Il turno di doppiaggio a cui assisterò inizia alle 14, ho promesso a mio padre che sarò puntuale, voglio vedere questo film che sta iniziando, è vero che il turno durerà quattro ore, quindi nel caso mi perderei pochissimo, però vorrei assistere alle spiegazioni iniziali fatte ai doppiatori principali dal direttore di doppiaggio, ho aspettato il metrò che mi ha portato a via Cavour, da lì un chilometro di corsa ed ora sono qui all’entrata principale dell’International Recording, via Urbana.

Un saluto a Sebastiano, al bar, ed ora sono indeciso, sopra o sotto? Malgrado tutto sono arrivato in anticipo! Il tavolo della mensa è al piano di sopra, dove ci sono i proiettori, le sale B e C doppiaggio di sotto… provo di sopra, Giulio e Saverio, detto Cecetto, i proiezionisti, mi avvertono che sono già scesi da 5 minuti, passo nei meandri sconosciuti ai non addetti ai lavori, scendo due piani ed arrivo subito alle sale. Mio padre è già pronto mentre mio zio Renato e Augustarello stanno già caricando il primo anello. Il video 35 mm dell’anello iniziale, ed il “vergin loop” magnetico su cui incidere quel singolo anello. Un lavoro meticoloso, se si sbaglia anche solo un buco dei 4 del singolo fotogramma, andrà tutto fuori sinc dopo pochi giri. Saluto il fonico nell’altra sala, Jean Lionnet, e ritorno alla base. Giù in sala Mario Maldesi sta iniziando a spiegare come vede quel doppiaggio, ora dice ad Oreste Lionello ed a Gianni Bonagura che “il primo adattamento italiano del comandante (il mitico Roberto De Leonardiis) era scarso di battute, la Fox Italia non prevede niente di buono per il film, così ho avuto carta bianca per cambiare, mi sono preso delle libertà, alcune battute erano intraducibili, le ho cambiate, cercheremo di rendere per quanto possibile la geniale anarchia dell’originale, avete visto nella proiezione in inglese, l’altra sera, che il film è geniale, noi faremo di meglio!”

Se una sala doppiaggio non fosse così asettica, così formale, a questo punto dovrebbero darsi il cinque, a loro basta un “buon lavoro!” Maldesi risale i tre gradini per arrivare in regia e parte il primo anello, tre… due… uno…

Igor: Dr. Frankenstein...

Dr. Frankenstein: "Fronkensteen."

Igor: You're putting me on.

Dr. Frankenstein: No, it's pronounced "Fronkensteen."

Igor: Do you also say "Froaderick"?

Dr. Frankenstein: No... "Frederick."

Igor: Well, why isn't it "Froaderick Fronkensteen"?

Dr. Frankenstein: It isn't; it's "Frederick Fronkensteen."

Igor: I see.

Dr. Frankenstein: You must be Igor.

Igor: No, it's pronounced "eye-gor."

Dr. Frankenstein: But they told me it was "ee-gor."

Igor: Well, they were wrong then, weren't they?

 

Che diventerà:

Igor: Doctor Frankestein?

Frederick: ...Frankenstin...

Igor: ...Vuol prendermi in giro?

Frederick: No, si pronuncia Frankenstin...

Igor: Allora dice anche Frederaick.

Frederick: No, Frederick...

Igor: Be', perché non è Frederaick Frankestin?

Frederick: Non lo è... È Frederick Frankestin...

Igor: Capisco.

Frederick: Tu devi essere Igor.

Igor: No, Si pronuncia Aigor.

Frederick: Ma mi hanno detto che era Igor!

Igor: Be' avevano torto, non le pare?

Un’altra mitica che fecero più tardi era: "Werewolf?" ("Lupo ulula?")

"There!" ("Là!")

"What?"("Cosa?")

"There-wolf! There-castle!" ("Lupo ululà e castello ululì!")

"Why are you talking that way?" ("Ma come diavolo parli")

 

La vedono varie volte “sonora” prima di fare un giro tecnico su muto, ultimi suggerimenti del direttore ed iniziano le incisioni… parte il nastrino da ¼ di pollice, un beep sull’uno…

…11 marzo 1975, proiezione di controllo per la stampa e gli addetti ai lavori… anche lì io c’ero… inizia il mito.

 

Tutti i racconti

6
5
27

Una storia dal Polo Nord

24 December 2025

Era il 24 dicembre. In Lapponia, tutti gli gnomi erano indaffarati per finire gli ultimi doni mentre cantavano a squarciagola i canti di Natale. (Hai mai provato a cantare mentre fai un pacchetto? Guarda è una cosa difficilissima, eppure a loro riesce benissimo.) Intanto Babbo Natale, sprofondato [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

8
5
172

Procopia e il Cervo - 1/2

ovvero bisogna sempre leggere con attenzione

24 December 2025

C’era una volta, in un paese non troppo lontano, una bambina che si chiamava Procopia. Procopia viveva felice in un castello col tetto tutto d’oro zecchino insieme al padre, Re Paciocco, e alla madre, Regina Carina. Il Conte Stellario abitava giusto dirimpetto. Egli desiderava tantissimo per il [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

7
6
45

Maria o della Natività

23 December 2025

Milano non dormiva mai. I tram correvano sui binari, i Navigli brillavano di luci sospese e i grattacieli riflettevano il cielo notturno. Maria, stanca e affaticata, camminava accanto a Giuseppe che la sorreggeva, avvolta in un cappotto consumato. I suoi occhi nocciola, profondi e calmi, sembravano [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • An Old Luca: Bravo Dario
    e con l'occasione
    un augurio di feste serene per tutti [...]

  • Davide Cibic: Scritto bene, è un racconto che ha un ritmo e un incedere inesorabili. [...]

6
3
23

Il Valore del Donare: Le Radici di una Vita di Generosità

Genitori, insegnate ai vostri figli il valore della vita e del donare e non il valore di un cellulare.

23 December 2025

Da piccolo, vivendo a Chiaiano, un paese ricco di vegetazione, a pochi chilometri da Napoli, che per molti era sinonimo di salubrità, oggi deformato, umiliato, dalle varie costruzioni che ne hanno deturpato l'ambiente e dove gli abitanti non respirano più aria pura ma polvere di cemento. Negli [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Gennarino: Gentile Paolo grazi di cuore, Un caro saluto dalla mia stupenda Napoli.
    Buone [...]

  • Maria Merlo: Tanta dolcezza e verità. Bravo!

9
13
65

GOLDEN COCOA

22 December 2025

Alex occupa la sua solita postazione accanto alla vetrata della Praline, la piccola pasticceria del paese dove vive e della quale è cliente abituale. Osserva distratto i passanti seguire col naso l'aroma di vaniglia che invoglia ad entrare. Oggi la neve spray ricopre quasi per intero la vetrata [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Smoki: Grazie Andromeda!
    Se non c'è un tocco positivo, non mi sento [...]

  • Dax: carino. ci vuole un po' di fedeve magia.Like

3
6
32

La stanza numero 49 - 3/3

22 December 2025

Ripenso a quello che è accaduto sabato, appena poche ore fa, eppure già mi sembra lontanissimo, come se appartenesse a un’altra vita. Avevo chiesto a mia sorella Maria di prepararmi una piccola borsa per un breve viaggio. Era un gesto innocente, naturale, che non le diede alcun sospetto. Poi andai [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

3
4
33

La stanza numero 49 - 2/3

21 December 2025

Ricordo quando il 4 agosto del 1935 arrivai alla piccola stazione di Brancaleone. Il treno sbuffò via lasciandomi in mezzo a un caldo secco, meridionale, che pareva venire dalla terra stessa. Avevo con me due valigie—più libri che vestiti—e addosso la condanna a tre anni di confino. La mia colpa [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

2
3
33

Il campo da calcio

21 December 2025

Il giorno in cui tornai al piccolo campo da calcio, e sentii di nuovo il fruscio degli alberi mossi dal vento, mi tornò alla mente qualcosa che avevo dimenticato da anni. Era proprio quel campo: il campo sportivo del paese dove è nata mia madre, Moliterno, un paese arrampicato sulle montagne della [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Maria Merlo: Racconto di una dolcezza struggente, bravo.

  • CarloAnti: Grazie ma il suo spessore malinconico deriva da eventi autobiografici che conservo [...]

2
2
33

La stanza numero 49 - 1/3

20 December 2025

Salgo lentamente le scale dell’albergo. La mano scivola sul corrimano di legno, levigato da anni di passaggi: per un istante mi trasmette un calore piacevole. Mi hanno consegnato la chiave senza esitazioni, come se questa fosse una stanza qualunque, in un sabato d’agosto come tanti. Io invece so [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

2
2
37

COABITAZIONE - 2/2

Momenti di convivalità tra nonsense e umorismo

20 December 2025

Quel che sia, non la si sopravvaluti, la coabitazione, che è ben distante dalla convivenza. Coatti o signorili siano quelli che la praticano, la base di ogni coabitazione è la condivisione, coatta o meno. Ragioniamo sul dualismo, vi è un’innegabile differenza qualitativa: nella convivenza si condividono [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Paolo Ferazzoli PRFF: I like
    la seconda ed ultima parte di questo racconto segna una netta discontinuità [...]

  • Davide Cibic: Ciao Paolo,
    ad accennare all’amore in genere non si sbaglia. Parlarne [...]

2
4
43

COABITAZIONE - 1/2

Momenti di convivialità tra nonsense e umorismo

19 December 2025

Il coabitare, ossia il terriccio su cui fiorisce il nostro vivere insieme. La coabitazione è il coabc della società, è la base e l’altezza un po’ di tutto, in particolare di ogni strumento urbanistico. E’ impensabile infatti che la totalità degli individui associati usufruisca di un alloggio a [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Davide Cibic: Grazie per la lettura, Dax. Per il futuro prometto qualche snellimento, purché [...]

  • Dax: Tranquillo, non devi basarti sulla mia opinione.😂

3
6
42

IL NUMERO UNO

19 December 2025

La lunga striscia d’asfalto che stavo percorrendo, aveva appena salutato l’area metropolitana con le sue guglie di cristallo e le sue torri a scandire ritmi e tempi del prepotente e recente sviluppo urbanistico della città. L’incombente presenza del cemento era, solo in parte, ingentilita dai numerosi [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

Torna su