Il Diavolo la guardava incantato. Era davvero una gran bella anima. Trasparente come un vetro appena lavato, fresca come acqua sorgiva ma luminosa come Las Vegas. Cioè moderna, non robetta da sante surgelate con l’aureoletta a piattino fosforescente che poi, si sa, quelle te le compri in una tirata di sigaro tanto sono smaniose di peccare. Nessun gusto a tirarsele all’inferno, troppo facile.

Questa invece era….

- Signore le dispiace alzare il piede per favore?-

Il diavolo sussultò. Stava dicendo a lui. Gli stava anche sorridendo, lo vedeva dagli occhi.

Mai visto specchio dell’anima più nitido e quell’anima, appunto, stava sorridendo con tanta infinita scintillante grazia…anche se le labbra della ragazza che la conteneva, invece non ridevano affatto. Labbra pulite, senza rossetto, in un faccino pulito senza ombra di trucco. Non che fosse seccata. Forse aveva solo fretta di tornare a leggere il libro, mentre gli occhi invece continuavano a fissare con allegra insistenza quello strano signore che le si era seduto accanto sulla stessa panchina. Cappotto nero, bastone da passeggio e sguardo rossiccio di chi ha la febbre alta. Molto, molto alta.

- Si sente male signore? –

Ora gli occhi però non ridevano più.

Lo specchio di quell’anima così preziosa adesso rifletteva una empatica preoccupazione, mentre la ragazza però non dimenticava di fargli alzare il piede caprino ben occultato in un lussuoso stivaletto.

Ecco cosa l’aveva colpita tanto.

La fibbia dello stivaletto. Una sola, in un solo stivale.

Fibbia a forma di foglia amaranto, con un nodo arricciolato. Una cosina invero molto civettuola che solo un diavolo poteva portare con ambigua disinvoltura.

La ragazza ora crepitava come un allegro focherello mentre la sua bella anima però spingeva la delicata manina a raggiungere la fronte dello strano signore.

- Ma lei scotta signore! Non dovrebbe star fuori con questo freddo. Venga con me. Abito qui vicino–

E in men che non si dica si era alzata, l’aveva afferrato per mano e se l’era tirato dietro per stradine e vicoletti bui mentre il Diavolo cominciava a pensare d’aver preso una solenne cantonata. Questa l’anima gliel’avrebbe data gratis o senza neanche fissare il prezzo.

Invece no.

Il prezzo fu fissato subito e senza condizioni. Voleva la fibbia di foglia amaranto per fare il paio con quella ereditata da una bisbisbisbisnonna cotta su un rogo dalle parti di…..di….Non se lo ricordava più.

Ma il Diavolo sì.

Piazza della Neve.

La bella Caterina da lui dissolta in aria, prima che il foco la facesse di cenere.

Caterina, Caterina…L’unica strega di cui si era follemente innamorato in tutta la sua eterna vita, tanto da regalarle una fibbia degli stivali col patto che se un giorno di qualunque secolo le fibbie si fossero riunite…….

….eh sì……Sarebbe stato lui stavolta a venderle l’anima.

Così nel terzo millennio il Diavolo sparì dalla storia dell'inferno con tutto l'inferno perchè sposò la nuova Caterina, fu assunto alle poste e da quel giorno fu un marito modello che portava a casa lo stipendio, rimboccava le coperte ai piccini e nel tempo libero sbrigava anche le faccende. Un vero angelo. Solo una cosa gli rimase della sua passata turbinosa, eterna, vita.

Le corna.

La Caterina del terzo millennio quelle non gliene fece mancare MAI.

 

Tutti i racconti

0
0
5

L'uovo 1/2

17 November 2025

Luca pensò di stare ancora sognando. Un uovo era lì, perfetto, con un guscio bianco e lucido, appoggiato accanto a lui sul lenzuolo. Non aveva mai visto un uovo di quelle dimensioni: era alto almeno trenta centimetri. Subito si chiese come quell’uovo fosse finito nel suo letto, poi pensò a uno [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

0
0
3

Se la vita ti dà limoni... 1/2

17 November 2025

Margherita attraversa la piazzetta di corsa. Con lo zainetto che le sbatte sul fianco, entra al Plume con slancio da centometrista, facendo quasi sbattere la porta sul naso di un avventore in procinto di uscire. Gli improperi che lui bofonchia sono coperti dal rumore di accelerazione del bus da [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

5
7
46

In fregola

16 November 2025

Qua e là sulla facciata del condominio le luci accese per la cena. Una donna con un cane tra le auto parcheggiate. I lampioni accessi. Poche foglie sui platani. Semaforo verde e attraversiamo la strada. Davanti alla porta del monolocale i nostri corpi entrarono in fregola.

Tempo di lettura: 30 secondi

6
4
28

Emma e i libri che parlano

16 November 2025

Emma aveva imparato a non fare rumore. Non perché qualcuno glielo avesse chiesto, ma perché a volte le parole rimbalzano indietro. O peggio, cadono nel vuoto. Quando parlava, la madre la interrompeva a metà frase: – Più tardi, tesoro, adesso ho da fare. “Più tardi” voleva dire mai. Emma lo sapeva [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Riccardo: ma che bello, che intensità
    la cultura rende liberi, e le parole [...]

  • Maria Merlo: 🦋Bello e pieno di verità. Complimenti.

4
1
29

La foto della pazzia

15 November 2025

Presi le foto, quelle che la mia ragazza mi consegnava felice ogni fine settimana… per la quarta volta di fila era lì in mezzo alle altre. Non sopportavo quell’immagine… con lui lì. Sì lo vedevo, pensava di nascondersi, ma io lo vedevo proprio sullo sfondo, di profilo. Ricominciai a guardare le [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

1
4
23

Pomeriggio sospeso

15 November 2025

Dovrei finire di leggere qualche libro. Lo penso mentre ne osservo la copertina, bloccata sul tavolo, come se aspettasse da ore. Sarei anche uscito a fotografare, magari in città, a rincorrere la luce tra i palazzi. Ma ho fatto tardi e quindi niente. Potrei scendere comunque, giusto qui intorno: [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

3
3
22

L'allieva 2/2

14 November 2025

Freccia la guardò appena mentre continuava a masticare quei pochi fili rubati. «Scusa ragazza ma ormai siamo insieme da tanti anni ed è la prima volta che capita che una di noi sia indisposta, è stato un brutto colpo. E vedere te poi, così giovane, magra… Sei sicura di farcela per l’intero giro? [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Maria Merlo: Racconto bellissimo per adulti, bambini e chiunque abbia davvero buona volontà.

  • Rubrus: Natale si avvicina. Se non troppo invadente, è una festa che ha davvero [...]

4
9
26

Tratturi

14 November 2025

Tratturi Ho sempre ascoltato volentieri gli anziani. Una volta, forse perché vecchio o perché si sentiva solo su quella panchina, uno di loro mi raccontò una storia. “Tu sai cosa sono i tratturi e la loro gente?” La mia faccia dubbiosa valse più di mille risposte e, avido di sapere, sedetti anch'io [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

5
4
22

L'allieva 1/2

13 November 2025

La slitta già preparata sovraccarica di doni, attendeva sulla pista di lancio circondata dalla neve. I folletti le giravano intorno per verificare la tenuta del carico, una corda ben stretta da una parte, un'altra sulla parte più alta dove era possibile un crollo dei regali… Babbo si era raccomandato [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Dax: Bella....attendo. Like

  • Teo Bo: La signora Natale? Non mi dire... chi l'avrebbe mai detto! Aspetto il 2, [...]

3
5
51

CENTRALE PARANOICA 7

INIZIA CON UNA SETE DI SANGUE

13 November 2025

Hi, qui è Centrale Paranoica 7, shhhhh… shhhhh… silenzio, chiedetevi perché manco da tanto tempo… Beh non mi hanno scoperto ancora, ma mi hanno fiutato. Per la verità pensano più a qualche presenza esoterica, il dottor Stella ha persino chiamato in causa il buon vecchio Dick immaginando un mondo [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

3
2
27

Speranze di vita

12 November 2025

Di speranze ce ne vogliono almeno due: una per continuare a credere nella vita e l'altra per giustificare la sopravvivenza. Sì perché le delusioni continuate rischiano di farci male, a volte radicalizzano e ci trasformano in elaboratori d'ansia, in soggetti da psicologo nel migliore dei casi o [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

  • Paolo Ferazzoli PRFF: I like
    tenero di intenso.
    Accorato sguardo a un passato che non può [...]

  • Dax: La speranza, quando possibile,non devevrimanere fine a sé stessa: devevessere [...]

4
3
36

Nessuno è uguale a nessuno

12 November 2025

La catena di montaggio non conosce pause è un nastro che scorre veloce, moltiplicando gesti e abitudini. Smog e street food impregnano l'aria; vetrine mutano faccia, ma non voce; porte automatiche che salutano tutte allo stesso modo. I clacson e i suoni delle rotaie scandiscono un tempo incessante, [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Dax: Azz....Like

  • Ecate: Nel treno che non conosce fermate, una donna che legge un racconto e gli piace, [...]

Torna su