Sono passati molti anni ormai, ma il suo ricordo è ancora vivo in me e mi  accarezza come allora.  L' appartamento dei miei ha un terrazzo molto grande,  che ai miei occhi di bambina sembrava gigantesco,  e nelle assolate ore del primo pomeriggio, estivo o primaverile, in cui non si poteva scendere a giocare, ecco il bellissimo servizio di pentoline,  generosamente donato dalla mia ricca cugina benestante.  Lo adoravo, con i suoi colori pastello tra il rosa, l' azzurro,  il violetto,  il verde, le sue delicate decorazioni floreali e le lavorazioni a merletto dei piccoli manci di plastica. Era un servizio completo, in grande stile e meritava una tavola adeguatamente preparata.  La mamma mi aveva regalato una piccola tovaglietta di lino bianco,  un po strappata in un angolo  ma per me era perfetta, perché aveva dei bellissimi ricami colorati.  Sedevo le mie due bamboline attorno al piccolo tavolo e la magia iniziava.  Il terrazzo spariva e io mi trovavo in un bellissimo prato all' ombra di un fresco Salice, sorseggiando un profumatissimo the al gusto di caramella, mangiando pasticcini e zucchero filato, in compagnia di due damigelle.  Poi eccolo arrivare,  l' ospite d' onore "amiche care vi presento il Signor Coniglio ...prego si aggiunga a noi" . Eccolo, il mio "Signor Coniglio "  una sorta di Angelo Custode o Amico immaginario, non so. Ma io percepisco  ancora chiaramente la sensazione del suo soffice pelo bianco sotto la mia mano. Era alto come una persona adulta, indossava un cappellino di paglia giallo a tesa rigida, con i buchi per le orecchie che stavano sempre ritte. Un panciotto a righe verticali colorate, forse un po stretto a dire il vero, che si appoggiava ad una morbida pancia,  dei calzoncini corti rossi e una borsetta, rossa anche quella.  Non ha mai parlato nei nostri incontri ma bastava la sua presenza per farmi sentire sicura, protetta e felice.  In effetti non servivano parole tra noi. Era molto educato, discreto e usava sempre il tovagliolino. Si faceva abbracciare, quasi sapesse che adoravo il contatto con la sua pelliccia.  A volte mi prendeva in braccio e io finivo per addormentarmi tra le sue zampe avvolta in tanta morbidezza.  Quando poi riaprivo gli occhi  di nuovo vigile, appoggiata al tavolino,  o sul divano, o sul tappeto,  non avevo dubbi  fosse stato lui ad adagiarmi lì dove mi trovavo,  delicatamente,  senza svegliarmi. Non ho mai messo in dubbio la sua esistenza. Mi bastava pensarlo e compariva. Quante volte l' ho fatto da bambina. Poi...crescendo, ho smesso,  non l' ho più chiamato...e non  è più apparso. Me ne ero perfino dimenticata.  Ma da un po do  tempo ripenso a lui, all' innocenza di quel tempo e una piccola lacrima di nostalgia si affaccia impertinente. Mi sembra quasi di vederlo proprio dietro l' angolo della porta, sornione, con quel suo sguardo ammiccante...chiudo gli occhi trattenendo quell' immagine il più possibile...eccolo il suo morbido abbraccio: ti voglio bene Signor Coniglio.

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21 November 2025

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La bella sigaraia (3/4)

21 November 2025

Purtroppo, qualche giorno dopo mi accorsi di essermi sbagliato un’altra volta, leggendo sullo stesso odiato quotidiano: ORRORE SUL FIUME HUDSON! Il terribile assassinio della bella Mary Rogers sconvolge New York! New York, 25 luglio 1841 Una tranquilla e luminosa domenica d’estate si è tinta [...]

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Gemellaggio 2/3

20 November 2025

«Abbiamo un detto, sulla Terra: “Il medico pietoso fa la piaga purulenta”. E, dato che l’idea è vostra...». Srexis esitò, poi disse «Ecco… è come mangiate, tanto per cominciare». «Come?» Ambra era decisamente sorpresa. Avevano gustato il cibo locale senza troppa difficoltà. Certo, non avevano adoperato [...]

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La bella sigaraia (2/4)

20 November 2025

Da qualche tempo quell’uomo tornava spesso. Parlava poco, ma i suoi occhi dicevano più di qualunque parola. Non sapevo se temerlo o compatirlo. Avevo sentito dire che scriveva storie strane e che viveva quasi senza soldi. Pensavo a lui, a volte, la sera, quando spegnevo la candela e restavo ad [...]

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Gemellaggio 1/3

19 November 2025

Se un uomo avesse guardato il seno di Ambra in quel modo, Max gli avrebbe mollato un cazzotto. Probabilmente lo avrebbe fatto anche se si fosse trattato di una donna. Ma Shassta non era né donna né uomo. Non era neppure un essere umano. Ciò non di meno dovette percepire l’irritazione di Max perché [...]

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  • Rubrus: E' il racconto cui accennavo quando ZR parlava dell'ovivorous montanae. [...]

  • Maria Merlo: Mi piace il taglio psicologico e la focalizzazione sulle problematiche interiori. [...]

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La bella sigaraia (1/4)

19 November 2025

L’odore del tabacco mi resta addosso così tenacemente che, per quanto usi il sapone, non riesco a liberarmene. Ma devo convivere anche con altro, oltre a quell’odore che impregna ogni cosa del luogo in cui trascorro dieci ore al giorno della mia vita. Ogni mattina, entrando nell’emporio di Anderson [...]

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L'uovo 2/2

18 November 2025

Quando si svegliò, depose l’uovo nel giaciglio e andò a lavorare. Rientrato trovò l’uovo ridotto in tanti frammenti. Osservò che non vi erano tracce di liquido né sul giaciglio né sul pavimento. C’erano però alcune piume a terra che Luca seguì fino alla finestra aperta. Fuori, nel giardino, vide [...]

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Se la vita ti dà limoni... 2/2

18 November 2025

- Federico… Federico... FEDERICO FEDERZONI, SANTIDDIO. - La voce del collega un po' seccato richiama Federico sulla terra. - Eh? - Sbatte le palpebre e si volta verso la scrivania di fianco alla sua. - Ohi, Damiano… dimmi. - - Eh, “Damiano dimmi” un fico secco. - Gli tira un post-it appallottolato. [...]

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L'uovo 1/2

17 November 2025

Luca pensò di stare ancora sognando. Un uovo era lì, perfetto, con un guscio bianco e lucido, appoggiato accanto a lui sul lenzuolo. Non aveva mai visto un uovo di quelle dimensioni: era alto almeno trenta centimetri. Subito si chiese come quell’uovo fosse finito nel suo letto, poi pensò a uno [...]

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Se la vita ti dà limoni... 1/2

17 November 2025

Margherita attraversa la piazzetta di corsa. Con lo zainetto che le sbatte sul fianco, entra al Plume con slancio da centometrista, facendo quasi sbattere la porta sul naso di un avventore in procinto di uscire. Gli improperi che lui bofonchia sono coperti dal rumore di accelerazione del bus da [...]

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In fregola

16 November 2025

Qua e là sulla facciata del condominio le luci accese per la cena. Una donna con un cane tra le auto parcheggiate. I lampioni accessi. Poche foglie sui platani. Semaforo verde e attraversiamo la strada. Davanti alla porta del monolocale i nostri corpi entrarono in fregola.

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  • Walter Fest: A Simò, daje nun fà er timido esci allo scoperto, parla, dicce [...]

  • Lo Scrittore: ciak si gira... fermo immagine ..stop! buona la prima va bene così [...]

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Emma e i libri che parlano

16 November 2025

Emma aveva imparato a non fare rumore. Non perché qualcuno glielo avesse chiesto, ma perché a volte le parole rimbalzano indietro. O peggio, cadono nel vuoto. Quando parlava, la madre la interrompeva a metà frase: – Più tardi, tesoro, adesso ho da fare. “Più tardi” voleva dire mai. Emma lo sapeva [...]

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