Utilizziamo i cookie strettamente necessari per il funzionamento del nostro sito.
Opzionalmente si possono abilitare i cookie usati da Google per offrire annunci pubblicitari personalizzati.
Per informazioni più dettagliate sui cookie che utilizziamo, e per cambiare in futuro la tua scelta, puoi consultare la nostra pagina Privacy
I cookie strettamente necessari abilitano le funzionalità principali del nostro sito web e
consentono statistiche anonime. È possibile
disabilitarli solo modificando le impostazioni del browser, ma ciò potrebbe influire sul corretto funzionamento
del sito stesso.
Imposta cookie di terze parti per ricevere una pubblicità
mirata ai tuoi interessi. Se questa impostazione è spenta, riceverai pubblicità generica.
Sono diverse le condizioni che un uomo può vivere. È il caso del commendatore Aristide Palombella, classe 1964, che era riuscito nella sua carriera lavorativa ad accumulare un bel capitale e conduceva una vita da nababbo assieme alla sua famiglia. Sì, la sua famiglia, se così si poteva chiamare dal momento che questa composizione sociale mancava dell'elemento indispensabile per riconoscersi tale: l'amore e l'affetto reciproco. La moglie aveva amanti in tutto il suo territorio cittadino ed oltre e non faceva altro che inseguire un piacere che solo i suoi amanti riuscivano a darle, forse per il gioco del proibito e del tradimento clandestino; la figlia faceva finta di studiare all'università e scialacquava i suoi giorni tra pub e ristoranti con il fidanzato di turno:il figlio, l'unico suo figlio, che un giorno avrebbe portato avanti la sua discendenza, si abbuffava di prelibatezze culinarie e per lui sembrava il suo idolo il cibo. Piacere pericoloso non più di quello si sua madre e di sua sorella. Ed Aristide, invidiato riccone si ritrovava solo con se stesso a piangere la sua condizione che conosceva bene ma che non riusciva a cambiare per nulla e che si accontentava ad accettare tacitamente e con grande sofferenza. A cosa serviva tutta questa ricchezza se mai è poi mai era riuscito a ricevere amore dai suoi familiari, anche quando si era sposato per interesse con quella traditrice, che sembrava avere più un'altra vocazione che non quella di moglie, custode femminile del focolare domestico. Totò Scorciaciaraveddo invece conduceva una vita di stenti e si vergognava quando sua moglie lo guardava negli occhi perché nella credenza non c'era più un tozzo di pane o un pacco di pasta. Ma non erano sguardi di rimprovero erano ricerca di conforto e di speranza. Tutti e due si industriavano nel guadagnarsi da vivere per i loro figli. Lei si giostrava tra le faccende di casa ed andava anche part time a pulire le scale nei condomini; lui si inventava qualsiasi lavoro ed era riuscito ad imparare qualsiasi mestiere. Era un bravo muratore, un idraulico, un elettricista, un i doratore, un giardiniere, un cuoco, un pizzaiolo, un fruttivendolo, un pescivendolo, un salumiere... Tutto, sapeva fare tutto e "finché c'è la salute" diceva, "e ci sono le braccia e le forze a sostenerci riusciremo a portare avanti la nostra famiglia". Vivevano in una casa povera, di mobili, di suppellettili, con i muri che avrebbero voluto una profonda rinfrescatina; ma quello che faceva la ricchezza di questa famiglia era l'amore che legava tutti, che faceva trovare soluzioni comuni per il benessere seppur di sopravvivenza di tutta la famiglia.
Quando Aristide subì il crollo della sua fabbrichetta e si ridusse a vivere con una misera pensione fu abbandonato da tutti, da quella moglie "tutta fumo e niente arrosto" e dai figli che rinfacciarono al padre la sua inesperienza finanziaria. Contrariamente il destino sa premiare i buoni comportamenti e Totò un giorno ricevette un'eredità che lo fece ricco e la distribuì ai suoi figli, scusandosi del tempo passato e ringraziandoli del loro amore, che aveva permesso alla sua famiglia di vivere una vita speciale.
Piccola stella, 13 March 2024
DOVE ANDARE?
Tempo di lettura: 30 secondi
Ho eletto dimora sul bordo di un pozzo per attingere acqua quando si specchia la luna.
Lawrence Dryvalley, 15 March 2024
La Fine
Tempo di lettura: 30 secondi
«Osserva. La stella più vicina a noi, esplosa tempo fa, ha ormai totalmente incenerito il suo sistema interno!» «Che spaventosa meraviglia il cosmo.» «Già. In pochi anni ne sortiremo gli effetti. [...]
Walter Fest, 09 March 2024
E' successo a via Ettore Rolli
Tempo di lettura: 1 minuto
Tutto è successo all'improvviso, cjavete presente via Ettore Rolli? Io n'machina stavo pè stà strada n'direzzione Porta Portese e all'artezza dè la piazzetta n'dò fanno er mercato, cè stà pure n'rudere [...]
SabrinaMilana, 23 March 2024
INGANNI DEL PASSATO
Tempo di lettura: 30 secondi
Non è te che cerco, è assenza di parole che traboccano possibilità di braccia che cullano sogni acerbi Non è te che desidero, è nostalgia di sguardi che bucano la pelle di carezze che premono [...]
Tutti i racconti
Utente Anonimo
Per utilizzare questa funzione è necessario effettuare il login. Accedi oppure
registrati per avere la password
Il CIELO AL TRAMONTO NARR 1: “Il pittore, il pittore è scomparso, non c’è più. Come faremo? Lui non c'è più e noi non sappiamo cosa fare. Il quadro s’ha da finire, è indispensabile! Doveva essere un masterpiece, il suo ultimo masterpiece. Ma lui se n’è andato, non so come, è scomparso, [...]
Attenzione: In questo racconto contiene passi della Sacra Bibbia. Coloro che vogliano evitarli possono leggere qualche altro mio racconto invece di questo. Buona lettura. ————————————————————————————————— Le giornaliere questioni di governabilità dell’inferno - Capitolo II (finale) Selafiele [...]
Tempo di lettura: 3 minuti
Piccola stella:@LdR. a dirti la verità io mi sono divertita a leggere il tuo racconto. [...]
L’esilioDiRumba:Apprezzo molto sia i commenti costruttivi che il supporto. Un abbraccio
Autunno Verrà e porterà profumo di caldarroste di mosto che ribolle di funghi e mais da sfogliare e fagioli da mettere a seccare. Verranno le nebbie intrise degli umori della terra e alberi che lasceranno andare le foglie per il loro atteso, unico e solitario viaggio d’addio. Verrà il tempo [...]
Tempo di lettura: 30 secondi
Antonellina:Bellissima poesia! Hai descritto la magia di una stagione che appartiene [...]
Patapump:bravo Lorenzo sai sempre descrivere in maniera egregia 🤗 le immagini? [...]
Nella tua mente non portare chiunque. Rischierebbe di perdersi nei vicoli stretti dei tuoi dinieghi,scivolando nelle curve delle tue incomprensibili contraddizioni. Negli anfratti dei tuoi euforici eccessi. Dei tuoi snervanti silenzi. Lascia entrare solo chi ama passeggiare sotto i temporali. Sotto [...]
Incipit: poco dopo la visita di Belzebù e Brace in Paradiso (vedi “Le giornaliere questioni di genitorialità di Belzebù”- Capitolo III), tutto il Paradiso si indigna. Il motivo è che a parer loro ai giovani diavoli non viene data la possibilità di accedere a un’istruzione completa, come avviene [...]
Tempo di lettura: 4 minuti
stapelia:Capitolo primo? I precedenti fanno parte di questo? Hai creato un mondo. Un [...]
L’esilioDiRumba:Certamente, mi fa piacere interessi. I due racconti sono correlati e sono [...]
F.C. non aveva mai prestato attenzione alla musica leggera. Non sapeva chi fosse Luigi Tenco e non aveva nemmeno seguito il Festival di Sanremo, ma il suicidio del giovane cantautore l'aveva colpita profondamente. Ogni notte, F.C. lo sognava e raccontava al marito, un operaio che la sera rincasava [...]
Tempo di lettura: 1 minuto
stapelia:Carola scrivi sempre in modo egregio. Sei in grado di fornire le storie di [...]
L’esilioDiRumba:Per quello che vale, ho letto che per un suicidio di un giovane influencer [...]
Gino non poteva credere che stesse succedendo proprio a lui. «Sono stanca di uomini vuoti, G» gli aveva ripetuto più volte prima di chiedergli – chiedergli? Dio mio l'aveva quasi implorato – di salire e quel “G.” lo faceva impazzire, gli dava l'illusione di non essere “Gino” (che razza di nome, [...]
Tempo di lettura: 2 minuti
Rubrus:Intendiamoci, trovo il racconto "carino", altrimenti non l'avrei [...]
L’esilioDiRumba:@Rubrus anche questa tua ultima battuta alla Leo Ortolani (per chi non lo conosccesse [...]
Da bambino qualche volta mi avventuravo nell'officina di mio padre, che per me era una specie di parco giochi, pieno di cose affascinanti e misteriose. Ricordo soprattutto l'odore di “morchia”, un impasto di olio motore esausto e polvere che avvolgeva gran parte dei motori del tempo e necessariamente [...]
Tempo di lettura: 1 minuto
Patapump:a me capitava nella falegnameria paterna.. li odoravo colla e ammiravo [...]
Vaccini per cattivi comportamenti. -Ciao! Ho un altro incidente dovuto a un cattivo comportamento nella mia classe. - Va bene. Per favore, dammi un minuto. Devo preparare le siringhe. Che tipo di comportamento è quello? - Un alunno cammina in classe e disturba gli altri. E il secondo sta urlando. [...]
Signori miei, è inutile girarci attorno: quando sei nato non puoi più nasconderti. Ragione per la quale, sto qui a osservare, da una ventina di giorni dalla data della mia nascita, un misto di volti che mi sorridono e che si esprimono mediante l’uso di vocine eccessivamente acute. E’ probabile [...]
Tempo di lettura: 5 minuti
stapelia:Ben trovata ! Devo essere sincera e lo sarò. Il tuo testo, questo, [...]
stapelia:Sono stata influenzata dall'incipit? "Quando sei nato non puoi più [...]