza.
    Metti un bambino "traquillo" assieme [...]

  • Cherie: Cinica rappresentazione della realtà: piccoli despota crescono e i grandi [...]

6
7
30

Assenza Di Te

21 August 2025

Stringimi forte al tuo fiato, ultimo mio ricordo svanito, affinché accarezzi ancora il suo viso. La sua assenza è disco che piange negli angoli del mio cielo, squarciato dal rancore senza luce che m’illumini. Il suo silenzio è sciabordio di colpe che si infrangono nelle mie vene, [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

6
11
39

Sulla punta

21 August 2025

«Non è stata imbrattata. L’abbiamo dipinta apposta così». L’uomo col costume strano sobbalzò. Intento com’era a osservare la statua, non aveva sentito arrivare la ragazza. Fu colto da una sensazione di disagio. In costume da bagno, nel bel mezzo di una proprietà privata in cui si era intrufolato [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

Torna su